CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 27 novembre 2014
345.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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INDAGINE CONOSCITIVA

  Giovedì 27 novembre 2014. — Presidenza del Presidente Donatella FERRANTI. – Interviene il viceministro della giustizia Enrico Costa.

  La seduta comincia alle 10.40.

Indagine conoscitiva in relazione all'esame della proposta di legge C. 925-B, approvata dalla Camera e modificata dal Senato, in materia di diffamazione, di diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di diffusione, di ingiuria e di condanna del querelante nonché di segreto professionale. Ulteriori disposizioni a tutela del soggetto diffamato. Audizione di: Giovanni Guzzetta, ordinario di Istituzioni di diritto pubblico presso l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, di Fabrizio Merluzzi, avvocato, di Fabio Alonzi, avvocato, e di rappresentanti dell'Associazione nazionale stampa online.
(Svolgimento e conclusione).

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Introduce, quindi, l'audizione.

  Svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione Giovanni GUZZETTA, ordinario di Istituzioni di diritto pubblico presso l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Fabio ALONZI, avvocato e Fabrizio MERLUZZI, avvocato.

  Intervengono per porre quesiti e formulare osservazioni i deputati Franco VAZIO (PD), Andrea COLLETTI (M5S), Donatella FERRANTI, presidente, e Francesca BUSINAROLO (M5S).

  Rispondono ai quesiti posti Giovanni GUZZETTA, ordinario di Istituzioni di diritto pubblico presso l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Fabio ALONZI, avvocato e Fabrizio MERLUZZI, avvocato.

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  Svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione Benedetto LIBERATI, Presidente dell'Associazione nazionale stampa online.

  Donatella FERRANTI, presidente, ringrazia gli auditi e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 12.10.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 27 novembre 2014. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. — Interviene il viceministro della giustizia Enrico Costa.

  La seduta comincia alle 12.10.

5-04036 Francesco Saverio Romano: Sui rimedi risarcitori per la violazione dell'articolo 3 della CEDU.

  Il viceministro Enrico COSTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

  Francesco Saverio ROMANO (FI-PdL), replicando, ringrazia il governo per la tempestiva e particolareggiata risposta, la quale, tuttavia, non è esaustiva rispetto al tema drammatico oggetto della sua interrogazione, quale è la condizione inumana nella quale quotidianamente vivono i detenuti nelle carceri.
  Sottolinea come dalle visite nelle carceri si possa constatare la situazione di degrado umano che in esse si va sempre più diffondendo. L'inadeguatezza delle carceri italiane è stata accertata più volte dalla Corte EDU, fino a giungere alla nota sentenza Torreggiani che ha accertato, nei casi esaminati, la violazione dell'articolo 3 della Convenzione a causa della cronica situazione di sovraffollamento delle carceri.
  In risposta a questa sentenza, che imponeva l'obbligo all'Italia di trovare delle soluzioni, il decreto-legge 26 giugno 2014, n. 92, convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 117, ha previsto rimedi di tipo risarcitorio in favore di detenuti e internati che siano stati sottoposti a condizioni di detenzione inumani o degradanti, in violazione dell'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU). È di tutta evidenza che lo strumento risarcitorio non è altro che una foglia di fico dietro la quale nascondere all'Europa la vergogna del degrado delle carceri italiane. Inoltre, questi rimedi risarcitori non riescono ad avere una soddisfacente applicazione nella pratica, in quanto le disposizioni che li prevedono si prestano a dubbi interpretativi, che portano ad una sostanziale disapplicazione della normativa. Le circostanze che alcune interpretazioni (specialmente per le detenzioni pregresse) della normativa da parte della magistratura di sorveglianza determinano la sterilizzazione dell'intera ratio della norma risarcitoria, lasciando il detenuto privo di qualsiasi tutela effettiva, e che, contestualmente, non viene sanata la grave situazione delle carceri stanno a significare l'Italia andrà sicuramente incontro a quella condanna pecuniaria che per ora è stata solamente sospesa dalla Corte EDU. Invita il governo a prendere atto che le risposte legislative che l'Italia ha dato alla Corte EDU sono del tutto inadeguate: da un lato, vi è un risarcimento inadeguato a favore dei detenuti che hanno vissuto o continuano a vivere in condizioni inumane, dall'altro vi è la normativa scritta male e, quindi, disapplicata in molti casi. Non crede che il tavolo tecnico, al quale è fatto riferimento nella risposta, possa essere una soluzione adeguata.
  Richiamando la sua esperienza di Ministro per le politiche agricole e forestali, ricorda che, al fine di assicurare il benessere dell'animale, le disposizioni vigenti Pag. 19prevedono che a ciascun maiale debbano essere assicurati tre metri quadrati per la stabulazione fissa e che il medesimo animale non può essere trasportato per tratte superiori a 500 chilometri. In Italia queste condizioni non sono rispettate per i detenuti, che in molti casi sono costretti a mangiare negli stessi locali dove si trovano i servizi igienici. Si può pertanto dire che in Italia i detenuti vivono in condizioni peggiori di quelle nelle quali vivono, ai sensi di legge, i maiali.
  Ritiene, quindi, che la risposta del Governo debba essere considerata insoddisfacente in quanto l'unica soluzione dovrebbe essere quella di intervenire mediante un atto di decretazione urgente volto a dirimere le questioni interpretative che hanno portato ad una sostanziale disapplicazione degli strumenti risarcitori previsti dal decreto-legge n. 92 del 2014, così come modificato dalla legge n. 117 dello stesso anno.

  La seduta termina alle 12.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 27 novembre 2014.

  L'ufficio di presidenza si è svolto dalle 12.30 alle 12.50.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Modifiche al codice penale in materia di prescrizione dei reati.
C. 1174 Colletti, C. 1528 Mazziotti Di Celso e C. 2150 Ferranti.

COMITATO RISTRETTO

Modifiche agli articoli 438 e 442 del codice di procedura penale. Inapplicabilità del giudizio abbreviato ai delitti puniti con la pena dell'ergastolo.
C. 1129 Molteni.

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