CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 2 marzo 2016
603.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 74

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 2 marzo 2016. — Presidenza del presidente Maurizio BERNARDO.

  La seduta comincia alle 13.45.

Sui lavori della Commissione.

  Girolamo PISANO (M5S) chiede al Presidente che la pubblicità della seduta sia assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso.

  Maurizio BERNARDO, presidente, non essendovi obiezioni, dispone l'attivazione degli impianti televisivi a circuito chiuso.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), in considerazione della presenza, nell'aula della Commissione, di numerosi deputati non appartenenti alla Commissione stessa, sottolinea la necessità di garantire il pieno rispetto delle norme del Regolamento, al fine di assicurare il rispetto delle prerogative di tutti i deputati.

  Sandra SAVINO (FI-PdL) lamenta come molti deputati stiano riprendendo con il proprio telefono cellulare la seduta della Commissione, in contrasto con le regole vigenti in materia.

  Maurizio BERNARDO, presidente, ritiene opportuno sospendere la seduta, in attesa del rappresentante del Governo.

  La seduta, sospesa alle 13.50, è ripresa alle 14.10.

  Daniele PESCO (M5S) lamenta come l'assenza del rappresentante del Governo impedisca, di fatto, la normale prosecuzione dei lavori della Commissione e quindi, anche l'esame dello schema di decreto legislativo (Atto n. 256), recante attuazione della direttiva 2014/17/UE in merito ai contratti di credito ai consumatori relativi a beni immobili residenziali nonché modifiche del decreto legislativo n. 385 del 1993, e ne sollecita quindi l'avvio, rilevando come il gruppo M5S abbia formulato su di esso una proposta di parere alternativa.

  Girolamo PISANO (M5S), nel ricordare che le forze politiche di maggioranza si erano impegnate a procedere, nella seduta odierna, al seguito dell'esame dell'Atto n. 256, formulando la proposta di parere del relatore, critica l'atteggiamento delle stesse forze politiche, le quali, in dispregio Pag. 75delle competenze della Commissione e delle regole del dibattito democratico, hanno evidentemente scelto di proseguire la discussione in materia al di fuori dell'organo parlamentare.

  Dino ALBERTI (M5S) condivide le considerazioni del deputato Pisano, sottolineando come il MoVimento 5 Stelle, alla luce del dibattito svolto nelle sedute precedenti, si aspettasse di poter proseguire l'esame dello schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva 2014/17/UE e, segnatamente, la proposta di parere formulata dal relatore su di esso.

  Maurizio BERNARDO, presidente, ricorda che, per prassi consolidata della Commissione, il voto sulle proposte di parere sui provvedimenti è preceduto dalla loro trasmissione, anche in via informale, a tutti i componenti della Commissione, i quali hanno, in tal modo, l'opportunità di approfondirne il contenuto. Rileva quindi come la seduta odierna sarebbe stata comunque finalizzata alla diffusione ai deputati della proposta di parere del relatore e non al voto sulla proposta stessa.

  Dino ALBERTI (M5S), nel ribadire le sue valutazioni sul comportamento tenuto dai gruppi di maggioranza, evidenzia come la mancata presentazione della proposta di parere del relatore sul predetto schema di decreto di attuazione della direttiva 2014/17/UE sia evidentemente dovuta alle forti critiche sollevate dalle forze di opposizione sul contenuto del provvedimento e, quindi, alla presa di coscienza, da parte della stessa maggioranza, della necessità di modificare i termini della proposta di parere del relatore su di esso.

  Pietro LAFFRANCO (FI-PdL) chiede al Presidente di valutare l'opportunità di differire a martedì 8 marzo prossimo il termine per la presentazione degli emendamenti al disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 18 del 2016, recante misure urgenti per la riforma delle banche di credito cooperativo, attualmente previsto per lunedì 7 marzo.

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL) sottolinea l'esigenza di valutare più compiutamente tutti gli aspetti connessi al contenuto dello schema n. 256. Ritiene infatti che le numerose problematiche e questioni applicative, oltre che politiche, emerse in relazione alle misure recate da tale schema di decreto evidenzino la necessità di un ulteriore approfondimento di natura tecnica su di esse, anche al fine di valutarne i possibili riflessi sui mutui concessi per l'acquisto di immobili non residenziali.

  Maurizio BERNARDO, presidente, anche alla luce del dibattito svolto, ritiene opportuno rinviare ad altra seduta lo svolgimento dei punti all'ordine del giorno della seduta odierna.

  La seduta termina alle 14.20.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE CONSULTIVA

Disposizioni per la promozione e la disciplina del commercio equo e solidale.
Nuovo testo unificato C. 75 e abbinate.

Ratifica ed esecuzione dell'accordo quadro di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Mongolia, dall'altra.
C. 3301 Governo, approvato dal Senato.

ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2014/17/UE in merito ai contratti di credito ai consumatori relativi a beni immobili residenziali nonché modifiche e integrazioni del titolo VI-bis del decreto legislativo 1o settembre 1993, n. 385, sulla disciplina degli agenti in attività Pag. 76finanziaria e dei mediatori creditizi e del decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 141.
Atto n. 256.

SEDE REFERENTE

DL 18/2016: Misure urgenti concernenti la riforma delle banche di credito cooperativo, la garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze, il regime fiscale relative alle procedure di crisi e la gestione collettiva del risparmio.
C. 3606 Governo.

RISOLUZIONI

7-00553 Pagano: Misure a sostegno del credito in favore dei soggetti esercenti impianti fotovoltaici di produzione di energia.

7-00914 Paglia: Modifiche alla disciplina delle mutue di autogestione con finalità di finanza mutualistica e solidale.

7-00910 Laffranco: Reimpiego presso le Agenzie fiscali del personale del Corpo della guardia di finanza giudicato non idoneo al servizio militare.