CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 7 luglio 2015
477.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
BOZZA NON CORRETTA
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ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 7 luglio 2015. — Presidenza del presidente Luca SANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 14.15.

Proposta di nomina del dottor Paolo Carrà a presidente dell'Ente nazionale risi.
Nomina n. 46.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina in oggetto, rinviata nella seduta del 1o luglio scorso.

  Luca SANI, presidente e relatore, comunica che il gruppo M5S e il gruppo del PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda di aver introdotto la proposta di nomina nella precedente seduta.

  Nessuno chiedendo di intervenire, propone dunque di esprimere parere favorevole sulla proposta presentata dal Governo per la presidenza dell'Ente nazionale risi.

  Giuseppe L'ABBATE (M5S) annuncia che il proprio gruppo non prenderà parte alla votazione a causa non della particolare ma della generale mancanza di trasparenza nelle nomine delle persone che devono ricoprire ruoli pubblici tanto importanti, come quello in oggetto. A tale proposito ricorda invece che il ministro Martina il 24 marzo 2014 aveva solennemente annunciato alla stampa che le cariche sarebbero state decise da quel momento in poi con la procedura della chiamata pubblica e non per nomina. Lamenta infine anche la possibilità di ascoltare in audizione il proposto alla nomina.

  Franco BORDO (SEL) rivolge un cordiale saluto i colleghi, essendo in procinto di lasciare la Commissione Agricoltura per diventare membro della Commissione Trasporti, come stabilito dal suo gruppo.

  Luca SANI, presidente , rivolge un augurio di buon lavoro al collega Bordo, a nome di tutti i componenti la Commissione.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE sottolinea che la Commissione perderà un importante contributo di idee.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) nel rivolgere un saluto il collega Franco Bordo, dà atto al collega di aver svolto una gran mole di lavoro in direzione sempre costruttiva e coltivando rapporti amichevoli con tutti i colleghi in un clima di grande e leale collaborazione.

  Mino TARICCO (PD) annuncia il voto favorevole del proprio gruppo. Ricorda la missione presso l'Ente nazionale risi, nel corso della quale fu possibile apprezzare l'altissimo livello della ricerca e della dirigenza dell'Ente retto dal presidente Carrà. Ricorda inoltre che la ulteriore candidatura di Carrà nasce dalle precedenti e positive esperienze ed è frutto di un clima di generale condivisione.

  Luca SANI, presidente, avverte che si passerà ora alla votazione della proposta di parere favorevole da lui formulata sulla proposta di nomina del Paolo Carrà a presidente dell'Ente nazionale risi (nomina n. 46).
  Comunica che sono in missione i deputati Fauttilli, Gagnarli, Gallinella e Schullian.
  Indìce quindi la votazione a scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole formulata.

  La Commissione procede alla votazione.

  Luca SANI, presidente, comunica il risultato della votazione:
   Presenti  28   
   Votanti    24   
   Astenuti    4   
   Maggioranza:    15   
   Voti favorevoli:   23   
   Voti contrari:   1   

  La Commissione approva.

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Antezza, Anzaldi, Franco Bordo, Capozzolo, Carra, Catania, Cenni, Censore (in sostituzione del deputato Lavagno), Cova, Ferrari (in sostituzione del deputato Dal Moro), Fiorio, Fusilli (in sostituzione del deputato Mongiello), Oliverio, Palma, Piccione (in sostituzione del deputato Luciano Agostini), Prina, Romanini, Sani, Taricco, Tentori, Terrosi, Venittelli, Zanin.
  Si sono astenuti i deputati: Benedetti, Fabrizio Di Stefano, Faenzi, Russo.

  Luca SANI, presidente, avverte che comunicherà i pareri espressi alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.

