CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 29 luglio 2014
280.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

  Martedì 29 luglio 2014. — Presidenza del presidente Alessandro NACCARATO.

  La seduta comincia alle 11.

Introduzione nel codice penale del reato di depistaggio e inquinamento processuale.
Emendamenti C. 559-A Bolognesi.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

  Alessandro NACCARATO, presidente e relatore, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del presidente.

  La seduta termina alle 11.05.

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COMITATO DEI NOVE

  Martedì 29 luglio 2014.

DL 90/2014: Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari.
Emendamenti C. 2486-A Governo.

  Il Comitato si è riunito dalle 13.10 alle 13.15, dalle 15.40 alle 16 e dalle 17.45 alle 18.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 29 luglio 2014 — Presidenza del presidente Francesco Paolo SISTO.

  La seduta comincia alle 13.15.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2013.
C. 2541 Governo.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2014.
C. 2542 Governo.

Tabella n. 2: stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2014 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 8: stato di previsione del Ministero dell'interno per l'anno finanziario 2014.
(Relazioni alla V Commissione).
(Esame congiunto e conclusione – Relazioni favorevoli).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, avverte che non sono stati presentati emendamenti al disegno di legge di assestamento, il cui termine è scaduto alle ore 10 di oggi.

  Renato BALDUZZI (SCpI), relatore, fa presente, relativamente al disegno di legge recante il rendiconto per il 2013 (C. 2541), che con la legge di assestamento 2013 (legge n. 117 del 2013) e le ulteriori variazioni per atto amministrativo intervenute nel corso dell'anno, le dotazioni iniziali di competenza e le autorizzazioni di cassa sono aumentate rispettivamente di 8.078,8 e di 9.133,9 milioni di euro.
  Il conto consuntivo del Ministero dell'interno per il 2013 reca, quindi, stanziamenti definitivi di competenza per complessivi 26.218,5 milioni, con una diminuzione di circa 1.524,2 milioni (-5,5 per cento) rispetto agli stanziamenti risultanti dal rendiconto 2012 (27.742,7 milioni). Il decremento ha riguardato le spese correnti, che sono diminuite passando da 25.759,6 milioni nel 2012 a 25.310,4 milioni nel 2013. Anche le spese in conto capitale subiscono un decremento, passando da 1.862,6 milioni a 783,2 milioni.
  L'incidenza percentuale delle risorse per il Ministero dell'interno sul bilancio dello Stato è stata nel 2013 del 4,4 per cento. A fronte dei citati stanziamenti definitivi di competenza pari a 26.218,5 milioni, e a residui definitivi pari a 2.594,5 milioni (e quindi ad un importo della massa spendibile – risultante dalla somma degli stanziamenti di competenza più i residui – pari a 28.813 milioni), il dato definitivo relativo alle autorizzazioni di cassa è di 27.370,1 milioni (+9.133,9 milioni rispetto alle previsioni iniziali di cassa, di cui 8.487,3 milioni di parte corrente e 631,6 milioni in conto capitale).
  Per quanto riguarda il coefficiente di realizzazione, cioè il rapporto tra autorizzazioni di cassa e massa spendibile, segnala che esso è pari a circa il 95 per cento, in diminuzione rispetto al 2012. Il dato risulta dunque in controtendenza rispetto all'aumento del coefficiente riscontrato negli esercizi precedenti.
  I pagamenti eseguiti in totale nel 2013 sono stati pari a 23.970,9 milioni di euro, con un coefficiente di utilizzo della massa spendibile pari all'83,2 per cento (90,3 per cento era quello del 2012).Pag. 47
  Nel complesso i pagamenti rappresentano l'87,6 per cento delle autorizzazioni di cassa. Per quanto concerne i residui, che nelle previsioni al 1o gennaio 2013 erano pari a 1.883,9 milioni, al 31 dicembre 2013 ammontano a 4.361,3 milioni, di cui 3.603,3 milioni riguardanti le spese correnti e 721,4 milioni le spese in conto capitale. Si registra, quindi, un aumento dei residui finali totali di 1.766,9 milioni pari a circa il 68 per cento.
