CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 5 novembre 2014
329.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 19

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 5 novembre 2014. — Presidenza del presidente Elio VITO. – Interviene il sottosegretario di Stato alla difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 14.10.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2015).
C. 2679-bis Governo.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2015 e bilancio pluriennale per il triennio 2015-2017.
C. 2680 Governo.
Tabella n. 11: Stato di previsione del Ministero della difesa per l'anno finanziario 2015 e per il triennio 2015-2017.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 4 novembre 2014.

  Vincenzo D'ARIENZO, relatore, intervenendo in merito all'organizzazione dei lavori della Commissione, evidenzia la necessità di disporre di ulteriore tempo per approfondire il dibattito, anche al fine di sviluppare fino in fondo il confronto avviato sui provvedimenti in titolo tra le forze parlamentari ed il Governo. Prospetta quindi la possibilità di rinviare alla giornata di domani il seguito dell'esame, anche per avere più tempo per predisporre la sua proposta di relazione, che al momento non è pronta.

  Elio VITO, presidente, ricorda che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, aveva stabilito di non svolgere sedute nella giornata di giovedì, anche al fine di consentire la partecipazione dei deputati interessati ai lavori della Conferenza interparlamentare sulla Politica estera e di sicurezza comune Pag. 20(PESC) e la Politica di sicurezza e difesa comune (PSDC), che si svolgeranno giovedì 6 e venerdì 7 nell'aula del Senato della Repubblica. Chiede, quindi, al relatore se sia in grado di presentare una proposta di relazione entro oggi, rilevando che, in questo caso, la Commissione potrebbe tornare a riunirsi al termine dei lavori odierni dell'Assemblea per approvare la relazione per la Commissione bilancio.

  Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) precisa che la necessità di prevedere sedute dedicate all'esame dei disegni di legge di stabilità e di bilancio anche nella giornata di giovedì era stata prospettata dal suo gruppo anche in precedenza e nelle sedi opportune. Ribadisce, dunque, a nome del proprio gruppo, la richiesta di rinviare dell'esame a domani.

  Elio VITO, presidente, preso atto della richiesta del gruppo del Partito democratico, avverte che la Commissione sarà convocata alle ore 13 di domani, durante la chiama dei senatori per l'elezione di due giudici della Corte costituzionale da parte del Parlamento in seduta comune.
  Comunica quindi che sono stati presentati sei emendamenti al disegno di legge di stabilità 2015 (vedi allegato 1). Avverte che sotto il profilo della copertura finanziaria la presidenza ritiene ammissibili tutti gli emendamenti, in considerazione del fatto che recano una compensazione. Fa peraltro presente che, ove gli emendamenti dovessero essere approvati dalla Commissione Difesa ovvero fossero respinti e ripresentati alla Commissione Bilancio, la presidenza di quest'ultima potrebbe dichiararli inammissibili all'esito di una verifica dell'effettiva adeguatezza delle compensazioni da essi proposte.
  Quanto all'estraneità di materia, osserva che presenta qualche profilo di criticità l'emendamento Cirielli 2679-bis/IV/17.1, il quale estende anche al personale delle Forze armate la possibilità di richiedere, in alternativa al collocamento in ausiliaria, lo specifico indennizzo già riconosciuto alle Forze polizia ad ordinamento militare dall'articolo 3, comma 7, ultimo periodo, del decreto legislativo n. 165 del 1997. Considerato tuttavia che numerose disposizioni del disegno di legge di stabilità toccano istituti riconducibili all'ambito del trattamento economico e delle indennità spettanti al personale delle Forze armate, la presidenza ritiene ammissibile l'emendamento in questione.
  Chiede al relatore se sia in grado di esprimere il parere sugli emendamenti già da oggi.

