CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 21 gennaio 2016
577.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 21 gennaio 2016. — Presidenza del presidente Maurizio BERNARDO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Enrico Zanetti.

  La seduta comincia alle 14.

  Maurizio BERNARDO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-07445 Fragomeli: Chiarimenti in merito all'applicazione della riduzione della base imponibile IMU con riferimento agli immobili concessi in comodato d'uso.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) rinuncia a illustrare la sua interrogazione.

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  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), nel dichiararsi soddisfatto della risposta, si riserva di valutare più approfonditamente i contenuti del documento di prassi amministrativa in via di predisposizione da parte del Dipartimento delle finanze, il quale, come prospettato dal Sottosegretario, fornirà chiarimenti circa l'applicazione delle norme introdotte nella legge di stabilità 2016 in materia di IMU.

5-07446 Ruocco: Elementi informativi in merito ai due Interest Rate Swap decennali sottoscritti dalla Repubblica italiana scaduti nel 2015.

  Carla RUOCCO (M5S) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Carla RUOCCO (M5S) si riserva di esaminare i dati forniti nella risposta del Governo, rilevando peraltro come essi avvalorino comunque il giudizio complessivamente negativo sulla condotta del Governo nella stipula dei contratti relativi ai due Interest Rate Swap decennali scaduti nel 2015. Evidenzia infatti come, anche nell'ambito di tale vicenda, lo Stato, anziché agire a tutela degli interessi collettivi e a difesa del debito pubblico italiano, abbia assunto posizioni speculative che hanno danneggiato lo Stato stesso e avvantaggiato gli istituti finanziari controparti in tali contratti.

5-07447 Sandra Savino: Iniziative per ripristinare gli obblighi informativi in merito alla notizia relativa all'avvio della procedura di risoluzione di una banca.

  Roberto OCCHIUTO (FI-PdL) rinuncia a illustrare l'interrogazione, di cui è cofirmatario.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Roberto OCCHIUTO (FI-PdL) si dichiara assolutamente insoddisfatto della risposta. Nel richiamare i contenuti dell'interrogazione, rammenta infatti come, nonostante i precisi obblighi informativi stabiliti dalla direttiva 2014/59/UE (BRRD), con i decreti legislativi n. 180 e n. 181 del 2015, adottati in attuazione della direttiva stessa, il Governo abbia tradito tale obiettivo di trasparenza.
  In tale contesto stigmatizza quindi l'atteggiamento dell'Esecutivo il quale, sempre solerte nel realizzare le misure richieste in ambito europeo a tutela della stabilità del sistema bancario, non dimostra altrettanta attenzione nei confronti di norme finalizzate a salvaguardare il diritto dei risparmiatori ad essere informati per tempo delle notizie relative all'avvio delle procedure di risoluzione degli istituti bancari, così da poter tutelare i propri interessi patrimoniali.

5-07448 Paglia: Informazioni circa la proposta di nomina del dottor Fabio Arpe a Direttore generale della Banca popolare dell'Etruria e del Lazio.

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL) considera importante la risposta del Governo, la quale consente di disporre di un'informazione ulteriore rispetto alle anticipazione giornalistiche in materia, le quali risultano anzi smentite dalle informazioni fornite dal Sottosegretario.

5-07449 Busin: Informazioni circa i criteri utilizzati per la valutazione dei crediti in sofferenza della Banca popolare dell'Etruria e del Lazio e della Banca delle Marche.

  Filippo BUSIN (LNA) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

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  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Filippo BUSIN (LNA) si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta, considerando confortante l'impegno, assunto dal Governo nella risposta, che, in caso di plusvalenze rispetto alle valutazioni effettuate circa gli incassi che potranno essere realizzati dalla liquidazione dei crediti in sofferenza, tali maggiori somme sarebbero impiegate per il ristoro degli obbligazionisti subordinati e degli azionisti delle quattro banche sottoposte alla procedura di risoluzione. Lamenta invece come l'Esecutivo non abbia fornito alcuna risposta relativamente alle differenze riscontratesi, sia per quanto riguarda la situazione degli obbligazionisti subordinati, sia per quanto attiene alla valutazione dei crediti in sofferenza, tra il trattamento riservato in un caso simile di salvataggio bancario recentemente avvenuto in Portogallo e quanto deciso invece in relazione alla procedura di risoluzione delle quattro banche italiane.

