CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 26 settembre 2013
90.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 26 settembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Daniela SBROLLINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per salute, Paolo Fadda.

  La seduta comincia alle 14.20.

  Daniela SBROLLINI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-01075 Dall'Osso: Verifica delle quantità autorizzate di principio attivo nei prodotti farmaceutici italiani.

  Matteo DALL'OSSO (M5S) illustra l'interrogazione in titolo, volta chiedere al Governo innanzitutto le ragioni dello stop cautelativo disposto, nei primi giorni di settembre, dall'Agenzia italiana per il farmaco (AIFA), a nove prodotti farmaceutici Pag. 112dell'azienda Geymonat, già destinataria di un altro stop cautelativo disposto a giugno nei confronti di un medicinale che non conteneva il principio attivo indicato nel foglietto illustrativo. In secondo luogo, desidera sapere se il Ministero della salute abbia effettuato dei controlli sull'azienda in questione e se intenda svolgere un'indagine ampia sulla presenza delle quantità indicate e autorizzate di principio attivo nei prodotti farmaceutici italiani.

  Il sottosegretario Paolo FADDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Matteo DALL'OSSO (M5S), replicando, si dichiara solo parzialmente soddisfatto della risposta, dalla quale non emergono chiaramente alcuni profili della vicenda denunciata e dell'attività del Ministero in questo particolare frangente. Infatti, non si comprende se le procedure generali descritte dal sottosegretario siano state applicate anche al caso di specie e, soprattutto, se il Ministero intenda svolgere un'attività di indagine più ampia sul contenuto dei medicinali.

5-01076 Capelli: Iniziative a seguito della mancata immediata segnalazione del caso di una paziente, affetta dalla malattia di Creutzfeldt-Jakob.

  Roberto CAPELLI (Misto-CD) illustra l'interrogazione in titolo, presentata allo scopo di ottenere dal rappresentante del Governo elementi informativi ulteriori rispetto alla vicenda della ragazza di Nuoro morta per malattia di Creutzfeldt-Jakob all'inizio dell'anno in corso e già oggetto di una sua precedente interrogazione svolta lo scorso mese di luglio. Ritiene, infatti, necessario sottoporre nuovamente al Governo l'esigenza di condurre una analisi più dettagliata dei fatti accaduti.

  Il sottosegretario Paolo FADDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Roberto CAPELLI (Misto-CD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta resa dal rappresentante del Governo e rasserenato per aver appreso che il caso in questione è un caso isolato e non diffusivo, sebbene non si abbia ancora certezza della variante della malattia che ha colpito la ragazza, non essendole stato effettuato l'esame autoptico. La diagnosi sarebbe stata invece quanto mai utile anche al fine di tutelare i familiari della giovane donna che per diversi mesi hanno avuto in casa presidi sanitari utilizzati dalla medesima, presidi poi addirittura abbandonati dalla ASL di competenza in uno sfasciacarrozze, messo quindi sotto sequestro dal corpo forestale per il rischio di contaminazione. Ricorda infine che la procura ha avviato una indagine per accertare eventuali responsabilità e per verificare chi abbia dato le disposizioni per lo smaltimento, indagine della quale auspica una rapida conclusione.

5-01077 Fossati: Procedure e requisiti per la registrazione semplificata dei medicinali omeopatici di cui al DL 158/2012.

  Filippo FOSSATI (PD) illustra l'interrogazione in titolo, volta a conoscere quali iniziative il Ministro ritenga opportuno adottare al fine di garantire una corretta applicazione delle disposizioni che regolano le procedure per la registrazione semplificata dei medicinali omeopatici, di cui al decreto-legge n. 158 del 2012 e del decreto ministeriale di attuazione, nonché al fine di ridurre significativamente i costi di registrazione dei medicinali omeopatici, uniformandoli ai costi di registrazione applicati in altri paesi europei.

  Il sottosegretario Paolo FADDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Filippo FOSSATI (PD), replicando, di dichiara parzialmente soddisfatto della risposta, che apprezza per la parte in cui si preannuncia la creazione di un tavolo di incontri tra Ministero della salute e AIFA Pag. 113per affrontare le questioni ancora aperte in tema di registrazione dei medicinali omeopatici. Non è invece soddisfatto per la parte della risposta dalla quale traspare un orientamento che tende a considerare la realtà omeopatica in modo troppo meccanicistico. Ricorda peraltro che la media dei costi di registrazione nei paesi europei si calcola sul ceppo unitario del farmaco e non sulle singole diluizioni, cosa che farebbe lievitare enormemente i costi di registrazione come avviene nel nostro paese. Questa anomalia rischia di portare al collasso le piccole imprese italiane produttrici di farmaci omeopatici, il cui fatturato annuo ammonta 160 milioni di euro. Per tali ragioni chiede al rappresentante del Governo un approfondimento della questione.

5-01078 Nicchi: Attività informative per una maggiore conoscenza dei diritti in tema di contraccezione di emergenza.

