CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 26 maggio 2016
649.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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INCONTRI CON DELEGAZIONI DI PARLAMENTI ESTERI

  Giovedì 26 maggio 2016. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO.

Incontro con una delegazione del Parlamento ucraino, guidata dalla presidente della Commissione esteri, Hanna Hopko.

  L'incontro ha avuto luogo dalle 8.35 alle 9.40.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 26 maggio 2016. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. – Interviene il Sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Vincenzo Amendola.

  La seduta comincia alle 10.25.

Sul rientro in Italia del Fuciliere di Marina Salvatore Girone.

  Il sottosegretario Vincenzo AMENDOLA, anche a nome del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, esprime profonda soddisfazione per la decisione odierna, adottata dalla Corte Suprema indiana in favore del rientro immediato in Italia del Fuciliere di Marina Salvatore Girone. Coglie l'opportunità di questo positivo sviluppo per ringraziare, anche a nome del Governo, la Commissione per la collaborazione prestata a sostegno dell'azione dell'Esecutivo, con particolare riferimento all'avvio della procedura arbitrale. La decisione della Corte Suprema indiana è motivo di contentezza non soltanto per l'evoluzione in positivo della vicenda umana e professionale dei due Fucilieri di Marina, ma anche perché rende onore Pag. 17ad una scelta politica di investimento sulla giurisprudenza e sul diritto internazionale, che nel caso di specie ha premiato l'Italia. Si tratta di uno snodo importante che non esaurisce certamente la controversia ma che conferma il valore di un approccio sinergico tra Governo e Parlamento alle maggiori questioni di politica internazionale.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, si associa nella sostanza alle parole del sottosegretario Amendola, evidenziando al contempo la necessità di un esercizio di autocritica per il ritardato avvio del doveroso percorso di arbitrato. In relazione alla polemica demagogica sorta nel tempo sul caso dei due Fucilieri, ritiene che il Governo Monti sia il portatore della maggiore responsabilità sul caso, che ai Governi successivi è spettato gestire in una situazione ormai compromessa nei rapporti con l'India. L'errore fu commesso da parte italiana anche sul piano di una scelta normativa che, nel favorire il settore degli armatori, non definì in modo chiaro il margine di autonomia per i militari prestati a presidio della sicurezza di navigli commerciali.

  La Commissione prende atto.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno 2016, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 300.
Schema di decreto ministeriale concernente la tabella relativa agli enti a carattere internazionalistico ammessi al contributo annuale ordinario dello Stato per il triennio 2016-2018.
Atto n. 301.
(Esame congiunto ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con una condizione e con un'osservazione).

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, prima di dare la parola al relatore per l'illustrazione dei provvedimenti in titolo ed intervenendo sul merito di essi, tiene a manifestare un orientamento che sarebbe volto ad un voto di astensione in ragione del fatto che non vi è stato il tempo e la giusta metodologia a livello parlamentare per rendere del tutto trasparente l'attribuzione di fondi da parte del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ad istituti ed enti, alcuni dei quali di assoluto ed indiscutibile prestigio, insieme ad altri poco conosciuti e altri ancora dal glorioso passato e dall'incerto o poco consistente presente quanto ad elaborazione, ricerca, convegnistica e produzione culturale per ciò che riguarda la politica internazionale.
  Segnala, infine, che il Senato ha espresso ieri un parere favorevole con una condizione volta ad integrare l'elenco dei beneficiari con uno specifico istituto estromesso dalla lista.

