CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 ottobre 2015
530.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 84

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 28 ottobre 2015. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 13.50.

DL 154/2015: Disposizioni urgenti in materia economico-sociale
Nuovo testo C. 3340 Governo

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del disegno di legge, rinviato nella seduta del 21 ottobre 2015.

  Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che nella seduta odierna è prevista l'espressione del parere di competenza.

  Antonella INCERTI (PD), relatrice, fa presente che, rispetto al testo originario del decreto-legge, la V Commissione ha approvato alcune proposte emendative, la prima delle quali rientra nelle competenze della Commissione Lavoro. Si tratta, in particolare, dell'articolo aggiuntivo 1-bis, che, per assicurare la continuità dei lavori di pubblica utilità svolti presso le amministrazioni pubbliche dai lavoratori socialmente utili, dispone, attraverso la modifica del comma 12 dell'articolo 26 del decreto legislativo n. 150 del 2015, la proroga della Pag. 85previgente disciplina in materia, recata dagli articoli 7 e 8 del decreto legislativo n. 468 del 2001, fino all'approvazione della convenzione quadro, prevista dal comma 2 del medesimo articolo 26 del decreto legislativo n. 150 del 2015. Si tratta, pertanto, di una disciplina transitoria, necessaria per assicurare la continuità nell'impiego e nella percezione dello specifico assegno da parte dell'INPS da parte dei lavoratori, nel caso si tratti di disoccupati. A suo avviso, potrebbe peraltro essere utile precisare meglio la portata della disposizione, al fine di chiarire in modo univoco che gli articoli 7 e 8 del decreto legislativo 1o dicembre 1997, n. 468, continuano ad applicarsi a tutti i progetti di attività e lavori socialmente utili avviati prima dell'adozione della convenzione quadro di cui al comma 2 del citato articolo 26 del decreto legislativo n. 150 del 2015. Segnala, infine, che le altre proposte emendative approvate dalla Commissione di merito riguardano, rispettivamente, l'articolo 2, con modifiche alla disciplina dei servizi energetici e la regolazione dei sistemi efficienti di utenza, e l'articolo 3, con modifiche alla disciplina del patto di stabilità interno degli enti locali per il 2015.
  Fa presente di avere elaborato una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato), di cui illustra il contenuto.

  Cesare DAMIANO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere della relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 14.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 28 ottobre 2015. — Presidenza della vicepresidente Renata POLVERINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Massimo Cassano.

  La seduta comincia alle 15.25.

Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso al pensionamento e la decorrenza delle prestazioni pensionistiche.
Testo unificato C. 2514 Fedriga, C. 2958 Gnecchi e C. 3002 Fedriga.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 21 ottobre 2015.

  Renata POLVERINI, presidente, ricorda che nella seduta dello scorso 1o ottobre era stato richiesto al Governo, ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge n. 196 del 2009, di trasmettere una relazione tecnica sul nuovo testo unificato delle proposte di legge, entro il termine di dieci giorni, al fine di acquisire una quantificazione puntuale sui suoi oneri e verificare le necessarie coperture finanziarie, anche per permettere alla relatrice o al Governo medesimo di presentare proposte emendative in relazione ai contenuti della medesima relazione. Essendo scaduto tale termine senza che la relazione tecnica sia stata trasmessa, la Commissione ha già due volte sollecitato il Governo a voler trasmettere con la massima sollecitudine la relazione richiesta. In tali occasioni, il Governo stesso aveva addotto, quale ragione del ritardo, gli impegni legati alla redazione del disegno di legge di stabilità e aveva anticipato che in esso sarebbero state comprese disposizioni sulla «settima salvaguardia». Chiede, quindi, al rappresentante del Governo quale sia lo stato di avanzamento dei lavori sulla relazione stessa.

  Il sottosegretario Massimo CASSANO illustra il contenuto dell'articolo 18 del disegno di legge di stabilità 2015, che reca norme in materia di «settima salvaguardia», che riprendono in gran parte il contenuto del nuovo testo unificato approvato dalla Commissione.

