CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 30 giugno 2015
472.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 30 giugno 2015. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Paola De Micheli.

  La seduta comincia alle 11.40.

DL 65/2015: Disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR.
C. 3134-A.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere favorevole – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto e delle proposte emendative ad esso riferite.

  Antonio MISIANI (PD), relatore, ricorda che la Commissione bilancio ha già esaminato il testo del provvedimento recante la conversione del decreto-legge n. 65 del 2015 in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR nella seduta del 23 giugno 2015, deliberando un parere favorevole con condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione. Rammenta, inoltre, che in pari data la Commissione di merito ha quindi concluso l'esame del provvedimento, apportando al testo tre modifiche volte a recepire integralmente le predette condizioni poste dalla Commissione bilancio. Alla luce di ciò, propone pertanto di esprimere parere favorevole sul testo ora all'esame dell'Assemblea.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con la proposta di parere del relatore.

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  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  Antonio MISIANI (PD), relatore, comunica inoltre l'Assemblea, in data odierna, ha trasmesso il fascicolo n. 1 degli emendamenti.
  Con riferimento alle proposte emendative la cui quantificazione o copertura appare carente o inidonea segnala le seguenti:
   Simonetti 1.26, 1.25, 1.23 e 1.21, Polverini 1.2 e 1.1, che, nel sopprimere, sostituire o modificare l'articolo 1 del provvedimento, comportano l'integrale applicazione della sentenza della Corte costituzionale n. 70 del 2015 ovvero comunque meccanismi di rivalutazione più favorevoli caratterizzati dal riconoscimento a tutti i pensionati della rivalutazione dei trattamenti pensionistici, senza tuttavia provvedere alla quantificazione degli oneri e alla individuazione della relativa copertura finanziaria, necessarie ai fini del mantenimento degli obiettivi di finanza pubblica confermati dalla Relazione al Parlamento 2015;
   Airaudo 1.12, che, sostituendo l'articolo 1 del provvedimento, comporta l'integrale applicazione della sentenza della Corte costituzionale n. 70 del 2015, precisando che gli arretrati siano corrisposti in sei rate annuali e rinviando all'assestamento 2015 e alle previsioni di bilancio per gli anni successivi per il recepimento degli effetti della citata sentenza. La proposta emendativa tuttavia non provvede alla quantificazione degli oneri derivanti dal riconoscimento a tutti i pensionati della rivalutazione dei trattamenti pensionistici e alla individuazione della relativa copertura finanziaria, necessarie ai fini del mantenimento degli obiettivi di finanza pubblica confermati dalla Relazione al Parlamento 2015;
   Airaudo 1.3, 1.5, 1.10 e 1.9, Placido 1.8 e 1.27, che sono volte a modificare la disciplina della rivalutazione dei trattamenti pensionistici in senso complessivamente più favorevole per i titolari, rinviando all'assestamento 2015 e alle previsioni di bilancio per gli anni successivi per il recepimento degli effetti delle medesime proposte emendative. Le proposte emendative, tuttavia, non provvedono alla quantificazione degli oneri e alla individuazione della relativa copertura finanziaria, necessarie ai fini del mantenimento degli obiettivi di finanza pubblica confermati dalla Relazione al Parlamento 2015;
   Giorgia Meloni 1.53 e Simonetti 1.20, che modificano la disciplina della rivalutazione dei trattamenti pensionistici in senso più favorevole per i titolari, senza tuttavia provvedere alla quantificazione degli oneri e alla individuazione relativa copertura finanziaria, necessarie ai fini del mantenimento degli obiettivi di finanza pubblica confermati dalla Relazione al Parlamento 2015;
   Giorgia Meloni 1.54, che modifica la disciplina della rivalutazione dei trattamenti pensionistici in senso più favorevole per i titolari, provvedendo alla copertura degli oneri, che non vengono tuttavia quantificati, mediante un aumento della tassazione delle plusvalenze bancarie derivanti dalla rivalutazione delle quote della Banca d'Italia;
   L'Abbate 3.050, 3.051 e 3.052, che prevedono che, in deroga alla normativa vigente, ai lavoratori agricoli assunti a tempo determinato da imprese agricole danneggiate dalla diffusione del batterio xylella fastidiosa ricadenti nelle aree cui è riconosciuto lo stato di emergenza, che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno 1 giorno, è riconosciuto, ai fini previdenziali e assistenziali, in aggiunta alle giornate di lavoro prestate, un numero di giornate necessarie al raggiungimento di quelle lavorative effettivamente svolte alle dipendenze dei medesimi datori di lavoro nell'anno 2013. Tuttavia non si provvede alla quantificazione degli oneri e alla relativa copertura finanziaria;
   identici Polverini 5.2 e Ciprini 5.3, che sono volte a modificare la disposizione Pag. 61secondo cui in ogni caso il coefficiente di rivalutazione del montante contributivo, come determinato adottando il tasso annuo di capitalizzazione, non possa essere inferiore a 1 salvo recupero da effettuare sulle rivalutazioni successive. In particolare con la modifica in oggetto viene meno l'effettuazione di tale recupero, ma non si provvede alla quantificazione degli oneri e alla individuazione della relativa copertura finanziaria;
   Polverini 6.1, che è volta a destinare l'importo corrispondente ai risparmi ottenuti dall'INPS ai sensi dell'articolo 6, comma 2, lettera a), a misure di politiche attive del lavoro o di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, anziché, come prevede il testo del provvedimento, al riversamento all'entrata del bilancio dello Stato ai fini della copertura di parte degli oneri di cui al medesimo articolo 6.

