CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 5 giugno 2014
247.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Delegazione presso l'Assemblea parlamentare dell'OSCE
COMUNICATO
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  Giovedì 5 giugno 2014. — Presidenza del presidente ROMANI.

  La seduta comincia alle 14.35.

Incontro con il segretario generale dell'assemblea parlamentare dell'Osce, Spencer Oliver.

  In apertura il presidente ROMANI ringrazia Spencer Oliver, Segretario Generale dell'Assemblea parlamentare, per aver accettato l'invito ad intervenire nel alla seduta odierna. L'odierna seduta è particolarmente importante in quanto il Dottor Oliver è Segretario Generale dell'Assemblea OSCE sin dal 1992, quando ancora essa era la dimensione governativa di quella che allora si chiamava CSCE (Conferenza per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa). Nella sua lunga esperienza al servizio delle realtà parlamentari internazionali, il Segretario Generale Oliver ha potuto fare esperienza di numerose situazioni critiche, dato che l'OSCE a partire dal 1994 è stata sede privilegiata del dialogo est-ovest, dove si incontravano per parlare, anche durante gli anni più difficili della guerra fredda, le delegazioni degli Stati Uniti e dell'Unione Sovietica. Anche oggi l'OSCE vive un momento di grande tensione a cagione della crisi ucraina, che vede nuovamente contrapposti da una parte la Federazione Russa dall'altra il blocco dei Paesi occidentali appoggiati da Unione Europea e Stati Uniti. Il Segretario Oliver ha seguito da vicino gli sviluppi della situazione in Ucraina, partecipando direttamente alle diverse missioni preparatorie del monitoraggio elettorale dell'OSCE, concluse dalla missione del 25 maggio scorso, alla quale hanno partecipato, per la delegazione italiana, i senatori Compagna, Fattorini, De Pietro e l'onorevole Tidei.

  Il Segretario Generale OLIVER ringrazia il presidente Romani e la delegazione italiana per aver organizzato l'incontro odierno. Per quanto riguarda la crisi in Ucraina rileva che l'OSCE, e più in particolare l'Assemblea parlamentare dell'OSCE, ha saputo rispondere adeguatamente a tale situazione critica. Alla missione di monitoraggio elettorale hanno partecipato moltissimi osservatori, tra cui oltre centoventi osservatori parlamentari. A Kiev e in molte altre zone del Paese le elezioni si sono svolte in modo democratico e in condizioni di sicurezza. Purtroppo in altre regioni, come le aree orientali di Donetsk e Lugansk, non è stato possibile aprire i seggi e tenere le elezioni a causa degli scontri violenti. Annuncia che nel corso della prossima Sessione annuale dell'Assemblea OSCE, che si svolgerà a Baku, in Azerbaijan, dal 28 giugno al 2 luglio prossimi, vi sarà modo di approfondire il dibattito sull'assetto politico-istituzionale dell'Ucraina, nonché sui rapporti tra la Federazione Russa e Pag. 4l'OSCE, alla luce degli avvenimenti in Ucraina e del referendum indipendentista in Crimea. Inoltre l'Assemblea parlamentare dell'OSCE rappresenterà un'opportunità unica di confronto tra le delegazioni parlamentari dell'Ucraina e della Russia che hanno annunciato la loro partecipazione alla Sessione di Baku. A Baku parteciperanno circa trecento parlamentari dei 57 Paesi membri dell'OSCE, oltre ad altre delegazioni dei Paesi partner e osservatori. Le tre Commissioni Generali dell'Assemblea esamineranno i progetti di Risoluzione, ai quali si aggiungono ben 14 progetti di Risoluzioni supplementari che sono stati presentati su temi diversi, che spaziano dalla crisi ucraina, alla protezione dei beni culturali, ai problemi dei flussi migratori e ad altri aspetti dei diritti umani. Infine, come di consueto, al termine della Sessione annuale di Baku si svolgeranno le elezioni per il rinnovo delle cariche dell'Assemblea. Sebbene ancora non siano formalizzate ufficialmente le candidature, si dovranno eleggere, oltre al Presidente stesso dell'Assemblea, tre Vice Presidenti e tutte le cariche di ognuna delle tre Commissioni Generali.

  Prende brevemente la parola il senatore COMPAGNA che interviene sulla situazione in Ucraina. L'elezione del nuovo Presidente ucraino Poroshenko è stata certamente un successo dal punto di vista della legittimità democratica della nuova classe al potere nel Paese. Ciò, però, non sarà sufficiente a conferire stabilità e credibilità internazionale al nuovo governo insediatosi che, invece, dovrà inserirsi in un dialogo di più ampio respiro tra Ucraina e Russia e tra la Russia e l'Occidente, riproponendo in questo modo il tradizionale dialogo tra Est e Ovest, elemento caratterizzante della CSCE di un tempo e dell'OSCE di oggi.

  Il presidente ROMANI ringrazia il Segretario Generale Oliver e i parlamentari che hanno partecipato ai lavori e dichiara chiusa la riunione.

  La seduta termina alle 15.05.

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