CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 9 giugno 2016
653.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 3

INTERROGAZIONI

  Giovedì 9 giugno 2016. — Presidenza del vicepresidente Erasmo PALAZZOTTO. – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale Vincenzo Amendola.

  La seduta comincia alle 9.05.

  Erasmo PALAZZOTTO, presidente, essendo stata fatta richiesta, avverte che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

5-08207 Sibilia: Sulla morte di sette studentesse italiane nell'incidente stradale avvenuto in Spagna nel marzo 2016.

  Il sottosegretario Vincenzo AMENDOLA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Maria Edera SPADONI (M5S), cofirmataria dell'interrogazione in titolo, nel replicare, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta, in particolare per la parte relativa all'assistenza fornita alle famiglie delle vittime. Evidenzia, tuttavia, che non sono stati forniti da parte del Governo chiarimenti circa la richiesta, Pag. 4rivolta al Governo, di attivarsi presso le autorità spagnole affinché siano accertate le responsabilità dell'incidente. Osserva, in proposito, che la fissazione di un periodo di diciotto mesi per l'ulteriore istruttoria in merito appare eccessivamente lunga. Auspica pertanto che il Governo continui a monitorare il caso e si adoperi per sollecitare lo svolgimento delle indagini da parte degli organi inquirenti spagnoli.

5-05813 Zampa: Sulla vicenda della giornalista azera Khadila Ismaylova.

  Il sottosegretario Vincenzo AMENDOLA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Sandra ZAMPA (PD) ringrazia il sottosegretario per la risposta e si dichiara soddisfatta per l'impegno che il Governo sta ponendo sulla vicenda, auspicandone la prosecuzione. Dopo avere evidenziato che lo svolgimento dei campionati europei di atletica leggera costituisca per le autorità di Baku un'occasione favorevole per sottrarre all'attenzione dell'opinione pubblica internazionale il problema cruciale del pieno rispetto dei diritti umani, rievoca i motivi che hanno condotto all'arresto ed alla detenzione della giornalista Khadila Ismaylova ed i rischi ai quali sono sottoposti, nel Paese caucasico, coloro che, al pari di Khadila Ismaylova, lavorano nel settore dell'informazione o in quello della protezione dei diritti umani. Ribadisce, dunque, l'importanza che l'attenzione su tale problema non venga meno, poiché è di fondamentale importanza che il rispetto dei diritti umani, delle libertà religiose, e di tutte le altre libertà declinate diventi, per tutti, un obiettivo da realizzare compiutamente.

5-08805 La Marca: Sull'insegnamento della lingua italiana in Ontario.

  Il sottosegretario Vincenzo AMENDOLA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  In sede di replica, Francesca LA MARCA (PD) ringrazia il sottosegretario per la risposta e per la costante sensibilità manifestata dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale nei confronti degli italiani all'estero. Ricorda, quindi, che lo scorso 31 maggio aveva preso parte – assieme a molti esponenti della comunità italo-canadese – all'incontro richiamato dal sottosegretario Amendola, nel corso del quale molti rappresentanti della collettività italiana avevano espresso la contrarietà al di ridimensionamento dell’International Language Program. Paventa, al proposito, il rischio che vengano soppressi quattrocento corsi di italiano rivolti soprattutto a studenti delle scuole elementari e medie. Evidenzia come ciò comporterebbe gravissimi danni alla comunità italo-canadese, dell'Ontario. Rammenta poi che il Centro Scuola e Cultura di Toronto ha svolto un ottimo lavoro negli anni, mentre i fondi ad esso attribuiti sono diminuiti. Ricorda anche che nel Québec vi è anche il problema dell'ente gestore, che negli ultimi tre anni non ha ricevuto alcun sussidio da parte del Ministero, con conseguente rischio per l'insegnamento della lingua italiana in tale area.
  Auspica che il Governo prosegua in quest'impegno a sostegno delle nostre collettività in Canada e si faccia promotore dell'apertura di un tavolo di confronto con i rappresentanti locali, affinché si pervenga ad una soluzione del problema.

