CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 26 gennaio 2015
376.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Lunedì 26 gennaio 2015. — Presidenza del vicepresidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Angela D'Onghia.

  La seduta comincia alle 14.25.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nel capitolo 1261 dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per l'anno 2014, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 133.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori della odierna seduta della Commissione sia assicurata anche attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Maria Grazia ROCCHI (PD), relatore, osserva che l'articolo 1, commi da 40 a 43, della legge n. 549 del 1995, ha disposto che i contributi dello Stato a favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi, previsti dalle leggi sostanziali di spesa elencate nella tabella A allegata, devono essere iscritti in un unico capitolo nello stato di previsione di ciascuno dei Ministeri interessati. Aggiunge che tale articolo ha, altresì, stabilito che la dotazione dei capitoli deve essere quantificata annualmente nella tabelle C della legge (ora) di stabilità e che il riparto delle somme deve essere effettuato con decreto del Ministro interessato, di concerto con il Ministro del tesoro, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, alle quali devono essere trasmessi, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio, anche i rendiconti annuali dell'attività svolta dagli enti. Precisa che tale disposizione ha, inoltre, disposto che gli enti cui lo Stato contribuisce in via ordinaria, che non abbiano fatto pervenire, alla data del 15 luglio di ogni anno, il conto consuntivo dell'anno precedente, Pag. 12da allegare allo stato di previsione dei singoli Ministeri interessati, sono esclusi dal finanziamento per l'anno cui si riferisce lo stato di previsione stesso.
  Fa quindi presente che, in seguito, l'approvazione di varie disposizioni legislative recanti contributi a specifici enti ha indotto il legislatore ad accorpare nuovamente il complesso degli stanziamenti di ciascun Ministero. In particolare, l'articolo 32, commi 2 e 3, della legge n.  448 del 2001 (legge finanziaria 2002) ha disposto l'unificazione degli importi erogati a enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, elencati nella tabella 1 (fra i quali, per il MIUR, i soggetti di cui alla legge n.  549 del 1995), in un'unica unità previsionale di base dello stato di previsione di ciascun Ministero ed ha prescritto che il riparto venga effettuato annualmente, entro il 31 gennaio, dal Ministro competente, con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari. Aggiunge che tale disposizione ha, altresì, stabilito che la dotazione delle UPB venga quantificata annualmente nella tabella C della legge (ora) di stabilità.
  Per completezza, ricorda che, a seguito dell'articolo 7, comma 24, del decreto-legge n.  78 del 2010 (convertito, con modificazioni, dalla legge n.  122 del 2010) – che ha previsto, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, una riduzione pari al 50 per cento, rispetto al 2009, degli stanziamenti destinati ad enti e fondazioni facenti capo ai vari Ministeri, disponendo di procedere al riparto con semplice decreto del Ministro competente – per gli anni 2010, 2011 e 2012 alle Camere non è stato trasmesso il relativo schema. Fa presente che, in occasione del riparto 2013, come evidenziato dal rappresentante del Governo nella seduta del 5 marzo 2014 della VII Commissione, il MIUR si è nuovamente persuaso che lo schema dovesse essere sottoposto all'esame delle Commissioni parlamentari. Ricorda, poi, che nella medesima seduta del 5 marzo 2014, la VII Commissione ha espresso parere favorevole con osservazioni sullo schema di decreto ministeriale n. 80, chiedendo al Governo, fra l'altro, di predisporre i prossimi schemi all'inizio dell'esercizio finanziario di riferimento, nonché di trasmettere i criteri di assegnazione dei contributi e i rendiconti dell'attività svolta dai beneficiari. Evidenzia che allo schema in esame non risultavano inizialmente allegati i rendiconti dell'attività degli enti, né erano stati trasmessi i criteri di assegnazione dei contributi: segnala, peraltro, che a seguito della richiesta avanzata dalla Commissione, il Ministero ha provveduto, con nota del 23 gennaio 2015, a trasmettere indicazioni circa i criteri adottati per l'assegnazione dei contributi nonché i rendiconti di alcuni degli enti beneficiari dei contributi. In particolare, non risulta trasmessa la rendicontazione relativa alle Associazioni professionali per discipline, alla Federazione nazionale delle istituzioni pro-ciechi e alle Istituzioni non statali per ciechi e sordomuti. Osserva che, nella medesima nota, il Ministero motiva tale mancanza affermando che, per dette istituzioni, la trasmissione di tale documentazione non è elemento essenziale per il provvedimento di liquidazione del contributo erogato.