  Essi sono costituiti per 3.675,5 milioni da somme rimaste da pagare sul conto della competenza (residui di nuova formazione) e per 685,8 milioni da somme rimaste da pagare sul conto dei residui, provenienti dagli esercizi precedenti.
  Per un'analisi approfondita delle finalizzazioni per Missioni e Programmi nonché, più in generale, per una globale verifica della gestione del bilancio 2013 del Ministero dell'interno, rinvia alla Relazione della Corte dei Conti sul Rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2013.
  In particolare, nell'analisi del bilancio del Ministero, la Corte ha messo in rilievo l'inutilizzazione pressoché totale dei Fondi da ripartire, per risorse complessive pari a circa 206 milioni di euro. La maggior parte di tali risorse sono costituite dallo stanziamento di 190 milioni di euro per l'anno 2013, disposto dall'articolo 1, comma 2, del decreto legge n. 120 del 2013 (convertito dalla legge n. 137 del 2013), al fine di fronteggiare le esigenze straordinarie connesse all'eccezionale afflusso di stranieri sul territorio nazionale, per il quale è stato istituito nello stato di previsione del Ministero dell'interno un apposito Fondo (cap. 3009).
  In base alla norma istitutiva, la ripartizione del Fondo deve essere effettuata con decreto del Ministro dell'interno, previa intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze, anche tenendo conto delle esigenze connesse all'accoglienza sul territorio nazionale di donne straniere in stato di gravidanza, nonché di quelle concernenti i comuni maggiormente esposti all'afflusso di stranieri, con particolare riguardo al comune di Lampedusa e Linosa.
  Le risorse del capitolo non risultano impegnate nell'anno 2013. D'altra parte, trattandosi di somme iscritte in bilancio in forza di una legge entrata in vigore nell'ultimo quadrimestre dell'anno, il disegno di legge di assestamento per il 2014 (C. 2542) prevede la riassegnazione delle risorse al medesimo Fondo (in conto residui).
  Si valuti in proposito l'opportunità di chiedere un chiarimento circa le cause che hanno determinato fino a questo momento il mancato utilizzo delle risorse stanziate per fronteggiare le esigenze straordinarie connesse all'eccezionale afflusso di stranieri sul territorio nazionale.
  Per quanto concerne il rapporto tra gli obiettivi strategici posti a base della programmazione dell'attività del Ministero e gli esiti dell'azione amministrativa, la relazione della Corte sul rendiconto sottolinea, in particolare, la mancata realizzazione degli obiettivi concernenti: la riforma della rete delle prefetture e l'integrazione delle iniziative finalizzare a garantire l'integrità e la trasparenza dell'azione amministrativa nell'ottica del miglioramento degli strumenti per la qualità dei servizi pubblici.
  Con il disegno di legge di assestamento si correggono le previsioni già contenute nella legge di bilancio. Le variazioni proposte alle previsioni di competenza sono correlate alle effettive esigenze di gestione e tengono conto della situazione della finanza pubblica; l'adeguamento delle autorizzazioni di cassa consegue invece all'accertata effettiva consistenza dei residui nonché alla valutazione delle concrete capacità operative dell'Amministrazione.
  Per quanto riguarda i residui, le modifiche introdotte trovano motivo nella necessità di adeguare i residui presunti alla data del 1o gennaio 2013 con quelli effettivamente risultanti dal rendiconto del 2013.
  Quanto allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, per quanto riguarda gli ambiti di interesse Pag. 48della I Commissione pone, in primo luogo, in evidenza la Missione n. 1 (Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei Ministri). Nel quadro di questa missione, rileva la spesa per gli organi costituzionali, oggetto del programma 1.1, che corrisponde all'unità previsionale di base (u.p.b.) 21.1, sul quale non si registra alcuna variazione rispetto alle previsioni iniziali di competenza della legge di bilancio.
