CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 14 novembre 2013
122.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

  Giovedì 14 novembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Manuela GHIZZONI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Marco Rossi Doria.

  La seduta comincia alle 9.

5-00347 Baldassarre: Sull'utilizzo dei lavoratori socialmente utili nelle scuole e sulla loro stabilizzazione.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Luigi GALLO (M5S), replicando in qualità di cofirmatario, si dichiara insoddisfatto Pag. 35della risposta resa dal rappresentante del Governo, in quanto la questione sottesa all'interrogazione in titolo non ha ancora trovato una soluzione. Ricorda di aver partecipato al tavolo tecnico del 4 novembre scorso, rappresentando la posizione del Movimento 5 Stelle sulla vicenda dei lavoratori ex LSU, impiegati come collaboratori scolastici e non ancora stabilizzati. Propone al riguardo, quindi, anche a nome del suo gruppo, di rendere stabile il rapporto di impiego degli oltre 11 mila lavoratori che svolgono tale mansione, utilizzando le risorse destinate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca all'esternalizzazione del servizio prestato dal medesimo personale. Precisa che tale stabilizzazione avverrebbe mediante l'inserimento dei predetti lavoratori nelle graduatorie per il personale ATA, anche in deroga ai requisiti per l'ammissione alle stesse, riconoscendo loro i periodi di servizio prestato presso gli istituti scolastici, senza volere in tal modo pregiudicare la posizione di quanti sono già inseriti nelle graduatorie ATA.

5-00700 Valente Valeria: Sull'Istituto italiano per gli studi filosofici.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Valeria VALENTE (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo. Giudica, in particolare, negativamente il fatto che il secondo gruppo di lavoro – deputato a trovare soluzioni necessarie ad assicurare l'allocazione unitaria ed integra del patrimonio librario dell'Istituto in oggetto – non risulti essersi ancora riunito. Auspica quindi un maggior impegno da parte del Governo, al fine di risolvere la questione sottesa all'interrogazione in titolo.

5-00720 Rigoni: Sul «Caffè della pace» di Roma.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Andrea RIGONI (PD), replicando, si dichiara completamente insoddisfatto della risposta resa dal rappresentante del Governo.

5-00362 Ghizzoni: Sul riordino degli archivi di Stato.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Manuela GHIZZONI (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta resa dal sottosegretario Rossi Doria, apprezzandone in particolare la parte in cui esprime l'intenzione del Governo di ampliare i servizi resi dagli archivi di Stato, riorganizzandone il sistema. Dopo aver ricordato la particolare carenza di personale che limita la funzionalità del settore specifico – assai più rilevante della già consistente carenza che caratterizza in generale il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo –, assicura che sarà sua cura vigilare affinchè quanto prospettato dal rappresentante dell'Esecutivo si traduca in una efficace risposta a sostegno degli archivi di Stato.

5-01014 Rocchi: Sul completamento dei lavori strutturali del nuovo archivio di Stato di Livorno.
5-01042 Rocchi: Sul completamento dei lavori strutturali del nuovo archivio di Stato di Livorno.

  Manuela GHIZZONI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

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  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Maria Grazia ROCCHI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta del Governo, rilevando in particolare che, dopo aver già speso 6 milioni di euro, la questione posta dall'interrogazione in titolo non sia stata ancora risolta. Manifesta quindi una certa perplessità, alla luce di quanto finora accaduto, sul fatto che il completamento dei lavori possa realmente avvenire entro trenta mesi, come prospettato nella risposta del sottosegretario Rossi Doria. Auspica peraltro un impegno dell'Esecutivo affinchè i lavori di recupero del complesso dei Domenicani possano terminare il prima possibile.

  Manuela GHIZZONI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.30.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 14 novembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Manuela GHIZZONI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Marco Rossi Doria.

  La seduta comincia alle 15.15.

Schema di decreto ministeriale recante individuazione di interventi di tutela del patrimonio culturale finanziata ai sensi del comma 3-bis del medesimo articolo 5 del decreto-legge n. 91 del 2013, per l'anno 2013.
Atto n. 37.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale all'ordine del giorno.

