CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 novembre 2015
538.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per le questioni regionali
COMUNICATO
Pag. 129

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 11 novembre 2015. — Presidenza del vicepresidente Albert LANIÈCE indi del presidente Gianpiero D'ALIA.

  La seduta comincia alle 8.50.

DL 154/2015 Disposizioni urgenti in materia economico-sociale.
S. 2124 Governo, approvato dalla Camera.

(Parere alla 5a Commissione del Senato).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  La senatrice Pamela Giacoma Giovanna ORRÙ (PD), relatrice, fa presente che la Commissione è tenuta ad esprimere il parere sui profili di competenza alla 5a Commissione del Senato sul decreto-legge n. 154 del 2015, recante disposizioni urgenti in materia economico-sociale, già approvato dalla Camera.
  Ricorda che la Commissione si è già espressa nel corso dell'esame al provvedimento alla Camera, in data 14 ottobre 2015.Pag. 130
  L'articolo 1 è volto al finanziamento del Piano straordinario per il ripristino del decoro e della funzionalità degli edifici scolastici (cosiddetto programma «Scuole belle»).
  Ricorda che il cosiddetto programma «Scuole belle» per il ripristino del decoro e della funzionalità degli edifici scolastici prevede un finanziamento complessivo di 450 milioni di euro (di cui 280 milioni di euro già stanziati), per il periodo 1o luglio 2014-1o aprile 2016. La relazione illustrativa precisa inoltre che il suddetto piano è stato elaborato a seguito dell'accordo siglato il 28 marzo 2014, con il quale si è trovata soluzione alla problematica occupazionale dei lavoratori ex LSU, impegnati fino all'anno precedente nelle attività di pulizie delle scuole e formati, per l'occasione, a prestare servizio come manutentori.
  Il finanziamento degli interventi del Piano viene garantito dall'articolo in esame disponendo:
   l'immediato utilizzo di risorse, pari a 50 milioni di euro per il 2015 e a 10 milioni di euro per il 2016, «già assegnate dal CIPE nella seduta del 6 agosto 2015» a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione – programmazione 2014-2020 (FSC) per la prosecuzione degli interventi relativi al piano straordinario per il ripristino del decoro e della funzionalità degli edifici scolastici. Al riguardo, si richiama la delibera dello stesso CIPE n. 21 del 30 giugno 2014, con la quale è stata disposta una prima assegnazione di risorse per tali finalità;
   una nuova autorizzazione legislativa di spesa, pari a 50 milioni di euro per il 2015, i cui oneri finanziari sono coperti mediante una corrispondente riduzione delle risorse del Fondo sociale per l'occupazione e la formazione.

