CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 26 settembre 2013
90.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

  Giovedì 26 settembre 2013. — Presidenza del presidente Elio VITO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Roberta Pinotti.

  La seduta comincia alle 9.

5-00357 Ventricelli: Sul mantenimento dei poligoni militari nel Parco nazionale dell'Alta Murgia.

  Il sottosegretario Roberta PINOTTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), precisando che i comitati misti paritetici – istituiti ai sensi della legge n. 898 del 1976 – rappresentano la sede ove poter sollevare le istanze per procedere ad una ridefinizione delle attività che si svolgono presso i poligoni militari.

  Liliana VENTRICELLI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo che non dà rassicurazioni sulla volontà del Ministero della difesa di evitare lo svolgimento di esercitazioni a fuoco militari nel Parco nazionale dell'Alta Murgia.
  Fa quindi presente di essersi personalmente impegnata per allargare la discussione e aprire un dialogo con l'ente Parco e con il Comitato paritetico, ricordando che la sua Regione, insieme alla Sardegna, sostiene il peso maggiore in termini di territori soggetti a servitù militari.
  Quanto alla parte della risposta che sostiene vi sia stata una sensibile riduzione Pag. 56del tasso di utilizzo dei poligoni siti nell'area dell'Alta Murgia, osserva che ciò non corrisponde alla realtà dei fatti, dal momento che nella scorsa primavera sono state effettuate esercitazioni in misura massiccia e anche presso l'altro ramo del Parlamento si ha cognizione di limitazioni delle esercitazioni solo riguardo al corrente mese.
  Pur comprendendo le esigenze della Difesa relative all'addestramento del personale e le precisazioni del rappresentante del Governo riguardo al luogo dove poter far emergere le istanze volte ad una revisione dell'utilizzo di tali poligoni, ribadisce dunque che la richiesta proveniente dalle comunità locali va nel senso di far cessare ogni attività di esercitazione.

5-00547 Piras: Sugli esiti della ricerca condotta dal NURC (NATO Undersea Research Center) sui fondali a est del Poligono militare di Capo Teulada.

  Il sottosegretario Roberta PINOTTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Michele PIRAS (SEL) ritiene comprensibile che la ragione per cui non possano essere resi noti i contenuti della relazione, oggetto dell'atto di sindacato ispettivo, sia ricondotta alla presenza di un procedimento penale. Meno comprensibile risulta, invece, la risposta del rappresentante del Governo quando aggiunge, come motivazione della riservatezza della relazione, il fatto che essa sia stata originata da un'autorità internazionale. Lo studio ambientale fu commissionato per comprendere in quali termini dovesse essere bonificato il tratto di mare ad est di Capo Teulada e ritiene che sia un diritto di tutta la collettività, nonché delle popolazioni locali, avere cognizione della presenza di ordigni militari e dei rischi e pericoli derivanti dalla presenza di elementi nocivi.
  Ricorda che dal 1956 in Sardegna insistono tre poligoni che sono tra i più grandi d'Europa e che l'area marina interdetta alla navigazione e alla pesca di fronte al poligono di Capo Teulada è di ben 63 chilometri quadrati, di cui appena 5 scandagliati nel corso delle ricerche svolte. Con riguardo ai costi della bonifica, che rappresenta un diritto per la collettività, sottolinea che sono stati già spesi per la ricerca circa 229 mila euro, che rappresentano un costo esiguo rispetto ai 2 milioni di euro che sarebbero necessari per ogni ettaro e ai circa 40 miliardi di euro ai fini di una bonifica integrale del territorio sardo.
  Ritiene assurdo e paradossale che non possa sapersi nulla dei risultati di tali ricerche, anche in considerazione del fatto che – pur essendo da anni svolte esercitazioni a mare – non sono mai stati effettuati interventi di bonifica ed esistono testimonianze fotografiche che inequivocabilmente dimostrano la presenza di ordigni militari nei fondali antistanti il poligono.
  Per questi motivi si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, ribadendo il carattere urgente della sua richiesta, in considerazione del fatto che non serve conoscere i risultati dopo molti anni quando i danni si sono già verificati. Auspica che il tema dell'interrogazione possa costituire oggetto di prossimi approfondimenti istruttori da parte della Commissione al fine di evitare che il nostro Paese realizzi con ritardo, come è avvenuto nel caso dell'amianto, i rischi per la popolazione connessi all'alta concentrazione di piombo e di altri materiali nocivi. A tal riguardo fa presente che nell'area interessata il tasso di presenza di piombo nel sangue dei bambini è assai elevato, con conseguenze scientificamente accertate in termini di malattie e alterazioni genetiche. Il piombo è, inoltre, un elemento caratterizzato da forte reattività rispetto all'ambiente e, dunque, in grado di contaminare gravemente il terreno, al punto che le autorità locali hanno assunto misure per scoraggiare l'uso di alimenti coltivati localmente.

5-00638 Bolognesi: Sull'uso di mezzi militari dismessi da parte di privati cittadini.