  Giovanna PETRENGA (PdL), relatore, con riferimento allo schema di decreto ministeriale in esame, fa presente che il presupposto normativo dello stesso è l'articolo 5, comma 3-bis, del decreto-legge n. 91 del 2013, il quale ha autorizzato la spesa di 8 milioni di euro, di cui 1 milione di euro per il 2013 e 7 milioni di euro per il 2014, per fare fronte ad interventi di particolare rilevanza attinenti alla tutela di beni culturali che presentano gravi rischi di deterioramento e alla celebrazione di particolari ricorrenze. Per l'individuazione degli interventi, il predetto comma 3-bis ha previsto l'intervento di un decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare, in base al comma 4 del suddetto articolo 5, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto. Aggiunge che lo schema di decreto, composto di un solo articolo, individua il programma degli interventi da realizzare utilizzando le risorse finanziarie, pari complessivamente – come anticipato – ad 1 milione di euro per l'anno 2013. Rileva che si tratta di 6 interventi relativi ad adeguamenti delle strutture o degli impianti, finalizzati, in un caso, alle celebrazioni di un bicentenario. Evidenzia che la relazione illustrativa allegata allo schema sottolinea che gli interventi individuati non sono di grande impegno finanziario, ma sono tutti caratterizzati da urgenza segnalata dagli uffici territoriali.
  Illustra quindi gli interventi individuati. Il primo è l'adeguamento dell'impianto elettrico della Biblioteca Palatina di Parma, con un importo assegnato di 200.000 euro. Specifica quindi che la relazione illustrativa evidenzia che tali lavori sono urgentissimi per la sicurezza di persone e beni e per consentire la riapertura della Biblioteca. Il secondo intervento concerne l'adeguamento delle strutture del Museo nazionale delle residenze napoleoniche a Portoferraio (LI) per il bicentenario di Napoleone all'isola d'Elba, per il quale sono attribuiti 150.000 euro. La Pag. 37relazione evidenzia che occorre completare i lavori di messa a norma e di servizi per i visitatori, considerata peraltro l'imminenza delle celebrazioni previste per il 2014. Il terzo intervento concerne la manutenzione e il restauro del coro ligneo del Tempietto longobardo a Cividale del Friuli (UD), per il quale vengono assegnati 100.000 euro. La relazione, ricordando che il bene appartiene al sito Unesco, fa presente che lo stesso è stato danneggiato seriamente dalle avversità atmosferiche dell'8 settembre 2013. Aggiunge che il quarto intervento riguarda la messa in sicurezza della vegetazione perimetrale all'asse centrale del Parco della Reggia di Caserta, per la quale sono stanziati 200.000 euro. Precisa quindi che la relazione fa presente il grave rischio per l'incolumità pubblica derivante da alberature pericolanti e dal gravissimo stato di degrado delle rampe di accesso alla cascata dell'asse monumentale del parco, allo stato interdette alla fruizione. Ricorda poi che il quinto intervento individuato riguarda la copertura delle sale espositive del Museo archeologico nazionale di Pontecagnano (SA), per la quale vengono attribuiti 200.000 euro. Precisa inoltre che la relazione fa presente che i lavori sono finalizzati a eliminare le copiose infiltrazioni di acqua che hanno danneggiato i corpi illuminanti e le collezioni. Rileva, infine, che il sesto ed ultimo intervento concerne le coperture del Palazzo Chiablese di Torino, per le quali sono stanziati 150.000 euro.
  Ricorda quindi che la relazione precisa che i lavori sono finalizzati al completamento del rifacimento delle coperture danneggiate dai nubifragi di fine aprile scorso, che hanno determinato danni agli ambienti sottostanti a causa delle infiltrazioni. Rileva inoltre che allo schema di decreto in esame sono allegati, oltre alla già citata relazione illustrativa, la nota 9 ottobre 2013, protocollo 9262/22.04.00/17, del Segretariato generale del Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo, che contiene la proposta di ripartizione e l'estratto del verbale del Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici del 14 ottobre 2013: il Consiglio ha approvato all'unanimità la proposta di ripartizione. Propone quindi di esprimere parere favorevole sullo schema di decreto in oggetto.

  Manuela GHIZZONI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale per il riparto della quota del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2013 destinata al finanziamento premiale di specifici programmi e progetti.
Atto n. 38.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale all'ordine del giorno.