  Maurizio BERNARDO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL), in merito alla risposta fornita dal Sottosegretario all'interrogazione n. 5-07449 Busin, non comprende come mai il Governo si sia rifiutato di inserire in una norma di rango primario una disposizione che stabilisca con chiarezza quanto l'Esecutivo oggi dichiara di impegnarsi a fare attraverso un atto normativo di natura secondaria.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI, con riferimento alla questione sollevata dal deputato Paglia, sottolinea come il Governo ritenga sufficiente il principio generale stabilito dal decreto legislativo n. 180 del 2015, il quale afferma che, nel caso di applicazione di una procedura di risoluzione di banche, agli azionisti e agli obbligazionisti non si può applicare un trattamento peggiorativo rispetto a quello che sarebbe spettato loro nel caso di liquidazione coatta amministrativa della banca interessata. Nel caso specifico rileva come, qualora la liquidazione dei crediti delle quattro banche sottoposte alla procedura di risoluzione determinasse il realizzo di un ammontare totale pari a 3,2 miliardi di euro, non si avrebbe alcuna differenza di trattamento rispetto all'ipotesi di liquidazione coatta amministrativa; laddove invece si realizzasse un incasso superiore a tale cifra, il differenziale positivo sarebbe distribuito, in primo luogo, agli obbligazionisti subordinati, nonché, in caso di ulteriore surplus, anche agli azionisti. Rileva, peraltro, come il Governo si riserverebbe di adottare ulteriori atti normativi in materia, qualora ciò risultasse necessario.

  La seduta termina alle 14.20.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 21 gennaio 2016. — Presidenza del presidente Maurizio BERNARDO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Enrico Zanetti.

  La seduta comincia alle 14.20.