Pag. 86

  Renata POLVERINI, presidente, prendendo atto che, effettivamente, il Governo ha presentato nell'ambito del disegno di legge di stabilità proposte volte a introdurre un ulteriore intervento di salvaguardia in materia pensionistica, ribadisce tuttavia la necessità che la relazione tecnica sul testo della Commissione medesima sia trasmessa con la massima celerità.

  Marialuisa GNECCHI (PD), associandosi alla richiesta avanzata dalla presidente Polverini, fa presente che il testo dell'articolo 18 del disegno di legge di stabilità 2016 presenta comunque alcune differenze significative rispetto al testo approvato dalla Commissione. Evidenzia che sicuramente, la Commissione avrebbe preferito che fosse proseguito il percorso delle proposte di legge in esame o, quantomeno, che il Governo si fosse attenuto al testo già votato, facendo presente inoltre di non potersi dichiarare d'accordo con la soluzione data dal Governo al problema di «opzione donna», ugualmente trattata nel testo del disegno di legge di stabilità. Ricorda come nell'ambito delle riunioni informali svoltesi nel corso del mese di agosto 2015 la Commissione si fosse trovata d'accordo con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e l'INPS nell'auspicare il ricorso a una circolare per dare soluzione al problema, senza la previsione di ulteriori oneri, a differenza di quanto previsto nel testo del disegno di legge. Con riferimento all'applicazione della cosiddetta «opzione donna», dichiara di non condividere l'impostazione adottata dal Governo, anche con riferimento al fatto che parte degli oneri sono coperti con i risparmi derivanti dalla proroga al biennio 2017-2018 della riduzione delle percentuali di indicizzazione dei trattamenti pensionistici complessivamente superiori a quattro volte il trattamento minimo INPS. Confida, tuttavia, nella possibilità di un confronto con il Governo sul merito delle questioni per migliorare gli interventi contenuti nel disegno di legge di stabilità.

  Davide TRIPIEDI (M5S), esprimendo la propria personale comprensione al sottosegretario Cassano per l'ingrato ruolo che svolge, si dichiara sorpreso del fatto che, nel testo del disegno di legge di stabilità, si siano utilizzati con finalità di copertura finanziaria circa 500 milioni di euro rivenienti dal Fondo destinato ai lavori usuranti, ricordando come la Commissione si sia battuta per conservare la destinazione di tali risorse ai lavoratori che svolgono attività usuranti. Si tratta, a suo avviso, dell'ennesima dimostrazione che il Parlamento è messo ai margini da questo Governo, che preferisce fare campagna elettorale togliendo l'imposizione fiscale sulle ville dei ricchi. Si associa, quindi, alla richiesta al Governo di trasmettere la relazione tecnica sul testo unificato approvato dalla Commissione sulla «settima salvaguardia», stigmatizzando il ritardo con il quale l'Esecutivo adempie ai suoi obblighi.

  Walter RIZZETTO (Misto-AL) dichiara di comprendere il sottosegretario Cassano che, non avendo ricevuto risposte dal suo Ministero, non ha potuto che limitarsi ad illustrare il contenuto dell'articolo 18 del disegno di legge di stabilità 2016. Sollecita la trasmissione della relazione tecnica sul testo unificato della «settima salvaguardia» votato dalla Commissione, attesa da circa un mese. Ripercorre le tappe che hanno portato progressivamente a restringere la platea dei salvaguardati, dai 49.500 soggetti stimati inizialmente dall'INPS agli attuali 32.000, considerati dal testo del disegno di legge del Governo e, pertanto, prefigura la necessità di intervenire con una «ottava salvaguardia». Osserva inoltre che, per la copertura degli oneri ascritti a «opzione donna», il Governo ricorre alla proroga del blocco dell'indicizzazione introdotto dal Governo Letta, ricordando che la sentenza n. 70 del 2015 della Corte costituzionale ha dichiarato l'incostituzionalità del blocco disposto dal Governo Monti. Chiede quindi al sottosegretario se, quando il disegno di legge di stabilità sarà approvato dal Senato, ci sarà lo spazio per ulteriori modifiche da introdurre alla Camera. Ricorda poi che il Ministro del Pag. 87lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, ha recentemente ammesso che il Governo non è riuscito, con il disegno di legge presentato, a fare tutto ciò che sarebbe stato necessario per individuare elementi di flessibilità nell'accesso al pensionamento. A suo avviso, si dovrebbero trarre le necessarie conseguenze e lasciare il posto a qualcuno maggiormente capace.