  Tamara BLAZINA (PD), relatore, con riferimento ai presupposti normativi del provvedimento in esame, segnala intanto che l'articolo 4, comma 2, del decreto legislativo n. 213 del 2009 – con il quale è stato operato il riordino degli enti di ricerca vigilati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca – aveva disposto che, a decorrere dal 2011, al fine di promuovere l'incremento qualitativo dell'attività scientifica degli stessi enti e migliorare l'efficacia e l'efficienza nell'utilizzo delle risorse, una quota non inferiore al 7 per cento del Fondo ordinario, previsto dall'articolo 7 del decreto legislativo n. 204 del 1998 (Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca, o FOE) con progressivi incrementi negli anni successivi, fosse destinata al finanziamento premiale di specifici programmi e progetti, anche congiunti, proposti dagli enti. Aveva, altresì rimesso la definizione dei criteri e delle motivazioni di assegnazione della predetta quota ad un decreto avente natura non regolamentare del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Aggiunge che il comma 1 del medesimo articolo 4, invece, aveva disposto che la ripartizione del FOE fosse Pag. 38effettuata sulla base della programmazione strategica preventiva di cui all'articolo 5 dello stesso decreto legislativo n. 213 del 2009, nonché tenendo conto della valutazione della qualità dei risultati della ricerca, effettuata dall'ANVUR.
  Rileva quindi come l'articolo 23, comma 2, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104 (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 128 del 2013), novellando l'intero articolo 4 del decreto legislativo n. 213 del 2009, abbia poi disposto, per quanto qui interessa, che per la ripartizione del finanziamento premiale si facesse riferimento anche ai risultati della valutazione della qualità della ricerca (VQR). Ha, altresì, confermato che i criteri e le motivazioni di assegnazione di tale quota siano disciplinati con decreto ministeriale avente natura non regolamentare. Ricorda quindi che il decreto ministeriale 19 dicembre 2012 ha definito i criteri e le motivazioni di assegnazione per il 2012, individuando le finalità e gli ambiti d'intervento prioritari e che questo decreto presenti alcune differenze rispetto al decreto ministeriale per il 2011. Indica quindi le più significative diversità rispetto al passato che sono: tra le aree di ricerca e sviluppo di rilevanza strategica non è più ricompresa l'area del patrimonio culturale; vengono inseriti due nuovi aspetti da tenere conto nella valutazione che attengono all'età dei partecipanti e alla partecipazione di genere; sono previste per la prima volta tre linee di intervento con la relativa suddivisione percentuale dello stanziamento complessivo. Per maggiori dettagli rimanda al testo del decreto ministeriale allegato allo schema in esame.
  Con riferimento ai contenuti del provvedimento in esame, rileva che lo schema di decreto fa seguito a quello presentato l'8 agosto 2013 (Atto n. 24) e, poi, ritirato dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il giorno successivo a quello di entrata in vigore del decreto-legge n. 104 del 2013, con nota 13 settembre 2013, protocollo n. 18088: la nota motivava il ritiro facendo riferimento alle modifiche introdotte dall'articolo 23 dello stesso decreto-legge n. 104 del 2013. A sua volta, la premessa dello schema fa riferimento anche alla nota con protocollo n. 19116 del 27 settembre 2013, con la quale la Commissione di esperti, istituita con decreto direttoriale 15 marzo 2013, n. 472 – non allegato allo schema –, è stata invitata ad effettuare un ulteriore esame dei progetti, tenendo conto anche dei risultati relativi alla valutazione della qualità della ricerca pubblicati dall'ANVUR. Al riguardo, ricorda che il 30 giugno 2013 l'ANVUR ha presentato il Rapporto finale sulla VQR 2004-2010, che non è pervenuto all'attenzione di questa Commissione. Precisa che, in particolare, lo schema di decreto in discussione – composto di 14 articoli – dispone la ripartizione della quota premiale del 7 per cento del Fondo ordinario per il 2012, pari, complessivamente, a euro 124.509.910, accantonati ai sensi dell'articolo 2 del decreto ministeriale 505/Ric del 9 agosto 2012, con cui è stato disposto il riparto del Fondo per il 2012, per complessivi 1.653 milioni di euro. Aggiunge che l'articolo 15 dello stesso decreto ministeriale aveva disposto che alla ripartizione della quota indicata si sarebbe provveduto con successivo decreto. Nello specifico, sottolinea che l'articolo 1 dello schema in esame dispone