  Marisa NICCHI (SEL) illustra l'interrogazione in titolo, in tema di prescrizione di farmaci contraccettivi d'emergenza. In particolare il suo atto di sindacato ispettivo è volto a conoscere le iniziative del Ministero per una maggiore diffusione delle informazioni sull'obbligo di dispensazione dei farmaci da parte dei farmacisti, sull'esclusione del diritto all'obiezione di coscienza per i medesimi, nonché sull'obbligo dei medici, anche di base, al rilascio della prescrizione medica necessaria per ottenere un contraccettivo d'emergenza, analogamente a quanto accade in Europa.

  Il sottosegretario Paolo FADDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Marisa NICCHI (SEL), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta, che ha chiarito ed esposto correttamente il rapporto tra la cd. «pillola del giorno dopo» – farmaco non abortivo ma contraccettivo – e la legge n. 194 del 1978, nonché ricordato l'impossibilità per i farmacisti di negare un farmaco per obiezione di coscienza. Esprime invece alcuni rilievi critici sul richiamo fatto dal sottosegretario all'articolo 19 del codice di deontologia medica, laddove sarebbe stato a suo avviso più corretto richiamare l'articolo 22 del medesimo, relativo proprio all'obiezione di coscienza. Auspica, infine, che il Ministero voglia promuovere campagne informative più incisive per diffondere quanto più possibile la conoscenza dei diritti in tema di contraccezione d'emergenza.

5-01079 Binetti: Efficacia dei farmaci somministrati a pazienti autistici.

  Paola BINETTI (SCpI) illustra l'interrogazione in titolo, originata da un caso concreto relativo ad una madre di un bimbo autistico al quale è stato prescritto e somministrato un farmaco antipsicotico da un centro di neuropsichiatria infantile di una ASL, contraddicendo così quanto gli esperti della patologia consigliano in questi casi. Ricorda infatti come molti studi scientifici scoraggino l'uso di antipsicotici, antidepressivi e anticonvulsivanti per curare i sintomi dell'autismo e come, pertanto, sia opportuno che il Governo riapra la discussione intorno alle linee guida in materia per rispondere efficacemente alle necessità dei pazienti.

  Il sottosegretario Paolo FADDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Paola BINETTI (SCpI), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta dalla quale è sembrata emergere una apertura verso un ripensamento delle linee guida in materia di trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti, e che ha prefigurato futuri interventi nel settore della ricerca farmacologica, di grande importanza considerando che la malattia dell'autismo è inguaribile ma non incurabile.

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  Daniela SBROLLINI, presidente, ringrazia il sottosegretario e dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 26 settembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Daniela SBROLLINI.

  La seduta comincia alle 15.

DL 104/2013: Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca.
C. 1574 Governo.

(Parere alla VII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Daniela SBROLLINI, presidente, comunica che nella seduta odierna il relatore, on. Calabrò, svolgerà la relazione e il seguito del dibattito, con gli interventi dei colleghi, verrà rinviato alla prossima settimana, anche considerando che il provvedimento è calendarizzato in Assemblea a partire dal 14 ottobre 2013 e che la Commissione di merito ha fissato il termine per la presentazione degli emendamenti a venerdì della prossima settimana.