  La seduta termina alle 14.45.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 7 luglio 2015. — Presidenza del presidente Luca SANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 14.45.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di associazione tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e loro Stati membri, da una parte, e la Georgia, dall'altra, fatto a Bruxelles il 27 giugno 2014.
C. 3131 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Luca SANI, presidente e relatore, comunica che il gruppo M5S e il gruppo del PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Francesco PRINA (PD), relatore, ricorda che, come è noto alla Commissione per la vicinanza temporale rispetto ad altre proposte di ratifica del medesimo tenore, già oggetto di recente parere parlamentare, la strategia del cosiddetto Partenariato orientale (PO) costituisce il versante est della Politica europea di vicinato (PEV): il Partenariato orientale è stato formalmente lanciato nel maggio 2009 al vertice europeo di Praga, ed è inteso a stimolare processi di avvicinamento all'Europa da parte dell'Ucraina, della Bielorussia, della Moldova, dell'Armenia, della Georgia dell'Azerbaijan.
  Strumento essenziale del Partenariato orientale sono gli Accordi di associazione – che comprendono la creazione di aree di libero scambio ampie ed approfondite tra ciascuno di questi paesi e l’ Unione europea –, nonché i negoziati per la facilitazione nel rilascio dei visti (nella prospettiva di una loro eventuale liberalizzazione), e una cooperazione energetica strutturata, allo scopo tra l'altro di fornire all'Unione europea più elevate garanzie nella regolarità dei flussi di approvvigionamento energetico.
  Per quanto riguarda specificamente le relazioni tra l'Unione europea e la Georgia, rispetto all'Accordo di partenariato e cooperazione in vigore dal 1999, queste hanno conosciuto un ampliamento e un arricchimento, così da indurre le Parti nel 2010 a iniziare i negoziati per un nuovo Accordo, da stipulare appunto alla luce della nuova strategia europea del Partenariato orientale. La novità principale del nuovo Accordo, oltre alle forme più strette di cooperazione previste e all'ampliamento della gamma di settori della cooperazione medesima, sta nella previsione della creazione di un'area di libero scambio ampia e approfondita.
  Nel suo complesso l'accordo va inteso alla stregua di una vera e propria agenda per le riforme, volta a stimolare l'adeguamento della Georgia agli standard normativi europei in tutti i campi. Come evidenziato dalla relazione introduttiva al provvedimento, va tenuto presente che nella terminologia europea la definizione di «area di libero scambio ampia e approfondita» allude rispettivamente all'inclusione nell'Accordo delle politiche nazionali in tema di appalti, concorrenza, proprietà intellettuale e sviluppo sostenibile; e di previsioni specifiche volte a incidere sulla modernizzazione dell'economia della Georgia.
  Dal punto di vista più strettamente commerciale l'Accordo prevede norme per l'eliminazione dei dazi su importazioni ed esportazioni da parte dell'Unione europea – fatte salve alcune categorie del settore agricolo e zootecnico considerate sensibili dall'Unione europea –, mentre da parte georgiana è contemplata la riduzione dei dazi all'importazione sulla maggior parte dei prodotti, mentre per quelli maggiormente sensibili – anche qui prevalentemente di carattere agricolo e del settore dell'abbigliamento – è prevista una gradualità da tre a dieci anni. Altri prodotti zootecnici e dell'agroalimentare non vedranno alcuna liberalizzazione dei relativi dazi, ma l'utilizzazione di regimi di quote tariffarie. Tali liberalizzazioni commerciali sono naturalmente facilitate dalla già consolidata appartenenza della Georgia all'Organizzazione mondiale del commercio, sin dal 2000.
  Nel suo complesso l'Accordo si articola attorno a cinque fulcri fondamentali: la condivisione di valori e principi – quali la democrazia, il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, lo Stato di diritto, lo sviluppo sostenibile e l'economia di mercato; una cooperazione più forte nella politica estera e di sicurezza, con particolare riguardo alla stabilità della regione – al proposito l'Accordo sancisce l'impegno per UE e Georgia a cercare una soluzione praticabile alla questione dell'Abkhazia e dell'Ossezia meridionale, regioni secessioniste georgiane dal 2008 – dopo la breve ma sanguinosa guerra russo georgiana – sotto la protezione di fatto della Russia, non riconosciute dal governo georgiano né tantomeno dalle Nazioni Unite; creazione di un'area di libero scambio ampia e approfondita; spazio comune di giustizia, libertà e sicurezza – con particolare riguardo ai profili migratori, alla lotta al riciclaggio, ai traffici illegali di droga e al crimine organizzato; cooperazione in 28 settori chiave.
  Con riferimento al contenuto, il testo dell'Accordo si compone di un preambolo, 432 articoli organizzati in 8 Titoli, 34 Allegati relativi per lo più a questioni tecniche e ad aspetti normativi della UE soggetti a progressivo adeguamento da parte georgiana, 4 protocolli riguardanti: la definizione della nozione di «prodotti originari» e i metodi di cooperazione amministrativa; l'assistenza amministrativa reciproca nel settore doganale; la partecipazione della Georgia ai programmi dell'Unione europea.
  Per quanto riguarda le parti di interesse della Commissione Agricoltura, il Titolo IV, Scambi e questioni commerciali, comprende gli articoli da 22 a 276, che delineano i confini dell'area di libero scambio ampia e approfondita, e si articola in 15 Capi, tra i quali il Capo 4, sulle misure sanitarie e fitosanitarie, il Capo 13, in materia di commercio, con particolare riferimento agli articoli 232 (biodiversità), 233 (gestione delle foreste e commercio di prodotti forestali) e 234 (commercio dei prodotti ittici e gestione degli stock), e il Capo 14 su risoluzione delle controversie.
  Il Titolo VI, Altre politiche di cooperazione, comprende gli articoli da 292 a 382, e contiene gli impegni delle Parti in ulteriori 23 settori chiave, corrispondenti ad altrettanti Capi in cui il Titolo VI e, tra di essi il Capo 10: Agricoltura e sviluppo rurale, e il Capo 11: Governance marittima e della pesca.
  Il Titolo VII – Assistenza finanziaria, disposizioni antifrode e in materia di controllo (articoli 383-402), infine, prevede che l'OLAF potrà eseguire verifiche sul posto, con l'obiettivo di proteggere gli interessi finanziari dell'Unione dalle frodi e da altre irregolarità, ed è prevista l'assistenza delle Autorità della Georgia qualora un operatore economico si opponga ad un controllo o ad una verifica in loco da parte dell'OLAF (articolo 398).
  Si riserva di formulare una proposta di parere all'esito del dibattito.

  Luca SANI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.