CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 10 luglio 2014
269.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 10 luglio 2014. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Giovanni Legnini.

  La seduta comincia alle 8.45.

Disposizioni in materia di agricoltura sociale.
C. 303 e abb.-A ed emendamenti.
(Parere all'Assemblea).
(Seguito dell'esame e rinvio).

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  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 9 luglio 2014.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che, nella precedente seduta, il relatore aveva chiesto al rappresentante del Governo alcuni chiarimenti in relazione al provvedimento in esame.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI, con riferimento ai chiarimenti richiesti dal relatore nella precedente seduta del 9 luglio 2014, deposita agli atti della Commissione una nota del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato (vedi allegato 1) e una nota del Dipartimento delle finanze del Ministero dell'economia e delle finanze (vedi allegato 2).

  Barbara SALTAMARTINI (NCD), relatore, nel prendere atto dei profili problematici evidenziati nelle note depositate dal rappresentante del Governo, chiede di rinviare il seguito dell'esame ad altra seduta, allo scopo di approfondire le tematiche oggetto di rilievi.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Soppressione della società Equitalia Spa e trasferimento delle funzioni in materia di riscossione all'Agenzia delle entrate, nonché determinazione del limite massimo degli oneri a carico dei contribuenti nei procedimenti di riscossione.
C. 2299-A ed emendamenti.
(Parere all'Assemblea).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere contrario – Parere su emendamenti).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 9 luglio 2014.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI deposita agli atti della Commissione la relazione tecnica, predisposta ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge n. 196 del 2009 (vedi allegato 3), richiesta nella seduta del 3 luglio 2014.

  Maino MARCHI (PD), relatore, nel prendere atto che la relazione tecnica conferma gli elementi di criticità evidenziati in sede di illustrazione del provvedimento nella seduta del 3 luglio 2014, propone di esprimere parere contrario sul testo del provvedimento e di chiedere conseguentemente la soppressione, ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, dell'intero testo del provvedimento, ossia degli articoli da 1 a 4.
  Fa presente, inoltre, che l'Assemblea in data 9 luglio 2014 ha trasmesso il fascicolo n. 2 degli emendamenti. In relazione all'emendamento Causi 1.5, volto a sopprimere integralmente gli articoli da 1 a 4, e pertanto di contenuto identico al parere testé formulato sul testo del provvedimento, propone di esprimere parere favorevole. Sulle restanti proposte emendative Cancelleri 1.7, 2.5, 3.5, 3.6, 3.7 e 3.01, che non consentono di superare i profili critici relativi al testo, propone invece di esprimere parere contrario.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.

  Laura CASTELLI (M5S), nel far presente che il contenuto della relazione tecnica dovrebbe essere fatto oggetto di adeguato approfondimento, osserva che gli elementi di criticità emersi sul piano finanziario potrebbero essere superati attraverso l'individuazione di idonee coperture.

  Guido GUIDESI (LNA), concordando con le osservazioni della collega Castelli, rileva l'opportunità di approfondire ulteriormente i profili critici evidenziati dalla relazione tecnica, anche al fine di non vanificare il lavoro svolto dalla Commissione di merito.

  Maino MARCHI (PD), relatore, ritiene che gli aspetti problematici del provvedimento siano talmente numerosi da precludere, Pag. 88di fatto, alla Commissione la possibilità di esprimere sullo stesso un parere favorevole. Fa riferimento, in particolare, all'articolo 3, relativo al trasferimento del personale da Equitalia Spa all'Agenzia delle entrate, che sembra comportare la possibilità per la stessa Agenzia di effettuare un totale di circa 16.000 assunzioni, senza indicare alcuna copertura del relativo onere, nonché alle disposizioni di cui all'articolo 2, in materia di estinzione degli interessi, more, aggi e sanzioni per il ritardato o mancato pagamento delle cartelle esattoriali.

