CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 17 dicembre 2013
144.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 17 dicembre 2013. — Presidenza del presidente Elio VITO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 13.

DL 136/2013: Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate.
C. 1885 Governo.

(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Elio VITO, presidente, segnala che è pervenuta la richiesta affinché della seduta odierna sia data pubblicità mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Segnala altresì che la Commissione ambiente, che ha avviato in data odierna l'esame del provvedimento in sede referente, prevede di svolgere un ciclo di audizioni sul provvedimento in titolo nella giornata del 27 dicembre prossimo, fissando il termine per la presentazione degli emendamenti per martedì 7 gennaio 2014.

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  Rosanna SCOPELLITI (NCD), relatore, osserva che il provvedimento in esame è stato adottato dal Governo al fine di garantire la sicurezza agroalimentare in Campania e di fronteggiare al contempo l'emergenza ambientale legata alla combustione illecita di rifiuti nei territori della cosiddetta «Terra dei fuochi». Segnala, inoltre, che il decreto-legge in titolo reca ulteriori norme finalizzate ad autorizzare interventi previsti dal piano delle misure ambientali e sanitarie per l'Ilva di Taranto, nonché misure per la salvaguardia di imprese di interesse strategico nazionale.
  Rammenta, quindi, che la Commissione ha già affrontato i temi oggetto del provvedimento – ossia il drammatico fenomeno dei roghi di rifiuti speciali che da circa quindici anni affligge soprattutto le province di Napoli e Caserta – in occasione dell'esame della proposta di legge C. 833, presentata dal collega Paolo Russo, il cui iter, ormai prossimo alla conclusione, si è interrotto a seguito dell'inizio della sessione di bilancio.
  A testimonianza dell'attenzione dedicata dal Parlamento a tale problematica, ricorda che gli effetti ambientali e sanitari provocati dagli sversamenti e interramenti illegali di rifiuti tossici nonché di scorie industriali e ospedaliere sono stati evidenziati già nel 1997 in occasione di un'audizione del collaboratore di giustizia Carmine Schiavone presso la Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, i cui contenuti sono stati resi pubblici con una decisione dell'ufficio di presidenza nell'attuale legislatura. Inoltre, nella scorsa legislatura, la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti ha dedicato specifica attenzione alla vicenda della «terra dei fuochi» in un capitolo della relazione territoriale approvata con riguardo alla Campania (Doc. XXIII, n. 19) e il 14 luglio 2009, la Commissione ha svolto l'audizione del prefetto di Napoli, che si è concentrato tra l'altro sul sistema illecito di smaltimento degli pneumatici, rappresentando come ciò avvenga in modo legale solo nella misura del 20 per cento. Infine, in questa legislatura, l'Assemblea della Camera ha approvato, nella seduta del 5 novembre 2013, alcune rilevanti mozioni, tutte finalizzate a sollecitare l'adozione di iniziative per la bonifica dei siti inquinati di interesse nazionale, con particolare rifermento alla situazione nella cosiddetta Terra dei fuochi, mentre la Commissione ambiente del Senato ha dedicato un ciclo istruttorio alla «Terra dei fuochi» e da ultimo, la Commissione ambiente della Camera ha discusso una risoluzione sulle attività di controllo, prevenzione e contrasto delle attività illegali di smaltimento dei rifiuti nella Terra dei Fuochi, nel cui ambito è stato svolto un ciclo di audizioni informali.
  Ribadisce, anche in questa sede, come il fenomeno rappresenti una vera e propria sciagura sia per la salute della collettività, sia per le attività economiche delle zone colpite. Ricorda, infatti, che in occasione dell'illustrazione sulla citata proposta di legge, in qualità di relatrice, aveva evidenziato che molte inchieste avviate dalla magistratura hanno fatto chiaramente emergere come tali episodi, che si manifestano con una frequenza ormai costante, siano riconducibili alle cosiddette «ecomafie».
  Passando ad analizzare il provvedimento, segnala l'articolo 1 che prevede una mappatura dei terreni agricoli campani al fine di individuare le aree interessate da fenomeni di inquinamento tali da rendere necessaria la limitazione a colture di specie non destinate all'alimentazione umana o animale. Ciò dovrà essere attuato mediante l'apporto di istituti e agenzie statali e regionali, tra cui anche l'Istituto geografico militare, che già dispongono di dati e di elementi di conoscenza tecnica sulle aree da verificare. L'articolo 2, invece, istituisce, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, un Comitato interministeriale e una Commissione con il compito di individuare e potenziare azioni e interventi di monitoraggio e tutela, da realizzarsi nelle aree della regione Campania delimitate ai sensi dell'articolo 1.
  La maggiore novità introdotta dal decreto-legge, che merita di essere citata Pag. 61anche se non chiama in causa le competenze della Commissione difesa, è indubbiamente rappresentata dalla norma di cui al comma 1 dell'articolo 3 che, in aggiunta alle fattispecie di cui dagli articoli 255 e 256 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, sull'abbandono di rifiuti e attività di gestione di rifiuti non autorizzata, introduce la nuova figura di reato di «combustione illecita di rifiuti», punibile con la pena della reclusione da tre a sei anni, prevedendo, altresì, la confisca obbligatoria del mezzo utilizzato per la commissione del reato.
  Rientra invece nell'ambito di competenza di questa Commissione il comma 2, dell'articolo 3 che autorizza – riproducendo l'articolo 1, comma 1, della proposta di legge C. 833 – i prefetti delle province campane, nell'ambito di operazioni di sicurezza e di controllo del territorio prioritariamente finalizzate alla prevenzione dei delitti di criminalità organizzata e ambientale, ad avvalersi, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili, di personale militare delle Forze armate, posto a loro disposizione dalle competenti autorità militari ai sensi dell'articolo 13 della legge 1o aprile 1981, n. 121.
  Osserva, tuttavia, che non appaiono riprodotte alcune norme qualificanti, quali quelle sul riconoscimento ai militari delle Forze armate coinvolti delle funzioni di agenti di pubblica sicurezza, sulla quantificazione delle unità di personale necessarie, sulla decorrenza temporale del coinvolgimento nelle operazioni e, infine, sull'attribuzione agli ufficiali, sottufficiali e militari di truppa di una indennità onnicomprensiva, da determinarsi con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri dell'interno e della difesa.
  Al riguardo, ricorda che la proposta di legge C. 833 contemplava anche una necessaria quantificazione degli oneri e prevedeva che tale indennità onnicompresiva, aggiuntiva al trattamento stipendiale o alla paga giornaliera, non potesse superare il trattamento economico accessorio previsto per il personale delle Forze di polizia.
  Riterrebbe anche da valutare l'opportunità che il Dicastero della difesa sia rappresentato nel Comitato interministeriale, di cui al comma 1 dell'articolo 2, incaricato, tra l'altro, di formulare indirizzi sul potenziamento delle azioni e interventi di monitoraggio, tutela e bonifica nei territori campani, come pure nella Commissione, di cui al comma 2, cui spetta di individuare le conseguenti decisioni.
  Nell'evidenziare come tali profili siano essenziali, rileva che il parere di questa Commissione, seguendo una doverosa linea di coerenza, non potrà non tenerne in debita considerazione. Preannuncia, quindi, una proposta di parere favorevole quanto al merito complessivo del provvedimento, tuttavia integrata da osservazioni e condizioni finalizzate a garantire al meglio la condizione giuridico-economica del personale delle Forze armate che sarà coinvolto in questa importante opera di ripresa del controllo del territorio campano da parte dello Stato.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO rileva come, giustamente, la relatrice abbia più volte fatto cenno nel suo intervento alla proposta di legge C. 833, segnalando, tuttavia, il bisogno di non trascurare le disposizioni messe a sistema dal decreto-legge, che interviene con urgenza sulla drammatica situazione dell'inquinamento causato dai roghi di rifiuti. Affida quindi alla valutazione della Commissione ogni eventuale proposta di miglioramento del testo del decreto-legge.