  Vincenzo D'ARIENZO, relatore, pur condividendo la finalità dell'emendamento Cirielli 2679-bis/IV/17.1, che estende al personale delle Forze armate la possibilità di esercitare un'opzione tra il collocamento in ausiliaria e la liquidazione del trattamento di pensione con un sistema che incrementa il montante individuale dei contributi di un importo pari a cinque volte la base imponibile dell'ultimo anno di servizio, esprime parere contrario sulla proposta emendativa in ragione della criticità della compensazione proposta, che ritiene non adeguata.
  Esprime parere contrario sugli emendamenti Cirielli 2679-bis/IV/21.1 e 2679-bis/IV/21.2, in considerazione sia della criticità della copertura finanziaria proposta sia del fatto che il Governo ha già manifestato attenzione nei confronti del personale del comparto Difesa, sicurezza e soccorso, impegnandosi a non prorogare integralmente, dopo il 1o gennaio 2015, il blocco dei meccanismi di adeguamento retributivo che riguardano tale personale e a prevedere idonee forme di ristoro.
  Esprime parere contrario, per motivi connessi alla criticità della compensazione, a suo avviso inadeguata, anche sull'emendamento Cirielli 2679-bis/IV/21.3, mentre motiva il parere contrario sull'emendamento Cirielli 2679-bis/IV/21.4 in ragione del fatto che esso va in direzione contraria alla volontà già espressa dal Parlamento in altre occasioni nel senso della riduzione del personale dirigente delle Forze armate.
  Infine, esprime parere contrario sull'emendamento Petrenga 2679-bis/IV/31.1, non ritenendo opportuno mantenere un automatismo che permette ad alcuni ufficiali Pag. 21di conseguire un grado di vertice delle Forze armate per effetto di mera anzianità.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO esprime parere conforme a quello del relatore, esprimendo apprezzamento per il lavoro accurato e complesso da lui svolto e sottolinea che gli emendamenti possono essere presentati anche presso la Commissione Bilancio, dove potranno essere svolti gli opportuni approfondimenti di carattere finanziario sulle varie proposte emendative.

  Edmondo CIRIELLI (FdI-AN) osserva che le proposte emendative a sua firma affrontano seri problemi che riguardano il personale delle Forze armate e sono essenzialmente volte a eliminare le conseguenze negative provocate nella scorsa legislatura dal decreto-legge n. 78 del 2010. Rammenta, peraltro, di non aver partecipato al voto di quel provvedimento, in dissenso con il Governo di allora, che introdusse una norma di blocco delle progressioni retributive che doveva avere un effetto limitato a un solo triennio e che, invece, è stata successivamente prorogata.
  Ritiene inaccettabile colpire il personale del comparto difesa e sicurezza, del quale l'ordinamento espressamente riconosce la specificità. Sottolinea come una caratteristica determinante degli stipendi di tale personale sia proprio quella della loro progressione collegata all'età e alle promozioni, evidenziando come le misure di blocco adottate nel 2010 siano risultate di conseguenza più penalizzanti per il personale militare che non per il personale delle altre pubbliche amministrazioni; al riguardo rileva ad esempio come gli altri pubblici dipendenti possano in generale beneficiare di un'indennità di risultato che non spetta invece al personale militare.
  Mostra, quindi, disappunto per il fatto che il gruppo del Partito democratico abbia scelto di non sostenere le posizioni che aveva assunto a favore del personale militare quando era all'opposizione e sottolinea come le misure contenute nel disegno di legge di stabilità siano il frutto di una precisa scelta politica di cui il Governo dovrà rispondere al Paese, chiarendo le ragioni per le quali ha stabilito di non dare il giusto riconoscimento economico al personale delle Forze armate.

  Vincenzo D'ARIENZO, relatore, sottolinea lo sforzo fatto dal Governo per evitare la proroga integrale del blocco dei meccanismi di adeguamento retributivo nel 2015, che riguarderà solo una parte del personale, rimarcando che in ogni caso a partire dal 2016 verranno meno del tutto gli effetti negativi delle disposizioni che ora vengono ulteriormente prorogate. Manifesta, quindi, la propria disponibilità a dare il giusto rilievo alle questioni relative al personale del comparto difesa e sicurezza, riservandosi di affrontarle adeguatamente nella sua proposta di relazione per la Commissione bilancio.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO assicura la massima disponibilità anche del Governo a valutare gli eventuali spunti che dovessero essere emergere dalla relazione della Commissione.