  Per quanto riguarda la spesa per il funzionamento degli organi a rilevanza costituzionale, compresa nel programma 1.2 e riferita al funzionamento della Corte dei Conti, del Consiglio di Stato e dei T.A.R, del Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Siciliana, del C.N.E.L. e del C.S.M. l'unica significativa variazione proposta dal provvedimento in esame è relativa all'u.p.b. 21.2. ed è costituita dalla diminuzione dei residui per una cifra pari a 6,2 milioni di euro, che riguarda in particolare il fondo per il funzionamento del Consiglio di Stato e dei T.A.R. (cap. 2170), nonché il funzionamento della Corte dei Conti (cap. 2160).
  Le previsioni relative alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sono oggetto del programma 1.3. Al riguardo, il disegno di legge di assestamento aumenta le previsioni iniziali di competenza, pari a 478,2 milioni di euro, di complessivi 6,1 milioni. Tale variazione corrisponde ad un aumento di: 5 milioni delle somme da trasferire alla Presidenza per provvedere al pagamento del contenzioso comunitario relativo alle borse di studio dei medici specializzandi; 350 mila euro per esigenze connesse al funzionamento dell'Agenzia per la coesione territoriale; 769 mila euro per esigenze connesse al pagamento del TFR del personale del soppresso Ente italiano montagna le cui funzioni sono state trasferite alla Presidenza.
  Inoltre, nell'ambito dell'unica u.p.b. espressamente riferita alla Presidenza del Consiglio (u.p.b. 21.3), è avanzata la proposta di riduzione dei residui pari complessivamente a 57,3 milioni di euro (in gran parte relativa al Fondo per il funzionamento della Presidenza – cap. 2115 e al Fondo occorrente per il funzionamento del Servizio civile nazionale – cap. 2185) e di aumento in termini di cassa per 4,8 milioni di euro. Come anticipato, gli stanziamenti destinati al funzionamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri non si limitano alle risorse accantonate nel capitolo 2115 dello stato di previsione del MEF, ma sono ripartiti tra diversi capitoli in ragione delle diverse missioni perseguite con gli stanziamenti.
  Tra questi segnala, in particolare: le somme da corrispondere alla Presidenza per le finalità del programma Promozione e garanzia dei diritti e delle pari opportunità (24.8), per i quali si registra, nelle previsioni assestate, un aumento dei residui, pari a 20 milioni di euro; gli interventi per il programma 8.5 (Protezione civile), per i quali si registra, nelle previsioni assestate, una diminuzione dei residui di 316,1 milioni.
  Segnala, infine, le seguenti proposte di variazione di stanziamenti di interesse della I Commissione: per le previsioni iniziali di competenza del Programma Rapporti con le confessioni religiose (27.7), pari a 1.148,4 milioni, è proposta una riduzione pari a 40,1 milioni, dipendente dall'andamento delle scelte dei contribuenti sulle dichiarazioni dei redditi 2011; lo stanziamento per i Servizi di informazione per la sicurezza (Programma Sicurezza democratica 7.4 – cap. 1670) è allocato in una apposita u.p.b. (5.2) ed è pari, nelle previsioni assestate, di competenza e di cassa, a 605,4 milioni di euro, per effetto di un incremento pari a 3,5 milioni derivante da atti amministrativi già intervenuti e a 332 mila euro, come proposto dal disegno di legge di assestamento.
  Lo stesso prevede un aumento dei residui pari a 4,9 milioni di euro; nell'ambito del Programma Servizi generali, formativi, assistenza legale ed approvvigionamenti per le amministrazioni pubbliche (32.4), le previsioni iniziali del cap. 1680 relativo alle spese di funzionamento dell'Istituto nazionale di statistica sono aumentate, in termini di residui, di complessivi 33 milioni di euro; all'interno dello stesso programma non si registrano variazioni per le Pag. 49previsioni relative alle spese di funzionamento della Scuola nazionale della amministrazione (cap. 5217 e 5218) e dell'Autorità nazionale anticorruzione (cap. 2116).
