CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 febbraio 2016
585.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 3 febbraio 2016. — Presidenza del presidente Luca SANI. – Interviene il viceministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Andrea Olivero.

  La seduta comincia alle 14.10.

  Luca SANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-07602 Russo: Sulle norme relative all'etichettatura dei vini.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) illustra l'interrogazione in titolo evidenziando la preoccupazione che ha destato, nel mondo della viticoltura italiana, la notizia relativa all'ipotesi di consentire – tramite una modifica dell'attuale normativa comunitaria – l'uso di denominazione dei vini con il solo nome del vitigno, a prescindere da un riferimento geografico.
  Manifesta, quindi, perplessità per la nuova disciplina che finirebbe per danneggiare fortemente il lavoro svolto dai vitivinicoltori italiani.

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  Il viceministro Andrea OLIVERO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Paolo RUSSO (FI-PdL), pur apprezzando l'attenzione con la quale il Governo segue la questione sollevata nell'atto di sindacato ispettivo, rileva che potrà dichiararsi soddisfatto soltanto quando la vicenda si sarà positivamente e definitivamente conclusa.
  Auspica, quindi, che le istituzioni comunitarie non vogliano dare minore valenza, attraverso la nuova disciplina, alla tipicità dei prodotti italiani, e preannuncia che vigilerà affinché il Governo faccia tutto il necessario per impedire che da questa vicenda possa derivare un danno rilevante ai nostri vitivinicoltori.

5-07603 Zaccagnini: Sul contenimento della diffusione dell’Aethina tumida.

  Adriano ZACCAGNINI (SI-SEL), nell'illustrare l'interrogazione in titolo, ricorda che la strategia dell'eradicazione del coleottero Aethina tumida nelle zone interessate della Calabria e della Sicilia non ha portato al debellamento radicale del parassita della api.

  Il viceministro Andrea OLIVERO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Adriano ZACCAGNINI (SI-SEL), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta che conferma come le associazioni siano state costantemente consultate, ma non affronta il tema dell'istituzione di una commissione apistica permanente nell'ambito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, anche in considerazione dell'opportunità di aggiornare la strategia di contenimento e di eradicazione del parassita.
  Auspica, quindi, che sulla vicenda si continui a mantenere una costante attenzione e che al più presto possano essere reperite le risorse da destinare al rifinanziamento del progetto denominato Beenet per il monitoraggio nazionale sullo stato di salute degli alveari.

5-07604 Gallinella: Sulle importazioni di olio di oliva dalla Tunisia.

  Filippo GALLINELLA (M5S), illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando l'attenzione che è stata prestata dal gruppo del M5S in Commissione alle problematiche legate alla filiera dell'olio extravergine d'oliva ed il danno che deriverebbe alle regioni del Sud Italia dalla risoluzione del Parlamento europeo che di fatto permette alla Tunisia di esportare nella Comunità europea un contingente tariffario senza dazio di 35.000 tonnellate di olio di oliva all'anno.

  Il viceministro Andrea OLIVERO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Filippo GALLINELLA (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta che non prende in considerazione il fatto che dei ventotto Stati membri solo alcuni sono produttori di olio di oliva. Ritiene che la posizione dell'Italia sulla vicenda non sia lungimirante e che la misura adottata costituisca un esempio di politica errata alla quale il nostro Ministro dell'agricoltura non si è opposto.
  Evidenzia, infine, come la concessione del dazio si tradurrà in un beneficio per gli operatori del settore commerciale e non per i produttori d'olio tunisini.

5-07605 Mongiello: Sulle importazioni di olio di oliva dalla Tunisia.

  Colomba MONGIELLO (PD) illustra l'interrogazione in titolo che è finalizzata sia a conoscere sia le iniziative che si intendono assumere per tutelare gli interessi del settore olivicolo-oleario nazionale, sia a consentire l'immediata applicazione del piano interventi nel medesimo settore.

  Il viceministro Andrea OLIVERO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4), Pag. 134ribadendo quanto già sopra detto nell'atto di sindacato ispettivo 5-07604 Gallinella in merito all'attenzione del dicastero nei riguardi delle problematiche del settore olivicolo-oleario.
  Precisa, inoltre, che il Governo intende assicurare il massimo supporto all'azione politica dei rappresentanti italiani nel Parlamento europeo e ribadisce l'impegno a rafforzare i controlli sulla filiera dell'olio anche in considerazione della reale sussistenza di un problema di tracciabilità e di importazioni illecite.

  Colomba MONGIELLO (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta.
  Invita, quindi, il Dicastero e il Governo a compiere il massimo sforzo affinché sulle importazioni, sulla commercializzazione e sulla vendita dell'olio possa essere condotta una seria analisi, osservando come l'intensificazione dei controlli servirà anche a dare merito alle imprese italiane di qualità oltre che a tutelare i consumatori finali.

