CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 3 ottobre 2013
95.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 3 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Elio VITO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Roberta Pinotti.

  La seduta comincia alle 13.45.

Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2013.
Doc. LVII, n. 1-bis.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del documento in titolo.

  Elio VITO, presidente, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere alla Commissione Bilancio entro martedì 8 ottobre.

  Salvatore PICCOLO (PD), relatore, osserva che la Commissione Difesa è chiamata ad esprimere un parere alla Commissione Bilancio in merito alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (DEF) 2013, tempestivamente deliberata dal Consiglio dei ministri lo scorso 20 settembre.
  Rileva che essa figura tra gli strumenti per il coordinamento della programmazione finanziaria con il semestre europeo ed è disciplinata da ultimo dalla legge 7 aprile 2011, n. 39, che ha novellato la legge di contabilità del 2009, prevedendo l'obbligatorietà della presentazione alle Camere.
  Secondo il nuovo articolo 10-bis della legge del 2009 la Nota di aggiornamento del DEF, contiene: l'eventuale aggiornamento delle previsioni macro-economiche e di finanza pubblica per l'anno in corso e per il periodo di riferimento, nonché le eventuali integrazioni al Documento di Economia e Finanza (DEF) conseguenti alle raccomandazioni del Consiglio dell'Unione europea sul Programma di stabilità e al Piano nazionale di riforma; l'eventuale aggiornamento degli obiettivi programmatici individuati dal DEF; l'obiettivo di saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato e di saldo di cassa del settore statale; il contenuto del Patto di stabilità interno e le eventuali sanzioni da applicare in caso di mancato rispetto del Patto medesimo, nonché il contenuto del Patto di convergenza, e le misure volte a realizzare il percorso di convergenza in attuazione del federalismo fiscale (articolo 18 della legge n. 42 del 2009); l'indicazione di eventuali disegni di legge collegati.Pag. 19
  Ricorda, infine, che la legge n. 39 del 2011 ha previsto che il governo – qualora per le medesime finalità previste per la nota, per il verificarsi di eventi eccezionali, intenda aggiornare gli obiettivi, ovvero in caso di scostamenti rilevanti degli andamenti di finanza pubblica rispetto agli obiettivi che richiedano interventi correttivi – trasmetta una relazione al Parlamento nella quale indica le ragioni dell'aggiornamento degli scostamenti nonché gli interventi correttivi che si prevede di adottare.
  Sottolinea che a introduzione generale, il Documento in esame evidenzia due priorità di politica economica: il rafforzamento della ripresa e l'intervento sui fattori che limitano la competitività e la produttività italiana, nella consapevolezza che per un Paese ad alto debito come il nostro il risanamento della finanza pubblica è essenziale per la stessa crescita.
  La nota di aggiornamento del DEF del 2013 stima, per l'anno corrente, una contrazione del PIL italiano pari all'1,7 per cento rispetto al 2012 (-1,3 per cento la stima precedente), tuttavia evidenzia che dopo otto trimestri di contrazione, l'economia italiana sembra essersi finalmente avviata verso una ripresa grazie al rafforzamento della congiuntura economica mondiale e al graduale venir meno dei fattori specifici che hanno penalizzato l'evoluzione congiunturale nel 2013. Infatti, nel terzo trimestre dell'anno, il Prodotto interno lordo è atteso stabilizzarsi, mentre nel quarto dovrebbe segnare un moderato aumento. I recenti interventi del Governo per sostenere la ripresa dell'attività economica dovrebbero mostrare pienamente i loro effetti nei prossimi mesi e, pertanto, nel 2014 è prevista una crescita del PIL pari all'1,0 per cento, che dovrebbe rafforzarsi progressivamente negli anni successivi fino a raggiungere l'1,9 per cento nel 2017.
  L'indebitamento netto, a legislazione vigente, potrebbe arrivare al 3,1 per cento, superando così di 0,2 punti percentuali il valore indicato ad aprile nel DEF. Al riguardo, il Governo si è comunque impegnato ad assumere interventi tempestivi per mantenere il deficit entro la soglia del 3 per cento del PIL, poiché il raggiungimento di tale obiettivo è considerato essenziale per garantire all'Italia autonomia nella gestione delle proprie politiche economiche e fiscali. La Nota segnala, peraltro, che i pagamenti per debiti pregressi in conto capitale della Pubblica Amministrazione concordato con l'Unione europea, peggiorano per circa 0,5 punti percentuali il risultato del 2013.