l'assegnazione di complessivi euro 124.509.910, pari al 7 per cento del FOE 2012, accantonati e conservati in bilancio, che – come risultante dal decreto ministeriale 19 dicembre 2012, n. 949/Ric – devono essere considerati quali contributi straordinari ai 12 enti cui afferiscono i progetti di cui si propone il finanziamento. Gli enti sono: il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) di Roma, a cui vengono assegnati complessivi 35.622.991 euro; l'Agenzia spaziale italiana (ASI) di Roma, a cui vanno 21.070.998 euro; l'Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) di Frascati, che riceve 40.429.605 euro; l'Istituto nazionale di astrofisica (INAF) di Roma, a cui sono attribuite risorse per 15.861.104 euro; l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) di Roma, a cui si danno 2.716.336 euro; l'Istituto nazionale di ricerca metrologica (INRIM) di Torino, che vede ad esso attribuiti complessivi Pag. 394.339.111 euro; l'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale – OGS di Trieste, cui vanno 956.363 euro; la Stazione zoologica «Anton Dohrn» di Napoli, cui spettano 554.395 euro; il Consorzio per l'Area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste, a cui vanno 808.753 euro; l'Istituto nazionale di alta matematica «F. Severi» di Roma, a cui sono assegnate risorse per 280.983 euro; il Museo storico della fisica e Centro di studi e ricerche «Enrico Fermi» di Roma, che riceve 1.676.406 euro e, infine, l'Istituto italiano di studi germanici di Roma, a cui vanno 192.865 euro complessivi.
  Aggiunge quindi che gli articoli da 2 a 13 concernono l'assegnazione ai singoli suddetti enti: in particolare, ciascun articolo indica l'assegnazione complessiva e quella riferita ai singoli progetti, ripartiti per linea di intervento. Precisa che i progetti finanziati sono complessivamente 77 su un totale di 128 progetti presentati. Ricorda infine che l'articolo 14 dispone che tali somme – di cui è stata richiesta la conservazione in bilancio – gravino sul capitolo 7236 dello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per l'esercizio finanziario 2013. Evidenzia quindi che dai verbali della Commissione incaricata della valutazione dei progetti emerge che sono pervenuti 128 progetti, di cui: 66 relativi alla linea di intervento n. 1 – per una richiesta complessiva pari a 157,9 milioni di euro –; 21 relativi alla linea di intervento n. 2, per una richiesta complessiva pari a 37,9 milioni di euro; e 41 relativi alla linea di intervento n. 3, per una richiesta complessiva pari a 84 milioni di euro. Precisa che per ogni progetto il presidente della Commissione ha preliminarmente individuato fino ad un massimo di tre referenti, scelti fra i componenti della stessa. Rileva in particolare che, dal verbale n. 1 del 10 maggio 2013 risulta che le assegnazioni dei progetti per la valutazione sono indicate nel prospetto allegato allo stesso verbale, che tuttavia non risulta trasmesso al Parlamento. Aggiunge quindi che alla valutazione dei referenti ha fatto seguito la discussione collegiale e la conseguente valutazione dei progetti da parte della Commissione in riunione plenaria. Sottolinea che, con riferimento al costo del personale, nella seduta del 6 giugno 2013, la Commissione, presumibilmente considerando la natura di contributo straordinario del finanziamento in oggetto, aveva stabilito che il finanziamento dei progetti fosse epurato dei costi di personale strutturato – già a carico degli enti –, eventualmente presente nelle previsioni di spesa indicate dagli enti per ciascun progetto. Al riguardo, segnala che il costo del personale strutturato è indicato per 40 dei 77 progetti finanziati. Ricorda ancora che nella seduta del 10 ottobre 2013, invece, la Commissione, dopo un più accurato esame del bando, ha ritenuto di poter proporre di includere una quota dei costi del personale di ruolo nel calcolo del contributo da attribuire a ciascun progetto. Precisa che, in particolare, per ciascuna linea di intervento, è stata definita una quota massima ammissibile (rispetto alle somme richieste per il progetto) di costo del personale interno e la percentuale finanziabile della stessa quota. Rinvia alla documentazione predisposta dagli uffici per il dettaglio dei relativi dati. Ricorda poi che la differenza relativa alle quote ammissibili e alle percentuali da finanziare per le diverse linee di intervento è determinata, in base a quanto indicato nel verbale del 10 ottobre 2013, dalla diversa natura delle linee di intervento: in particolare, il verbale evidenzia che la linea di intervento 2 prevede, per la realizzazione