  Luca SANI, presidente, dichiara infine concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.35.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 3 febbraio 2016. — Presidenza del presidente Luca SANI, indi del vicepresidente Massimo FIORIO. – Interviene il Viceministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Andrea Olivero.

  La seduta comincia alle 14.35.

Deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo, agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura.
C. 3119 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio/conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento.

  Luca SANI, presidente, avverte che il gruppo M5S e il gruppo del PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Comunica, quindi, che sono stati ritirati dai rispettivi presentatori gli identici emendamenti Dorina Bianchi 1.45 e Guidesi 1.54.
  Ricorda, quindi, che nella giornata di ieri sono stati presentati ricorsi in relazione al giudizio di ammissibilità.
  Al riguardo conferma il giudizio di inammissibilità per carenza di compensazione relativamente alle proposte emendative L'Abbate 1.33 e 1.014; per quanto riguarda gli articoli aggiuntivi Zaccagnini 29.03, 29.04 e 29.05, che presentano formulazioni simili, ribadisce il giudizio di inammissibilità limitatamente al capoverso 29-ter di ciascuna proposta emendativa che prevede la costituzione di un fondo con copertura a carico del fondo ISPE, privo per il 2016 della necessaria disponibilità (appaiono, invece, prive di profili di inammissibilità le restanti parti dei medesimi emendamenti relative al disciplinare della birra artigianale).
  Conferma, altresì, la valutazione di inammissibilità per carenza di compensazione delle seguenti proposte emendative: Terrosi 7.5, tenuto conto che le entrate da sanzioni ivi previste, avendo carattere eventuale, non possono considerarsi compensative rispetto agli oneri, certi e di carattere permanente, derivanti dall'esclusione di determinate entrate dal divieto di riassegnazione alla spesa; Fiorio 1.96, tenuto conto che la proposta estende il regime opzionale di tassazione dei redditi a fattispecie attualmente escluse da tale regime in base alle vigente normativa; Dorina Bianchi 30.6, in quanto l'emendamento nella sua formulazione testuale, pur riguardando nella maggior parte dei casi fattispecie di lavoro gratuito e volontario, si presta a consentire l'esonero da imposte e contributi di talune prestazioni di lavoro agricolo che attualmente vi sono soggette (diversamente, infatti, l'emendamento non avrebbe effettiva portata innovativa dell'ordinamento Pag. 135vigente); Sani 14.11, dal momento che la proposta emendativa non specifica che l'assunzione delle garanzie a carico del bilancio dello Stato avvenga nei limiti delle risorse già stanziate dal decreto-legge n.149 del 1993.
  Per quanto attiene, invece, alle proposte emendative Antezza 29.014 e Taricco 1.94, rileva che tali proposte, nel prevedere che gli adempimenti per l'anagrafe apistica nazionale siano effettuati senza oneri a carico del richiedente, sono suscettibili di porre tali oneri a carico degli enti competenti (le proposte emendative possono peraltro essere considerate ammissibili nel solo presupposto che detti enti possano far fronte agli adempimenti in questione con le risorse già disponibili). Sulla base di tale presupposto, ad una nuova valutazione, le predette proposte emendative sono considerate ammissibili così come quelle, di contenuto analogo, Zaccagnini 1.21, Russo 1.78, Dorina Bianchi 1.50, Taricco 1.94, Russo 29.09 e Zaccagnini 29.02.

  Paolo COVA (PD) fa presente che il suo intervento sarà principalmente volto a segnalare quelle proposte emendative che, se approvate, potranno permettere di migliorare il testo del provvedimento. Si riferisce, in primo luogo, alle proposte emendative che riguardano il settore dell'ippica che, come è noto, sta attraversando un momento di grave difficoltà, a cominciare dal mondo degli allevatori.
  Ricorda che, in un recente passato, l'Italia ha vantato importanti eccellenze nel settore ma che, in seguito, la crisi ha sempre di più aggravato la situazione dell'UNIRE e ha finito per riversare le difficoltà di tale ente anche sugli stessi allevatori. Sottolinea, dunque, l'importanza di recuperare il settore, evitando di disperdere quelle competenze che sono state danneggiate dalla crisi. Richiama, poi, l'attenzione sulla necessità di modificare, semplificandola, la normativa sulla gestione del materiale genetico negli allevamenti. Rileva come il Paese debba quanto prima adeguarsi alle nuove normative europee e sottolinea come, anche con riguardo al settore della zootecnia, le nuove disposizioni rappresentino un valido aiuto all'attività degli operatori. Osserva, infatti, che a una migliore qualità genetica degli animali corrisponderà una resa migliore e, di conseguenza, un aumento dei ricavi.
  Conclude soffermandosi sulle proposte emendative relative alla registrazione dell'anagrafe degli alveari presenti sul territorio nazionale, la cui necessità è tanto più evidente quanto più si consideri come non si sia potuta affrontare la questione della mortalità delle api proprio a ragione della non corretta gestione di tale anagrafe.

