CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 14 luglio 2016
674.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e VI)
COMUNICATO
Pag. 27

RISOLUZIONI

  Giovedì 14 luglio 2016. — Presidenza del presidente della V Commissione Francesco BOCCIA. – Interviene il sottosegretario per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 14.35.

7-00991 Capezzone: Ricorso agli strumenti finanziari derivati da parte delle pubbliche amministrazioni.
7-01047 Causi: Ricorso agli strumenti finanziari derivati da parte delle pubbliche amministrazioni.
(Discussione congiunta e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00192 e della risoluzione n. 8-00193).

  Le Commissioni iniziano la discussione congiunta delle risoluzioni.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che, come preannunciato nella precedente seduta, il gruppo del PD ha presentato la risoluzione 7-01047 Causi, la quale sarà discussa congiuntamente alla risoluzione 7-00991 Capezzone, in quanto vertente sulla medesima materia.
  Avverte quindi che la risoluzione 7-00991 è stata riformulata (vedi allegato 1), apportando modifiche al quarto impegno.
  Ricorda inoltre che, secondo quanto convenuto in occasione della precedente seduta, nella seduta odierna si procederà alla votazione delle risoluzioni in discussione.

  Daniele PESCO (M5S) chiede che siano apportate alcune modifiche alle risoluzioni in discussione, in particolare per quanto riguarda il terzo impegno di entrambe le risoluzioni, la cui attuale formulazione rischia di consentire la reintroduzione della possibilità, attualmente vietata, per gli enti locali, di sottoscrivere strumenti finanziari derivati.

Pag. 28

  Marco CAUSI (PD) considera corretta la preoccupazione, espressa dal deputato Pesco, di evitare che gli enti locali tornino a sottoscrivere strumenti finanziari derivati, rilevando, come, proprio in tale prospettiva, il terzo impegno della propria risoluzione faccia riferimento, in generale, alla categoria dei soggetti pubblici.
  Si dichiara comunque favorevole a precisare ulteriormente tale aspetto e riformula conseguentemente il terzo impegno del suo atto di indirizzo (vedi allegato 3), nel senso di specificare che restano comunque fermi i vincoli di legge già vigenti in materia.

  Daniele CAPEZZONE (Misto-CR) concorda con le considerazioni espresse dai deputati Pesco e Causi e riformula conseguentemente il terzo impegno della sua risoluzione (vedi allegato 2).

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL), con riferimento al secondo impegno delle risoluzioni, relativo alla accountability e conoscibilità delle operazioni in derivati stipulate da soggetti pubblici, chiede se in tale ambito si intenda che il contenuto dei contratti in derivati già conclusi debbano essere pienamente conoscibile in tutti i loro aspetti, ricordando come tale tematica abbia costituito oggetto di specifico approfondimento nel corso dell'indagine conoscitiva svolta dalla Commissione Finanze.

  Marco CAUSI (PD) rileva come il secondo impegno della sua risoluzione, come del resto anche il secondo impegno della risoluzione presentata dal deputato Capezzone, intenda realizzare l'esigenza rappresentata dal deputato Paglia, richiedendo la piena accountability, la massima trasparenza e la più ampia conoscibilità delle operazioni in derivati, in particolare per quelle già concluse.
  Rileva, peraltro, come in alcuni contratti in derivati stipulati dal Tesoro sussistano vincoli legali rispetto alla conoscibilità di taluni aspetti dei contratti stessi: in tale contesto occorre dunque garantire la massima trasparenza circa tali contratti, entro i limiti posti dai predetti vincoli.