  Al riguardo, reputa opportuno chiedere al Governo un chiarimento. Peraltro, ritiene che sarebbe utile richiedere un chiarimento anche in ordine ai presupposti in base ai quali le associazioni professionali per discipline sono state inserite fra i destinatari dei contributi di cui al presente atto.
  Passando, poi, all'illustrazione delle previsioni dello schema, evidenzia che esso reca la ripartizione dell'importo disponibile per il 2014 sul capitolo 1261, pari ad euro 1.538.000 – superiore dell'1,25 per cento rispetto a quello disponibile per il 2013, pari ad euro 1.519.000 – fra Istituzioni non statali per ciechi e sordomuti e Federazione nazionale delle istituzioni pro-ciechi, Museo della ceramica di Faenza, Opera nazionale Montessori, Associazioni professionali per discipline, Unione nazionale per la lotta all'analfabetismo, Pag. 13Fondazione Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci.
  Rileva che la relazione illustrativa fa presente che per il 2014 l'elenco dei beneficiari non comprende l'INDIRE, che viene finanziato attraverso il Fondo ordinario per gli enti di ricerca (FOE). Aggiunge, poi, che la relazione illustrativa fa altresì presente che la somma non assegnata all'INDIRE è stata utilizzata per incrementare l'assegnazione alla Fondazione Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci in relazione a un contenzioso, ancora in corso, insorto a seguito della riduzione del 50 per cento dei contributi ad enti e fondazioni facenti capo ai vari Ministeri, disposta ai sensi del già citato articolo 7, comma 24, del decreto-legge n. 78 del 2010 (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010). Osserva che, all'esito di tale operazione, per la Fondazione si registra, rispetto al contributo 2013, un incremento del 102,14 per cento.
  Segnala quindi che, con riferimento agli altri soggetti, in tre casi (Unione nazionale per la lotta all'analfabetismo, Opera nazionale Montessori, Associazioni professionali per discipline), l'incremento del contributo, rispetto al 2013, è pari all'1,25 per cento ed è, dunque, coincidente con l'incremento complessivo dello stanziamento; in un caso (Istituzioni non statali per ciechi e sordomuti e Federazione nazionale delle istituzioni pro-ciechi) si registra un incremento pari all'1,34 per cento; in un caso, invece, (Museo della ceramica di Faenza) non si registrano variazioni rispetto al 2013.
  Rileva che la relazione illustrativa fa, inoltre, presente che per le Associazioni professionali per discipline la somma stanziata per il 2013 è stata assegnata in parti uguali tra le 23 Associazioni indicate, quale contributo relativo alle attività svolte in collaborazione con il MIUR. Aggiunge che l'integrazione della nota illustrativa precisa, altresì, che sono state oggetto di contributo le Associazioni disciplinari professionali più rappresentative sul territorio nazionale e che supportano in modo proficuo e continuativo le attività poste in essere dal MIUR per la formazione dei docenti, per gli studenti e per le istituzioni scolastiche.
  Evidenzia che, tuttavia, né la relazione illustrativa, né la sua integrazione, recano l'indicazione dell'elenco dei soggetti ai quali si intende erogare il contributo per il 2014. Al riguardo, dunque, ritiene opportuno chiedere al Governo un chiarimento anche in tal senso.
  Per ulteriori approfondimenti, riman- da alla documentazione predisposta dagli uffici.

  Ilaria CAPUA (SCpI) ritiene che sarebbe opportuno che la Commissione in sede di parere sull'atto all'esame riprendesse alcune delle richieste, in particolare quelle relative ai criteri per l'assegnazione delle risorse, formulate in occasione dell'esame dello schema di decreto ministeriale per il riparto del fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2014 (FOE), sul quale la Commissione, lo scorso 29 ottobre, ha formulato un parere favorevole con condizioni.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, invita i colleghi a consultare la documentazione depositata presso la Commissione dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, in relazione al provvedimento in esame. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.