  Laura CASTELLI (M5S), ribadendo che i problemi di natura contabile possono essere superati mediante l'individuazione di apposite coperture, con specifico riferimento all'estinzione di interessi, more, aggi e sanzioni sulle cartelle esattoriali, osserva che, nell'ipotesi in cui la suddetta estinzione fosse disposta da una sentenza, i mezzi per farvi fronte sarebbero reperiti senza eccessive difficoltà.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI, pur tenendo conto degli interventi dei rappresentanti dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Lega Nord e Autonomie, conferma il parere contrario del Governo sul testo del provvedimento. Con particolare riferimento alle disposizioni di cui all'articolo 2, osserva, infatti, come la radicale modifica del sistema di riscossione coattiva, con il venir meno degli interessi, more, aggi e sanzioni per il ritardato o mancato pagamento delle cartelle esattoriali, è suscettibile di determinare rilevanti effetti negativi a carico della finanza pubblica. Richiama, infine, l'attenzione sulla possibilità di aumento del fenomeno dell'evasione fiscale, in conseguenza dell'attenuazione dei profili di carattere sanzionatorio.

  Maino MARCHI (PD), relatore, alla luce di quanto emerso nel corso del dibattito, formula la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione,
   esaminato il progetto di legge C. 2299-A, recante Soppressione della società Equitalia Spa e trasferimento delle funzioni in materia di riscossione all'Agenzia delle entrate, nonché determinazione del limite massimo degli oneri a carico dei contribuenti nei procedimenti di riscossione e gli emendamenti ad esso riferiti contenuti nel fascicolo n. 2;
   preso atto degli elementi di informazione risultanti dalla relazione tecnica predisposta dal Governo ai sensi dell'articolo 17 della legge 31 dicembre 2009, n. 196,
  esprime

  sul testo del provvedimento in oggetto:

PARERE CONTRARIO

  Conseguentemente, ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, sopprimere gli articoli da 1 a 4.

  sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

PARERE FAVOREVOLE

  sull'emendamento Causi 1.5.

PARERE CONTRARIO

  sulle restanti proposte emendative».

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Disposizioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione della dipendenza da gioco d'azzardo patologico.
Nuovo testo unificato C. 101 e abb.
(Parere alla XII Commissione).
(Esame e rinvio – Richiesta di relazione tecnica ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge n. 196 del 2009).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