  Con riferimento alle proposte emendative sulle quali ritiene comunque opportuno acquisire l'avviso del Governo, segnala le seguenti:
   Placido 1.7, che è volta a modificare la disciplina della rivalutazione dei trattamenti pensionistici in senso complessivamente più favorevole per i titolari, provvedendo alla copertura dei relativi oneri, quantificati in 7 miliardi di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2020 e in 5 miliardi di euro annui a decorrere dal 2021, mediante un'imposta patrimoniale sulle grandi ricchezze, la riduzione della detraibilità degli interessi passivi per le banche ed altri istituti finanziari, l'aumento dell'imposta di successione e donazione, l'introduzione della web tax, la riduzione dei regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale, l'aumento delle imposte sui giochi pubblici e dei canoni per la ricerca e la coltivazione di idrocarburi. Al riguardo, reputa opportuno un chiarimento da parte del Governo in ordine alla congruità della quantificazione degli oneri e all'idoneità della copertura finanziaria prevista;
   Placido 1.4, 1.6 e 1.13, che sono volte a modificare la disciplina della rivalutazione dei trattamenti pensionistici in senso complessivamente più favorevole per i titolari, provvedendo alla copertura dei relativi oneri, quantificati in 7 miliardi di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2020 e in 5 miliardi di euro annui a decorrere dal 2021, mediante corrispondente riduzione dei regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale. Al riguardo, reputa opportuno un chiarimento da parte del Governo in ordine alla congruità della quantificazione degli oneri e all'idoneità della copertura finanziaria prevista;
   Ciprini 1.15, che è volta a modificare la disciplina della rivalutazione dei trattamenti pensionistici in senso più favorevole per i titolari, provvedendo alla copertura dei relativi oneri, quantificati in 13 miliardi di euro per l'anno 2015 e un miliardo di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2019, mediante il ricorso delle pubbliche amministrazioni ai sistemi CONSIP per i consumi intermedi e per l'acquisto di beni, servizi e forniture tale da conseguire corrispondenti risparmi. Al riguardo, reputa opportuno un chiarimento da parte del Governo in ordine alla congruità della quantificazione degli oneri e all'idoneità della copertura finanziaria prevista;
   Airaudo 1.19, che è volta a modificare la disciplina della rivalutazione dei trattamenti pensionistici in senso più favorevole per i titolari, provvedendo alla copertura dei relativi oneri, quantificati in 2,5 miliardi di euro per il 2015 e 950 milioni di euro annui a decorrere dal 2016, mediante riduzione dei regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale. Al riguardo, reputa opportuno un chiarimento da parte del Governo in ordine alla congruità della quantificazione degli oneri e all'idoneità della copertura finanziaria prevista;
   Tripiedi 1.16, che è volta a modificare la disciplina della rivalutazione dei trattamenti pensionistici in senso più favorevole per i titolari, provvedendo alla Pag. 62copertura dei relativi oneri, quantificati in 8 miliardi di euro per l'anno 2015 e 4 miliardi di euro annui a decorrere dal 2016, mediante il ricorso delle pubbliche amministrazioni ai sistemi CONSIP per i consumi intermedi e per l'acquisto di beni, servizi e forniture in misura tale da conseguire corrispondenti risparmi. Al riguardo, reputa opportuno un chiarimento da parte del Governo in ordine alla congruità della quantificazione degli oneri e all'idoneità della copertura finanziaria prevista;
   Placido 1.11, che è volta a modificare la disciplina della rivalutazione dei trattamenti pensionistici in senso più favorevole per i titolari, provvedendo alla copertura dei relativi oneri, quantificati in 1,6 miliardi di euro per il 2015 e in 490 milioni di euro a decorrere dal 2016, mediante corrispondente riduzione dei regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale. Al riguardo, reputa opportuno un chiarimento da parte del Governo in ordine alla congruità della quantificazione degli oneri e all'idoneità della copertura finanziaria prevista;
   Placido 1.22, che è volta a modificare la disciplina della rivalutazione dei trattamenti pensionistici in senso più favorevole per i titolari, provvedendo alla copertura dei relativi oneri, quantificati in 670 milioni di euro a decorrere dal 2015, mediante riduzione dei regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale. Al riguardo, reputa opportuno un chiarimento da parte del Governo in ordine alla congruità della quantificazione degli oneri e all'idoneità della copertura finanziaria prevista;