  Quanto allo stato di previsione del Ministero dell'interno (Tabella 8) per l'anno finanziario 2014, approvato con la legge di bilancio (legge n. 148 del 2013), esso reca previsioni di competenza per complessivi 20.236,9 milioni di euro, di cui 19.570,9 milioni per la parte corrente, 592,2 milioni per la parte in conto capitale e 73,9 milioni per il rimborso passività finanziarie.
  Le previsioni relative alle autorizzazioni di cassa ammontano complessivamente a circa 20.354 milioni di euro, di cui 19.652,3 milioni di parte corrente, 627,9 milioni in conto capitale e 73,9 per il rimborso passività finanziarie.
  La consistenza presunta dei residui al 1o gennaio 2014 è valutata in 1.797,7 milioni di euro di cui 1.254,9 milioni per la parte corrente, 524,3 milioni per il conto capitale e 18,6 per il rimborso di passività finanziarie. Conseguentemente la massa spendibile (competenza + residui) risulta pari 22.034,6 milioni di euro; il coefficiente di realizzazione (rapporto tra autorizzazione di cassa e massa spendibile) risulta circa del 92,4 per cento.
  Tali previsioni iniziali subiscono variazioni nel corso dell'esercizio sia per l'incidenza di atti amministrativi intervenuti nel periodo gennaio-maggio 2014, che hanno già prodotto i loro effetti sulle poste di bilancio, sia in conseguenza delle variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento.
  Quanto alle variazioni introdotte per atto amministrativo, segnala che quelle già introdotte in bilancio, e pertanto non soggette ad approvazione parlamentare, hanno determinato complessivamente un aumento di circa 902,1 milioni di euro delle previsioni di competenza e un aumento di 1.194,6 milioni di euro delle autorizzazioni di cassa.
  Relativamente alle variazioni proposte dal disegno di legge di assestamento, esso propone, per lo stato di previsione del Ministero dell'interno, un aumento di 358,5 milioni di euro delle previsioni di competenza ed un aumento di 354,2 milioni di euro delle autorizzazioni di cassa.
  Per quanto riguarda la competenza, per effetto sia delle variazioni intervenute sia di quelle proposte con il disegno di legge in esame, le previsioni assestate per il bilancio 2014 del Ministero dell'interno risultano pari a 21.064,3 milioni di euro, di cui 20.311,4 di parte corrente, 679 milioni in conto capitale e 73,9 milioni di rimborso passività (+827,3 milioni rispetto alle previsioni iniziali). Le autorizzazioni di cassa assestate ammontano a 23.112,2 milioni di euro, ripartiti fra parte corrente e conto capitale in ragione, rispettivamente, di 22.047,9 e 990,4 milioni di euro (+ 2.758,2 milioni di euro rispetto alle previsioni iniziali). Inoltre, con il disegno di legge di assestamento è proposto un aumento dei residui pari complessivamente a 2.576,5 milioni di euro. Le variazioni trovano motivo nella necessità di adeguare i residui presunti al 1 gennaio 2014 a quelli risultanti dal rendiconto 2013. Le previsioni assestate 2014 risultano pertanto pari a 4.374,4 milioni di euro ripartiti tra parte corrente, conto capitale e rimborso passività in ragione, rispettivamente, di 3.616,4 milioni, 721,4 milioni e 36,6 milioni di euro. Alla luce delle variazioni proposte, la massa spendibile assomma a 25.438,7 milioni di euro con una variazione in negativo del coefficiente di realizzazione (rapporto tra autorizzazione di cassa e massa spendibile) che scende al 90,8 per cento dopo l'assestamento rispetto al 92,4 per cento, risultante dalle previsioni al 1o gennaio 2014. Le limitate variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento in esame rilevano lievemente sull'incidenza percentuale delle risorse per il Ministero dell'interno sul bilancio dello Stato, che risulta pari al 3,5 per cento a fronte del 3,4 per cento registrato nelle previsioni iniziali del 2014.
  Formula, quindi, una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante Pag. 50il rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2013 (vedi allegato 1).