dei progetti, un maggior impegno da parte del personale di ruolo di ciascun ente, mentre la linea di intervento 3 prevede il potenziamento o la realizzazione di infrastrutture di ricerca e, dunque, presuntivamente un minor impegno del personale di ruolo. Aggiunge inoltre che, per quanto concerne la differenza relativa alla quota ammissibile riferita all'ASI, il verbale evidenzia che la riduzione è determinata «in considerazione della natura stessa di questo ente (si tratta di un'agenzia e non strettamente di un ente di ricerca), non valutabile secondo i criteri fissati dall'ANVUR. Con riferimento alle graduatorie relative Pag. 40alle tre linee di intervento, ricorda che nella seduta del 15 luglio 2013 la Commissione aveva elaborato le tabelle numero 1, 2 e 3, allegate al verbale di seduta, esplicative delle graduatorie relative alle tre linee di intervento e nelle quali erano indicati, in particolare, l'ente a cui fa capo ciascun progetto, il relativo costo stimato, la quota richiesta dall'ente epurata dei costi del personale strutturato, il punteggio conseguito per ciascun criterio di valutazione, nonché il punteggio totale, e il finanziamento proposto. Ricorda, in particolare, che nella medesima seduta la Commissione aveva, altresì, deliberato le percentuali di finanziamento rispetto alla quota richiesta, epurata dei costi del personale strutturato, differenziate in base al punteggio complessivo conseguito. Rimanda al riguardo alle relative tabelle presenti nella documentazione predisposta dagli uffici.
  Rispetto alla linea di intervento n. 1, sulla base dei parametri deliberati dalla Commissione, rileva che non accedevano al finanziamento 24 enti, con punteggi variabili da 82 a 69 punti, mentre rispetto alla linea di intervento n. 2, sulla base dei parametri deliberati dalla Commissione, non accedevano al finanziamento 7 enti, con punteggi variabili da 81 a 73 punti. Aggiunge poi che per quanto riguarda la linea di intervento n. 3, sempre sulla base dei parametri deliberati dalla Commissione, non accedevano al finanziamento 20 enti, con punteggi variabili da 82 a 69 punti. Ricorda altresì che, nella seduta del 10 ottobre 2013, la Commissione, pur non modificando la valutazione di merito scientifico e quindi lasciando intatti graduatorie e punteggi ha effettuato una nuova valutazione degli importi economici ammissibili al finanziamento dei singoli progetti e ha quindi predisposto le nuove tabelle numero 1, 2 e 3 – sempre allegate al verbale di seduta – relative alle tre linee di intervento con i nuovi importi assegnati a ciascun progetto finanziato. Rileva in particolare che il verbale del 10 ottobre 2013 evidenzia che la Commissione, considerate le risorse disponibili, ha deliberato di applicare tre differenti tagli lineari allo scopo di finanziare tutti i progetti meritevoli: il taglio lineare è stato deliberato nella misura del 14,9 per cento – e non del 12,9 per cento, come, invece, risulta dal verbale – per la linea di intervento 1, del 12,7 per cento per la linea di intervento 2 e del 6,5 per cento per la linea di intervento 3. Sottolinea, peraltro, che solo dall'analisi delle tabelle allegate al verbale emerge che gli speciali correttivi finali ai finanziamenti deliberati per la prima ripartizione nella seduta del 15 luglio 2013 non sono stati più applicati nella seconda ripartizione, avendo la Commissione optato per una riduzione percentuale eguale per tutti i progetti in graduatoria. Rimanda quindi alla documentazione predisposta dagli uffici che riporta un prospetto riassuntivo del numero di progetti finanziati per ciascun ente e dell'importo complessivo del relativo finanziamento; ivi è anche riferito dell'importo totale del finanziamento che sarebbe stato attribuito in base allo schema di decreto n. 24, successivamente ritirato. In conclusione, analizzando i due riparti, evince che tra i 12 enti finanziati attraverso i progetti, ci sono tre enti che hanno avuto un incremento del finanziamento nel riparto in esame, mentre gli altri hanno avuto un taglio, anche se di lieve entità.

  Manuela GHIZZONI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.35.

AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 14 novembre 2013.

Audizione di rappresentanti di: Ragioneria Generale dello Stato, Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU), nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1159 Vacca, recante modifiche alla disciplina in materia di contributi universitari.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.35 alle 17.20.

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