CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 dicembre 2014
354.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale
COMUNICATO
Pag. 124

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 10 dicembre 2014. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI.

  La seduta comincia alle 8.10.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri – note metodologiche e fabbisogni standard per ciascun comune delle regioni a statuto ordinario, relativi alle seguenti funzioni: istruzione pubblica, viabilità, trasporti, gestione del territorio e dell'ambiente, servizio di smaltimento dei rifiuti, settore sociale, asili nido.
Atto n. 120.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato, da ultimo, nella seduta del 4 dicembre 2014.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, invita i relatori a fare il punto sull'elaborazione dello schema di parere che dovrà Pag. 125essere reso, al più tardi, entro la prossima settimana.

  La senatrice Maria Cecilia GUERRA (PD), relatrice, fa presente che, insieme al relatore D'Incà, sta procedendo all'elaborazione di una proposta di parere, con valutazioni convergenti. Conta pertanto di presentare un'unica proposta, sebbene si tratti di un lavoro non facile che è diretto a inserire le valutazioni sulle note metodologiche dei fabbisogni standard nel quadro istituzionale in corso di cambiamento. In particolare, si tratta di considerare l'evoluzione che sta subendo l'ente provincia e il mutamento delle funzioni dei comuni, unitamente al relativo finanziamento.
  I temi che potranno essere affrontati nel parere riguardano, tra l'altro, il ruolo della decisione politica su questioni che assumono un rilievo non esclusivamente tecnico; si riferisce, ad esempio, alla scelta di sterilizzare alcune variabili che incidono sulla determinazione dei fabbisogni standard o alla scelta di considerare altre variabili quali obiettivi prefissati da raggiungere.
  Richiama quindi le scelte adottate dalle note metodologiche con riguardo al fattore territoriale, al costo del personale e ai servizi non esercitati da taluni enti. Occorrerà poi valutare la costruzione di un vero e proprio sistema perequativo e la transizione dall'attuale Fondo di solidarietà. È evidente che tutto questo presuppone un chiarimento in ordine alla direzione che si intende seguire.
  Sono, inoltre, da considerare ulteriori aspetti, quali l'adozione di indicatori di sintesi che permettano di semplificare la lettura dei dati, anche in vista del loro aggiornamento.
  Infine, occorrerà valutare in quale modo sia possibile estendere l'ambito di applicazione delle procedure concernenti i fabbisogni standard anche ai comuni e alle province appartenenti ai territori delle regioni a statuto speciale.
  Ulteriore aspetto rilevante è costituito dall'adeguamento cui potranno essere sottoposti i fabbisogni standard alla luce della diversa distribuzione delle funzioni tra gli enti territoriali.

  Il deputato Federico D'INCÀ (M5S), relatore, concorda con i rilievi della relatrice Guerra, cui riconosce un'elevatissima competenza in materia. Occorre preliminarmente capire quali siano le intenzioni del Governo con riguardo all'utilizzazione dei dati concernenti i fabbisogni standard e all'assegnazione del 20 per cento del Fondo di solidarietà sulla base di tali fabbisogni.
  Auspica un corretto impiego delle risorse finanziarie, come pure la tempestiva individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni che debbono essere assicurati su tutto il territorio nazionale (LEP). È necessario procedere al completamento del quadro istituzionale di riferimento. Ribadisce, quindi, la necessità che il Governo fornisca chiare indicazioni sulla direzione che vuole intraprendere. Il presidente della Commissione potrà rappresentare tale esigenza.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che il Sottosegretario Zanetti ha fatto presente di non essere in grado di prendere parte all'odierna riunione.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri – note metodologiche e fabbisogni standard per ciascuna provincia delle regioni a statuto ordinario, relativi alle seguenti funzioni: istruzione pubblica e gestione del territorio.
Atto n. 121.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato, da ultimo, nella seduta del 4 dicembre 2014.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, invita i relatori a fare il punto sull'elaborazione dello schema di parere che dovrà essere reso, al più tardi, entro la prossima settimana.

