CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 1 luglio 2015
473.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 1o luglio 2015. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI.

  La seduta comincia alle 15.15.

Disposizioni per la promozione e la disciplina del commercio equo e solidale.
C. 241 Rubinato, C. 75 Realacci, C. 811 Baretta e C. 2726 Da Villa.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 22 gennaio 2015.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, ricorda che nella seduta del 18 novembre 2014 è stata adottata la proposta di legge C. 241 Rubinato quale testo base per il prosieguo dell'esame.
  Avverte che sono stati presentati emendamenti (vedi allegato 1). Avverte altresì che il relatore, Leonardo Impegno, ha presentato ulteriori emendamenti (vedi allegato 2). Fissa quindi il termine per la presentazione dei relativi subemendamenti a venerdì 3 luglio 2015, alle ore 12.

  Leonardo IMPEGNO (PD), relatore, fa presente che il punto qualificante degli ulteriori emendamenti da lui presentati può essere individuato nel tentativo di superare i problemi interpretativi legati alla «certificazione» dei prodotti del commercio equo e solidale da parte di enti «accreditati».
  Principale oggetto di modifica è infatti la definizione e la disciplina delle organizzazioni di cui all'articolo 5, quali organismi di certificazione di diritto privato, costituiti senza scopo di lucro e previamente accreditati dalla Commissione di cui all'articolo 6, che secondo il testo base avrebbero la funzione di attestare la provenienza di un prodotto da una filiera di commercio equo e solidale. Tali disposizioni possono dare origine ad un'interpretazione non conforme ai principi di diritto comunitario.
  Ricorda che – come è noto – la certificazione è una procedura con cui una terza parte indipendente dà assicurazione scritta che un prodotto, un servizio, un Pag. 105processo o una persona è conforme ai requisiti specificati. La credibilità delle certificazioni dipende dalle organizzazioni che le emettono: la qualificazione degli organismi di certificazione viene indicata con il termine «accreditamento». L'accreditamento è il procedimento con cui un organismo riconosciuto attesta formalmente la competenza di un organismo o persona a svolgere funzioni specifiche. Con il Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio n. 765, del 9 luglio 2008, dal 1o gennaio 2010 ogni Paese europeo ha un unico ente di accreditamento, responsabile per l'accreditamento in conformità agli standard internazionali. L'ente nazionale è responsabile per l'accreditamento in conformità agli standard internazionali della serie ISO 17000 e alle guide e alla serie armonizzata delle norme europee EN 45000. Tutti gli enti operano senza fini di lucro. In Italia dal dicembre 2009 ACCREDIA è l'ente unico nazionale di accreditamento, che valuta la competenza tecnica e l'idoneità professionale degli operatori di valutazione della conformità, accertandone la conformità a regole obbligatorie e norme volontarie, per assicurare il valore e la credibilità delle certificazioni. Aggiunge che ACCREDIA è l'ente unico nazionale di accreditamento designato dal Governo italiano, ossia l'unico ente riconosciuto in Italia ad attestare che gli organismi di certificazione ed ispezione, i laboratori di prova, anche per la sicurezza alimentare, e quelli di taratura abbiano le competenze per valutare la conformità dei prodotti, dei processi e dei sistemi agli standard di riferimento. ACCREDIA opera sotto la vigilanza del Ministero dello sviluppo economico e svolge un servizio di pubblica autorità, in quanto l'accreditamento è un servizio svolto nell'interesse pubblico ed un efficace strumento di qualificazione dei prodotti e servizi che circolano su tutti i mercati. In realtà la funzione specifica degli enti di cui all'articolo 5 non dovrebbe essere quella della certificazione dei prodotti quanto l'identificazione dei prodotti stessi tramite la concessione in licenza di marchi (su base volontaria).
  La proposta emendativa consiste dunque nel modificare la definizione e la disciplina degli organismi di certificazione dei prodotti del commercio equo e solidale, eliminando ogni riferimento alle funzioni di certificazione, attribuite loro nel testo base. La nuova definizione dovrebbe invece fare più propriamente riferimento agli «enti di promozione del commercio equo e solidale» identificati quali organizzazioni senza scopo di lucro, con ordinamento interno a base democratica, i cui statuti prevedano la promozione e il sostegno alle filiere del commercio equo e solidale, attraverso la concessione in licenza di uno o più marchi che possano essere utilizzati in riferimento a prodotti del commercio equo e solidale secondo gli standard internazionalmente riconosciuti. Come è noto infatti tali organizzazioni (quali ad esempio Fairtrade Italia a livello nazionale, membro di Fairtrade International a livello internazionale) rendono possibile anche a convenzionali aziende «profit» di produrre singoli prodotti o linee di prodotto di commercio equo e solidale, tramite l'identificazione non tanto dell'organizzazione ma dei prodotti stessi come prodotti di commercio equo e solidale: l'individuazione avviene tramite la creazione di standard di commercio equo e solidale e l'apposizione di un marchio, che garantisce che tutti i soggetti operanti nelle filiera di produzione e commercializzazione degli ingredienti di commercio equo che stanno dentro un prodotto finito con il marchio, sono stati ispezionati e controllati in conformità agli standard stessi.
  Sono state conseguentemente ridisegnate le seguenti funzioni degli enti di promozione delle filiere e dei prodotti del commercio equo e solidale: concessione in licenza di uno o più marchi internazionalmente riconosciuti al fine di identificare i prodotti del commercio equo e solidale certificati secondo gli standard internazionalmente riconosciuti; sensibilizzazione informazione sui temi del commercio equo; promozione di prodotti e filiere del commercio equo e solidale e promozione dei marchi; supporto agli operatori Pag. 106che trattano prodotti del commercio equo e solidale e che hanno ottenuto in licenza i marchi; consulenza e supporto per lo sviluppo, la formulazione, la revisione e il miglioramento degli standard internazionalmente riconosciuti; valutazione dell'impatto che le filiere di commercio equo e solidale hanno sulle condizioni di vita e di lavoro dei produttori, loro organizzazioni e comunità.
  Cambia in conseguenza anche il ruolo e il nome della Commissione di cui all'articolo 6, che non avrà più la funzione di accreditamento degli organismi certificatori dei prodotti e degli enti rappresentativi delle organizzazioni del commercio equo e solidale. Il ruolo fondamentale della Commissione sarà dunque quello di riconoscere gli enti rappresentativi delle organizzazioni del commercio equo e solidale e gli enti di promozione delle filiere e dei prodotti del commercio equo e solidale; di istituire e curare la tenuta dell'albo nazionale; di istituire e curare la tenuta del registro nazionale dei soggetti licenziatari dei marchi redatto sulla base degli elenchi comunicati dai rispettivi enti rappresentativi delle organizzazioni del commercio equo e solidale.
  Resta inalterata la funzione di vigilanza sugli enti rappresentativi delle organizzazioni di commercio equo e solidale, sugli enti di promozione delle filiere e dei prodotti del commercio equo e solidale (secondo la nuova definizione) e la verifica il mantenimento da parte degli stessi dei requisiti previsti dalla presente legge. Tutte le ulteriori modifiche proposte al testo della proposta di legge C. 241, adottata come testo base, sono sostanzialmente consequenziali al cambiamento di denominazione e di disciplina delle funzioni delle organizzazioni di cui all'articolo 5.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 1o luglio 2015.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.40.

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