CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 marzo 2015
408.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 18 marzo 2015. – Presidenza del Presidente Ignazio LA RUSSA.

  La seduta comincia alle 13.40.

Sui lavori della Giunta.

  Ignazio LA RUSSA, Presidente, evidenzia preliminarmente che l'ultima richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità pervenuta a quest'organo risale al 29 luglio 2014 (istanza dell'onorevole Renato Farina) il cui esame si è già concluso. Analogamente, la Giunta ha ormai concluso l'esame di tutte le richieste finora pervenute relative ad autorizzazioni ad acta e reati ministeriali, nonché di tutte le richieste di deliberazione in materia di insindacabilità per le quali era stata segnalata l'urgenza.
  Non sono invece maturate le condizioni per la definizione di ulteriori tredici domande in materia di insindacabilità, sette delle quali provengono dalla scorsa legislatura. Delle sei domande pendenti avanzate in questa legislatura, per quattro di esse la Giunta ha accolto l'esplicita richiesta di sospensione dell'esame, non essendovi motivi di forzare i tempi della decisione, nell'auspicio che possano giungere a buon fine i tentativi di composizione stragiudiziale delle controversie, esperiti anche su impulso della Giunta medesima.
  Precisa che nulla osta alla prosecuzione dei procedimenti civili o penali che hanno originato le richieste ancora pendenti: infatti è ampiamente decorso il termine di novanta giorni che la legge individua come tempo massimo di sospensione obbligatoria del procedimento (articolo 3 della legge n. 140 del 2003) a seguito di domanda pervenuta dall'autorità giudiziaria. Quanto detto vale anche per le istanze pendenti, avanzate dai parlamentari interessati, dal momento che in questo caso non è nemmeno prevista la sospensione obbligatoria del relativo procedimento.
  Ne consegue che la mancata conclusione dell'esame delle domande presso la Giunta non determina alcun ostacolo al pieno esercizio dell'attività giurisdizionale e allo svolgimento dei relativi procedimenti che, in sede civile, sono subordinati alla riassunzione su istanza di parte, mentre, in sede penale, dipendono dalle scelte dei magistrati che – essendo decorsi i predetti termini di sospensione obbligatoria – sono pienamente legittimati a proseguirli.
  Occorre ribadire, altresì, che è nella piena disponibilità della Giunta valutare tempi e modi di esame di ogni singola questione e che il decorso del termine di novanta giorni non consuma certamente il potere di decisione parlamentare. Ha ritenuto, Pag. 4comunque, di sottoporre all'attenzione dei colleghi la valutazione concernente l'opportunità di esaminare questioni ormai risalenti alla pregressa legislatura, peraltro riferite a procedimenti civili.
  A suo avviso, infatti, la Giunta potrebbe concentrare i propri lavori sulle richieste di deliberazione in materia d'insindacabilità avanzate nei procedimenti penali, salvo che sia il medesimo parlamentare coinvolto a chiedere un rinvio ovvero a dichiarare di non averne interesse.
  Su tale orientamento procedurale chiede ai Gruppi di esprimersi.

  Matteo BRAGANTINI (LNA), concordando, si riserva di collaborare con gli uffici per verificare se vi siano le condizioni per la prosecuzione dell'esame del documento riferito all'onorevole Bossi.

  Ignazio LA RUSSA, Presidente, ricorda che la questione cui ha fatto riferimento il collega Bragantini è stata incardinata presso la Giunta con la relazione dell'onorevole Impegno, ma non ulteriormente proseguita anche in ragione della peculiarità della materia.

  Anna ROSSOMANDO (PD) ritiene preliminarmente valida la precisazione del presidente sulla correttezza dell'operato della Giunta, che ha sempre esaminato nei tempi stabiliti le richieste di autorizzazione concernenti l'esecuzione di provvedimenti giurisdizionali ovvero reati ministeriali.
  In nessun caso, dunque, la Giunta ha frapposto ostacoli al celere svolgimento dell'azione della magistratura. Ricorda, peraltro, che la scelta di non deliberare non costituisce un «aiuto» al parlamentare che abbia eccepito l'insindacabilità parlamentare, atteso che non potrà far valere la suddetta prerogativa nella controversia che lo riguarda.
  Condivide, altresì, l'impostazione del presidente volta a distinguere tra giudizi civili e penali nonché l'intendimento di stimolare – quando possibile – la soluzione bonaria delle controversie. Ricorda, infatti, che ogni deliberazione nel senso dell'insindacabilità rappresenta pur sempre uno strumento forte, dal momento che determina la sottrazione del fatto all'area della giurisdizione.
  Esprimendosi, pertanto, a favore della proposta formulata dal presidente, invita altresì i colleghi a valutare l'opportunità di svolgere una specifica istruttoria volta alla definizione di criteri generali di applicazione dell'insindacabilità parlamentare, aggiornando quelli elaborati nella XV e nella XVI legislatura.

  Francesca BUSINAROLO (M5S), pur non opponendosi alla proposta, si riserva tuttavia di valutarne gli effetti alla luce di un analitico approfondimento dei singoli casi attualmente pendenti.

  La Giunta concorda sulla proposta del presidente.

  Ignazio LA RUSSA, Presidente, informa conclusivamente di aver ricevuto per le vie brevi, nei giorni scorsi, la proposta di organizzare missioni della Giunta presso omologhi organi dei Paesi europei. Si riserva di sottoporre alla Giunta tale proposta, ove sia avanzata in termini formali.

  La seduta termina alle 14.10.