  Renata POLVERINI, presidente, rileva che la Commissione è concorde nel sollecitare la trasmissione della relazione tecnica, necessaria ad avere contezza degli effetti finanziari delle norme del testo unificato, anche allo scopo di intervenire nella maniera migliore sul testo del disegno di legge di stabilità, dove si cercherà di introdurre modifiche maggiormente aderenti al testo votato dalla Commissione.

  Il sottosegretario Massimo CASSANO ricorda che il Governo ha destinato alla «settima salvaguardia» un importante volume di risorse, a dimostrazione dell'importanza che annette alla questione. Si dichiara sicuro che la discussione nel merito del disegno di legge di stabilità e le eventuali proposte emendative saranno valutate alla luce del testo presentato dal Governo. Si dichiara consapevole che altri problemi, quale ad esempio l'accesso al pensionamento dei lavoratori della scuola che avevano raggiunto la cosiddetta «quota 96», non sono stati affrontati nel disegno di legge di stabilità, assicurando che il Governo valuterà con attenzione le proposte di modifica che verranno presentate in sede di esame parlamentare della manovra finanziaria.

  Renata POLVERINI, presidente, osservato che non è questa la sede per discutere il contenuto del disegno di legge di stabilità, insiste sulla necessità del pronto invio della relazione tecnica sul testo unificato delle proposte di legge in esame, segnalando l'esigenza che i deputati siano messi in grado di fare il proprio lavoro come legislatori.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

Disposizioni in materia di accesso dei lavoratori e delle lavoratrici ai trattamenti pensionistici e di riconoscimento a fini previdenziali dei lavori di cura familiare.
C. 857 Damiano, C. 115 Gebhard, C. 388 Murer, C. 530 Gnecchi, C. 728 Gnecchi, C. 1503 Di Salvo, C. 1879 Cirielli, C. 1881 Gnecchi, C. 2046 Fedriga, C. 2430 Fauttilli, C. 2605 Sberna, C. 2918 Melilla, C. 2945 Damiano, C. 2955 Prataviera, C. 3077 Airaudo, C. 3114 Ciprini, C. 3144 Pizzolante, C. 3153 Dell'Aringa, C. 3290 Polverini e petizione n. 578

(Seguito dell'esame e rinvio – Nomina di un comitato ristretto).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato, da ultimo, nella seduta del 14 ottobre 2015.

  Renata POLVERINI, presidente, ricorda che la scorsa settimana si è concluso il ciclo di audizioni sulle proposte di legge e, pertanto, può proseguirsi nell'esame preliminare.

  Marialuisa GNECCHI (PD), relatrice, ritenuto che nell'ambito delle audizioni sia stato possibile svolgere un'ampia disamina dei temi affrontati dalle proposte di legge in esame, propone di costituire un Comitato ristretto per la prosecuzione del loro esame, anche in vista dell'adozione di un testo unificato da assumere come testo base.

  Renata POLVERINI, presidente e relatrice, concorda con la proposta della collega Gnecchi.

  La Commissione delibera, quindi, di costituire un Comitato ristretto, riservandosi il presidente di nominarne i componenti sulla base delle designazioni dei gruppi.

  Renata POLVERINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame delle proposte di legge ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.45.

Pag. 88

RISOLUZIONI

  Mercoledì 28 ottobre 2015. — Presidenza della vicepresidente Renata POLVERINI. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Massimo Cassano.

  La seduta comincia alle 15.45.

7-00749 Rizzetto: Iniziative per la ricollocazione di lavoratori già occupati presso la società Getek Information Communication Technology.
(Seguito della discussione e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata nella seduta del 7 ottobre 2015.

