CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 novembre 2014
333.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 12 novembre 2014. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 14.50.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo commerciale tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Colombia e la Repubblica di Perù, dall'altra, fatto a Bruxelles il 26 giugno 2012.
C. 2425 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Diego ZARDINI (PD), relatore, fa presente che la Commissione è chiamata a esaminare, ai fini del prescritto parere alla III Commissione, il disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell'Accordo commerciale tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Colombia e la Repubblica di Perù, dall'altra, fatto a Bruxelles il 26 giugno 2012. Ricorda che l'Accordo commerciale tra l'Unione europea, da una parte, e la Colombia e il Perù, dall'altra, è stato firmato a Bruxelles il 26 giugno 2012. Si tratta del primo accordo commerciale stipulato dall'Unione europea dopo l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona. Il Trattato prevede che il Parlamento europeo dia la propria approvazione in materia di accordi commerciali e di associazione, espressa per l'accordo in esame l'11 dicembre 2012. Precisa che l'Accordo potrà in seguito, se se ne verificheranno le condizioni, essere esteso agli altri due membri della Comunità Andina: Ecuador e Bolivia. Segnala che il 14 luglio 2014, l'Ecuador ha siglato a Bruxelles un'intesa che gli consentirà di entrare a far parte dell'Accordo commerciale in questione. Evidenzia che trattandosi di un Accordo misto, per l'entrata in vigore di tutte le sue disposizioni, è necessaria la ratifica di tutti gli Stati membri dell'UE e che l'Italia ha firmato tale accordo il 14 giugno 2012. Evidenzia altresì che, sulla base dell'articolo 330, comma 3, l'Accordo è entrato in vigore in via transitoria il 1o marzo 2013 tra l'UE e il Perù e, a partire dal 1o agosto 2013, tra UE e Pag. 78Colombia. Ricorda quindi che l'Accordo è stato ratificato dal Perù l'8 febbraio 2013 e dalla Colombia il 18 luglio 2013.
   Nel passare all'esame dei contenuti dell'Accordo, che istituisce un importante quadro giuridico per la liberalizzazione degli scambi di merci, servizi e capitali tra Colombia e Perù, da una parte, e i Paesi dell'Unione europea, dall'altra, osserva che i suoi punti chiave sono l'eliminazione delle tariffe, l'eliminazione di altri ostacoli al commercio di beni, l'accesso al mercato degli appalti pubblici e dei servizi, con ampio spazio per i concorrenti europei di partecipare ai mercati più significativi, la protezione del diritto di proprietà intellettuale, maggiore competitività e trasparenza sulle sovvenzioni, la previsione di un sistema di soluzione delle controversie efficiente e semplificato, oltre che in linea con i principi dell'UE. Sottolinea inoltre che esso è teso a promuovere, inoltre, nuove opportunità per la crescita economica dei due Paesi andini, offrendo adeguate garanzie per assicurare che le nuove relazioni commerciali e i nuovi investimenti tra le Parti saranno in linea con uno sviluppo sostenibile, promuovendo e preservando un alto livello di standard di protezione ambientale e del lavoro. Rileva che sono, infine, previste assistenza tecnica e iniziative di capacity building, volte a promuovere la competitività e il potenziale innovativo in Perù e Colombia.
  Fa presente che l'Accordo si compone di 337 articoli suddivisi in 14 Titoli, articolati quindi in Capi.
  In particolare, per quanto concerne i profili di competenza della Commissione, segnala che il Titolo VI (articoli 172-194) disciplina gli appalti pubblici. Le Parti si impegnano, tra l'altro, a garantire un trattamento a beni, servizi e ai fornitori dell'altra Parte non meno favorevole di quello riservato a beni servizi e fornitori interni.
  Rileva altresì che il Titolo IX (articoli 267-286) contiene invece disposizioni in materia di commercio e sviluppo sostenibile. Le Parti si impegnano a favorire lo sviluppo sostenibile per il benessere delle generazioni presenti e future nell'ambito degli impegni assunti a livello internazionale (Dichiarazione di Rio, Obiettivi di Sviluppo del Millennio, eccetera), cooperando per affrontare le sfide globali, per tutelare la biodiversità, le risorse forestali, i prodotti ittici. L'articolo 269 impegna le Parti a applicare nel proprio territorio le norme fondamentali del lavoro riconosciute a livello internazionale, definite dalle convenzioni dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro e, in particolare, quelle relative al lavoro minorile, impegnandosi anche a eliminare le discriminazioni nei confronti dei lavoratori migranti.
   Con riferimento al disegno di legge di autorizzazione alla ratifica, segnala che esso consta di quattro articoli. I primi due contengono, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo. L'articolo 3 reca la copertura finanziaria del provvedimento, il cui onere viene individuato in 25.840 euro annui a decorrere dal 2014, cui si provvede mediante riduzione dello stanziamento del Fondo speciale di parte corrente «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze. Segnala infine che il disegno di legge è corredato della Relazione tecnica, molto dettagliata, che riconduce le spese di attuazione dell'Accordo al solo ambito dell'assistenza reciproca in materia doganale, oggetto dell'Allegato V, oltre che dell'Analisi Tecnico-Normativa (ATN) e dell'Analisi dell'Impatto della Regolamentazione.
  Ciò premesso, ritiene che la Commissione, per quanto attiene ai propri ambiti di competenza, possa esprimere un parere favorevole sul provvedimento in esame.

  Patrizia TERZONI (M5S), nell'illustrare, a nome del suo gruppo, una proposta di parere alternativa (vedi allegato), rileva che l'Accordo, pregiudica i processi di integrazione regionale in corso nei paesi andini. Fa presente, inoltre, che il Ministro degli esteri dell'Ecuador ha descritto l'Accordo in questione come un vero e proprio trattato di libero scambio, in grado di distruggere l'economia, l'artigianato e l'industria del Paese. Sottolinea, infatti, che Pag. 79gli accordi negoziati con l'UE favoriscono gli interessi delle multinazionali europee in tali aree, pregiudicando la possibilità di integrazione economica regionale e la sovranità degli Stati e riaffermando il paradigma del libero scambio attraverso la liberalizzazione dell'accesso alle risorse naturali e a settori strategici. Evidenzia, infine, che i predetti accordi possono acutizzare i conflitti esistenti in Colombia, in Perù e nella regione centroamericana, provocando la resistenza della popolazione e la mobilitazione sociale in difesa del territorio e delle sue risorse naturali.

  Ermete REALACCI, presidente, rileva l'opportunità di approfondire le questioni testé evidenziate dall'onorevole Terzoni, prima di procedere alla votazione della proposta di parere.

  Diego ZARDINI (PD), relatore, concorda con il presidente, riservandosi, quindi, di riferire ai membri della Commissione all'esito dei necessari approfondimenti istruttori.

  Alessandro BRATTI (PD), concordando con il presidente e con il relatore, ritiene opportuno effettuare ulteriori approfondimenti in vista della votazione della proposta di parere.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.25.

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