  Erasmo PALAZZOTTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni in titolo.

  La seduta termina alle 9.30.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 9 giugno 2016. — Presidenza del vicepresidente Erasmo PALAZZOTTO. – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale Vincenzo Amendola.

  La seduta comincia alle 9.30.

Pag. 5

  Erasmo PALAZZOTTO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-08846 Sibilia: Sull'adeguamento delle retribuzioni del personale a contratto presso la Rappresentanza permanente d'Italia presso le Nazioni Unite di New York.

  Maria Edera SPADONI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmataria, evidenziando di aver ricevuto, nel mese di aprile, una serie di mail in cui il personale a contratto presso la Rappresentanza permanente d'Italia presso le Nazioni Unite di New York sottolineava alcune problematiche, in particolare relative ai mancati adeguamenti retributivi da oltre quindici anni e al mancato adeguamento alla normativa locale, con conseguenti problemi in particolare per la posizione previdenziale e sanitaria e assistenziale di tale personale.
  Chiede pertanto quali iniziative il Governo intenda porre in atto per tentare di risolvere le criticità evidenziate.

  Il sottosegretario Vincenzo AMENDOLA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Maria Edera SPADONI (M5S), replicando, auspica che il Governo continui a lavorare su tale tema, poiché la soluzione indicata dal Governo è soltanto parziale e non idonea a salvaguardare i diritti del personale a contratto presso la Rappresentanza permanente d'Italia presso le Nazioni Unite di New York, soprattutto per quanto riguarda la copertura sanitaria e la questione contributiva.

5-08847 Palazzotto: Sugli accordi tra Italia e Gambia in materia di immigrazione.

  Erasmo PALAZZOTTO, presidente, illustra l'interrogazione di cui è firmatario, ricordando che il Gambia è governato da venti anni dal dittatore Yahya Jammeh e che il Paese africano e che è ritenuto, da varie organizzazioni internazionali di difesa dei diritti umani, quali Amnesty International, un Paese con alti livelli di repressione dei dissidenti politici e di violazione dei diritti umani. Evidenzia, peraltro, che il nostro Paese riconosce, in un gran numero di casi, protezione umanitaria o sussidiaria o lo status di rifugiato politico ai gambiani emigrati sul nostro territorio.
  Osserva, quindi, che dal 2011 in poi vi sono stati diversi incontri tra rappresentanti del nostro Paese e il governo gambiano, finalizzati alla sigla di memorandum d'intesa in materia di immigrazione; da ultimo, risulta che una delegazione italiana – secondo quanto riportato dal quotidiano gambiano The Point – si sarebbe recata in Gambia per trattare questioni migratorie. Chiede, pertanto, delucidazioni al Governo sui contenuti di tali memorandum.

  Il sottosegretario Vincenzo AMENDOLA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Erasmo PALAZZOTTO, presidente, replicando, si dichiara solo parzialmente soddisfatto per la risposta, ma, allo stesso tempo, preoccupato, perché si tende a chiudere un occhio sulla natura degli accordi richiamati, che prevedono l'adozione di una serie di misure per effettuare i rimpatri. Sottolineando, quindi, l'entità dei flussi migratori provenienti dal Gambia citati dal sottosegretario Amendola, evidenzia che un numero così elevato di migranti da tale Paese non si giustifica solo in relazione a motivazioni di carattere economico, dovendosi ritenere imputabile piuttosto alla fuga da una situazione di deprivazione delle libertà civili e di negazione dei diritti umani, che sono, come già detto, costantemente violati in Gambia.
  Ritiene pertanto fonte di preoccupazione, anche in relazione ad un altro atto di sindacato ispettivo da lui presentato, apprendere che il nostro Governo collabori Pag. 6con le autorità del regime gambiano per fornire tecnologie finalizzate alla schedatura biometrica dei migranti, anche alla luce delle proposte contenute nel Migration Compact recentemente presentato dall'Italia all'Unione europea. Reputa, infatti, grave non operare una chiara differenziazione tra Stati con i quali si possono fare accordi per la riammissione e altri con cui tali accordi non possono essere siglati, in ragione del rischio di ritorsioni contro gli stessi migranti o i loro familiari e del mancato rispetto dei diritti fondamentali.
  Ritiene inoltre, sempre per tali ragioni, che andrebbero rivisti anche alcuni accordi già siglati, quali quello con l'Egitto, che espone giovani egiziani in fuga dal regime di al-Sisi al rischio di subire la stessa sorte toccata al nostro connazionale Giulio Regeni. Nello stigmatizzare l'ipocrisia del volere ignorare tali realtà da parte del Governo italiano, che si traduce in una complicità di fatto con quanti operano le violazioni dei diritti umani perpetrate in determinate aree geografiche, ribadisce la profonda inquietudine in ordine agli elementi di conoscenza forniti dal sottosegretario.