  Il sottosegretario Massimo CASSANO, ribadendo il costante interesse del Governo per i lavoratori che si trovano privi di impiego indipendentemente dalla loro volontà, ricorda che è stato esperito ogni utile tentativo per la ricollocazione dei lavoratori oggetto dell'atto di indirizzo, osservando come siano passati ormai cinque anni dal momento del cambio dell'appalto relativo al servizio di call center dell'INPS. Fa presente che sono stati attivati, fino al loro esaurimento, tutti gli istituti di sostegno del reddito e che, dopo cinque anni, non è stato possibile ricollocare i lavoratori. Fa presente inoltre che, trattandosi di un'azienda privata, il Governo non ha nessun potere di imporre la ricollocazione.

  Walter RIZZETTO (Misto-AL), firmatario della risoluzione, dichiara che in altre occasioni il Governo si è speso per la risoluzione di crisi aziendali che coinvolgevano anche un numero inferiore di lavoratori. Sospetta quindi che ci siano lavoratori di serie A e lavoratori, come quelli della Getek, considerati di serie B. Osserva che da circa un anno sollecita inutilmente il Governo alla convocazione di un tavolo tecnico per la ricerca di soluzioni che portino alla ricollocazione di tali lavoratori. Sollecita i colleghi della Commissione a esprimere un unanime voto favorevole alla risoluzione, per mettere il Governo di fronte alle sue responsabilità, osservando che, se spesso il Governo ha scavalcato la Commissione, questa è l'occasione per ribaltare tale situazione.

  Marialuisa GNECCHI (PD), ricordando che la Commissione ha più volte dimostrato la sua sensibilità ai problemi della ricollocazione di lavoratori interessati da problemi occupazionali, osserva che il Governo ha sostanzialmente esaurito tutte le possibilità per indurre la società affidataria del servizio di call center dell'INPS a riassorbire i settantatré lavoratori a suo tempo occupati presso la società Getek. Pertanto, l'approvazione della risoluzione non porterebbe alla riassunzione di tali lavoratori, non potendo essere imposto un tale obbligo a una società privata. Propone pertanto di rinviare la discussione della risoluzione, per dare la possibilità al Governo di verificare se esistano ulteriori possibilità di aiuto per tali lavoratori. L'approvazione della risoluzione, a suo avviso, sarebbe inutile e potrebbe ingenerare aspettative che sarebbero con ogni probabilità deluse.

  Walter RIZZETTO (Misto-AL) capisce che la collega Gnecchi, facendo parte della maggioranza, non possa smentire il Governo ma ricorda precedenti casi in cui ella si è dimostrata critica nei confronti dell'Esecutivo, sollecitandone un maggiore impegno.

  Renata POLVERINI, presidente, fa presente che il Governo ha sostanzialmente espresso un parere negativo sugli impegni contenuti nella risoluzione, osservando che, a fronte di tale posizione, anche l'eventuale approvazione dell'atto di indirizzo rischierebbe di rivelarsi inutile per i lavoratori che si intende tutelare. Propone quindi il rinvio del seguito della discussione, allo scopo di verificare l'esistenza di ulteriori possibilità di soluzione della vicenda, per la quale conferma l'attenzione di tutti i componenti della Commissione.

Pag. 89

  Marialuisa GNECCHI (PD) si dichiara favorevole alla proposta della presidente e propone, in alternativa ad un ulteriore lavoro di verifica di altre possibilità di soluzione, la redazione di un nuovo testo della risoluzione. In caso contrario, osserva che il voto favorevole sulla risoluzione, con il parere contrario del Governo, costituirebbe una mera dichiarazione di principio, priva di utilità per i lavoratori.

  Il sottosegretario Massimo CASSANO fa presente che il Governo non ha più strade da percorrere per promuovere la ricollocazione dei lavoratori, avendo fatto tutto ciò che era in suo potere fare. Si dichiara favorevole alla proposta di rinvio, che concede di poter verificare se vi siano spazi per individuare soluzioni alternative.

  Walter RIZZETTO (Misto-AL) insiste nel chiedere la votazione della risoluzione, perché il Governo non appare interessato alla ricerca di soluzioni alternative.

