CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 gennaio 2015
372.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
COMUNICATO
Pag. 99

  Martedì 20 gennaio 2015. — Presidenza del presidente Roberto FICO.

  La seduta comincia alle 8.25.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Roberto FICO, presidente, comunica che ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata mediante l'attivazione del sistema audiovisivo a circuito chiuso.

Risoluzione sul progetto di riposizionamento dell'offerta informativa della Rai nel nuovo mercato digitale.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Roberto FICO, presidente, ricorda che nella riunione dello scorso 14 gennaio è iniziato lo svolgimento della discussione generale, dopo che l'8 gennaio il relatore Pisicchio aveva illustrato la sua proposta di risoluzione.

  Il senatore Augusto MINZOLINI (FI-PdL XVII) si dichiara d'accordo sulla proposta di risoluzione presentata dal relatore, che si pone criticamente rispetto al progetto di riposizionamento dell'offerta informativa presentato dal direttore generale. Ritiene tuttavia che la bozza di risoluzione dovrebbe essere più chiara e dettagliata anche da un punto di vista lessicale, in modo da lanciare un segnale forte all'azienda.
  Il progetto, a suo parere, più che tutelare le esigenze del servizio pubblico, risponde a una strategia di politica aziendale mirata al rafforzamento della struttura gerarchica della dirigenza e a una sottrazione di iniziativa ai direttori delle testate, come testimoniato dall'episodio della mancata trasmissione di approfondimenti informativi sui fatti di Parigi da parte delle reti generaliste.
  Evidenzia come l'innovazione tecnologica dovrebbe consentire alla Rai di aumentare la propria offerta informativa, mentre dal progetto presentato trasparirebbe l'intenzione di ridurla, cosa che non corrisponde alla tradizionale filosofia dell'azienda e alle esigenze del momento attuale. La missione principale della Rai è Pag. 100infatti quella di far emergere tutte le istanze politiche, sociali e culturali presenti nella società e nel Paese.
  Sottolinea poi che l'episodio più volte citato delle cinque troupe televisive inviate in missione a Sidney costituisce sostanzialmente un problema amministrativo: poteva infatti essere inviata anche una sola troupe visto che ciò che veramente conta è che il taglio informativo offerto dalle diverse testate sia differenziato in relazione alle esigenze della peculiare fetta di pubblico cui ci si rivolge.
  È inoltre dell'avviso che la razionalizzazione e la riduzione dei costi debba necessariamente coniugarsi con l'innovazione tecnologica: ricorda che quando ricopriva la responsabilità di una testata giornalistica in Rai, aveva sostenuto la necessità che talune figure professionali fossero portate all'interno delle redazioni, sollevando alcune polemiche interne. Occorre quindi che determinati ruoli vadano rivisti, per ragioni di costo e di capacità professionali.
  Da ultimo, ritiene che l'Azienda abbia commesso un errore ad unificare in un unico sito tutte le testate, perché ciò comprometterebbe il loro rapporto, che invece era assicurato dal precedente sistema, con i rispettivi utenti.

  Il deputato Nicola FRATOIANNI (SEL), nel condividere l'opinione del senatore Minzolini, si domanda se la risoluzione in esame non esprima fino in fondo una valutazione sostanzialmente negativa sul progetto di riforma dell'informazione e se non sia il caso di esplicitare ciò in premessa.
  Quanto ai singoli impegni previsti, fa presente come l'avverbio «prioritariamente» espresso al punto 11, sia troppo stringente, in quanto alcuni programmi di informazione Rai non dipendono da testate giornalistiche, come è ad esempio per la trasmissione «Report».
  Relativamente al punto 16, se da un lato reputa fondamentale la trasparenza dei curricula degli aspiranti dirigenti ai fini di una loro valutazione il più possibile condivisa, giudica però eccessivamente dettagliata la procedura descritta, anche in relazione alla normativa attualmente in vigore.

  Il deputato Mario MARAZZITI (PI-CD) ritiene particolarmente opportuno l'inserimento nella bozza di risoluzione, accanto al pluralismo politico, anche del pluralismo sociale.
  Considera inoltre prioritario che la Commissione stimoli la Rai a favorire l'avvicinamento dei cittadini alla cosa pubblica e alla complessità dei lavori parlamentari, mediante forme innovative di comunicazione e l'incremento degli spazi attualmente esistenti.
  Quanto alla questione del web, suggerisce di non dettagliare eccessivamente le figure professionali occorrenti, lasciando all'azienda la libertà di effettuare le scelte più opportune.
  Diversamente dal senatore Minzolini, non è contrario all'unificazione del sito, come del resto è accaduto a importanti testate giornalistiche, ed è anzi favorevole a un rafforzamento dell'offerta della Rai sul web, finora carente, affinché acquisisca la medesima forza di quella trasmessa dalle reti.
  Per quanto concerne l'informazione regionale, concorda sull'opportunità di dar vita a forme di collaborazione con l'informazione televisiva locale di qualità, mentre ritiene che esuli dall'ambito della presente risoluzione la disciplina dell'informazione radiofonica pure prevista al punto 13 e non contemplata dal progetto del direttore generale.
  Si dichiara d'accordo con l'onorevole Fratoianni sull'eccessivo dettaglio della procedura individuata per la nomina dei dirigenti, pur nell'ambito di una selezione doverosamente trasparente, e ne auspica una semplificazione.
  Quanto al rapporto fra la razionalizzazione della spesa e la riqualificazione dell'offerta informativa, sottolinea che sia quest'ultima a dover prevalere sulla prima, nell'ambito di un rafforzamento dell'identità editoriale delle singole testate.