  È prevista, inoltre, nei prossimi anni una graduale riduzione dell'indebitamento netto programmatico, che passa dal 2,5 per cento nel 2014 allo 0,1 nel 2017. Il rapporto tra debito pubblico e PIL programmatico è previsto in riduzione dal 129,3 percento nel 2013 al 129,0 nel 2014. Il quadro programmatico traccia, dunque, un percorso di avvicinamento all'obiettivo del pareggio strutturale di bilancio, che il Governo ritiene sia condizione indispensabile per assicurare la sostenibilità del debito pubblico e mantenere la fiducia degli operatori economici e finanziari. Tale obiettivo, in linea con le regole nazionali ed europee, verrebbe conseguito a partire dal 2015. Infine, la Nota segnala che il processo di risanamento finanziario intrapreso ha reso possibile la chiusura della procedura per disavanzi eccessivi avviata nei confronti dell'Italia.
  Rispetto alle previsioni contenute nel DEF 2013, nel Documento in esame si dà altresì conto dell'andamento delle principali variabili macroeconomiche, in cui non si ravvisano profili di specifico interesse della Commissione.
  Quanto ai temi della difesa, evidenzia che la Nota, richiamando le raccomandazioni che il Consiglio dell'Unione europea ha rivolto all'Italia sulla situazione macroeconomica e di bilancio delineata nel Programma di stabilità e nel Programma nazionale di riforma, segnala come iniziativa intrapresa l'approvazione di un piano finalizzato alla riduzione delle dotazioni organiche del personale militare dell'Esercito italiano, della Marina militare e dell'Aeronautica militare a complessive 150.000 unità entro l'anno 2024 e delle dotazioni complessive del personale civile Pag. 20generale a 20.000 entro lo stesso anno. Si tratta, come noto, degli obiettivi di cui alla legge delega n. 244 del 2012 per la revisione in senso riduttivo dello strumento militare, che persegue anche la riduzione del 30 per cento delle strutture operative, logistiche, formative, territoriali e periferiche della difesa, anche attraverso la loro soppressione e il loro accorpamento.
  Un'ulteriore segnalazione riguarda, tra le misure adottate dal Governo per la riduzione del debito pubblico, il piano straordinario di valorizzazione e cessione del patrimonio di proprietà delle Amministrazioni pubbliche con destinazione delle risorse al Fondo per l'ammortamento del debito. In questo ambito, il Documento segnala la costituzione, nello scorso mese di maggio, della Società Investimenti Immobiliari Italiani Società di Gestione del Risparmio Società per Azioni (InvImIt SGR), il cui capitale è interamente detenuto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. La InvImIt SGR provvederà, all'istituzione di uno più fondi di investimento finalizzati, tra l'altro, a valorizzare sia gli immobili di proprietà dello Stato non utilizzati per finalità istituzionali (cd. «Fondo diretto»), sia quelli non più utilizzati dal Ministero della difesa per finalità istituzionali (cd. «Fondo difesa»).
  La Nota è corredata, in allegato della Relazione sulle spese di investimento e relative leggi pluriennali, recante per ciascun ministero specifiche indicazioni sullo stato di attuazione delle leggi stesse.
  Al riguardo, prima di passare ai dati riferiti al Dicastero della difesa, osserva che è opportuno evidenziare che la Nota rileva, sul piano generale, che «un obiettivo programmatico per la spesa primaria delle Amministrazioni pubbliche a politiche invariate potrà contribuire alla disciplina di bilancio, al rafforzamento dell'efficacia dei processi di revisione della spesa e a creare spazi per la riduzione della pressione fiscale. Le manovre correttive prefigurate dal 2015 in poi dovranno fare perno sulla riduzione della spesa pubblica». In questo contesto appare centrale che il Parlamento collabori a tali obiettivi mantenendo un elevato grado di attenzione sull'attuazione del processo di spending review in corso di attuazione e sulla congruità della programmazione degli impegni, anche in considerazione dell'attuazione della delega per la revisione dello strumento militare e alla luce degli obiettivi indicati nel Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa per il triennio 2013-2015.
  Passando ai dati concernenti il Ministero della difesa, essi si riferiscono, principalmente alla Missione n. 5 – Difesa e sicurezza del territorio, che costituisce, come noto, la principale missione di spesa dello stato di previsione del Ministero, sulla quale sono allocate risorse destinate all'investimento, comprensive delle spese in conto capitale e delle spese di ammodernamento e rinnovamento di parte corrente, per circa 3.333,2 milioni di euro essendo anche quest'anno ripartite a favore della suddetta missione 5 le risorse pari a circa 1.277,17 milioni di euro della Missione 33 – Fondi da ripartire.
  Nella relazione segnala che tutti gli adempimenti programmati risultano in linea con quanto previsto dalla legge. Evidenzia come, correttamente, la relazione precisi che l'impianto programmatico-finanziario del 2013 della missione Difesa e sicurezza «a seguito della sovrapposizione di numerosi interventi complessivi della spesa pubblica con effetti nel triennio 2013-2015 (...) non potrà vedere la sua naturale evoluzione ed essere finalizzato nei termini pianificati, in quanto l'applicazione delle norme sopra citate avrà necessariamente un impatto importante sull'attivazione temporale dell'intero progetto sia in termini di saldo netto da finanziare, sia come riduzione dell'indebitamento netto».