   Polverini 1.28, che sembrerebbe volta a limitare l'ambito di applicazione della disposizione di cui al comma 2 dell'articolo 1 – secondo cui ai fini dell'applicazione del meccanismo di rivalutazione si tiene conto altresì dell'importo degli assegni vitalizi derivanti da uffici elettivi –, solamente agli assegni il cui diritto è stato maturato alla data del 31 dicembre 2011. Al riguardo, reputa necessario acquisire l'avviso del Governo sugli eventuali effetti finanziari negativi derivanti dalla proposta emendativa;
   Polverini 1.30, che è volta a differire l'applicazione dei nuovi requisiti per costituire e gestire istituti di patronato e di assistenza sociale, nonché a differire i termini entro cui gli istituti di patronato e di assistenza sociale sono tenuti ad adeguare la propria struttura organizzativa, ai sensi dell'articolo 1, commi 310 e 311, della legge di stabilità 2015. Al riguardo, reputa necessario acquisire l'avviso del Governo sugli eventuali effetti finanziari negativi derivanti dalla proposta emendativa;
   Cominardi 1.050, che è volto ad abrogare l'intero articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011, recante la «riforma Fornero» in materia pensionistica, provvedendo alla copertura dei relativi oneri, quantificati in 9 miliardi di euro per l'anno 2016, in 12,3 miliardi di euro per l'anno 2017 e in 14,4 miliardi di euro a decorrere dall'anno 2018, mediante corrispondenti misure di razionalizzazione della spesa pubblica, oltre quelle già previste dalla normativa vigente. Al riguardo, reputa opportuno un chiarimento da parte del Governo in ordine alla congruità della quantificazione degli oneri e all'idoneità della copertura finanziaria prevista;
   Rizzetto 1.051 e 1.052, che prevedono deleghe legislative articolate in materia di lavoro e previdenza, prevedendo che, in conformità all'articolo 17, comma 2, della legge n. 196 del 2009, qualora uno o più decreti legislativi determinino nuovi o maggiori oneri che non trovino compensazione al proprio interno, i medesimi decreti legislativi sono emanati solo successivamente o contestualmente all'entrata in vigore dei provvedimenti legislativi che stanzino le occorrenti risorse finanziarie. Al riguardo, reputa necessario che il Governo chiarisca se le deleghe introdotte dalle proposte emendative possano rientrare nell'ambito di quelle per le quali, a causa delle complessità della materia trattata, non sia possibile, ai sensi dell'articolo Pag. 6317, comma 2, della legge n. 196 del 2009, procedere alla determinazione degli effetti finanziari derivanti dai decreti legislativi. In tal caso, infatti, ove tali decreti comportino nuovi o maggiori oneri è previsto che l'emanazione dei decreti stessi, come disposto dalle proposte emendative in esame, avvenga solo successivamente all'entrata in vigore dei provvedimenti legislativi che stanzino le occorrenti risorse finanziarie;
   Agostinelli 2.1, che incrementa ulteriormente, in misura pari a 1.500 milioni di euro, il rifinanziamento per l'anno 2015 del Fondo sociale per occupazione e formazione già previsto dall'articolo 2, comma 1, del provvedimento in esame, provvedendo al relativo onere mediante misure di riduzione dell'importo liquidato come risarcimento danni a seguito dei lodi arbitrali che coinvolgono lo Stato, enti pubblici e società a partecipazione pubblica, nonché misure di riduzione dei compensi per i componenti dei collegi arbitrali. Al riguardo, ritiene opportuno un chiarimento da parte del Governo in ordine all'idoneità della copertura finanziaria prevista;
   Airaudo 3.1, che, modificando l'articolo 3, provvede ad aumentare, da 5 a 10 milioni di euro per l'anno 2015, l'incremento del finanziamento relativo agli ammortizzatori sociali in deroga per il settore della pesca. Al riguardo, pur attingendo la norma alle risorse di cui al Fondo sociale per occupazione e formazione destinate al finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, come rifinanziato anche dal decreto in esame, ritiene opportuno che il Governo chiarisca se tale maggiore incremento del finanziamento relativo agli ammortizzatori sociali in deroga per il settore della pesca possa avvenire senza «spiazzare» altri interventi programmati nell'ambito delle risorse complessive stanziate per gli ammortizzatori in deroga;
   Airaudo 4.50, che, modificando l'articolo 2-bis del decreto-legge n. 192 del 2014, è volta a riconoscere a regime, nel limite di 50 milioni di euro annui a decorrere dal 2015, l'intervento in materia di contratti di solidarietà di cui all'articolo 1, comma 6, del decreto-legge n. 78 del 2009 (maggiorazione del trattamento di integrazione salariale per i contratti di solidarietà), provvedendo alla copertura del relativo onere a valere sulle risorse del Fondo sociale per occupazione e formazione. Al riguardo, ritiene opportuno un chiarimento da parte del Governo in ordine all'idoneità della copertura finanziaria prevista.