  Nel corso dell'esame alla Camera è stato inserito l'articolo 1-bis, che, allo scopo di consentire alle pubbliche amministrazioni la prosecuzione delle attività correlate ai cosiddetti lavori socialmente utili di cui agli articoli 7 e 8 del decreto legislativo n. 468 del 1997, stabilisce che tali articoli, che disciplinano l'utilizzo di lavoratori percettori di trattamenti di integrazione salariale in costanza di rapporto di lavoro, si applicano ai progetti di attività e lavori socialmente utili che hanno avuto inizio prima della data di adozione della convenzione quadro predisposta dall'ANPAL (prevista dall'articolo 26, comma 2, del decreto legislativo n. 150 del 2015, e non già, come previsto a legislazione vigente, soltanto a quelli in corso alla data del 24 settembre 2015.
  L'articolo 2 interviene sulla disciplina dell'amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza, contenuta nel decreto legislativo n. 270 del 1999 (cosiddetto «Prodi-bis»), consentendo, a determinate condizioni, una proroga, per un periodo non superiore a dodici mesi, del termine di esecuzione del programma di cessione dei complessi aziendali.
  Nel corso dell'esame alla Camera, sono state introdotte alcune modifiche concernenti la procedura dell'amministrazione straordinaria.
  L'articolo 3, comma 1, è volto a stabilire una riduzione degli obiettivi finanziari del patto di stabilità interno per l'anno 2015 in favore degli enti locali interessati dagli eccezionali eventi meteorologici del 13 e 14 settembre 2015, che hanno colpito i territori delle province di Piacenza e Parma, per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza con la delibera del Consiglio dei ministri del 25 settembre 2015.
  In particolare, la norma dispone una riduzione dell'obiettivo del patto di stabilità interno per un importo complessivo di 14,179 milioni di euro, da ripartirsi tra gli enti interessati nei seguenti importi massimi: 4 milioni di euro per la provincia di Parma; 6,5 milioni di euro per la provincia di Piacenza; 3,679 milioni di euro da ripartirsi tra i comuni interessati dall'evento. La riduzione degli obiettivi è posta a valere sugli spazi finanziari messi a disposizione per l'attuazione della cosiddetta «premialità» – misura prevista in favore degli enti locali rispettosi del patto di stabilità interno e dei tempi di pagamento nelle transazioni commerciali, disciplinata dal comma 122 dell'articolo 1 Pag. 131della legge n. 220 del 2010 (legge di stabilità 2011) – nei limiti degli spazi residuali, quantificati alla data del 24 settembre 2015. Conseguentemente, la norma dispone la sospensione per l'anno 2015 dell'applicazione del meccanismo di premialità, di cui al citato comma 122 dell'articolo 1 della legge n. 220 del 2010.
  Il comma 1-bis, introdotto nel corso dell'esame alla Camera, prevede che per l'anno 2015 non rilevano ai fini del rispetto del patto di stabilità interno le spese effettuate da parte degli enti locali – sostenute a valere sull'avanzo di amministrazione e su risorse rivenienti dal ricorso al debito – per eventi calamitosi, verificatisi nel 2015, per i quali sia stato deliberato dal Consiglio dei ministri lo stato di emergenza prima della data di entrata in vigore del disegno di legge di conversione in esame. L'esclusione opera nel limite massimo degli spazi finanziari che residuano dall'applicazione del comma 1. A tal fine gli enti interessati comunicano al Dipartimento della protezione civile, entro il 10 dicembre 2015, gli spazi finanziari di cui necessitano per sostenere le spese in questione. Con apposito D.P.C.M. da emanare entro il 16 dicembre 2015 sono individuati gli enti locali beneficiari dell'esclusione e l'importo della stessa, disponendosi altresì che, qualora la richiesta complessiva risulti superiore agli spazi finanziari disponibili, gli stessi sono attribuiti agli enti richiedenti in misura proporzionale alle rispettive richieste.
  Conclusivamente formula una proposta di parere favorevole con una osservazione (vedi allegato 1).

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

Disposizioni in materia di acquisto e dismissione delle autovetture di servizio o di rappresentanza delle pubbliche amministrazioni.
C. 3220 Sorial ed altri.

(Parere alla I Commissione della Camera).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Il deputato Ivan CATALANO (SCpI), relatore, fa presente che la Commissione è tenuta ad esprimere il parere sui profili di competenza alla Commissione Affari costituzionali della Camera sulla proposta di legge n. 3220 Sorial ed altri.
  La proposta di legge interviene in ordine alla riduzione dei costi delle autovetture di servizio e di rappresentanza delle amministrazioni pubbliche (cosiddetto «auto blu»), con la finalità di ridurre gli oneri che ne derivano a carico della finanza pubblica in misura ulteriore rispetto alle misure di contenimento già previste dalla normativa vigente.
  Tali misure sono ora riconducibili principalmente all'articolo 15 del decreto-legge n. 66 del 2014, che costituisce l'ultimo di una serie di interventi normativi di contenimento della spesa per autovetture di servizio iniziati a partire dalla legge finanziaria 2005.
  A tal fine l'articolo 1 della proposta di legge stabilisce, al comma 1, a decorrere dal 1o gennaio 2016, un generale divieto per tutte le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della P.A., di acquistare autovetture di servizio e di rappresentanza, nonché di stipulare contratti di leasing aventi ad oggetto le autovetture medesime. Viene precisato che le amministrazioni cui è destinata la nuova disciplina comprendono le autorità indipendenti, le regioni e gli enti locali.
  Ricorda peraltro che, secondo la giurisprudenza costituzionale, «il legislatore statale può legittimamente imporre agli enti autonomi vincoli alle politiche di bilancio (ancorché si traducano in limitazioni indirette all'autonomia di spesa degli enti stessi), ma solo con disciplina di principio e modalità di coordinamento finanziario» (sentenza n. 144 del 2012).
  Il comma 2 esclude dalle nuove regole stabilite al comma 1 talune tipologie di servizi. Si tratta, in particolare, dei servizi operativi di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, della salute e dell'incolumità Pag. 132pubblica, della sicurezza stradale, della difesa e della sicurezza militare, servizi ispettivi relativi a funzioni di carattere fiscale e contributivo.
  Il comma 3 reca il divieto espresso per le amministrazioni pubbliche di assegnare autovetture a soggetti diversi da quelli elencati al comma precedente, precisandosi poi ai commi 4 e 5 le norme sanzionatorie, costituite: dalla nullità degli atti adottati in violazione della nuova disciplina, qualificati altresì come illecito disciplinare, con applicazione di una sanzione pecuniaria da mille a cinquemila euro, salva l'azione di responsabilità per danno erariale; dall'obbligo di vendere secondo le norme di dismissione dettate dall'articolo 2 le autovetture acquistate al di fuori dei casi consentiti.
  L'articolo 2 dispone appunto la vendita delle autovetture delle pubbliche amministrazioni, salvo quelle consentite per i servizi individuati dal comma 2 dell'articolo 1, mediante vendita realizzata nella forma di asta pubblica realizzata su piattaforma elettronica. Viene inoltre precisato che la dismissione avverrà sulla base del censimento delle autovetture previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 25 settembre 2015.
  Il medesimo articolo 2 dispone, al comma 2, che a decorrere dal 2015 le dotazioni di bilancio delle amministrazioni pubbliche per l'acquisto e la gestione di autovetture (salve le eccezioni stabilite dall'articolo 1), nonché i proventi derivanti dalle dismissioni delle medesime siano trasferiti al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.
  L'articolo 3 demanda infine ad un decreto del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro dell'economia, l'adozione del regolamento di attuazione della legge, entro novanta giorni dall'entrata in vigore.
  Conclusivamente formula una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni (vedi allegato 2).