  La Commissione approva la proposta di relazione e nomina il deputato Renato Balduzzi relatore, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, affinché possa partecipare, per riferirvi, alle sedute della Commissione Bilancio.

  Renato BALDUZZI (SCpI), relatore, formula una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2014 (vedi allegato 2).

  La Commissione approva la proposta di relazione e nomina il deputato Renato Balduzzi relatore, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, affinché possa partecipare, per riferirvi, alle sedute della Commissione Bilancio.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, dichiara conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 13.30.

SEDE REFERENTE

  Martedì 29 luglio 2014. — Presidenza del presidente Francesco Paolo SISTO. – Intervengono il ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Maria Anna Madia, e il sottosegretario di Stato per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Angelo Rughetti.

  La seduta comincia alle 21.55.

DL 90/2014: Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari.
C. 2486-A Governo.

(Esame e conclusione).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, comunica che nella seduta odierna l'Assemblea ha deliberato il rinvio del provvedimento in Commissione, affinché esamini le proposte emendative predisposte dalla Commissione e i relativi subemendamenti (vedi allegato 3), il parere con condizioni espresso nel frattempo dalla V Commissione (Bilancio, Tesoro e Programmazione) e affinché apporti alcune modifiche alle disposizioni di coordinamento del testo approvate nella seduta della I Commissione del 25 luglio scorso, con riferimento agli articoli 23 e 23-quinquies del decreto-legge.
  Avverte che il relatore ha ritirato il proprio emendamento 1.500.
  Comunica altresì che il relatore ha presentato alcuni emendamenti, al fine di recepire le predette condizioni espresse dalla V Commissione (Bilancio, Tesoro e Programmazione), volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione (vedi allegato 3). Invita, quindi, il relatore e il Governo ad esprimere i rispettivi pareri su queste ultime proposte emendative.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, propone di procedere all'accantonamento del suo emendamento 1.501, come riformulato al fine di recepire una delle condizioni poste dalla Commissione Bilancio, per lo svolgimento di un ulteriore approfondimento.

  La Commissione acconsente.

  Emanuele FIANO (PD), relatore, raccomanda l'approvazione dei suoi emendamenti 1-bis.500, 1-ter.500, 3.501, 3.502, 3.503, 3.504, 3.505, 4.500, 4.501, 4.502, 12.500, 12.501, 13-bis.500, 16.500, 18.500, 21-bis.500, 23-quater.500, 24.500, 25.500, 27.500, 38.500, 50.501, 50-bis.500 e 53.500, nonché del subemendamento 0.9.500.50, volti a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione.

  Il sottosegretario Angelo RUGHETTI esprime parere favorevole sugli emendamenti Pag. 51del relatore 1-bis.500, 1-ter.500, 3.501, 3.502, 3.503, 3.504, 3.505, 4.500, 4.501, 4.502, 12.500, 12.501, 13-bis.500, 16.500, 18.500, 21-bis.500, 23-quater.500, 24.500, 25.500, 27.500, 38.500, 50.501, 50-bis.500 e 53.500, nonché del subemendamento 0.9.500.50, volti a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 1-bis.500, 1-ter.500 e 3.501 del relatore (vedi allegato 3).

  Andrea GIORGIS (PD) dichiara il proprio voto contrario sull'emendamento 3.502 del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 3.502 e 3.503 del relatore (vedi allegato 3).

  Andrea GIORGIS (PD) esprime dubbi sulla formulazione dell'emendamento 3.504 del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 3.504, 3.505, 4.500, 4.501, 4.502, 12.500, 12.501, 13-bis.500, 16.500, 18.500, 21-bis.500, 23-quater.500, 24.500, 25.500, 27.500, 38.500, 50.501, 50-bis.500 e 53.500 del relatore (vedi allegato 3).

  Francesco Paolo SISTO, presidente, avverte che il subemendamento 0.9.500.50 del relatore sarà posto in votazione prima del relativo emendamento 9.500. Avverte altresì che resta accantonato l'emendamento 1.501 del relatore.

  Il sottosegretario Angelo RUGHETTI chiede che si proceda a una breve sospensione della seduta, al fine di approfondire il tema oggetto dell'emendamento 1.501 del relatore (nuova formulazione).