  Daniele PESCO (M5S), con riferimento al secondo impegno contenuto negli atti di indirizzo, il quale chiede al Governo di garantire piena accountability, nei confronti del Parlamento e dell'opinione pubblica, circa le operazioni finanziarie in derivati, assicurando trasparenza e conoscibilità delle stesse, ritiene necessario specificare che l'informazione circa tali operazioni deve comprendere l'indicazione, in modo chiaro, per ogni contratto quadro e per ogni contratto ad esso collegato, quantomeno dei seguenti elementi: il codice univoco del contratto; la banca controparte; il tipo di derivato e il suo nozionale; la descrizione degli elementi caratterizzanti della struttura finanziaria del derivato (prezzi di esercizio, barriere, sottostanti, eccetera); l'eventuale presenza di clausole contrattuali, tra cui quelle che conferiscono la possibilità di chiusura anticipata, di sostituzione, di entrata, di uscita; la durata del contratto; l'eventuale premio iniziale (upfront), o rateizzato, liquidato tra le due controparti contrattuali; il valore del sottostante; l'eventuale obbligo di acquisto o di trasferimento ad altra attività del sottostante; l'eventuale garanzia prevista, versata o non versata; il mark-to-market valutato alla data della stipula; la probabilità di profitto e di perdita del contratto e il loro valore atteso alla stipula; il foro competente per le controversie.

  Daniele CAPEZZONE (Misto-CR), in spirito di piena collaborazione, desidera segnalare al deputato Pesco come non sia opportuno inserire negli atti di indirizzo in discussione un elenco puntuale e tassativo dei contenuti nei contratti in derivati di cui si richiede la conoscibilità, rilevando come ciò comporterebbe il rischio di tralasciare ulteriori elementi di conoscenza che potrebbero risultare ancor più importanti, pregiudicando in tal modo gli stessi obiettivi di trasparenza perseguiti.
  Considera pertanto controproducente indicare in modo dettagliato tali elementi, Pag. 29ritenendo invece preferibile mantenere l'attuale impostazione dell'impegno, che fa riferimento alla piena accountability, alla trasparenza e alla totale conoscibilità delle operazioni in derivati.

  Marco CAUSI (PD) ritiene che l'inserimento, nel secondo impegno delle risoluzioni in discussione, di troppi particolari tecnici, rischi di contraddire gli obiettivi degli atti di indirizzo.
  Rileva infatti come alcuni dei contratti in derivati abbiano caratteristiche di riservatezza e come la pubblicizzazione di taluni dei loro contenuti potrebbe indurre alcuni soggetti a compiere arbitraggi o operazioni speculative che rischierebbero di determinare problemi nella gestione del debito pubblico. Ritiene, in tale contesto, che l'indagine conoscitiva svolta dalla Commissione Finanze abbia già consentito di realizzare un primo importante passo avanti sul piano della trasparenza, attraverso la pubblicazione del Rapporto annuale sul debito pubblico, e che l'approvazione delle risoluzioni in discussione possa costituire un ulteriore passo avanti nella medesima direzione.

  Daniele PESCO (M5S) chiede che le risoluzioni siano poste in votazione per parti separate, votando prima il primo ed il terzo impegno, poi i restanti impegni e, quindi, le rispettive premesse.

  Francesco BOCCIA, presidente, alla luce della richiesta in tal senso avanzata dal deputato Pesco, avverte che le due risoluzioni saranno poste in votazione per parti separate.
  In particolare, per quanto riguarda la risoluzione 7-00991 Capezzone, come ulteriormente riformulata, saranno poste in votazione prima il primo e il terzo impegno della risoluzione, quindi i restanti impegni della medesima risoluzione e, infine, le premesse.
  Per quanto riguarda invece la risoluzione 7-01047 Causi, come riformulata, saranno posti in votazione prima il primo e il terzo impegno, quindi i restanti impegni della medesima risoluzione e, infine, le premesse.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) dichiara il voto contrario del proprio gruppo sul primo e sul terzo impegno della risoluzione 7-00991 Capezzone, come ulteriormente riformulata, mentre dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sui restanti impegni della medesima risoluzione.
  Dichiara quindi il voto contrario del proprio gruppo sul primo e sul terzo impegno della risoluzione 7-01047 Causi, come riformulata, mentre dichiara il voto favorevole sui restanti impegni della medesima risoluzione.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano il primo e il terzo impegno della risoluzione 7-00991 Capezzone, come ulteriormente riformulata, i restanti impegni della medesima risoluzione, nonché le premesse, assumendo quindi la risoluzione il numero 8-00192.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano quindi il primo e il terzo impegno della risoluzione 7-01047 Causi, come riformulata, i restanti impegni della medesima risoluzione, nonché le premesse, assumendo quindi la risoluzione il numero 8-00193.

  La seduta termina alle 14.50.

Pag. 30