CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 maggio 2015
439.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro
COMUNICATO
Pag. 243

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 6 maggio 2015. — Presidenza del presidente Giuseppe FIORONI.

  L'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si è riunito dalle ore 14.05 alle ore 14.30.

COMMISSIONE PLENARIA

  Mercoledì 6 maggio 2015. — Presidenza del presidente Giuseppe FIORONI.

  La seduta comincia alle 14.30.

Comunicazioni del Presidente.

  Giuseppe FIORONI, presidente, comunica che, con nota pervenuta il 23 aprile, il dottor Allegrini ha depositato una relazione riservata concernente l'esito delle ricerche sinora effettuate presso l'Archivio centrale dello Stato.
  Nella relazione si segnala, tra l'altro, che in base ai documenti consultati, «all'interno delle carte del Gabinetto» del Ministero dell'interno «esisteva un fascicolo 11001/45 con intestazione «Aldo Moro» che, pur elencato sia per il quinquennio 1976-1980 che per il successivo 1981-1985, non è mai giunto in Archivio centrale».
  In questo fascicolo potrebbe essere stato archiviato anche il noto appunto originariamente classificato «segretissimo» riguardante la provenienza da un deposito del Nord del munizionamento rinvenuto in via Fani.
  Nella citata relazione si sottolinea altresì che, benché vi siano agli atti della Commissione stragi presieduta dal senatore Pellegrino numerosi documenti riconducibili al citato fascicolo, non si può avere la certezza che sia stato trasmesso alla suddetta Commissione l'intero fascicolo e «non è possibile accertare l'integrità del fascicolo “Aldo Moro” che doveva essere versato in originale all'Archivio centrale dello Stato».
  Ciò premesso, nel corso dell'odierna riunione, l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha convenuto di inviare una richiesta di chiarimenti al Ministro dell'interno e all'Archivio centrale dello Stato, nonché per conoscenza alla Presidenza del Consiglio.Pag. 244
  Segnala, inoltre, che il 30 aprile è pervenuta una nota – di libera consultazione – dell'avvocato Bonifacio Giudiceandrea, legale di Giovanni Senzani.
  Nella nota si comunica, tra l'altro, la decisione di Senzani «di chiarire formalmente in via istituzionale (e dunque alla Commissione [...]) di essere totalmente estraneo alla vicenda del rapimento e della morte dell'on. Aldo Moro».
  L'avvocato Giudiceandrea osserva, inoltre, che qualsiasi notizia che attribuisca a Senzani «un ruolo nella vicenda non solo è falsa ma contrasta con gli esiti – conosciuti da tutti – dei cinque o sei processi istruiti dalla autorità giudiziaria romana (senza considerare che all'epoca il prof. Senzani aveva consapevolmente scelto di non difendersi tecnicamente nei processi e che dunque non tutte le condanne da lui subite sono il frutto di un reale contraddittorio fra accusa e difesa)».
  Nella nota si afferma, altresì, che «tutte le altre illazioni sui contatti fra il prof. Senzani e i servizi segreti di ogni risma sono non solo calunniose e frutto delle estemporanee rivelazioni di qualche pentito, ma contrastano con il trattamento – non certo di favore – subito dal Senzani negli anni della sua detenzione».
  Il legale di Senzani sottolinea, quindi, «la vera e propria efficacia calunniosa della escalation di notizie false, molte delle quali provengono dai membri – protetti dalla immunità [...] – della Commissione».
  La nota si conclude con la richiesta di portare le suddette considerazioni a conoscenza dei membri della Commissione.
  A tal fine, copia della suddetta lettera sarà inviata a tutti i componenti della Commissione.
  Sulla base delle prime risultanze di alcuni accertamenti in corso di perfezionamento da parte della dottoressa Giammaria e del colonnello Pinnelli, nel corso dell'odierna riunione, l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha altresì convenuto di richiedere alcuni chiarimenti al Ministero della giustizia e di affidare alla dottoressa Giammaria, con l'ausilio degli organi di polizia giudiziaria e delle altre autorità competenti, il compito di compiere ulteriori approfondimenti istruttori, anche mediante acquisizione di informazioni da parte di persone informate dei fatti.
  Nella medesima riunione si è altresì concordato di calendarizzare nelle prossime settimane le audizioni di alcuni studiosi che hanno effettuato ricerche dedicate al caso Moro: Valdimiro Satta, Marco Clementi, Gianremo Armeni, Stefania Limiti, Sandro Provvisionato e Pino Casamassima.
  Su richiesta degli interessati, si è invece deciso di non procedere, almeno per il momento, alle audizioni di Giovanni Galloni e di Nicolò Amato.
  Ricorda, inoltre, che – come già comunicato lo scorso 15 aprile – sono stati acquisiti presso gli uffici giudiziari di Roma alcuni reperti e atti processuali; essi saranno trasmessi alla Direzione centrale della polizia di prevenzione – Servizio antiterrorismo, affinché proceda a taluni accertamenti.
