CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 12 maggio 2016
641.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per la semplificazione
COMUNICATO
Pag. 283

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 12 maggio 2016. — Presidenza del presidente Bruno TABACCI. – Interviene il Sottosegretario di Stato per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Angelo Rughetti.

  La seduta comincia alle 8.15.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della delega in materia di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA).
Atto n. 291.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento della Camera dei deputati, e rinvio).

  Bruno TABACCI, presidente, comunica che lo schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, recante attuazione della delega in materia di segnalazione certificata di inizio attività, è il terzo atto del Governo sottoposto all'esame della Commissione in base alle previsioni della legge n. 124 del 2015, sulla riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni.
  Come concordato nella riunione dell'Ufficio di presidenza svoltasi il 12 aprile, nella seduta di oggi il relatore, on. Lavagno, illustrerà lo schema e si potrà svolgere un primo scambio di opinioni, sulla base del quale il relatore potrà approntare una proposta di parere da votare la prossima settimana.
  Dà quindi la parola all'on. Lavagno.

  Il deputato Fabio LAVAGNO (PD), relatore, illustra i contenuti dello schema di decreto legislativo, adottato in base alla delega contenuta nell'articolo 5, commi 1 e 2, della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante deleghe al Governo per la riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. La disposizione di delega individua i principi e criteri direttivi per relationem, richiamando: i principi desumibili dagli articoli 19 e 20 della legge 7 agosto 1990, n. 241; i principi del diritto dell'Unione europea relativi all'accesso alle attività di servizi; i principi di ragionevolezza e proporzionalità.
  Con specifico riguardo all'articolo 19 della legge n. 241 del 1990, dà conto delle frequenti modifiche e riscritture intervenute nel corso degli ultimi anni, fino alla legge n. 124 del 2015, che ha modificato i Pag. 284commi 3 e 4. La relazione per l'analisi di impatto della regolamentazione (AIR) evidenzia che l'attuale regime della SCIA ha evidenziato molteplici criticità, «riconducibili a vari elementi, tra i quali i costi eccessivi, le incertezze applicative, la scarsa trasparenza, comportamenti arbitrari da parte delle amministrazioni, ambiti di rischio corruttivo nell'esercizio delle potestà pubbliche».
  Sintetizza quindi il contenuto dei 4 articoli di cui si compone lo schema. L'articolo 1 individua, al comma 1, l'oggetto dello schema nella definizione della «disciplina generale applicabile ai procedimenti relativi alle attività private non soggette ad autorizzazione espressa» e nella delimitazione degli «ambiti dei relativi regimi amministrativi», che in realtà il comma 2 demanda a successivi decreti legislativi, ai quali spetterà l'individuazione dei procedimenti da ricondurre ai quattro regimi amministrativi definiti nella norma di delega, ossia: segnalazione certificata di inizio attività (SCIA); silenzio assenso; comunicazione preventiva; autorizzazione espressa. Le attività private che non saranno espressamente individuate in tali decreti legislativi «o specificamente oggetto di disciplina da parte della normativa europea, statale e regionale, non sono soggette a disciplina procedimentale».
  L'articolo 2 disciplina la predisposizione dei moduli unificati e standardizzati per la presentazione di istanze, segnalazioni e comunicazioni alle pubbliche amministrazioni, ne regola le modalità di pubblicazione sui siti delle amministrazioni e prevede sanzioni per la mancata pubblicazione.
  L'articolo 3 introduce una disciplina per la concentrazione dei regimi amministrativi (cosiddetta SCIA unica).
  L'articolo 4 delimita l'ambito di applicazione soggettivo delle disposizioni del decreto, che si applica a tutte le pubbliche amministrazioni.
  In conclusione, si riserva di formulare una proposta di parere all'esito del dibattito, anticipandone fin da ora l'impianto: potrebbe essere un parere favorevole con osservazioni che dovrebbero riguardare, in particolare, l'opportunità di: assicurare i necessari coordinamenti con la normativa vigente e in particolare con la legge n. 241 del 1990; introdurre un termine per l'assolvimento degli obblighi di pubblicazione dei moduli sui siti istituzionali. In più, il parere terrà conto dei rilievi presenti nel parere espresso dal Consiglio di Stato e nell'intesa della Conferenza unificata, con specifico riguardo ai rapporti con la disposizione di delega, invitando il Governo a completarne quanto prima l'attuazione, con la precisa individuazione dei diversi tipi di procedimento.

  Il Sottosegretario di Stato Angelo RUGHETTI dichiara la disponibilità del Governo a recepire eventuali suggerimenti per una migliore redazione del testo, illustrando le ragioni che lo hanno indotto a dare attuazione alla delega contenuta nell'articolo 5 della legge n. 124 del 2015 con due distinti decreti legislativi: il primo, oggi all'esame della Commissione, di carattere metodologico e generale; il secondo, in corso di predisposizione attraverso un complesso lavoro di catalogazione dei procedimenti amministrativi, svolto insieme a regioni ed autonomie locali, che costituirà una sorta di codice delle procedure amministrative (dovrebbe trattarsi di un migliaio di procedimenti: al momento ne sono stati individuati circa 800) per dare certezza e uniformità nei comportamenti richiesti a cittadini ed imprese.

  Bruno TABACCI, presidente, ringrazia il relatore ed il Sottosegretario Rughetti per le loro considerazioni, rinviando il seguito dell'esame, con la votazione del parere, alla seduta di martedì 17 maggio, alle ore 14.

  La seduta termina alle 8.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 8.25 alle 8.30.