  Segnala, infine, che le restanti proposte emendative trasmesse non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI esprime parere contrario, oltre che sulle proposte emendative richiamate dal relatore, anche sugli emendamenti Tripiedi 1.32, Lombardi 1.29 e Chimienti 1.31 nonché sull'articolo aggiuntivo Cominardi 2.01, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Esprime, infine, nulla osta sulle restanti proposte emendative contenute nel fascicolo n. 1.

  Antonio MISIANI (PD), relatore, propone quindi di esprimere parere contrario sugli emendamenti 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 1.5, 1.6, 1.7, 1.8, 1.9, 1.10, 1.11, 1.12, 1.13, 1.15, 1.16, 1.19, 1.20, 1.21, 1.22, 1.23, 1.25, 1.26, 1.27, 1.28, 1.29, 1.30, 1.31, 1.32, 1.53, 1.54, 2.1, 3.1, 4.50, 5.2, 5.3 e 6.1 e sugli articoli aggiuntivi 1.050, 1.051, 1.052, 2.01, 3.050, 3.051 e 3.052, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura; nulla osta sulle restanti proposte emendative trasmesse.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

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Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato in missioni militari all'estero, nei poligoni di tiro e nei siti di deposito di munizioni, in relazione all'esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno e da somministrazione di vaccini, con particolare attenzione agli effetti dell'utilizzo di proiettili all'uranio impoverito e della dispersione nell'ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiale bellico e a eventuali interazioni.
Doc. XXII, n. 9 e abb.-A.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere favorevole – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Bruno CENSORE (PD), relatore, ricorda che il provvedimento, recante l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato in missioni militari all'estero, nei poligoni di tiro e nei siti di deposito di munizioni, in relazione all'esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno e da somministrazione di vaccini, con particolare attenzione agli effetti dell'utilizzo di proiettili all'uranio impoverito, è già stato esaminato dalla Commissione bilancio nella seduta del 7 aprile 2015.
  Ricorda altresì che in quell'occasione la Commissione bilancio ha espresso un parere favorevole con una osservazione, volta a segnalare alla Commissione di merito l'opportunità di valutare una eventuale rimodulazione, all'articolo 6, dell'ammontare annuale degli oneri in funzione dei tempi necessari all'approvazione del provvedimento nonché della durata massima delle attività della Commissione da esso istituita, nel senso di ridurre proporzionalmente l'ammontare degli oneri relativi all'anno 2015 e di istituire un corrispondente stanziamento per l'anno 2017.
  In data 22 aprile 2015 la Commissione difesa ha quindi concluso l'esame del provvedimento in sede referente, approvando una sola proposta emendativa volta a recepire l'osservazione formulata dalla Commissione bilancio, prefigurando una nuova articolazione temporale degli oneri connessi al funzionamento della istituenda Commissione di inchiesta, in misura pari a 50.000 euro per l'anno 2015, a 100.000 euro per l'anno 2016 e a 50.000 euro per l'anno 2017, che appare coerente con il tempo ancora necessario all'approvazione del provvedimento.
  Fa presente che il testo all'esame dell'Assemblea non appare quindi presentare profili problematici dal punto di vista finanziario, tenuto altresì conto del fatto che i citati oneri sono comunque posti a carico del bilancio interno della Camera dei deputati e, come tali, non suscettibili di dispiegare effetti diretti sulla finanza pubblica. Alla luce di ciò, propone pertanto di esprimere parere favorevole sul provvedimento in esame.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  Bruno CENSORE (PD), relatore, comunica che, in data odierna, l'Assemblea ha trasmesso il fascicolo n. 1 degli emendamenti, che reca il solo emendamento Vito 1.20, il quale non appare presentare profili problematici dal punto di vista finanziario. Su tale emendamento propone pertanto di esprimere nulla osta.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