  Mino TARICCO (PD) sottolinea come il provvedimento in esame rivesta indubbia importanza sotto il profilo della semplificazione normativa e invita a compiere un grande sforzo affinché, durante la fase emendativa, si possano ricercare quei punti di equilibrio in grado di migliorare il testo.
  Pur condividendo le considerazioni del collega Cova riguardo alla fruibilità dei dati del materiale genetico, rammenta, tuttavia, che occorre non disperdere il patrimonio genetico degli allevamenti italiani. Questo, infatti, ha consentito ad alcune piccole realtà locali di sopravvivere e, dunque, mantenere quanto di positivo è stato fatto negli ultimi anni.
  Altri temi sui quali appare opportuno migliorare il testo riguardano le filiere del pomodoro, del riso ed il settore dell'acquacoltura. Modifiche appaiono auspicabili anche con riguardo al tema del catasto dei terreni che risulta assai disarmonico, anche alla luce dell'evoluzione subita dalle rendite delle varie colture nel corso degli ultimi decenni.
  Il lavoro che attende la Commissione è, dunque, intenso ed impegnativo, ma potrà senza dubbio portare importanti benefici al comparto agricolo che attende il provvedimento da molto tempo.

  Filippo GALLINELLA (M5S) ripercorre, brevemente, l’iter del provvedimento che, ricorda, fu varato quando a capo del Dicastero non c'era l'attuale Ministro, precisando che il collegato agricolo riveste una certa rilevanza sotto il profilo della semplificazione normativa.
  Richiama, poi, i temi sui quali il gruppo del Movimento 5 Stelle pone particolare Pag. 136attenzione, tra i quali la crisi del settore ippico, la questione dell'IMU sui terreni agricoli, i comparti del miele, della pappareale e della birra artigianale, e che richiedono, dunque, una riflessione seria anche durante la fase emendativa. Apprezzabili sono, inoltre, le proposte emendative che si prefiggono di rivedere il sistema di gestione dei dati genetici degli allevamenti.
  Si tratta, dunque, di un provvedimento assai ampio che coinvolge anche altri importanti settori come, ad esempio, il settore ittico e che, pertanto, sarà utile solamente se durante la fase emendativa si riuscirà a fornire indirizzi certi ai vari settori, scongiurando il rischio di trasformarsi in un provvedimento omnibus che finisca per non incidere concretamente sulle necessità dei vari settori.

  Adriano ZACCAGNINI (SI-SEL) osserva che il provvedimento presenta alcuni aspetti positivi e altri sui quali sussistono ancora criticità.
  Evidenzia che le proposte emendative del proprio gruppo si sono prevalentemente concentrate sui temi del lavoro agricolo, della trasformazione degli alimenti e su altre questioni aperte sulle quali auspica che si possa realizzare un'ampia interlocuzione politica. È importante anche migliorare il provvedimento con riguardo alle questioni dell'apicoltura, della birra artigianale, nonché regolamentare la banca delle terra nazionale, al fine di offrire un quadro unitario di riferimento.
  Auspica, dunque, che su tali aspetti non si precluda il confronto e che si possa effettivamente varare un quadro complessivo di norme più snelle che vadano incontro alle esigenze di chi fa agricoltura.

  Marco CARRA (PD) ricorda come, all'inizio della legislatura, la Commissione abbia mostrato grande dinamicità, dando avvio a moltissime iniziative parlamentari di riforma dei settori agricoli che sono poi state in parte sottratte dal provvedimento in esame.
  Evidenzia, inoltre, come siano nel frattempo accaduti molti fatti positivi, a testimonianza della forte attenzione del Governo alle problematiche del settore agricolo.
  Si sofferma, da ultimo, sui tre temi sui quali ritiene che sia più urgente intervenire accogliendo i suggerimenti provenienti dalle proposte emendative. Il primo riguarda l'esigenza di contrastare la pesca illegale attraverso un inasprimento delle sanzioni. In secondo luogo, richiama l'attenzione sulla necessità di modificare l'articolo 5 del decreto legislativo n. 99 del 2004 in materia di agromeccanica. Infine, manifesta preoccupazione per il rischio che il patrimonio genetico della zootecnia italiana possa essere disperso o svenduto.

  Luciano AGOSTINI (PD) condivide le valutazioni del collega Carra riguardo alle ragioni politiche sottostanti la nascita del provvedimento in esame. Rileva, tuttavia, come il provvedimento affronti non solamente aspetti emergenziali. Ciò rappresenta un fatto positivo in quanto consente di dare oggi una proiezione futura al settore dell'agricoltura e della pesca.
  Su tale ultimo tema la Commissione ha lavorato a lungo giungendo quasi a conclusione dell’iter delle proposte di iniziativa parlamentare presentate. Evidenzia, quindi, che la richiesta di sopprimere dal provvedimento il settore ittico è funzionale al tentativo di dare a questo comparto una disciplina più organica.

  La seduta termina alle 15.10.

COMITATO RISTRETTO

Disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico.
C. 302 Fiorio.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.10 alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.20.

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