  Il deputato Francesco RIBAUDO (PD) ricorda che il profilo della dismissione a titolo gratuito in favore di enti senza scopo di lucro è stato già oggetto di discussione nella Commissione permanente di cui è membro.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato n. 2).

Revisione della Parte II della Costituzione.
C. 2613-B cost., approvato, in prima deliberazione, dal Senato, modificato, in prima deliberazione, dalla Camera e nuovamente modificato, in prima deliberazione, dal Senato.

(Parere alla I Commissione della Camera).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 4 novembre 2015.

  Gianpiero D'ALIA, presidente e relatore, formula una proposta di parere favorevole, con una osservazione (vedi allegato 3).

  Il deputato Ivan CATALANO (SCpI) richiede un chiarimento in ordine alle modalità di elezione del Senato nel caso in cui la prima elezione avvenga prima dell'approvazione della nuova legge elettorale prevista dalla riforma costituzionale e del suo recepimento da parte delle Regioni.

  Gianpiero D'ALIA, presidente e relatore, ricorda che, fino all'entrata in vigore della nuova legge elettorale del Senato che coniugherà il principio dell'investitura popolare con l'elezione da parte dei consigli regionali, si applicherà la disciplina transitoria dettata dall'articolo 39, comma 1, del disegno di legge in esame, che prevede l'elezione, con metodo proporzionale, da parte dei consigli regionali. Rileva inoltre come i tempi non si prospettino brevi, risultando necessari sia l'approvazione della legge elettorale nazionale, che potrà avere un contenuto più stringente rispetto alla legge di determinazione dei principi fondamentali in materia elettorale prevista Pag. 133dall'articolo 122, primo comma, della Costituzione, sia il suo recepimento da parte delle Regioni. Auspica pertanto che si proceda ad una rapida approvazione della legge nazionale, in considerazione del fatto che alcune Regioni procederanno al rinnovo degli organi prima della scadenza naturale della legislatura nazionale.

  Il deputato Florian KRONBICHLER (SI-SEL) preannuncia il voto contrario del suo gruppo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del presidente (vedi allegato 3).

  La seduta termina alle 9.15.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 11 novembre 2015. — Presidenza del presidente Gianpiero D'ALIA.

  La seduta comincia alle 9.20.

Deliberazione di un'indagine conoscitiva sulle forme di raccordo tra lo Stato e le autonomie territoriali, con particolare riguardo al «sistema delle conferenze».
(Deliberazione).

  Gianpiero D'ALIA, presidente, comunica che la riunione di oggi è finalizzata alla deliberazione del programma dell'indagine conoscitiva.
  Sulla base di quanto convenuto in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ed essendo stata acquisita l'intesa con la Presidente della Camera dei deputati ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del regolamento della Camera, e l'autorizzazione del Presidente del Senato, propone lo svolgimento di un'indagine conoscitiva sulle forme di raccordo tra lo Stato e le autonomie territoriali, con particolare riguardo al «sistema delle conferenze».
  Rileva che l'indagine conoscitiva si concluderà entro l'11 maggio 2016 e si svolgerà sulla base del programma riportato in allegato (vedi allegato 4).

  La Commissione approva la proposta del presidente.

  La seduta termina alle 9.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.25 alle 9.30.

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