  Venendo al contenuto specifico della relazione, segnala che in essa sono dettagliatamente richiamati: 7 programmi relativi ai sistemi satellitari per complessivi 128,9 milioni di euro (HELIOS-2, SICRAL 2, ATHENA-FIDUS, MGCP, MUSIS-CGS, OPTSAT 3000 e PIANO SPAZIALE DELLA DIFESA); 6 programmi relativi ai mezzi terrestri per complessivi 148,6 milioni di euro (VBM8X8 FRECCIA, Pag. 21VTLM – veicolo tattico leggero multiruolo, mezzi specialistici del genio, ambulanze protette, VTMM – veicolo trasporto medio multiruolo e autocarri logistici protetti); 8 programmi relativi ai mezzi navali per complessivi 288,7 milioni di euro (Nuova portaerei – Nave Cavour, Fregate antiaeree classe Orizzonte, Fregate europee multi missione, Unità di supporto subacqueo polivalente USSP, sommergibili di nuova generazione U-212, prolungamento di vita operativa dei caccia classe «De La Penne» e delle unità della classe «Maestrale», ammodernamento di mezza vita delle unità classe «Gaeta, ammodernamento di mezza vita della nave scuola «Amerigo Vespucci»); 14 programmi relativi ai mezzi aerei per complessivi 1025,8 milioni di euro (Eurofighter 2000, Tornado, velivoli da trasporto C-130J, velivoli rifornitori, velivoli imbarcati AV-8B, velivoli da pattugliamento marittimo MMPA, velivoli da addestramento M-346, velivoli da trasporto C-27J, sviluppo e sostegno del velivolo Joint Strike Fighter, elicotteri NH-90, elicotteri EH 101, elicottero da trasporto medio, elicotteri CSAR, elicottero medio dell'aeronautica militare ENAM, elicotteri A-129); 7 programmi relativi ai sistemi missilistici per complessivi 185,1 milioni di euro (sistema missilistico di superficie FSAF, sviluppo e produzione del missile aria-aria IRIS/T, sviluppo del missile aria-aria METEOR, sistema missilistico ATBM MEADS, missile AARGM, sistema missilistico di superficie-superficie navale Teseo, sistemi missilistici controcarro di nuova generazione); 16 programmi relativi ai sistemi d'arma e materiali di armamento per complessivi 275 milioni di euro (siluri leggeri MU-90, torrette remotizzate per veicoli blindati, protezione FOB/FSB, armamenti ed equipaggiamenti per l'unità anfibia Landing Force, armamento ed equipaggiamenti per unità forze speciali, sistemi radar controfuoco, munizionamento di nuova generazione Vulcano, sistema navale di autodifesa antimissile a corto-cortissimo raggio, ammodernamento gruppo anfibio, munizionamento small diameter bomb SDB, direct infrared counter measure DIRCM, siluro pesante U-212, multiple launch rocket system MLRS, nuovo mortaio da 81 millimetri, sistema individuale di combattimento, acquisizione di munizionamento); 11 programmi relativi ai sistemi «C4I» per complessivi 409,6 milioni di euro (sistemi C4I componente interforze, sistemi C4I componente terrestre, sistemi C4I componente navale, sistemi C4I componente aerea, alliance ground survelliance AGS, sistemi radar per la difesa aerea WIMAX, tactical unmanned aereal vehicle TUAV, software defined radio nazionale SDR-N, velivolo JAAMS/CAEW-BM&C, conseguimento della capacità CJ2C-D); 7 programmi infrastrutturali per complessivi 214,1 milioni di euro (programmi infrastrutturali NATO, programmi infrastrutturali dell'area interforze, programmi infrastrutturali dell'Esercito, programmi infrastrutturali della Marina, programmi infrastrutturali dell'aeronautica, programmi infrastrutturali dell'area tecnica-amministrativa, piano Brin); 6 programmi relativi ad ammodernamenti minori, supporti operativi-addestrativi e logistica, per complessivi 657,3 milioni di euro (programmi di bonifiche dei poligoni militari, componente interforze, componente terrestre, componente navale, componente aerea, hub aereo nazionale, air expeditionary task force combat service support); infine, 3 programmi relativi alla sicurezza del territorio, per complessivi 26 milioni di euro (veicoli da trasporto, materiali d'armamento ed equipaggiamento tecnico, infrastrutture nazionali).
  Nell'ambito, invece della Missione 17 – Ricerca ed innovazione, sono allocate risorse destinate all'investimento per circa 62 milioni di euro, concernenti 5 programmi principali (programmi minori di sviluppo, programmi di ricerca tecnologica, programmi di ricerca tecnologica in cooperazione europea EDA, programmi di ricerca in cooperazione europea ETAP e programmi di ricerca in cooperazione internazionale, multi e bilaterali anche non europei).Pag. 22
  Infine, segnala che l'articolo 1, comma 299, della legge n. 228 del 2012 (legge di stabilità 2013) ha introdotto una novità prevedendo la presentazione, in allegato alla Nota di aggiornamento del DEF, del rapporto sui risultati conseguiti in materia di misure di contrasto all'evasione fiscale.
  In conclusione, si riserva, alla luce del dibattito, di presentare una proposta di parere sul documento in esame.

  Il sottosegretario Roberta PINOTTI si complimenta con il relatore per l'esaustiva relazione.

  Elio VITO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.