CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 gennaio 2014
166.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

  Martedì 28 gennaio 2014. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. — Interviene il Viceministro per lo sviluppo economico Antonio Catricalà.

  La seduta comincia alle 13.50.

5-01403 Catalano: Misure volte a contrastare le truffe su dispositivi mobili commesse tramite SMS.

  Il Viceministro Antonio CATRICALÀ risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Ivan CATALANO (M5S), replicando, ringrazia il Viceministro della risposta assai dettagliata, della quale si dichiara soddisfatto, riservandosi di approfondirne successivamente gli specifici contenuti.

5-01450 Narduolo: Servizio di manutenzione dei centri di meccanizzazione postale per lo smistamento della corrispondenza, anche con riguardo alla salvaguardia dei livelli occupazionali.

  Il Viceministro Antonio CATRICALÀ risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Giulia NARDUOLO (PD), replicando, nel ringraziare il Viceministro per la risposta, esprime tuttavia perplessità per la mancata partecipazione di Poste italiane al tavolo di confronto tenutosi presso il Ministero Pag. 227dello sviluppo economico. Fa presente che sono numerose le proteste riguardo ai disservizi dei centri di meccanizzazione postale, che solo in parte sono dovuti agli scioperi cui si faceva riferimento nella risposta mentre in larga parte sono attribuibili al cambio delle società appaltatrici e alla scarsa specializzazione tecnica dei lavoratori dipendenti presso le ditte subentranti, come evidenziato anche dalla stampa locale. Esprime, inoltre, forte preoccupazione per la salvaguardia dei livelli occupazionali e per il rischio che non vengano mantenuti, per i lavoratori, gli attuali livelli contrattuali, profilandosi il rischio che vengano azzerati gli scatti di anzianità del personale, soprattutto di quello più anziano e con maggiore esperienza. Auspica, infine, che lo sconto applicato in fase di gara dalle ditte subentranti non venga ribaltato sui lavoratori e preannuncia che continuerà a seguire la questione anche attraverso gli esiti dell'incontro conclusivo che si terrà tra pochi giorni.

5-01577 Crivellari: Salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori di Poste italiane SpA, in particolare nella regione Veneto.

  Il Viceministro Antonio CATRICALÀ risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Diego CRIVELLARI (PD), replicando, ringrazia il Viceministro per la risposta, di cui si dichiara soddisfatto. Sottolinea, tuttavia, perplessità rispetto al criterio ivi richiamato dell'omogenea redistribuzione dei lavoratori sul territorio nazionale, dal momento che i territori oggetto dell'interrogazione sono composti di piccoli comuni, nei quali la presenza dell'ufficio postale garantisce un servizio indispensabile per la popolazione per lo più anziana. Auspica, quindi, una maggiore attenzione oltre che sul profilo da lui evidenziato anche più in generale sulle conseguenze che le scelte occupazionali di Poste italiane rischiano di avere sulla qualità del servizio prestato ai cittadini.

5-01624 Bini: Necessità di un piano per lo sviluppo del settore postale, con particolare riferimento alla salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori della società Poste italiane e delle agenzie di recapito.

  Il Viceministro Antonio CATRICALÀ risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Caterina BINI (PD), replicando, fa presente che l'interrogazione a sua firma, come anche un'altra precedentemente presentata insieme alla collega Velo, prende spunto dalla condizione dei lavoratori occupati nelle province di Pistoia e Livorno, dipendenti presso società che nel 1999 prestavano servizio, oltre che per Poste italiane, anche per soggetti privati e che hanno acconsentito alla richiesta formulata da Poste di lavorare in esclusiva. Osserva che delle 91 procedure di appalti previsti per il 2009 Poste ne ha assegnati soltanto 41, adducendo come giustificazione la mancanza di adeguate risorse nel bilancio della società. Al riguardo, facendo presente che il bilancio di Poste risulta in attivo anche grazie ad altri servizi che la società offre oltre a quello postale, osserva che la particolare situazione di Poste, che è una società liberalizzata ma a totale partecipazione statale, crea una sperequazione, nel senso che permette a tale società, in quanto di proprietà pubblica, di non corrispondere l'Iva sui servizi prestati, di fatto impedendo una corretta concorrenza, ma non implica che essa, in quanto società privata, presti attenzione ad un'etica più spiccata del lavoro, come sarebbe atteso da un'azienda pubblica. Giudica la proposta formulata da Poste italiane nel 2011 non accettabile, dal momento che avrebbe costretto i lavoratori a spostarsi in zone anche assai distanti dai propri territori di appartenenza, per soli dodici mesi e senza alcuna garanzia di prosecuzione. Ribadisce, infine, la richiesta di attivare un tavolo di concertazione tra i oggetti interessati, al fine di pervenire ad una soluzione efficace di una questione che interessa numerosi lavoratori del settore postale ormai da troppi anni.

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  Michele Pompeo META, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.40.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

INTERROGAZIONI

5-00927 Venittelli: Disservizi nella ricezione dei canali Rai, conseguenti al passaggio dal sistema televisivo analogico a quello digitale, nel territorio della provincia di Campobasso.

RISOLUZIONI

7-00017 Caparini: Limiti alla diffusione di programmi nazionali su emittenti televisive locali.

SEDE CONSULTIVA

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2013 – secondo semestre.
C. 1836 Governo.

Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2013 bis.
C. 1864 Governo.

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