  Elio VITO, presidente, esprime soddisfazione per la condivisione manifestata dal rappresentante del Governo sulla relazione svolta dalla collega Scopelliti.

  Gian Piero SCANU (PD) apprezza il lavoro svolto dalla collega Scopelliti, di cui condivide le considerazioni in ordine alla necessità di definire i tempi dell'intervento e i poteri effettivi attribuiti al personale militare. Auspica, quindi, che tali elementi possano trovare ingresso nel parere anche in forma assai incisiva, in linea con Pag. 62quando deliberato da questa Commissione sulla proposta di legge C. 833.

  Elio VITO, presidente, condivide le considerazioni del collega Scanu.

  Salvatore CICU (FI-PdL) rileva l'esistenza, nelle ultime legislature, di una problematica che attiene alla scarsa capacità del Parlamento di legiferare e al conseguente ricorso del Governo alla decretazione di urgenza. Al riguardo sottolinea che nel caso dell'emergenza ambientale legata alla combustione illecita di rifiuti nei territori della cosiddetta «Terra dei fuochi» il Parlamento, e soprattutto questa Commissione, si è attivato con sollecitudine e in maniera pressoché unanime per provvedere sul piano normativo. Pertanto, ritiene che il decreto-legge, di cui condivide la finalità, avrebbe comunque dovuto tenere in maggiore considerazione l'iniziativa legislativa avviata su tale tema dalla Commissione, con ciò evidenziando una maggiore attenzione da parte dell'Esecutivo per il ruolo del Parlamento.

  Emanuela CORDA (M5S) esprime apprezzamento per il lavoro svolto dalla relatrice e ricorda che il proprio gruppo, in sede di discussione della proposta di legge C. 833, aveva prospettato l'ipotesi di utilizzare i droni per la sorveglianza delle aree interessate dal fenomeno dello sversamento dei rifiuti. Auspica pertanto che la proposta di parere della relatrice voglia prospettare questa iniziativa.