  Il senatore Vincenzo GIBIINO (FI-PdL), relatore, si associa ai rilievi già svolti con riguardo allo schema di decreto concernente i fabbisogni standard dei comuni. Il tema risulta ancor più complicato per le Pag. 126province, per le quali non è dato sapere quale sia il loro destino, se e quando saranno soppresse e quali saranno gli enti chiamati a rilevare le relative funzioni.
  Nello schema di parere in corso di elaborazione dovrà essere richiamato il tema dell'estensione alle regioni a statuto speciale del processo concernente i fabbisogni standard. Richiama, in particolare, l'esperienza della Regione siciliana, per la quale è tuttora in corso il dibattito sull'applicazione degli articoli 36 e 37 dello Statuto, concernenti le modalità specifiche di finanziamento della regione e, in particolare, l'attribuzione del gettito prodotto sul territorio, anche laddove sia stato prodotto da imprese aventi alcuni stabilimenti nella regione e sede legale al di fuori della regione medesima.
  Nel parere dovranno, inoltre, essere messi in evidenza ulteriori aspetti. In primo luogo, occorrerà indicare in quale modo il riassetto delle province tuttora in corso – oltre alla prospettiva di una loro definitiva soppressione nell'ambito della complessiva riforma della parte seconda della Costituzione – condizioni la determinazione dei fabbisogni standard. L'attribuzione delle funzioni a diversi livelli di governo incide in misura significativa, infatti, sulla stessa entità della spesa e sulla determinazione dei fabbisogni standard.
  Dovrà poi essere sottolineata la necessità di individuare anche livelli quantitativi standard dei servizi, in modo da poter fornire, per ciascun ente, gli elementi informativi che permettano di confrontare il livello del servizio effettivamente offerto con l’output standard. Inoltre dovrà essere indicata la necessità di verificare che i calcoli effettuati dallo schema di decreto partendo dai dati del 2010 siano costantemente aggiornati, tenendo conto, tra l'altro, dei successivi, molteplici interventi sulle finanze degli enti locali.
  Tra le osservazioni dovrebbe essere indicata l'esigenza che il Governo chiarisca le modalità di aggiornamento dei fabbisogni standard alla luce dell'attuazione in corso della legge n. 56 del 2014 e del processo di revisione costituzionale, anche con riguardo: alla diversa attribuzione delle funzioni provinciali e al loro finanziamento; al finanziamento e ai fabbisogni standard degli enti assegnatari delle nuove funzioni e alla continuità delle funzioni medesime; all'efficienza dei servizi.

  Il deputato Roger DE MENECH (PD) chiede di potere disporre della proposta di parere, sottolineando, peraltro, che pare mancare qualche ingranaggio nella costruzione dei fabbisogni standard. Rileva che sembra a rischio l'esercizio delle funzioni fondamentali delle province. Occorrerebbe stabilire quale sia il livello minimo che le province sono chiamate a garantire nei confronti dei cittadini.
  Rileva inoltre che sarebbe necessario disporre di un monitoraggio concernente l'esercizio di talune funzioni nelle Regioni a statuto speciale, ad esempio con riguardo alla manutenzione delle strade e all'istruzione. Sarebbe in tal modo più agevole valutare l'incidenza sui costi di talune realtà, ad esempio nei territori di montagna, che sono senz'altro zone maggiormente disagiate. Spetterà poi alla politica individuare i livelli minimi dei servizi che devono essere assicurati: si tratta, infatti, di un elemento che non può essere rapportato esclusivamente alle disponibilità finanziarie dell'ente.
  È inoltre necessario aggiornare i dati del 2010 alla situazione odierna. Sottolinea che il ricorso ai tagli lineari non risulta più sopportabile dagli enti e che occorre assicurare una coerenza complessiva rispetto alla nuova articolazione dell'ordinamento. Il parere che la Commissione esprimerà dovrebbe indicare chiaramente tali linee e farsi carico di un elemento centrale: il costo dei servizi, necessario per assicurarne l'efficienza.