  La Commissione respinge l'emendamento Cirielli 2679-bis/IV/17.1.

  Michele PIRAS (SEL) preannuncia un voto favorevole da parte del gruppo di SEL sugli emendamenti Cirielli 2679-bis/IV/21.1 e 2679-bis/IV/21.2, sottolineando come prima della sospensione dei lavori parlamentari per la pausa estiva il Parlamento abbia respinto diverse mozioni tendenti alla rimozione del blocco stipendiale da subito e abbia approvato, invece, una mozione della maggioranza che impegnava il Governo a rimuovere il blocco dal 1o gennaio 2015.
  Osserva che gli impegni presi in Parlamento dovrebbero essere vincolanti, mentre ciò non avviene in questo caso, poiché nella legge di stabilità sono stati prorogati gli effetti dell'articolo 9 del decreto-legge n. 78 del 2010. È vero che si tratta di una proroga parziale, ma è anche vero che questo è dipeso dal fatto che il Pag. 22Governo è stato costretto a condurre trattative con le rappresentanze militari di fronte alla paventata ipotesi di uno sciopero da parte del personale delle Forze armate.
  Ritiene che le risorse necessarie a sbloccare gli stipendi del personale del comparto difesa e sicurezza, che dal 2010 non vede riconosciuto adeguatamente il proprio lavoro, potrebbero essere reperite, ad esempio, rinunciando all'introduzione del cosiddetto «bonus bebè», che rischia di essere una misura solo demagogica, e saluta favorevolmente lo stralcio, disposto dalla Presidenza della Camera, delle norme che dimezzavano la rappresentanza militare, il cui inserimento nel disegno di legge di stabilità poteva essere letto come una sorta di ritorsione del Governo a seguito di proteste non gradite da parte di una categoria di dipendenti. Ricorda che lo stralcio è avvenuto anche su iniziativa dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione Difesa – che ha tempestivamente segnalato il problema – e del presidente Vito, che ha autorevolmente scritto alla Presidente della Camera per riportarle l'avviso dell'ufficio di presidenza stesso.

   Elio VITO, presidente, ringrazia il deputato Piras per aver ricordato la lettera da lui scritta alla Presidente della Camera per segnalare la presumibile estraneità delle norme sulla rappresentanza militare rispetto al contenuto proprio della legge di stabilità: estraneità poi riconosciuta anche dalla Commissione Bilancio nel suo parere alla Presidente della Camera e dalla stessa Presidente della Camera.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Cirielli 2679-bis/IV/21.1 e 2679-bis/IV/21.2 e respinge gli emendamenti Cirielli 2679-bis/IV/21.3 e 2679-bis/IV/21.4.

  Giovanna PETRENGA (FI-PdL), intervenendo sul proprio emendamento 2679-bis/IV/31.1, chiede al relatore di svolgere un ulteriore approfondimento, anche in considerazione del fatto che la riduzione degli organici della categoria di ufficiali interessata dal comma 19 dell'articolo 31, operata in passato, ha condotto a lasciare un solo ufficiale nei rispettivi ruoli.

  Vincenzo D'ARIENZO, relatore, conferma il proprio parere contrario sulla proposta emendativa.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO conferma a sua volta il parere contrario del Governo.

  La Commissione respinge l'emendamento Petrenga 2679-bis/IV/31.1.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO deposita una nota di approfondimento su alcune delle questioni poste dal relatore nella seduta di ieri (vedi allegato 2).

  Elio VITO, presidente, nel ringraziare il rappresentante del Governo per il contributo dato ai lavori, avverte che la nota sarà pubblicata in allegato al resoconto della seduta odierna.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.

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