  Il sottosegretario Roberta PINOTTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini Pag. 57riportati in allegato (vedi allegato 3), aggiungendo che le immagini di un video inserito su canale web di Youtube evidenziano come il carro armato, utilizzato dalla tifoseria bergamasca nel corso del raduno della propria squadra di calcio, sia di fabbricazione americana. Integra ulteriormente la risposta fornita, precisando che per quanto riguarda il commercio di armi che non sono appartenute alle Forze armate, la competenza è del dicastero degli interni.

  Paolo BOLOGNESI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta che non spiega come mai sia stato possibile che un mezzo militare funzionante potesse essere nella disponibilità di privati cittadini.
  Ritiene che sia un fatto anomalo e che dovrebbe essere quantomeno chiarito come sia stato possibile fare arrivare un mezzo militare di fabbricazione estera in Italia.
  Evidenzia come la vicenda faccia nascere degli interrogativi preoccupanti sull'eventuale utilizzo per altre finalità e in altri contesti di mezzi militari in disuso e, per questo, manifesta stupore e sconcerto.

5-00656 Basilio: Sul riconoscimento del sottocapo Nocchiere di 3a classe della Marina militare Alessandro Nasta come vittima del dovere.

  Il sottosegretario Roberta PINOTTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Tatiana BASILIO (M5S), ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta articolata e puntuale che si riserva di approfondire successivamente.
  Ritiene assurdo che ancora oggi su una nave scuola della Marina militare, come l'Amerigo Vespucci, i nostri ragazzi siano costretti ad esercitarsi in assenza di condizioni di sicurezza adeguate. Al riguardo, cita alcuni brani di un'accorata lettera della madre del sottocapo Nocchiere di 3a classe della Marina militare Alessandro Nasta, che descrivono l'atmosfera nella quale questi ragazzi si muovono sulla nave.
  Osserva, quindi, che mentre per ammodernare tale nave sono stati fatti ingenti investimenti, per la sicurezza dei nocchieri – costretti a salire ad un'altezza pari a 56 metri sugli alberi che reggono le vele – non viene fatto alcunché, e questo solo per questioni di estetica, legate alla visione spettacolare di coloro che sono stati denominati gli «acrobati del mare».
  Morire per un incidente, cadendo da simili altezze così come accaduto nel 2012 al ventinovenne Alessandro Nasta, non è accettabile se non si contrasta il caso o l'errore umano predisponendo adeguate misure di sicurezza. Infatti, quando i nostri ragazzi devono arrampicarsi sull'albero maestro, all'altezza di 26 metri, sono obbligati a sganciarsi dalle protezioni e non vi sono neanche reti che possano salvaguardarli.
  Si ritiene, quindi, insoddisfatta della risposta non tanto quanto al riconoscimento della qualifica di vittima del dovere, in relazione al quale è pendente un ricorso al TAR, quanto per il fatto che non si dica nulla sull'opportunità di migliorare le condizioni di sicurezza della Vespucci così salvaguardando l'incolumità di questi giovani.

  Elio VITO, presidente, esprime a nome di tutta la Commissione profonda soddisfazione per l'approvazione in via definitiva e con voto unanime, da parte del Senato, del disegno di legge di ratifica del Trattato internazionale sul commercio d'armi. Fa presente che il nostro Paese è il primo stato membro dell'Unione europea e il quinto in assoluto a ratificare il citato Trattato, con ciò svolgendo un ruolo di primo livello nel contrasto a fenomeni criminali o a violazioni di diritti umani perpetrate in assenza di un quadro regolativo a livello internazionale. Auspica, quindi, che possa essere presto raggiunto il numero di ratifiche necessarie all'entrata in vigore di questo importante Trattato.
  Dichiara, quindi, concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.45.

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INDAGINE CONOSCITIVA

  Giovedì 26 settembre 2013. — Presidenza del presidente Elio VITO.

  La seduta comincia alle 10.05.

Indagine conoscitiva sui sistemi d'arma destinati alla difesa in vista del Consiglio europeo di dicembre 2013.
Audizione di rappresentanti di Finmeccanica.
(Svolgimento e conclusione).

  Elio VITO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce quindi l'audizione.

  Alessandro PANSA, Amministratore delegato di Finmeccanica, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine.

  Intervengono sull'ordine dei lavori, i deputati Salvatore CICU (PdL), Gian Piero SCANU (PD), Massimo ARTINI (M5S), Donatella DURANTI e Elio VITO, presidente.

  Intervengono, quindi, sull'ordine dei lavori della Commissione e per porre quesiti e svolgere proprie considerazioni, i deputati Domenico ROSSI (SCpI), Marco MARCOLIN (LNA), Giorgio AIRAUDO (SEL), Paolo BOLOGNESI (PD), Ferdinando ALBERTI (M5S) e Angelo CERA (SCpI).

  Alessandro PANSA, Amministratore delegato di Finmeccanica, risponde ai quesiti posti e svolge ulteriori considerazioni.

  Elio VITO, presidente, avverte la Commissione che la presidenza della Camera ha autorizzato la prosecuzione dei lavori della seduta odierna fino alle ore 12.

  Intervengono, per formulare ulteriori quesiti, i deputati Gian Piero SCANU (PD) e Massimo ARTINI (M5S), cui risponde Alessandro PANSA, Amministratore delegato di Finmeccanica.

  Elio VITO, presidente, dichiara quindi conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 11.50.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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