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Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie.
Nuovo testo C. 2985, approvata, in un testo unificato, dalla 12a Commissione permanente del Senato, e abb.

(Parere alla XII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Ernesto PREZIOSI (PD), relatore, ricorda che il provvedimento, già approvato dal Senato, reca disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie. Precisa che è oggetto dell'esame della Commissione il testo unificato elaborato dalla XII Commissione, come risultante dalle proposte emendative approvate dalla medesima Commissione. Il testo non è corredato di relazione tecnica. Nel corso dell'esame al Senato, con riferimenti a successive versioni delle disposizioni, sono state presentate relazioni tecniche e Note della Ragioneria generale dello Stato.
  Esaminando le disposizioni che presentano profili di carattere finanziario, evidenzia quanto segue.
  Innanzitutto, osserva che le norme in esame prevedono un adeguamento dei livelli essenziali di assistenza, per quanto attiene ai disturbi dello spettro autistico, con l'inserimento di specifiche prestazioni in favore dei soggetti interessati.
  Ciò premesso, prende atto di quanto emerso dalla documentazione tecnica presentata presso il Senato circa la non onerosità delle previsioni ora contenute all'articolo 3 del provvedimento. Rileva peraltro la necessità di acquisire dal Governo una conferma circa l'effettiva riconducibilità di tali previsioni a prestazioni già ricomprese nei LEA nonché in merito alla complessiva compatibilità delle disposizioni in esame con i vigenti livelli essenziali delle prestazioni. Ciò in quanto, in caso di introduzione di nuove prestazioni, il richiamo al «rispetto degli equilibri programmati di finanza pubblica», contenuto all'articolo 3, come osservato nella documentazione tecnica trasmessa al Senato, dovrebbe comportare la contestuale ridefinizione di altre prestazioni, al fine di garantire la complessiva invarianza di effetti finanziari. Rileva che tali elementi appaiono necessari anche alla luce dell'articolo 3-bis, introdotto dalla Commissione di merito, che prevede che, in applicazione dei LEA, entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della proposta in esame, si provveda all'aggiornamento delle linee di indirizzo in materia, disponendo altresì che l'attuazione di tali linee aggiornate costituisca adempimento ai fini dell'attività del Comitato per la verifica dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza. Segnala in proposito che l'articolo 3 della proposta non prevede invece termini specifici per l'aggiornamento dei LEA.
  Per quanto riguarda gli adempimenti posti a carico dell'Istituto superiore di sanità (articolo 2) e la promozione, da parte del Ministero della salute, dello sviluppo di progetti di ricerca riguardanti la conoscenza del disturbo dello spettro autistico e le buone pratiche terapeutiche ed educative (articolo 3-bis), ritiene infine necessario acquisire elementi riguardo all'effettiva sostenibilità di tali attività nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, come previsto dall'articolo 4 del provvedimento in esame.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI si riserva di fornire i chiarimenti richiesti.

  Francesco BOCCIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.10.