  Il deputato Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), nell'esprimere un giudizio Pag. 101sostanzialmente positivo sul lavoro sin qui svolto dalla Commissione, ringrazia il relatore per la bozza di risoluzione presentata, perché mette al centro la necessità di un cambiamento dell'informazione della Rai, sulla cui necessità non occorre risalire alla riforma del 1975, come ha fatto il direttore generale, ma è sufficiente ricordare quanto accaduto in occasione dei fatti verificatisi a Parigi lo scorso 7 gennaio. Che vi sia necessità di una riforma dell'informazione è confermato anche da quanto constatato direttamente dalla Commissione in occasione della sua visita a Saxa Rubra. Si dichiara perciò favorevole a tutte le misure dirette all'efficientamento dell'area informativa, purché non pregiudichino le esigenze del pluralismo. Occorre dunque verificare se il piano risponda a queste due finalità. In tal senso, bene ha fatto il relatore a richiamare il vigente quadro normativo che definisce il perimetro all'interno del quale si esercitano i poteri di indirizzo della Commissione nei confronti della società concessionaria.
  È del parere che l'esame di questa bozza di risoluzione non possa essere in alcun modo disgiunto da quelle riforme complessive della Rai cui pure si è fatto riferimento sia da parte del sottosegretario Giacomelli relativamente al canone, sia da parte del Presidente del Consiglio per quel che concerne la governance aziendale.
  Passando poi alla parte degli impegni, evidenzia come il punto 1 tenga conto del complesso di quegli elementi che sono emersi nel corso delle audizioni a favore della creazione di un'unica newsroom, soluzione che appare preferibile considerate le difficoltà tecniche di realizzazione e la disomogeneità delle due newsroom proposte dal direttore generale.
  Il punto 3 è di grande rilievo perché impegna la Rai a precisare meglio le linee editoriali delle singole testate giornalistiche, ancorché manchi un piano editoriale complessivo relativo all'Azienda che dovrebbe anche informare la Commissione su quale sia il futuro delle diverse reti e su come si stabilisca il legame di queste ultime con le testate giornalistiche.
  Circa il punto 6, con cui si chiede di conoscere quanti e quali risparmi saranno realizzati con il progetto, ne condivide pienamente il contenuto, anche perché nel corso delle audizioni svolte su questo punto si sono avuti riscontri diversi. Sarebbe quindi anche favorevole a un suo rafforzamento al fine di renderlo più incisivo.
  Di particolare rilievo è anche il punto 10 che si riferisce all'informazione regionale, che è un elemento costitutivo del Contratto di servizio, e per questo motivo ritiene che la TGR non possa essere considerata solo come un ufficio di corrispondenza.
  Concorda poi con l'impostazione del punto 16 di cui condivide pienamente le previsioni.
  Osserva infine che il merito di questa risoluzione è quello di offrire qualche spunto in più e delle certezze maggiori al progetto di riforma dell'informazione Rai proposto dal direttore generale.
  Propone quindi di chiedere al relatore di riformulare la bozza di risoluzione da lui presentata lo scorso 8 gennaio, al fine di poter pervenire all'approvazione di un documento condiviso.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) condivide i dubbi espressi dai colleghi sull'eccessiva prudenza del testo, anche perché la Commissione non è allo stato attuale in grado di conoscere come questo progetto di riforma si collochi nell'ambito di quella più complessiva della Rai.
  Continua a lamentare la mancanza di trasparenza e di dati relativi alla gestione della Rai e della sua informazione.
  Infine, mentre inizialmente era dell'avviso che il progetto di riforma fosse funzionale a una lottizzazione monodirezionale della Rai, dopo l'ampia istruttoria svolta ritiene che esso risponda soprattutto a un'esigenza personale del direttore generale, che non è a piena conoscenza del prodotto Rai.

  Il deputato Michele ANZALDI (PD), con riferimento alle critiche che nei giorni scorsi il direttore generale della Rai ha rivolto alla Commissione, che avrebbe impiegato un tempo eccessivo nell'esame del Pag. 102progetto di riforma dell'informazione, fa presente che mentre sono noti i tempi della Commissione per l'ampia pubblicità che è data ai suoi lavori, non altrettanto si può dire per la Rai di cui non sono noti tempi, modalità e costi di elaborazione del progetto.

  Roberto FICO, presidente, nel concordare sulla necessità di arrivare ad un testo condiviso, precisa di aver già provveduto a replicare alla Rai sul punto sollevato dal collega Anzaldi.

  Il deputato Pino PISICCHIO, relatore, ringrazia tutti i colleghi intervenuti per la ricchezza delle considerazioni svolte e degli spunti di riflessione offerti. Precisa ancora una volta che questa risoluzione prevede degli impegni vincolanti per il consiglio di amministrazione della Rai.
  Le sollecitazioni giunte vanno nella direzione di arrivare a un documento condiviso. Accoglie quindi gli inviti provenienti dal collega Peluffo e dal presidente di procedere a una riformulazione del testo che quanto prima sottoporrà all'attenzione di tutti i commissari.

  Roberto FICO, presidente, dichiara chiusa la discussione generale e rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.10

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI.

  L'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi si è riunito dalle 9.10 alle 9.20.