  Francesco MONACO (PD), relatore, illustra i due schemi di decreto ministeriale all'esame che danno attuazione a quanto disposto dalla legge finanziaria per 2002 che ha opportunamente ricompreso in un unico capitolo di spesa del bilancio del MAECI i contributi a enti, istituti ed altri organismi specializzati nella ricerca internazionalistica.
  Quanto all'Atto n. 300, esso provvede a ripartire la dotazione del capitolo 1163 dello stato di previsione del Ministero per l'anno finanziario 2016, pari a d 1.405.108 euro, destinando circa 800 mila euro in contributi ordinari e straordinari a tali enti e, così come accaduto con il decreto di ripartizione dell'anno scorso, 600 mila euro alla Società Dante Alighieri, in attuazione della legge n. 411 del 1985. Ai predetti enti sono assegnati 476 mila euro a titolo di contribuzione ordinaria, ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 948 del 1982, e circa 329 mila euro a titolo di contributi straordinari per singole iniziative di particolare interesse o per l'esecuzione di programmi straordinari, ai sensi dell'articolo 2 della stessa legge. Pag. 18
  Come posto in rilievo nella relazione che accompagna lo schema normativo, sottolinea che la progressiva riduzione dei contributi statali ha imposto ai singoli centri di ricerca di razionalizzare la propria gestione e di compiere sforzi per individuare forme alternative di finanziamento. In tale prospettiva, gli istituti hanno aumentato la loro capacità di attrarre risorse diverse da quelle previste dalla legge n. 948 del 1982, mantenendo mediamente l'incidenza complessiva del contributo statale ordinario sui bilanci degli enti, nel 2014, al 9,7 per cento delle rispettive entrate.
  Segnala che, in linea con quanto più volte auspicato da questa Commissione, è stata incrementata la quota del capitolo destinata alle iniziative a progetto (che passano dai 208 mila euro circa del 2015 a 329 mila euro per questa annualità), che consentono un migliore controllo diretto ed approfondito del finanziamento pubblico.
  In generale, i contributi straordinari sono uno strumento operativo a carattere discrezionale di rilevanza fondamentale per la realizzazione di attività di ricerca e analisi in collaborazione con gli enti internazionalistici e permettono di valorizzare progetti specifici, di concreto interesse per le attività del MAECI e sulla cui qualità finale è possibile effettuare una verifica puntuale, consentendo la promozione di meccanismi premiali a sostegno di programmi particolarmente meritori nel campo della ricerca, dell'informazione e della formazione nel campo della politica estera e dello sviluppo dei rapporti internazionali;
  Evidenzia che parallelamente si registra una contrazione dei contributi ordinari, che si riducono a 476 mila euro a fronte dei 594 mila euro circa stanziati l'anno scorso. Complessivamente si registra un modesto incremento degli stanziamenti che passano da 1.402 mila euro circa a 1.405 euro circa (+3.000 euro).
  Passando all'Atto n. 301, esso provvede a sua volta a ripartire lo stanziamento relativo ai contributi ordinari per il triennio 2016-2018 tra diciassette enti rispetto ai trentuno che hanno presentato la domanda: i primi 15 beneficiari erano tutti già inclusi nel triennio conclusosi ed a questi se ne aggiungono due: Reset, che si è specializzato sui temi del dialogo interculturale, ed il Torino Transworld Affairs Institute (TWAI) che si è andato progressivamente qualificando a livello nazionale ed internazionale nella ricerca sui grandi paesi dell'Estremo Oriente.
  Appare invece da chiarire l'espunzione dall'elenco della Fondazione Basso, tradizionalmente impegnata in ambito storico-sociale e giuridico-istituzionale con una specifica attenzione alla formazione dei giovani e alla promozione dei diritti umani. Oltre che con il noto Tribunale Permanente dei Popoli, la Fondazione si è resa meritevole della istituzione di un Osservatorio sul rispetto dei diritti fondamentali in Europa che nel 2016 ha prodotto un rilevante rapporto, basato su dati del 2015, recante la panoramica della giurisprudenza delle Corti europee e nazionali che hanno attuato la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. In tal senso, preannuncia l'apposizione di una condizione alla proposta di parere favorevole al fine di reinserire la Fondazione Basso tra i beneficiari.
  Ciò detto, complessivamente la ripartizione dei contributi ordinari conferma in larga parte l'impianto del triennio precedente sia per quanto concerne la graduatoria dei finanziamenti che per quanto attiene alla platea – piuttosto ridotta – dei destinatari.
  Rispetto al triennio precedente, 2013-2015, si evidenzia una riduzione dei contributi ordinari che passano da 536 mila euro a 476 mila euro (-11 per cento), mentre si registra un incremento dei contributi straordinari che passano da 247 mila euro circa a 329 mila euro circa (+24,9 per cento): complessivamente, si registra un lieve incremento dei contributi che passano da 783 mila circa a 805 mila euro circa (+2,8 per cento). Poiché l'ultima relazione sull'attività svolta da tale enti riguarda il 2012, sarebbe opportuno conoscere dal rappresentante del Governo alcune anticipazioni dei contenuti sull'operato Pag. 19svolto dai centri di ricerca nel 2015, almeno per quanto concerne l'assegnazione dei contributi straordinari che è di stretta competenza ministeriale, restando appunto riservato al Parlamento l'esercizio del controllo.
  Coglie, infine, l'occasione per ribadire l'esigenza di una riforma complessiva della disciplina di settore, che da un lato fissi con più precisione i criteri che presiedono al riconoscimento degli enti e degli istituti titolari a ricevere sostegno dal MAECI e, dall'altro, privilegi quelli i cui contributi di studio e ricerca si inscrivano organicamente in programmi pluriennali in capo al MAECI.
  Presenta, pertanto, una proposta di parere favorevole con una condizione, riferita alla Fondazione Basso, e un'osservazione di recepimento delle considerazioni testé svolte, di cui auspica l'approvazione (vedi allegato).