  Gessica ROSTELLATO (PD) invita il collega Rizzetto a ripensare all'utilizzo del rinvio del seguito della discussione. Osserva che il gruppo del PD non avrebbe problemi a votare a favore della risoluzione ma, alla luce di quanto rappresentato dal Governo, il voto della Commissione rischierebbe di non portare benefici ai lavoratori.

  Davide TRIPIEDI (M5S) sollecita il Governo ad accogliere l'impegno di convocare un nuovo tavolo tecnico, considerando anche che il disegno di legge di riforma degli appalti pubblici, attualmente in corso di esame parlamentare, reca norme volte ad assicurare la tutela occupazionale dei lavoratori in caso di cambio di appalto.

  Il sottosegretario Massimo CASSANO ribadisce l'opportunità di rinviare il voto sulla risoluzione, facendo presente che potrà richiedere di non procedere alla votazione investendo della questione l'Assemblea.

  Renata POLVERINI, presidente, ricorda che è nel potere del Governo chiedere la rimessione in Assemblea prima che si proceda al voto della Commissione. Invita il collega Rizzetto a riconsiderare la eventualità di rinviare il seguito della discussione ad un'altra seduta da convocare nel corso della prossima settimana.

  Walter RIZZETTO (Misto-AL), non volendo lo scontro a tutti i costi, chiede al Governo di indicare una data precisa per una risposta concreta. In caso contrario, non vede alternative al voto.
  Fa presente, in ogni caso, di non essere favorevole al rinvio, in quanto teme che, fra una settimana, il Governo mantenga il proprio parere contrario alla risoluzione. Rileva che, a suo avviso, è imputabile al Governo l'inutile decorso di cinque anni da quando i lavoratori della Getek hanno perso il loro posto di lavoro.

  Marialuisa GNECCHI (PD) ribadisce che, qualunque fosse il voto sulla risoluzione, non si determinerebbero soluzioni concrete per i lavoratori, essendo sostanzialmente impossibile ipotizzare il loro riassorbimento nella società che ha in appalto il servizio di call center dell'INPS.

  Renata POLVERINI, presidente, osservato che appare estremamente difficile individuare una soluzione al problema posto dalla risoluzione, ritiene che un rinvio possa essere utile anche al fine di effettuare un'ulteriore verifica con i rappresentanti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali che hanno seguito più direttamente la vicenda.

  Walter RIZZETTO (Misto-AL) osservato che il Governo è presente con un proprio rappresentante, ribadisce la sua richiesta di un impegno politico dell'Esecutivo, considerando inaccettabile quanto affermato dalla collega Gnecchi sulla presunta inutilità del voto sulla sua risoluzione.

  Renata POLVERINI, presidente, propone di calendarizzare il seguito della Pag. 90discussione della risoluzione il prossimo mercoledì 4 novembre. Se, in tale sede, il Governo confermerà il suo orientamento, si potrà procedere alla votazione della risoluzione con piena assunzione di responsabilità da parte di ciascun gruppo, ovvero, su richiesta del Governo, alla rimessione della questione all'Assemblea.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito della discussione della risoluzione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.15.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 525 del 21 ottobre 2015, sono apportate le seguenti modificazioni:
   a pagina 111, prima colonna:
    alla decima riga, dopo le parole: «A suo avviso, inoltre,» sono aggiunte le seguenti: «rispetto al quadro storico rappresentato dalla collega Gribaudo,»;
    alla ventitreesima riga, sono soppresse le parole da: «Se esse» fino a «aumento dell'occupazione»;
    alla trentacinquesima riga, sono soppresse le parole: «della zona»;
    alla quarantunesima riga, dopo le parole: «car sharing» sono aggiunte le seguenti: e del couchsurfing»;
    all'ultima riga, la parola: «trenta» è sostituita dalla parola: «venti»;
   a pagina 112, prima colonna:
    alla tredicesima riga, le parole: «è quello» sono sostituite dalle seguenti: «è uno di quelli»;
    alla diciottesima riga, la cifra: «12» è sostituita dalla seguente: «15».

Pag. 91