CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 26 gennaio 2015
376.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE SULL'AFRICA E LE QUESTIONI GLOBALI

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Lunedì 26 gennaio 2015. — Presidenza del presidente Erasmo PALAZZOTTO.

  La seduta comincia alle 14.15.

Sul programma dei lavori del Comitato.

  Erasmo PALAZZOTTO, presidente, fa presente che la riunione odierna è finalizzata ad una riflessione volta a programmare i lavori del Comitato per i prossimi mesi.
  Dopo aver ringraziato i gruppi parlamentari per la fiducia accordatagli nell'affidargli la presidenza di questo Comitato ed espresso gratitudine al collega Scotto che ne ha autorevolmente guidato i lavori, evidenzia come il Continente africano e l'approfondimento delle numerosi questioni inerenti al processo di globalizzazione rappresentino una delle priorità politiche della Commissione esteri.
  Ricorda che sulla base del Regolamento e della prassi, i Comitati permanenti svolgono da un lato, su delega da parte della Commissione, attività conoscitiva per approfondire temi di interesse particolare, dall'altro esercitano il controllo parlamentare sulle politiche governative nel settore di competenza.
  Ritiene perciò opportuno avviare appena possibile un confronto diretto con gli esponenti del Governo incaricati di seguire l'Africa, vale a dire il viceministro Pistelli (per l'Africa Subsahariana) e il sottosegretario Giro (per l'Africa australe), nonché con i competenti Direttori generali del MAECI.
  Richiama, tra gli interlocutori istituzionali del Comitato, i rappresentanti delle Organizzazioni internazionali e delle ONG impegnate in Africa, il corpo diplomatico degli Stati africani residente a Roma, nonché i principali esperti dei centri di ricerca specializzata che potranno fornire analisi e punti di vista importanti per la comprensione dei fenomeni oggetto dei lavori del Comitato.
  Segnala che nelle precedenti legislature la Commissione Affari esteri ha più volte collaborato con l'Associazione dei parlamentari europei per l'Africa (AWEPA), ospitando da ultimo l'anno scorso un seminario internazionale. Si è quindi costituita una sezione italiana dell'AWEPA, di cui l'onorevole Quartapelle è autorevole esponente.Pag. 5
  Esprime l'auspicio che si sviluppi un maggiore raccordo con il Parlamento europeo e con gli altri Parlamenti nazionali proprio per ampliare le relazioni con i Parlamenti africani.
  L'Africa è, per molti aspetti, il continente del futuro: a partire da questa affermazione è possibile enucleare due grandi profili tematici, il primo legato all'enorme potenziale di crescita che caratterizza questo continente, il secondo connesso alle grandi contraddizioni che ne segnano la vita economica, politica e sociale.
  Evidenzia come l'Africa si trovi infatti a dovere affrontare tutte le più grandi sfide del nostro tempo: l'erompere delle minacce terroristiche di gruppi come Boko Haram; la crisi e l'intervento internazionale nella Repubblica centrafricana; il perdurare dell'instabilità e delle gravi condizioni di povertà nel Corno d'Africa, con le conseguenze che ne derivano rispetto a fenomeni come la pirateria o gli straordinari flussi migratori; le ripercussioni sul piano sociale ed economico della epidemia di Ebola, ufficialmente dichiarata in fase di conclusione, nell'area dell'Africa occidentale; il processo di desertificazione; i temi dello sfruttamento delle risorse minerarie e dell'ambiente sono tutte questioni che incombono sull'agenda di politica internazionale e che devono tornare ad imporsi anche nel discorso pubblico nazionale in quanto profondamente connesse con le maggiori minacce alla pace e alla sicurezza internazionale.
  Sottolinea altresì come questo secondo profilo interessi più la Comunità internazionale, l'Unione europea ed in particolare il nostro Paese.
  Ritiene che anche l'evento Expo 2015, incentrato sui temi della sicurezza alimentare, possa rappresentare una specifica tematica di interesse da parte di questo Comitato.
  Conclude prospettando l'opportunità di una indagine conoscitiva, da sottoporre alla valutazione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione, sulle grandi problematiche del continente africano, da articolare sulla base di due grandi assi conoscitivi, uno propriamente strutturato sulle cinque grandi aree geografiche del Continente (Corno d'Africa, Africa australe, Sahel, Africa occidentale e Maghreb e Africa mediterranea), e l'altro più prettamente politico, incentrato sull'analisi dei principali problemi politici che le caratterizzano, dall'emersione del terrorismo alle ricadute sociali ed economiche provocate dai cambiamenti climatici e dai grandi flussi migratori.
  Ritiene che l'intreccio di queste due prospettive di analisi possa essere sperimentato, nel quadro dell'indagine conoscitiva, a partire da due grandi quadranti geopolitici di straordinaria attualità e di particolare interesse per la politica estera italiana, quali la Nigeria ed il Corno d'Africa.
  Invita pertanto i colleghi a formulare osservazioni e proposte sulla programmazione dei lavori del Comitato, alla luce delle considerazioni appena svolte.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) concorda con le considerazioni svolte dall'onorevole Palazzotto, richiamando al contempo l'esigenza che l'indagine conoscitiva, caratterizzata da un impianto analitico suddiviso per grandi aree geografiche, possa opportunamente soffermarsi sui fenomeni più propriamente politici che investono tali aree, quali i grandi conflitti, i flussi migratori e le minacce terroristiche. Esprime altresì la disponibilità ad affiancare, ai lavori dell'indagine conoscitiva, lo svolgimento di un'iniziativa di approfondimento promossa dall'AWEPA.