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  Ernesto PREZIOSI (PD), relatore, fa presente che il provvedimento reca disposizioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione della dipendenza da gioco d'azzardo patologico (GAP) e che oggetto di esame è il testo unificato elaborato dalla XII Commissione (Affari sociali), come risultante dalle proposte emendative approvate dalla medesima Commissione, testo non corredato di relazione tecnica.
  Passando all'esame delle disposizioni che presentano profili di carattere finanziario, circa l'analisi degli effetti finanziari segnala quanto segue.
  In merito agli articoli 3, 4 e 17, comma 1, concernenti i livelli essenziali di assistenza per la cura del gioco d'azzardo patologico, rileva che l'ammontare destinato annualmente al finanziamento del Sistema sanitario nazionale – SSN (cosiddetto fabbisogno sanitario nazionale standard) viene determinato, secondo quanto previsto dall'articolo 26 del decreto legislativo n. 68 del 2011, in coerenza con il quadro macroeconomico complessivo e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica e degli obblighi assunti dall'Italia in sede comunitaria. Viene inoltre determinato, tramite intesa Stato-regioni, coerentemente con il fabbisogno derivante dalla determinazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) in sanità erogati in condizioni di efficienza ed appropriatezza. Osserva che, essendo l'ammontare complessivo del finanziamento del SSN già vincolato all'erogazione dei livelli essenziali delle prestazioni sanitarie attualmente vigenti, non appare possibile ridurre l'ammontare degli stanziamenti a ciò destinati, a meno di rivedere i perimetri degli attuali LEA o, come avviene in occasione delle manovre di finanza pubblica, prevedere misure che comportino un abbattimento dei costi in sanità e della relativa spesa. Ritiene pertanto che, per ricomprendere nei LEA anche le prestazioni correlate al GAP – attualmente escluse –, occorra procedere alla quantificazione dei costi associabili ai livelli essenziali delle prestazioni che si intendono assicurare e definire quindi un'apposita integrazione del livello di finanziamento del SSN attualmente previsto.
  Per quanto riguarda l'adozione del Piano nazionale nelle more dell'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (articolo 4), per la cui attuazione è autorizzata la spesa di 10 milioni di euro per l'anno 2015 (articolo 17, comma 1), reputa necessario acquisire dati ed elementi volti a chiarire la congruità del finanziamento rispetto alle specifiche finalità e ai contenuti del Piano, che non vengono esplicitati dalle norme in esame. Ritiene che la congruità dello stanziamento dovrà essere verificata anche con riferimento alle minori entrate derivanti da servizi relativi alle patologie legate al gioco d'azzardo, eventualmente già erogati dietro compartecipazione alle spese da parte dei pazienti, che – in attuazione del Piano medesimo – sarebbero presumibilmente sottoposti ad un regime di esenzione, totale o parziale, dalla compartecipazione. Sugli aspetti richiamati giudica necessario acquisire chiarimenti.
  In ordine agli articoli 5, 7, 8, 9 e 17, comma 2, riguardanti gli adempimenti in capo alle pubbliche amministrazioni, rileva che le norme in esame prevedono una serie di adempimenti a carico di amministrazioni pubbliche. In particolare fa riferimento, tra l'altro, all'apposita sezione del sito del Ministero della salute dedicata alle patologie da gioco d'azzardo (articolo 5) e all'istituzione di un Osservatorio nazionale sulla dipendenza da gioco d'azzardo (articolo 7). Ritiene opportuno acquisire elementi volti a confermare che detti adempimenti possano essere effettuati senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Per quanto attiene all'attuazione degli interventi in materia di informazione e di educazione sui fattori di rischio del gioco d'azzardo (articolo 8, commi 1, 2 e 3), per i quali è autorizzata la spesa di 2 milioni di euro annui, pur rilevando che detto importo si configura come limite di spesa, ritiene che andrebbero forniti i criteri e le valutazioni posti alla base della relativa quantificazione, nonché un chiarimento in merito alla Pag. 90coerenza della previsione di un limite di spesa rispetto alla natura delle attività previste, che non sembrano configurarsi come di carattere facoltativo.
  A proposito degli articoli 6, 10, 11, 12, 13, 14, 15 e 17, comma 3, recanti misure di contrasto al gioco d'azzardo, osserva che le norme introducono prescrizioni e limiti, corredati delle relative sanzioni, finalizzati a circoscrivere o a ridurre la diffusione dei giochi con vincite in denaro. In proposito reputa che andrebbero acquisiti elementi volti a quantificare l'incidenza di tali misure rispetto agli effetti di gettito – già scontati ai fini dei tendenziali – ascritti alla vigente normativa in materia di giochi. Per quanto attiene alla gestione dei dati anagrafici dei giocatori, di cui all'articolo 10, commi 2, 4, 5 e 6, ritiene necessario acquisire chiarimenti dal Governo volti ad escludere eventuali oneri connessi alla necessità di adeguare le dotazioni informatiche delle amministrazioni interessate. In relazione alle attività di vigilanza dei comuni, di cui all'articolo 14, non formula osservazioni, nel presupposto che gli stessi vi provvedano nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente e, comunque, nel rispetto dei vincoli dal patto di stabilità interno. Relativamente all'introduzione di nuove sanzioni o all'inasprimento di quelle già in vigore (articoli 10 e 12), rinvia alle considerazioni formulate con riferimento al successivo articolo 16, inerente l'istituzione di Fondi a sostegno delle vittime affette da GAP.
  In merito all'articolo 16 e all'articolo 17, comma 4, concernenti i fondi per il sostegno dei soggetti affetti da GAP, rileva preliminarmente che il Fondo per il sostegno delle famiglie, di cui all'articolo 16, comma 2, viene finanziato con 20 milioni di euro nel 2015 e con 30 milioni di euro annui a decorrere dal 2016. Sul punto non formula osservazioni in merito ai profili di quantificazione, trattandosi di importi che si configurano come limiti di spesa. Per quanto attiene alle ulteriori fonti di alimentazione del Fondo per le famiglie, individuate nelle maggiori entrate derivanti dall'incremento delle sanzioni pecuniarie già previste e dall'introduzione di nuove sanzioni (articoli 10 e 12), reputa necessario acquisire una valutazione del Governo circa l'idoneità di tale forma di finanziamento rispetto alle esigenze del Fondo, tenuto conto che si tratta di introiti caratterizzati da incertezza nell’an e nel quantum. Per i profili finanziari relativi al Fondo per la prevenzione, rinvia alle osservazioni relative all'articolo 17, commi 5 e 6.
  Con riguardo all'articolo 17, commi 5 e 6, recanti la copertura finanziaria, osserva che andrebbero acquisiti i dati e gli elementi posti alla base della quantificazione delle maggiori entrate PREU indicate dal testo, con particolare riferimento all'andamento effettivo della raccolta nell'esercizio in corso, alle conseguenti previsioni per l'anno successivo ed alle possibili variazioni nei consumi alla luce dell'inasprimento tributario in esame e delle misure limitative introdotte con il presente provvedimento. Circa l'articolo 18, concernente l'accesso delle famiglie al Fondo anti-usura, con riferimento al comma 2, volto ad ampliare a nuovi soggetti l'accesso al Fondo di solidarietà per le vittime dell'usura, non ha osservazioni da formulare, nel presupposto che l'estensione introdotta dalla norma in esame si configuri come una nuova finalizzazione di somme già stanziate, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. In proposito considera utile una conferma.
  In merito ai profili di copertura finanziaria, ricorda che il Fondo per la prevenzione del fenomeno dell'usura, di cui all'articolo 15 della legge n. 108 del 1996, non presenta più in bilancio alcuno stanziamento, né in conto competenza né in termini di cassa, dal momento che si è concluso il suo finanziamento previsto dalla normativa vigente (capitolo 1618 – Ministero dell'economia e delle finanze). In merito ritiene necessaria la conferma da parte del Governo. Segnala che il comma 2 dell'articolo 18 reca modifiche all'articolo 14 della legge n. 108 del 1996, che disciplina le finalità del Fondo di solidarietà per le vittime dell'usura. Ricorda che il suddetto Fondo, ai sensi Pag. 91dell'articolo 2, comma 6-sexies, del decreto-legge n. 225 del 2010, è stato unificato con quello di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso di cui all’ articolo 1, comma 1, della legge 22 dicembre 1999, n. 512. Gli stanziamenti dei suddetti fondi sono, quindi, confluiti nel capitolo 2341 dello stato di previsione del Ministero dell'interno, recante il Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell'usura. In proposito, ritiene opportuno che il Governo confermi che all'attuazione degli interventi di cui al comma 2 possa comunque provvedersi nell'ambito delle risorse già previste a legislazione vigente a valere sul suddetto fondo di rotazione.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI, sottolineando come i profili problematici evidenziati dal relatore siano numerosi, rileva che potrebbe essere opportuna l'acquisizione di una relazione tecnica sul provvedimento in esame.