5-07367 Pesco: Controlli a fini di contrasto del riciclaggio su operazioni poste in essere presso la Cassa di Risparmio di Ferrara, la Banca delle Marche, la Banca popolare dell'Etruria e del Lazio e la Cassa di Risparmio di Chieti.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) replicando, si dichiara assolutamente insoddisfatto della risposta, e, più ancora, per il metodo seguito dal Governo. Al riguardo evidenzia come, in occasione dello svolgimento, nella seduta odierna, dell'interrogazione Busin n. 5-07449, il rappresentante del Governo abbia dichiarato che gli obbligazionisti e gli azionisti delle banche Pag. 32sottoposte a procedura di risoluzione hanno diritto a ricevere un trattamento non peggiorativo rispetto a quello che avrebbero ricevuto nel caso di liquidazione coatta amministrativa delle banche. Tuttavia, in piena contraddizione con tale affermazione, l'analisi della situazione delle quattro banche sottoposte a risoluzione evidenzia con certezza come, almeno per alcune di esse, la liquidazione coatta amministrativa avrebbe consentito di salvaguardare totalmente la posizione degli obbligazionisti subordinati e di assicurare un parziale ristoro agli azionisti.
  In tale contesto sottolinea come le norme europee in materia di risoluzione bancaria abbiano stravolto il sistema bancario italiano, che è stato distrutto da tale normativa. Stigmatizza altresì una serie di decisioni sbagliate assunte dalla Banca d'Italia, rispetto alle quali il Governo si è dimostrato colpevolmente acquiescente, richiamando a tale proposito la vicenda relativa al decreto del MEF con cui era stata disposta l'amministrazione straordinaria della Banca popolare di Spoleto, il quale è stato dichiarato illegittimo dalla magistratura amministrativa proprio per il fatto che lo stesso Ministero aveva mancato di compiere in materia un'autonoma valutazione in merito, limitandosi invece a rimettersi alle indicazioni della Banca d'Italia.
  Sottolinea pertanto le gravissime responsabilità che ricadono sull'Esecutivo, il quale, nel caso specifico affrontato dall'interrogazione, non è stato in grado di verificare l'attività di controllo cui l'UIF e la Banca d'Italia sono chiamate a fronte delle numerose irregolarità, sotto il profilo della disciplina antiriciclaggio, registratesi in occasione di operazioni poste in essere presso le quattro banche sottoposte a risoluzione. Ritiene quindi che il Governo sarà ben presto chiamato a rispondere di tali responsabilità, preannunciando al riguardo la presentazione di iniziative normative volte a prevedere più stringenti controlli sull'attività di vigilanza svolta dalla Banca d'Italia, anche nel quadro della vigilanza unica europea svolta dalla Banca Centrale Europea.
  Rileva, altresì, come l'inerzia del Governo rispetto alla difficile situazione del sistema bancario italiano risulti ancora più stupefacente alla luce del fatto che esponenti di organismi europei, interpellati in merito da parlamentari europei del MoVimento 5 Stelle, hanno fornito un quadro preoccupante della situazione italiana. Auspica quindi che il Governo sappia cogliere in tempo i segnali che, anche attraverso l'interrogazione, il gruppo M5S sta lanciando su tale fondamentale problematica.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI, con riferimento alle valutazioni del deputato Villarosa, desidera respingere con la massima forza l'affermazione secondo cui il sistema bancario italiano starebbe crollando, raccomandando vivamente di non fare dichiarazioni generiche, e di riferirsi invece alle prese di posizione ufficiali degli organismi europei.
  Sotto un profilo più generale ritiene che il dibattito sul sistema bancario debba innanzitutto considerare che sono in gioco le risorse di tutti i cittadini e che sia altrettanto importante rafforzare l'azione di controllo in materia, individuando i problemi e i relativi responsabili, quanto evitare di fare accuse generiche, le quali rischiano di determinare danni per gli stessi cittadini. Evidenzia in merito come negli altri Paesi ci sia molta maggiore attenzione rispetto a queste esigenze, dimostrando coraggio nell'individuare e punire i responsabili, senza al tempo stesso indulgere in accuse non circostanziate, che rischiano di destabilizzare il sistema e di produrre effetti deleteri.

  Carla RUOCCO (M5S) sottolinea come l'azione del MoVimento 5 Stelle sia volta a evidenziare in modo specifico problemi che affliggono il sistema bancario, senza escludere l'opportunità di adottare misure di sostegno in tale settore. In questo contesto ritiene che i meccanismi di sostegno pubblico adottati in passato in favore della Banca Monte dei Paschi di Siena attraverso i cosiddetti «Tremonti bond» e «Monti bond» avrebbe dovuto costituire il primo passo per giungere alla Pag. 33nazionalizzazione della stessa banca, la quale avrebbe potuto costituire uno utile strumento a favore dell'economia nazionale e di tutti i cittadini. Anche in quel caso, al contrario, si è evidenziata quanto meno una colpevole inerzia da parte del Governo e della maggioranza, che si è inoltre rifiutata di accogliere la proposta, avanzata più volte dal gruppo M5S, di costituire una Commissione d'inchiesta sulle vicende che hanno coinvolto la stessa banca MPS.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S), in merito ai rilievi compiuti dal Sottosegretario sul suo precedente intervento, evidenzia come sia stata la stessa agenzia ANSA, nei giorni scorsi, a citare fonti europee secondo le quali il Single Resolution Board (SRB), cioè l'Autorità che dal 1o gennaio 2016 gestisce le crisi delle banche europee, ha già pronti i piani di risoluzione per 40 banche europee di rilievo sistemico, a testimonianza della fondatezza dell'allarme lanciato dal gruppo M5S.

  Maurizio BERNARDO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 14.55.

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