  Elio VITO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.20.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 17 dicembre 2013. — Presidenza del presidente Elio VITO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 13.20.

Indagine conoscitiva sui sistemi d'arma destinati alla difesa in vista del Consiglio europeo di dicembre 2013: seguito esame del documento conclusivo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Elio VITO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni ne dispone l'attivazione.

  Intervengono i deputati Salvatore CICU (FI-PdL), Gian Piero SCANU (PD) ed Emanuela CORDA (M5S).

  Elio VITO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.45.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 17 dicembre 2013. — Presidenza del presidente Elio VITO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 13.40.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di revisione in senso riduttivo dell'assetto strutturale e organizzativo delle Forze armate.
Atto n. 32.
Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di personale militare e civile del Ministero della difesa, nonché misure per la funzionalità della medesima amministrazione.
Atto n. 33.
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto degli schemi di decreto in titolo, rinviati nella seduta del 15 ottobre 2013.

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  Elio VITO, presidente, segnala che è pervenuta la richiesta affinché della seduta odierna sia data pubblicità mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda, quindi, che nella seduta del 15 ottobre 2013 i relatori, onorevole Cicu e onorevole Scanu, hanno illustrato i contenuti dei due provvedimenti, di cui sono emersi numerosi profili di connessione.
  Successivamente, la Commissione ha svolto, congiuntamente all'omologa Commissione del Senato, un ciclo di audizioni che si è concluso il 12 dicembre scorso con l'audizione del Ministro della difesa, nel corso della quale sono intervenuti i rappresentati dei gruppi.

  Gian Piero SCANU (PD), relatore, ritiene auspicabile pervenire ad una proposta di parere che sia il più possibile condivisa dai gruppi di maggioranza e di opposizione e manifesta, quindi, la propria disponibilità a far pervenire entro domani un testo sul quale avviare un confronto già a partire dalla prossima seduta programmata.

  Salvatore CICU (FI-PdL), relatore, apprezza le considerazioni del collega Scanu sull'opportunità di pervenire ad un parere condiviso, manifestando tuttavia perplessità sulla tempistica rappresentata, che giudica troppo stringente per potersi esprimere sui provvedimenti con la dovuta accuratezza. Ritiene, pertanto, opportuno considerare che la Commissione possa esprimere il parere anche nella giornata di venerdì 20 dicembre.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO ricorda che nel corso del dibattito, al fine di agevolare la discussione, si era convenuto di presentare per tempo una proposta sulla quale sviluppare i diversi ragionamenti. Ribadisce, inoltre, la volontà del Governo di portare a compimento entro i tempi previsti dalla legge l’iter dei decreti attuativi della riforma dello strumento militare, pur confermando la disponibilità già annunciata dal Ministro Mauro di attendere il parere del Parlamento.

  Elio VITO, presidente, anche in considerazione del possibile andamento dei lavori dell'Assemblea, ritiene che, al fine di consentire alla Commissione di esprimersi in tempo utile, sia necessario pervenire già nella seduta di domani una proposta di parere, sulla quale avviare il dibattito.

  Salvatore CICU (FI-PdL), relatore, ribadisce la difficoltà del proprio gruppo a esprimere un parere nella seduta di domani.

  Gian Piero SCANU (PD), relatore, ritiene che non vi siano ostacoli per giungere ad un'approvazione del parere prima della sospensione dei lavori per la pausa di fine anno e manifesta, quindi, la propria disponibilità ad accedere alla richiesta dell'onorevole Cicu di prevedere anche una seduta nella giornata di venerdì 20 dicembre.
  Ribadisce, quindi, l'opportunità che la Commissione possa esprimere una posizione unitaria, anche rispetto al percorso in atto al Senato.

  Domenico ROSSI (PI) fa presente che in occasione della sua recente audizione il Ministro della difesa ha manifestato la disponibilità del Governo ad attendere il pronunciamento delle Commissioni prima di adottare i decreti legislativi. Alla luce di quanto ricordato e della rilevanza dei due provvedimenti, ritiene che i termini per la conclusione dell’iter non debbano essere considerati perentori.

  Elio VITO, presidente, segnala che l'omologa Commissione del Senato presumibilmente si esprimerà nella corrente settimana. Auspica, quindi, che i due rami del Parlamento possano procedere in parallelo.

  Salvatore CICU (FI-PdL) sottolinea come l'attuale dibattito lo rafforzi nella sua convinzione di non poter disporre di tempo sufficiente per approfondire adeguatamente Pag. 64tutti gli aspetti da evidenziare nel parere.

  Gian Piero SCANU (PD) si dichiara contrario alla possibilità di richiedere uno slittamento dei termini per l'espressione del parere, anche in considerazione dell'opportunità di seguire lo stesso percorso dell'omologa Commissione del Senato. Conferma, quindi, la volontà del proprio gruppo di pervenire all'espressione del parere entro la fine della settimana in corso.

  Elio VITO, presidente, nel prospettare la eventualità che la Commissione si convochi sui provvedimenti in titolo anche nella serata di giovedì, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.05 alle 14.20.