  Il senatore Stefano COLLINA (PD) invita a non confondere l'attuale transizione istituzionale con le note metodologiche in esame e ricorda che, a seguito dei tagli operati, solo quattro province si sono trovate in una situazione di dissesto finanziario. Rileva peraltro che non è dato riscontrare un automatismo che consenta di gestire il passaggio di funzioni e relativi Pag. 127costi dalle province ad altri enti, sì da evitare il dissesto di un maggior numero di amministrazioni. Occorre pertanto distinguere i vari aspetti della fase in atto. Le note metodologiche all'esame della Commissione non sembrano essere lo strumento più appropriato da utilizzare per incidere sulla transizione in essere.

  La senatrice Magda Angela ZANONI richiama l'attenzione sulla richiesta, da lei già avanzata, di potere disporre dei dati relativi ai costi determinati dal processo di individuazione dei fabbisogni standard.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, precisa di avere già scritto al Ministro dell'economia e delle finanze per potere acquisire i dati richiesti dalla senatrice Zanoni.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 8.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 8.35 alle 8.40.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 10 dicembre 2014. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI.

  La seduta comincia alle 19.20.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri – note metodologiche e fabbisogni standard per ciascun comune delle regioni a statuto ordinario, relativi alle seguenti funzioni: istruzione pubblica, viabilità, trasporti, gestione del territorio e dell'ambiente, servizio di smaltimento dei rifiuti, settore sociale, asili nido.
Atto n. 120.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato, da ultimo, nella seduta antimeridiana.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, ricorda che la Commissione è stata convocata questa sera affinché i relatori potessero presentare le proprie proposte di parere e gli altri componenti della Commissione potessero avere un congruo termine per valutarne i contenuti.

  La senatrice Maria Cecilia GUERRA (PD), relatrice, presenta una proposta di parere relativa all'atto n. 120, sui fabbisogni standard dei comuni (vedi allegato 1) predisposta d'intesa con il relatore D'Incà; d'intesa con il relatore Gibiino ha inoltre predisposto una proposta di parere sull'atto n. 121, sui fabbisogni standard delle province.
  Le due proposte di parere sono ispirate ai principi illustrati nel corso della riunione di questa mattina.
  Entrambe riconoscono il rilievo dei fabbisogni standard. Per quanto riguarda le province sussistono alcune questioni legate al quadro istituzionale in mutamento e, in particolare per i comuni, manca un quadro complessivo circa il funzionamento del meccanismo perequativo, specialmente in assenza delle capacità fiscali. Occorre pertanto completare le caselle mancanti del sistema, tra cui i livelli essenziali delle prestazioni e gli obiettivi di servizio.
  Il nocciolo delle proposte di parere è tuttavia costituito dai rilievi concernenti direttamente le note metodologiche. Sono pertanto evidenziate alcune esigenze di chiarimento sul metodo seguito. In particolare sono indicati gli snodi sui quali occorre una scelta da parte del decisore politico, in quanto tali snodi non possono essere risolti esclusivamente in sede tecnica.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, ricorda che i relatori hanno avuto un primo Pag. 128confronto con il Governo. Nella prossima seduta, il Governo potrà rappresentare la propria posizione davanti alla Commissione sulle diverse questioni poste.
  Avverte che il termine per la presentazione di proposte modificative o alternative alla proposta di parere presentata dai relatori è fissato per lunedì 15 dicembre 2014, alle ore 19.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri – note metodologiche e fabbisogni standard per ciascuna provincia delle regioni a statuto ordinario, relativi alle seguenti funzioni: istruzione pubblica e gestione del territorio.
Atto n. 121.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato, da ultimo, nella seduta antimeridiana.

  La senatrice Maria Cecilia GUERRA (PD), relatrice, presenta una proposta di parere relativa all'atto n. 121, sui fabbisogni standard delle province (vedi allegato 2), predisposta d'intesa con il relatore Gibiino.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, ricorda che, come già per la precedente proposta di parere, eventuali proposte modificative o alternative potranno essere presentate entro le ore 19 di lunedì 15 dicembre 2014.

  La seduta termina alle 19.30.

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