  Il sottosegretario Vincenzo AMENDOLA precisa essere onere del Governo la presentazione di una proposta sull'erogazione dei contributi, come pure di tenere nel debito conto il parere che la Commissione esprime a tal riguardo. Ciò premesso, pone in risalto le parole del relatore che hanno evidenziato l'incremento, pari al 40 per cento, dei contributi a progetto a fronte di una riduzione tendenziale della contribuzione ordinaria, in accoglimento dei pareri parlamentari espressi l'anno scorso, cui lui stesso ha contribuito in qualità di deputato della Commissione. Precisa che non sarebbe praticabile nel giro di un solo anno dare seguito un cambiamento radicale dei criteri di erogazione, per cui ragionevolmente con i provvedimenti in titolo si inaugura un'inversione di rotta tendenziale in favore del parametro della progettualità, che il Governo intende consolidare nei prossimi anni. Nel complesso, ritiene che l'impegno del Governo a valorizzare il lavoro degli istituti e degli enti di ricerca a carattere internazionalistico costituisca l'espressione di una scelta a sostegno del radicamento di una matura e diffusa cultura politica sui temi delle relazioni internazionali.

  Claudio FAVA (SI-SEL) si esprime in favore della proposta di parere presentata dal relatore, osservando che la condizione riferita alla Fondazione Basso rappresenta un contributo di buon senso, valutato il lavoro proficuo e di alto livello che tale ente svolge con continuità. Condivide, inoltre, l'opzione favorevole alla valorizzazione del merito nella valutazione dei destinatari dei contributi governativi.

  Emanuele SCAGLIUSI (M5S) si associa alle perplessità di metodo evidenziate dal presidente Cicchitto, auspicando fin da ora l'esercizio di trasparenza circa i criteri di elargizione di fondi pubblici a favore di istituti ed enti di ricerca a carattere internazionalistico.

  Franco CASSANO (PD) concorda con il collega Fava quando alla proposta di parere del relatore e anche per quanto concerne la Fondazione Basso, il cui sito internet evidenzia un'intensa attività recente in tema di diritti umani, che rafforza il senso di sconcerto per l'espunzione dall'elenco. D'altra parte, manifesta tutta la sua personale perplessità sullo svolgimento di una valutazione riferita a questioni che a loro volta hanno carattere discrezionale e valutativo.

  Francesco MONACO (PD), relatore, rappresenta al sottosegretario Amendola la eventualità di considerare, anche ai fini di una riforma normativa, la costituzione di una commissione di studiosi in posizione di terzietà, incaricata della stesura di un regolamento per la valutazione di merito sui progetti e sui facenti richiesta di contribuzione finanziaria per le attività di ricerca. Si tratta di una proposta finalizzata a scongiurare il sospetto di simpatie e di affiliazioni di carattere politico che nuocciono al Parlamento come pure agli stessi istituti ed enti di ricerca, nonché in omaggio ad una istanza di trasparenza cara a tutti i gruppi, non solo al Movimento Cinque Stelle.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) esprime, a nome del gruppo, il sostegno Pag. 20alla proposta di parere presentata dal collega Monaco. Osserva che il nostro Paese purtroppo non si caratterizza per una presenza strutturata di think tank, soprattutto per quanto concerne gli studi di area, divenuti essenziali nello scenario internazionale attuale. In generale, auspica che l'elemento tendenziale avviato premi sempre di più autorevolezza, qualità e indipendenza, che allo stato non tutti gli istituti, enti di ricerca, fondazioni e associazioni a carattere internazionalistico assicurano.

  Il sottosegretario Vincenzo AMENDOLA, in merito alla proposta del relatore, relativa ad una commissione di esperti, ritiene che il parere parlamentare di per sé realizzi questo presupposto. Ribadisce che il Governo, anche sulla base del contributo parlamentare dell'anno scorso, ha avviato un percorso di inversione di tendenza che premia merito e progettualità. Manifesta disponibilità per ogni sollecitazione di carattere metodologico che giunga dal Parlamento. Quanto alle considerazioni svolte dall'onorevole Quartapelle, dichiara di non condividere il giudizio sulla bassa qualità dei think tank italiani, non avendo riscontrato all'estero particolari realtà di eccellenza, soprattutto se si considera la scarsità di finanziamento privato e il progressivo ridursi di quello pubblico, tipico del nostro Paese. In generale, condivide le considerazioni del relatore a favore di una riflessione approfondita sui provvedimenti in titolo, finalizzata anche ad una revisione della normativa di settore e che accresca il livello di trasparenza e di efficacia.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, ribadisce che la Commissione non ha potuto procedere ad un'istruttoria approfondita, dati i tempi disponibili per l'espressione del parere e a fronte delle pressioni e forme di sponsorizzazione pervenute dall'esterno, che purtroppo corrispondono ad una pratica diffusa e da contrastare. Occorre davvero avviare un lavoro legislativo per sgombrare un campo così delicato da questioni discrezionali ed imponderabili da parte di chi è preposto ad esercitare una funzione di controllo. Dà, infine, atto al relatore di avere dato adeguato rilievo ai criteri che dovrebbero guidare la riforma del settore e che sono indicati nell'osservazione apposta alla proposta di parere favorevole.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con una condizione ed una osservazione, formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 10.55.

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