  Maino MARCHI (PD), dichiarando di condividere le finalità del provvedimento, osserva come la seconda parte dello stesso si sovrapponga con l'articolo 14 della legge n. 23 del 2014, che ha delegato il Governo al riordino delle vigenti disposizioni in materia di giochi pubblici. Chiede pertanto al rappresentate del Governo di valutare l'impatto delle norme del provvedimento in esame sull'esercizio della delega, evidenziando la necessità di coordinare i due interventi.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI, segnalando di aver già evidenziato, in maniera informale, questo aspetto alla Commissione finanze della Camera, osserva che le disposizioni del provvedimento in esame, che si sovrappongono alla delega fiscale di cui alla legge n. 23 del 2014, potrebbero essere stralciate, mantenendo solo quelle di carattere socio-sanitario.

  Ernesto PREZIOSI (PD), relatore, concorda con il rappresentante del Governo circa l'opportunità di acquisire la relazione tecnica ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge n. 196 del 2009.

  La Commissione delibera pertanto di richiedere al Governo, ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge n. 196 del 2009, la predisposizione di una relazione tecnica sul testo del provvedimento in esame.

  Francesco BOCCIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.15.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 10 luglio 2014. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Giovanni Legnini.

  La seduta comincia alle 9.15.

Disposizioni varie in materia di funzionalità di regioni ed enti locali, di lavoro, di trasporto pubblico locale, di interventi in favore di popolazioni colpite da calamità naturali, di modalità di composizione di seggi elettorali.
C. 2256 Zanda, approvata dalla 5a Commissione permanente del Senato, e C. 2343 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio – Adozione di un testo base).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 3 luglio 2014.

   Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che nella seduta precedente il relatore aveva presentato una proposta di testo unificato, sulla quale la Commissione si era riservata di pronunciarsi.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, osserva, preliminarmente, come alcune delle disposizioni espunte dalla proposta di testo Pag. 92unificato in ragione dei profili di criticità evidenziati dalla Ragioneria generale dello Stato, in particolare, quelle concernenti le agevolazioni fiscali in favore delle popolazioni della Sardegna colpite dagli eventi meteorologici del 2013, di cui all'articolo 11 della proposta di legge n. 2256, nonché quelle riguardanti la facoltà di recesso delle amministrazioni pubbliche dai contratti di locazione, di cui al successivo articolo 17 della stessa proposta, dovrebbero essere oggetto, data la loro rilevanza, di ulteriore approfondimento. Ribadisce, tuttavia, il fatto che la Ragioneria avrebbe potuto più tempestivamente far conoscere i propri rilievi quando il provvedimento era ancora all'esame del Senato.
  Ciò premesso, ritiene, quindi, opportuno sottoporre alla valutazione della Commissione la proposta di testo unificato già presentata nella seduta del 3 luglio 2014, riservandosi comunque di inserire le disposizioni dianzi citate, opportunamente riformulate, nel corso del prosieguo dell'esame, attraverso appositi emendamenti.

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI, nel ritenere non prive di fondamento le osservazioni del relatore, si impegna a svolgere – qualora la Commissione dovesse deliberare l'adozione come testo base del testo unificato proposto nella seduta del 3 luglio 2014 – ulteriori approfondimenti sulle questioni in precedenza richiamate. In particolare, osserva come talune norme, delle quali la proposta di testo unificato prevede la soppressione, potrebbero essere oggetto di una nuova valutazione, anche alla luce delle modifiche nel frattempo intervenute nella legislazione vigente ovvero della sopravvenuta scadenza di taluni termini dalla stessa previsti.

   Francesco BOCCIA, presidente, nel condividere il percorso procedurale tracciato dal relatore, propone di adottare, come testo base per il seguito dell'esame, il testo unificato predisposto dal relatore dei progetti di legge C. 2256 Zanda, approvato dalla 5a Commissione permanente del Senato, e C. 2343 Governo.

  Rocco PALESE (FI-PdL) preannuncia il voto contrario del proprio gruppo all'adozione quale testo base del testo unificato proposto dal relatore.

  La Commissione delibera quindi di adottare quale testo base per il seguito dell'esame il testo unificato predisposto dal relatore dei progetti di legge C. 2256 Zanda, approvato dalla 5a Commissione permanente del Senato, e C. 2343 Governo (vedi allegato 4).

  La seduta termina alle 9.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 10 luglio 2014. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Giovanni Legnini.

  La seduta comincia alle 9.20.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi.
Atto n. 92.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 luglio 2014.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che il relatore sottoporrà alla Commissione, nella seduta odierna, una proposta di parere che potrà essere oggetto, alla luce della particolare rilevanza della materia, di successiva discussione ed approfondimento.

  Mauro GUERRA (PD), relatore, sottolinea come la proposta di parere che si accinge a formulare, nel tenere sostanzialmente conto del parere sul provvedimento Pag. 93deliberato dalla Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale nella giornata di ieri, contenga tuttavia taluni rilievi ulteriori in merito alla effettiva sostenibilità finanziaria delle norme da esso recate, nonché alla necessità di prevedere specifiche misure di accompagnamento, dal punto di vista tecnico e formativo, in favore dei comuni direttamente interessati dalle disposizioni in esame.
  Auspica pertanto che, una volta acquisiti le valutazioni del Governo e gli eventuali suggerimenti dei colleghi, la Commissione possa pervenire all'espressione del parere già nel corso della prossima settimana. Ciò premesso, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 5).

  Il sottosegretario Giovanni LEGNINI, preso atto della proposta di parere formulata dal relatore, si riserva di svolgere su di essa i dovuti approfondimenti.

  Francesco BOCCIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.25 alle 9.30.

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