  Mario MARAZZITI (PI-CD), dopo essersi espresso favorevolmente sulle indicazioni prospettate dai colleghi, esprime l'auspicio che l'attività del Comitato possa svolgere una funzione di propulsione rispetto ad una ripresa di iniziative bilaterali tra l'Italia ed alcuni Paesi africani, rilanciando un partenariato efficace soprattutto nel campo dell’institution building e della salvaguardia dei diritti umani, anche attraverso iniziative mirate nel campo della diplomazia parlamentare.
  Conclude sottolineando come oggi l'Africa rappresenti il più significativo terreno Pag. 6di sviluppo per la politica estera italiana ed europea ed occorra un generale ripensamento dell'azione internazionale dell'UE, cercando di abbassarne il «baricentro» nella direzione dei Paesi mediterranei ed africani.

  Pia Elda LOCATELLI (Misto-PSI-PLI) sottolinea l'esigenza di definire nell'ambito di un'indagine conoscitiva dai confini così vasti alcune priorità analitiche e di approfondimento, di definire un arco di durata temporale piuttosto circoscritto e di raccordare maggiormente le attività del Comitato con quelle del Comitato sull'Agenda globale post 2015, la cooperazione allo sviluppo e il partenariato pubblico-privato.

  Erasmo PALAZZOTTO, presidente, ringrazia i colleghi per i contributi offerti, facendo presente che l'articolazione per aree geografiche della prospettata indagine conoscitiva potrà essere funzionale ad una disamina più accurata delle grandi questioni politiche testé richiamate. Concorda pienamente con l'esigenza di un maggiore raccordo con le attività promosse dal Comitato sui diritti umani e dal Comitato sull'Agenda globale post 2015, la cooperazione allo sviluppo e il partenariato pubblico-privato, così come sull'opportunità di promuovere iniziativa di diplomazia parlamentare con alcuni Paesi africani, che vivono delicati processi di transizione politico-istituzionale.
  Chiede quindi ai componenti del Comitato da lui presieduto di segnalare le organizzazioni ed i centri di ricerca che possano fornire un utile contributo ai lavori del Comitato stesso.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara svolte le comunicazioni in titolo.

  La seduta termina alle 14.45.