  Francesco Paolo SISTO, presidente, in assenza di obiezioni, accoglie tale richiesta.

  Elena CENTEMERO (FI-PdL), prima di procedere alla sospensione della seduta, fa presente di non condividere l'emendamento 1.500 del relatore, ritirato da quest'ultimo a seguito del parere espresso dalla Commissione bilancio, in quanto carente sotto il profilo della copertura finanziaria. Rileva altresì la necessità di bandire presto un nuovo concorso per dirigenti scolastici.

  La seduta, sospesa alle 22.30, riprende alle 22.40.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, chiede al relatore e al Governo di esprimere i rispettivi pareri sull'emendamento 1.501 del relatore (nuova formulazione).

  Emanuele FIANO (PD), relatore, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.501 (nuova formulazione).

  Il ministro Maria Anna MADIA si rimette alla Commissione sull'emendamento 1.501 del relatore (nuova formulazione), in quanto, alla luce di nuovi approfondimenti da parte della Ragioneria dello Stato, si pongono problemi in ordine alla copertura finanziaria.

  Andrea CECCONI (M5S) stigmatizza il fatto che l’iter del provvedimento in oggetto sia stato rallentato nella giornata odierna a causa della continua interlocuzione tra la Commissione Bilancio e la Ragioneria dello Stato, senza che le questioni rilevate siano state risolte.

  Cristian INVERNIZZI (LNA) esprime il proprio disappunto con riferimento ai pareri difformi resi dal Governo presso la Commissione Bilancio e presso la Commissione Affari costituzionali.

  Ettore ROSATO (PD), con riferimento ai rilievi critici formulati dai deputati Cecconi e Invernizzi, evidenzia come la decisione del Governo sia assolutamente trasparente, fondandosi essa sull'acquisizione di nuovi elementi.

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  Riccardo FRACCARO (M5S) non comprende come sia possibile, stante lo stato di avanzamento dei lavori, che si nutrano ancora dubbi in ordine alla copertura finanziaria dell'emendamento 1.501 del relatore (nuova formulazione).

  Emanuele COZZOLINO (M5S) rileva che l'inserimento dell'obbligo del pareggio di bilancio nel testo della Costituzione finisce di fatto per bloccare ogni provvedimento.

  Rosy BINDI (PD) ritiene che le questioni concernenti la copertura finanziaria, nel caso di specie, debbano intendersi nei termini di non prevedibilità della spesa.

  Il ministro Maria Anna MADIA conferma l'interpretazione avanzata dall'onorevole Bindi.

  Renato BALDUZZI (SCpI) ritiene che la posizione del Governo sia molto chiara, come d'altronde è ineccepibile il rispetto dell'ordinamento parlamentare da parte della Commissione nel recepire il parere della Commissione bilancio.

  Rocco PALESE (FI-PdL) sottolinea che andrebbe sempre rispettato l'equilibrio di bilancio per evitare di approvare norme senza un'adeguata copertura finanziaria.

  La Commissione approva l'emendamento 1.501 del relatore (nuova formulazione) (vedi allegato 3).

  Francesco Paolo SISTO, presidente, avverte che si passerà alla votazione delle proposte emendative presentate dalla Commissione nell'odierna seduta del Comitato dei nove e dei subemendamenti riferiti a tali proposte, nonché del subemendamento 0.9.500.50 del relatore, presentato in accoglimento delle condizioni poste dalla Commissione Bilancio.
  Avverte, quindi, che i subemendamenti 0.1.501.5, 0.1.501.1, 0.1.501.3, 0.1.501.4 e 0.1.501.2 non verranno posti in votazione in quanto preclusi dall'approvazione dell'emendamento 1.501 del relatore (nuova formulazione).

  Anna Margherita MIOTTO (PD) desidera intervenire sui subemendamenti, anche se dichiarati preclusi. Sottolinea l'esigenza, portata da lei avanti con i subemendamenti presentati, di non distinguere tra primari ospedalieri e universitari per evitare un diverso trattamento tra soggetti che svolgono un lavoro analogo e di prevedere un turn over più leggero anche per gli ospedalieri.

