CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 giugno 2016
664.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e VI)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

  Mercoledì 29 giugno 2016. — Presidenza del vicepresidente della V Commissione Edoardo FANUCCI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Paola De Micheli.

  La seduta comincia alle 16.05.

7-00991 Capezzone: Ricorso agli strumenti finanziari derivati da parte delle pubbliche amministrazioni.
(Discussione e rinvio).

  Le Commissioni iniziano la discussione della risoluzione in titolo.

  Daniele CAPEZZONE (Misto-CR) illustra la risoluzione, presentata da lui stesso e dal deputato Palese, la quale intende costituire una sorta di denominatore politico comune rispetto a una tematica, quella dell'utilizzo degli strumenti finanziari derivati da parte delle pubbliche amministrazioni, che è stata lungamente approfondita dalla Commissione Finanze nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle tematiche relative agli strumenti finanziari derivati, le cui audizioni sono terminate alla metà del 2015. Dal momento che, per vari motivi, non si è giunti all'approvazione di un documento conclusivo di tale indagine, dopo circa un anno dalla conclusione del ciclo di audizioni previsto in quell'ambito, ha ritenuto opportuno giungere, attraverso l'atto di indirizzo in discussione, a concludere il notevole lavoro svolto su quella tematica, predisponendo un testo che non intende rappresentare una posizione di parte, ma che mira invece a definire, per il futuro, una serie di punti fermi imprescindibili.
  In primo luogo la risoluzione impegna il Governo a presentare proposte normative volte ad un reale abbattimento del debito pubblico, nella consapevolezza di come tale fattore costituisca uno dei problemi fondamentali del Paese.
  In secondo luogo si domanda di garantire piena accountability, nei confronti del Parlamento e dell'opinione pubblica, circa tali operazioni finanziarie.
  Inoltre si richiede al Governo di definire linee guida che consentano una netta distinzione tra le operazioni finanziarie in derivati di natura essenzialmente assicurativa, che possono perciò essere consentite ai soggetti pubblici, e le operazioni in Pag. 27derivati di carattere speculativo, che dovranno invece essere inibite a tali soggetti.
  La risoluzione impegna altresì il Governo a predisporre una normativa quadro per definire adeguati meccanismi di controllo sulle predette operazioni, anche attraverso il coinvolgimento della Corte dei conti.
  L'atto di indirizzo domanda quindi di stabilire, per il futuro, un meccanismo di incompatibilità il quale preveda che i soggetti impegnati presso il Ministero dell'economia e delle finanze nella gestione dei derivati non possano, per un certo periodo di tempo, trasferirsi presso banche o altri intermediari finanziari privati operanti in derivati come controparti delle amministrazioni pubbliche.
  Chiede quindi che nella prossima settimana si giunga alla votazione dell'atto di indirizzo.

  La Sottosegretaria Paola DE MICHELI, nel rilevare come il Governo si riservi una compiuta valutazione sulla risoluzione, consegna alle Commissioni documentazione su tale tema (vedi allegato), nella quale si fornisce un'analisi degli interventi normativi realizzati, soprattutto nelle ultime due legislature, relativamente all'utilizzo dei derivati da parte delle amministrazioni pubbliche, richiamando in particolare come, dal 1o gennaio 2014, alle regioni e agli enti locali sia vietato stipulare nuovi contratti derivati, rinegoziare contratti esistenti o sottoscrivere contratti di finanziamento che includono componenti derivate.
  Sottolinea inoltre, per quanto riguarda lo Stato, come, a seguito delle modifiche apportate nel corso dell'esame alla Camera, il disegno di legge di riforma della legge n. 196 del 2009 preveda che nella sezione seconda del Documento di economia e finanza sia indicato il dato concernente la spesa per interessi correlata agli strumenti finanziari derivati.

  Daniele CAPEZZONE (Misto-CR) sottolinea la notevolissima rilevanza politica del tema affrontato dalla risoluzione, la quale costituisce un'importante occasione per compiere in maniera condivisa un positivo passo avanti in questa materia, auspicando che le Commissioni non commettano l'errore di perdere tale occasione.

  Edoardo FANUCCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia ad altra seduta il seguito della discussione.

  La seduta termina alle 16.15.

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