  L'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha inoltre deliberato di avvalersi della collaborazione, a titolo gratuito e a tempo parziale, di tre sottufficiali dei carabinieri: il luogotenente Giuseppe Boschieri, il maresciallo Gaetano Lamberti e il maresciallo Mario Lauri.
  Comunica, quindi, che è stato affidato alla dottoressa Tintisona l'incarico di esperire, con l'ausilio delle competenti strutture della polizia, alcuni accertamenti istruttori.
  Nel quadro delle verifiche riguardanti i tentativi di trattativa per la liberazione di Moro e l'ipotizzata intenzione del presidente Leone di concedere la grazia alla brigatista Paola Besuschio, la dottoressa Picardi è stata incaricata di esaminare, presso l'Archivio storico del Senato, la documentazione del fondo «Giovanni Leone», limitatamente al quadriennio 1977-1980.
  Sempre nel corso della odierna riunione, l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha altresì convenuto di affidare tre incarichi alla polizia scientifica, lo svolgimento di alcuni accertamenti Pag. 245istruttori al colonnello Pinnelli e talune attività investigative allo S.C.I.C.O. della Guardia di finanza.
  Segnala, inoltre che l'avv. Nunzio Raimondi e il maresciallo capo Danilo Pinna hanno prestato, rispettivamente il 23 aprile e il 6 maggio, il prescritto giuramento e hanno quindi formalmente assunto l'incarico di collaboratori della Commissione. Tali incarichi saranno svolti secondo gli indirizzi già comunicati all'ufficio di presidenza.
  Comunica quindi che la dottoressa Picardi ha trasmesso il 23 aprile una relazione riservata nella quale segnala l'interesse per l'inchiesta parlamentare di alcuni fascicoli processuali custoditi presso gli uffici giudiziari di Firenze. Al fine di consentire la visione e l'eventuale acquisizione della suddetta documentazione, l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha autorizzato lo svolgimento una missione a Firenze e a Prato del colonnello Occhipinti, per la durata massima di 2 giorni.
  Sono altresì pervenute alcune relazioni da parte di collaboratori della Commissione. In particolare:
   il dottor Donadio ha presentato il 22 aprile una relazione – di libera consultazione – concernente tematiche di interesse per l'audizione del senatore Manca; il 28 aprile due relazioni segrete contenenti alcune proposte operative, alle quali si è convenuto di dare seguito; il 30 aprile una ulteriore relazione segreta;
   la dottoressa Picardi ha depositato il 23 aprile un'audiocassetta, rinvenuta presso gli uffici giudiziari di Roma, che sarà trasmessa al RIS di Roma quale possibile termine di raffronto ai fini degli accertamenti in corso sulle altre audiocassette già acquisite dalla Commissione; il 27 aprile copia di un verbale segreto di interrogatorio, per rogatoria, acquisito presso la Procura della Repubblica di Roma;
   il 29 aprile il dottor Siddi ha depositato il verbale delle dichiarazioni rese da persona informata dei fatti;
   la dottoressa Giammaria ha depositato il 22 aprile una relazione concernente le dichiarazioni rese da alcune persone informate dei fatti presenti a via Fani il giorno della strage, una nota relativa all'acquisizione di documentazione presso la Corte di assise di Roma, le trascrizioni, a cura del RIS di Roma, delle registrazioni contenute nelle audiocassette rinvenute presso l'ufficio Corpi di reato del Tribunale di Roma; tutta la suddetta documentazione, riguardando indagini in corso, è secretata;
   il colonnello Pinnelli ha depositato, con nota secretata del 23 aprile, la lettera con cui il Comando della Legione Lazio dell'Arma dei carabinieri risponde ad una richiesta di informazioni della Commissione; con successive note secretate pervenute il 29 aprile e il 4 maggio, il foglio matricolare di due sottufficiali dell'Arma dei carabinieri; con nota del 5 maggio, il verbale delle sommarie informazioni acquisite, insieme alla dottoressa Giammaria da una persona informata dei fatti;
   sullo stesso argomento, il 5 e il 6 maggio la dottoressa Giammaria ha presentato due note, con annessa documentazione, entrambe secretate;
   il generale Paolo Scriccia ha depositato il 27 aprile documentazione di libera consultazione concernente il generale Nicolò Bozzo;
   sempre con riferimento al generale Bozzo, con nota riservata pervenuta il 30 aprile, il colonnello Pinnelli ha depositato una lettera del Comando generale dell'Arma dei carabinieri;
   il tenente colonnello Giraudo ha presentato il 5 maggio una relazione riservata concernente talune notizie riportate dalla stampa con riferimento alla perizia autoptica eseguita sul corpo di Aldo Moro e contenente alcune proposte operative, alle quali si è convenuto di dare seguito;
   il colonnello Occhipinti ha depositato, in data 23 e 28 aprile, documentazione riservata riguardante alcuni accertamenti condotti.