  Rosy BINDI (PD) insiste affinché i suddetti subemendamenti siano posti comunque in votazione, non condividendo la decisione di ritenerli preclusi assunta dalla presidenza.

  Silvia GIORDANO (M5S) si associa alle considerazioni svolte dall'onorevole Bindi, contestando la scelta di non porre in votazione i predetti subemendamenti.

  Francesco Paolo SISTO, presidente, replica facendo presente che i citati subemendamenti erano stati presentati all'emendamento 1.501 della Commissione, nella sua formulazione originaria, venuto meno a seguito del parere espresso dalla Commissione Bilancio che, tra le condizioni cui è subordinato il parere favorevole, prevede la riformulazione dell'emendamento 1.501, nei termini in cui quest'ultimo è stato approvato.

  Rosy BINDI (PD), a seguito dalla spiegazione fornita dal presidente Sisto, esprime la propria soddisfazione per il fatto di non avere votato a favore dell'emendamento 1.501 del relatore (nuova formulazione).

  Emanuele FIANO (PD), relatore, invita al ritiro i presentatori dei subemendamenti 0.6.500.2, 0.6.500.1, 0.6.500.3, 0.9.500.1, 0.9.500.3,0.9.500.2, 0.40.500.1, 0.40.501.1 e 0.40.502.1. Raccomanda altresì l'approvazione dei propri emendamenti 3.500, 6.500, 7.500, del suo subemendamento Pag. 530.9.500.50 e dei suoi emendamenti 9.500, 15.500, 39.500, 40.500, 40.501, 40.502 e 50.500.

  Il ministro Maria Anna MADIA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Ciprini 0.3.500.1, approva l'emendamento 3.500 del relatore (vedi allegato 3) e respinge il subemendamento Scotto 0.6.500.2.

  Elena CENTEMERO (FI-PdL) ritira il suo subemendamento 0.6.500.1; sottoscrive altresì il subemendamento 0.6.500.3 e lo ritira.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 6.500 e 7.500 del relatore (vedi allegato 3), respinge i subemendamenti Scotto 0.9.500.1, Agostinelli 0.9.500.3 e Scotto 0.9.500.2 e approva il subemendamento 0.9.500.50 del relatore e l'emendamento 9.500 del relatore, come modificato (vedi allegato 3), nonché gli emendamenti 15.500 e 39.500 del relatore. Respinge altresì il subemendamento Bonafede 0.40.500.1, approva l'emendamento 40.500 del relatore (vedi allegato 3), respinge il subemendamento Bonafede 0.40.501.1, approva l'emendamento 40.501 del relatore (vedi allegato 3), respinge il subemendamento Bonafede 0.40.502.1 e approva gli emendamenti 40.502 e 50.500 del relatore (vedi allegato 3).

  Emanuele FIANO (PD), relatore, propone il seguente coordinamento al testo: All'articolo 23, al comma 1, lettera 0a), numero 2, sostituire le parole da: «sono aggiunte, in fine,» fino alla fine della lettera con le seguenti: «le parole: “di cui agli articoli 80 e 86 del testo unico” sono sostituite dalle seguenti: “di cui agli articoli 80, 84, 85 e 86 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e successive modificazioni, di seguito denominato ‘testo unico’ ”».

  Conseguentemente, al medesimo comma:
   dopo la lettera a), aggiungere la seguente:
   a.1)
al comma 24, secondo periodo, le parole: «di cui agli articoli 80 e 86 del testo unico» sono sostituite dalle seguenti: «di cui agli articoli 80, 84, 85 e 86 del testo unico»;
   alla lettera f-bis), sostituire le parole: «di cui agli articoli 80 e 86 del testo unico» con le seguenti: «di cui agli articoli 80, 84, 85 e 86 del testo unico».

  All'articolo 23-quinquies, al comma 2, dopo le parole: «sono bandite» aggiungere la seguente: «entro».

  Precisa che la proposta di coordinamento del testo da lui formulata non reca nuovi o maggiori oneri finanziari a carico della finanza pubblica e che pertanto non necessita di un esame da parte della Commissione bilancio.