5-08848 Porta: Sull'uccisione di un funzionario italiano a Caracas.

  Fabio PORTA (PD) illustra l'interrogazione in titolo, che si riferisce alla grave vicenda del funzionario italiano a Caracas Mauro Monciatti, esprimendo solidarietà e condoglianze alla famiglia, a tutti i funzionari italiani del consolato ed alla comunità italiana in Venezuela, che sta vivendo un dramma nel dramma, perché la situazione di insicurezza si inserisce in un momento di particolare instabilità politica ed istituzionale di tale Paese, aggravato dal difficile approvvigionamento di medicinali e altri beni primari e dal problema delle pensioni che il Governo italiano è chiamato a risolvere. Osservando come, rispetto ad una tale situazione, non si possano adottare una posizione di immobilismo, evidenzia che quanto successo a Mauro Monciatti deve essere di monito per avere delle risposte, sulla sicurezza, sull'emergenza sociale e sulla questione umanitaria che segna l'attuale situazione in Venezuela.

  Il sottosegretario Vincenzo AMENDOLA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6), esprimendo la disponibilità del Governo ad avviare una riflessione in Parlamento sull'attuale congiuntura politico-sociale del Venezuela.

  Erasmo PALAZZOTTO, presidente, unendosi alla manifestazione di cordoglio verso la famiglia di Mauro Monciatti, ritiene molto importante che la Commissione affronti, come ipotizzato dal sottosegretario Amendola, una discussione politica sul Venezuela in sede di Commissione, considerata l'importanza geostrategica del Paese nella regione, oltre all'importanza determinata dalla numerosa presenza di nostri connazionali in quell'area.

  Fabio PORTA (PD) nel valutare soddisfacente la risposta, apprezza l'impegno personale del Ministro Gentiloni e del sottosegretario Amendola, oltre che del Governo, in generale, per l'interessamento sulla vicenda e sulla situazione in Venezuela e si associa alle considerazioni del collega Palazzotto e del sottosegretario Amendola, ossia che la Commissione si faccia carico di una riflessione sul quadro politico, sociale ed umanitario in Venezuela, che porti eventualmente all'approvazione di specifici atti di indirizzo politico. Sul problema delle pensioni, osserva che, pur non trattandosi di materia di stretta competenza del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, seguirà la questione, anche con il coinvolgimento della Presidenza della Camera, trasmettendo il testo di una petizione ricevuta in merito da parte di oltre 3 mila nostri connazionali residenti nel paese latino-americano.
  Ricorda, infine, di aver espresso disponibilità, anche da parte della Sezione bilaterale di amicizia Italia-Venezuela e Pag. 7Caraibi, costituita nell'ambito del Gruppo italiano dell'Unione interparlamentare, di cui è presidente, affinché il nostro Parlamento si attivi per sollecitare una risoluzione al problema dell'emergenza della fornitura di medicinali.

  Erasmo PALAZZOTTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 10.

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