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  Comunica, infine, che:
   con nota del 22 aprile l'on. Claudio Martelli ha fatto pervenire, come convenuto nel corso della sua audizione del 15 aprile, il capitolo del suo libro «Ricordati di vivere» riguardante Aldo Moro, che sarà inviato a tutti i componenti della Commissione;
   facendo seguito a quanto concordato il 18 marzo nel corso dell'audizione del Viceministro Luigi Casero, con nota pervenuta il 30 aprile il generale Edoardo Valente, Vice Capo di gabinetto del Ministero dell'economia e delle finanze, ha comunicato il completamento del versamento degli atti riguardanti il caso Moro agli Archivi di Stato ed ha trasmesso l'elenco degli atti versati; nella nota si fa presente che, entro la fine di maggio, sarà trasmessa alla Commissione anche copia digitale di tutti gli atti versati;
   il generale Nunzio Antonio Ferla, direttore della Direzione investigativa antimafia, ha trasmesso, il 23 aprile, una relazione riservata contenente alcune informazioni richieste dalla Commissione;
   il Comandante del RIS di Roma, colonnello Ripani, con nota pervenuta il 24 aprile, ha informato la Commissione che – ove nulla osti e previa verifica della ritualità degli avvisi che, nel rispetto delle garanzie previste dal codice di procedura penale, devono essere inviati alla Procura della Repubblica di Roma e alle parti offese – il 19 maggio avranno inizio alcuni accertamenti tecnici non ripetibili; al riguardo, il colonnello Pinnelli, con nota pervenuta il 4 maggio, ha depositato gli avvisi notificati alla Procura della Repubblica di Roma e alle parti offese;
   il 27 aprile e il 5 maggio sono pervenuti due esposti;
   con nota pervenuta il 30 aprile, il dottor Giovanni Salvi ha comunicato che risponderà ai quesiti scritti formulati dalla Commissione a seguito della sua audizione non appena avrà potuto consultare alcuni atti presso la Procura di Roma;
   il 4 maggio è pervenuta la nota con cui il Capo di gabinetto del Ministero della difesa comunica l'autorizzazione della collaborazione, con incarico a titolo gratuito e a tempo parziale, del maresciallo capo dei carabinieri Danilo Pinna;
   il 5 maggio sono pervenute due note della Direzione centrale della polizia di prevenzione: la prima, classificata «riservata», concerne l'organigramma della DIGOS di Roma nel 1978, mentre la seconda, secretata, alcune informazioni riguardanti un brigatista.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Giuseppe FIORONI, presidente, avverte che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Audizione del dottor Gian Carlo Caselli.
(Svolgimento e conclusione).

  Giuseppe FIORONI, presidente, introduce l'audizione del dottor Gian Carlo Caselli.

  Gian Carlo CASELLI, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono quindi, per formulare osservazioni e quesiti, Giuseppe FIORONI, presidente, il deputato Fabio LAVAGNO (PD), nonché i senatori Paolo CORSINI (PD) e Massimo CERVELLINI (Misto), ai quali replica Gian Carlo CASELLI.

  Giuseppe FIORONI, presidente, ringrazia il dottor Gian Carlo Caselli e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 16.20.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta della Commissione è pubblicato in un fascicolo a parte.