  Il ministro Maria Anna MADIA concorda con la proposta di coordinamento formulata dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di coordinamento del testo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, deputato Emanuele Fiano, a riferire favorevolmente in Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  La seduta termina alle 23.10.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 279 del 25 luglio 2014,
   a pagina 68, prima colonna, quarta riga, sostituire il capoverso 7-ter con il seguente:
  «7-ter. L'80 per cento delle risorse finanziarie del fondo per la progettazione Pag. 54e l'innovazione è ripartito, per ciascuna opera o lavoro, con le modalità e i criteri previsti in sede di contrattazione decentrata integrativa del personale e adottati nel regolamento di cui al comma 7-bis, tra il responsabile del procedimento e gli incaricati della redazione del progetto, del piano della sicurezza, della direzione dei lavori, del collaudo, nonché tra i loro collaboratori; gli importi sono comprensivi anche degli oneri previdenziali e assistenziali a carico dell'amministrazione. Il regolamento definisce i criteri di riparto delle risorse del fondo, tenendo conto delle responsabilità connesse alle specifiche prestazioni da svolgere, con particolare riferimento a quelle effettivamente assunte e non rientranti nella qualifica funzionale ricoperta, della complessità delle opere, escludendo le attività manutentive, e dell'effettivo rispetto, in fase di realizzazione dell'opera, dei tempi e dei costi previsti dal quadro economico del progetto esecutivo. Il regolamento stabilisce altresì i criteri e le modalità per la riduzione delle risorse finanziarie connesse alla singola opera o lavoro a fronte di eventuali incrementi dei tempi o dei costi previsti dal quadro economico del progetto esecutivo, redatto nel rispetto dell'articolo 16 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207, depurato del ribasso d'asta offerto. Ai fini dell'applicazione del terzo periodo del presente comma, non sono computati nel termine di esecuzione dei lavori i tempi conseguenti a sospensioni per accadimenti elencati all'articolo 132, comma 1, lettere a) e d). La corresponsione dell'incentivo è disposta dal dirigente o dal responsabile di servizio preposto alla struttura competente, previo accertamento positivo delle specifiche attività svolte dai predetti dipendenti. Gli incentivi complessivamente corrisposti nel corso dell'anno al singolo dipendente, anche da diverse amministrazioni, non possono superare l'importo del 50 per cento del trattamento economico complessivo annuo lordo. Le quote parti dell'incentivo corrispondenti a prestazioni non svolte dai medesimi dipendenti, in quanto affidate a personale esterno all'organico dell'amministrazione medesima, ovvero prive del predetto accertamento, costituiscono economie. Il presente comma non si applica al personale con qualifica dirigenziale.».
   da pagina 75 a pagina 78 negli identici emendamenti *28. 11. (Nuova formulazione) Plangger, Alfreider, Gebhard, Schullian, Ottobre, Marguerettaz, *28. 7. (Nuova formulazione) Morassut, Marcon, Marazziti, Nicchi, *28. 4. (Nuova formulazione) Carrescia, Manzi, *28. 28. (Nuova formulazione) Misuraca, Dorina Bianchi,
*28. 29. (Nuova formulazione) Balduzzi, Monchiero, *28. 33. (Nuova formulazione) Roberta Agostini, *28. 36. (Nuova formulazione) Brunetta, Gelmini, Abrignani, Centemero, Squeri, Ciracì, Palese e *28. 22. (Nuova formulazione) D'Attorre, Leva, il comma 1 s'intende sostituito dal seguente:
  «Art. 28. – (Riduzione del diritto annuale delle camere di commercio e determinazione del criterio di calcolo delle tariffe e dei diritti di segreteria). – 1. Nelle more del riordino del sistema delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, l'importo del diritto annuale di cui all'articolo 18 della legge 29 dicembre 1993, n. 580, e successive modificazioni, come determinato per l'anno 2014, è ridotto, per l'anno 2015, del 35 per cento, per l'anno 2016, del 40 per cento e, a decorrere dall'anno 2017, del 50 per cento.».

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