  Raffaele CALABRÒ (PdL), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere alla VII Commissione (Cultura) il prescritto parere sul disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 104 del 2013, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca.
  Le disposizioni di interesse per la Commissione affari sociali sono quelle recate rispettivamente dagli articoli 4 e 21.
  In particolare, il comma 1 dell'articolo 4, mediante l'inserimento di un comma 1-bis all'articolo 51 della legge n. 3 del 2003, predispone misure volte a tutelare la salute nelle scuole, estendendo innanzitutto il divieto di fumo già vigente per quanto riguarda i locali chiusi alle aree all'aperto di pertinenza delle istituzioni scolastiche statali e paritarie.
  Il successivo comma 2 vieta l'utilizzo delle sigarette elettroniche nei locali chiusi delle istituzioni scolastiche statali e paritarie, comprese le sezioni di scuole operanti presso le comunità di recupero e gli istituti penali per i minorenni, nonché presso i centri per l'impiego e i centri di formazione professionale.
  Ritiene opportuno ricordare che è stata recentemente emanata l'ordinanza del Ministro della salute del 2 aprile 2013 che reca e disciplina il divieto di vendita sigarette elettroniche con nicotina ai minori di anni 18, analogamente a quanto previsto in tema di divieto di vendita ai minorenni di prodotti del tabacco dall'articolo 7, commi 1 e 3, del decreto-legge n. 158 del 2012.
  Per la violazione del divieto di utilizzo delle sigarette elettroniche nei locali chiusi delle istituzioni sopra indicate, il comma 3 dello stesso articolo 4 richiama le sanzioni amministrative pecuniarie già applicate – ai sensi dell'articolo 51 della richiamata legge n. 3 del 2003 – per la violazione del divieto di fumo, che prevedono il pagamento di una somma da euro 25 a euro 250.
  Il comma 4 dispone, poi, che i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie sono versati all'entrata del bilancio dello Stato per essere successivamente riassegnati allo stato di previsione del Ministero della salute per il potenziamento del monitoraggio sugli effetti derivanti dall'uso di sigarette elettroniche nonché per la realizzazione di attività informative destinate alla prevenzione del rischio di induzione al tabagismo.
  Ricorda, poi, che l'altra misura introdotta dall'articolo 4 a tutela della salute nelle scuole è contenuta nel comma 5, ai sensi del quale, al fine di favorire il consumo consapevole dei prodotti ortofrutticoli Pag. 115nelle scuole, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali elabora programmi di educazione alimentare, anche nell'ambito di iniziative già avviate, e ad invarianza finanziaria.
  Le modalità attuative saranno definite con decreto interministeriale (Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca – Ministero politiche agricole, alimentari e forestali), per la cui emanazione tuttavia non è indicato un termine.
  Con riferimento all'articolo 4, fa presente che, in sede di espressione del parere, si può segnalare alla Commissione di merito l'opportunità di inserire anche le disposizioni recate dai commi da 2 a 4 nella legge n. 3 del 2003, facendo così riscorso alla medesima tecnica legislativa della novella già utilizzata per il comma 1-bis.
  Per quanto concerne, poi, l'articolo 21 del decreto-legge in esame, esso contiene disposizioni relative alla formazione specialistica dei medici.
  In particolare, il comma 1, modificando l'articolo 36 del decreto legislativo n. 368 del 1999, prevede un'unica commissione – invece che più commissioni costituite a livello locale – preposta alle prove di ammissione alle scuole di specializzazione, nonché – in conseguenza di tale disposizione – la formazione di un'unica graduatoria nazionale all'esito delle prove anziché, come previsto in precedenza, di singole graduatorie locali.
  Come evidenziato nella relazione illustrativa, la finalità perseguita attraverso tale disposizione è il superamento del meccanismo fino ad oggi attuato che, prevedendo una graduatoria locale per l'accesso alle singole scuole, era passibile di determinare disomogeneità nei livelli qualitativi degli specializzandi e sui criteri di valutazione a livello nazionale.
  Viene comunque fatta salva la specifica disciplina per l'accesso degli allievi delle scuole militari alle scuole di specializzazione, di cui all'articolo 757, comma 2, del Codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66 del 2010).
  Osserva che il comma 2, modificando l'articolo 39 del citato decreto legislativo n. 368 del 1999, dispone che, a decorrere dall'anno accademico 2013/2014, la determinazione del trattamento economico annuo onnicomprensivo da corrispondere al medico in formazione specialistica per tutta la durata legale del corso sia effettuata con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri – adottato su proposta del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con quello della salute e con quello dell'economia e delle finanze – adottato ogni tre anni e non più annualmente.
  La relazione illustrativa fa presente, al riguardo, che attualmente la procedura è piuttosto complessa e si chiude, in genere, ad anno accademico già iniziato.
  Con riferimento a quest'ultimo aspetto, relativo al sistema concorsuale per accedere alla formazione specialistica dei medici, ritiene opportuno aggiungere alcune considerazioni in merito alla distribuzione delle scuole di specializzazione, che risulta vecchia di oltre venti anni. A questo proposito ritiene necessario prevedere che l'inserimento dei medici in formazione specialistica nelle aziende del Servizio sanitario nazionale avvenga sulla base di una rete formativa per ogni scuola, che comprenda sia strutture universitarie che strutture ospedaliere e territoriali. In secondo luogo, partendo dal dato secondo cui ogni anno escono dalle facoltà di medicina circa 8000 laureati, solo 5000 dei quali hanno accesso alle scuole di specializzazione e circa 800 ai corsi per medico di medicina generale, ritiene che il gap tra laureati e specializzati sia destinato ad aumentare a seguito delle disposizioni introdotte di recente che, ai fini dell'adeguamento alla normativa comunitaria, hanno allungato la durata delle scuole di specializzazione a risorse invariate. Allo scopo di evitare che il numero dei medici che non potranno specializzarsi aumenti in modo esponenziale, sarebbe opportuno quindi procedere ad una attenta analisi del fabbisogno di borse di studio per i medici specializzandi e ad una distribuzione tra le varie discipline diversa dall'attuale. Pag. 116
  Infine, è suo giudizio indispensabile prevedere che la rete formativa sia effettivamente mista cioè allo stesso tempo universitaria ed ospedaliera, facendo in modo che i medici specializzandi assumano una graduale responsabilità assistenziale, secondo gli obiettivi definiti dall'ordinamento didattico del relativo corso di specializzazione e le modalità individuate dal tutore d'intesa con la direzione delle scuole, delle aziende ospedaliere o ospedaliero-universitarie, al fine di creare una valida ed intelligente rete di formazione specialistica.

  Daniela SBROLLINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.20 alle 15.45.

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