CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 settembre 2013
89.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 155

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 25 settembre 2013. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI, indi del vicepresidente Tino IANNUZZI. — Interviene il sottosegretario di Stato di Stato per le infrastrutture Rocco Girlanda.

  La seduta comincia alle 14.25.

5-00137 Tentori: Sulla strada statale 36 del lago di Como e dello Spluga.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Veronica TENTORI (PD), replicando, si dichiaro parzialmente soddisfatta. Apprezza la risposta del sottosegretario e riconosce il merito di aver ripristinato in tempi rapidi le condizioni di sostenibilità per la viabilità, avendo messo in campo, seppur nell'emergenza drammatica nella quale ci si è trovati ad operare, un'accelerazione del cantiere. Sottolinea in primo luogo che la statale SS36 non è solo un'importante arteria stradale ma è l'unica arteria strategica che collega Lecco ai comuni del litorale lariano e alla Provincia di Sondrio, esclusi i valichi alpini. Lamenta che ancora per molto tempo una delle due canne resterà chiusa, lasciando di fatto un intero territorio collegato al resto del Paese attraverso un'arteria depotenziata. Chiede che il Ministro possa lavorare di concerto con gli enti locali, per mettere in campo un'attenta programmazione degli interventi infrastrutturali sul tratto Lecco-Colico della strada statale 36 quali il Peduncolo di Dervio e lo svincolo di Piona, opere che permetterebbero di pianificare ed attuare in caso di nuova emergenza una viabilità alternativa efficace per non isolare un intero territorio, per altro a vocazione turistica, e quindi evitare conseguenze economiche e ambientali devastanti. Coglie l'occasione per sottolineare inoltre che il potenziamento e l'efficientamento della linea ferroviaria Lecco-Sondrio sarebbe di grande aiuto per garantire i collegamenti, anche in un'ottica di sostenibilità ambientale e di riduzione del traffico su gomma. Strategico anche in questo senso il completamento della pista ciclo-pedonale tra Lecco e Abbadia Lariana i cui lavori dovevano completarsi entro il 31 agosto, ma il cui cantiere è stato fermo inspiegabilmente per mesi, vicenda sulla quale ha presentato un atto di sindacato ispettivo.
  Sottolinea che l'azione del Governo non si deve intendere terminata qui, ma che l'importante fase di controllo e monitoraggio deve proseguire con maggior insistenza, affinché si possano avere garanzie sulla stabilità dell'opera, data la persistente preoccupazione per gli effetti delle spinte sulle strutture, e data la criticità del tratto di montagna nel quale ci troviamo ad operare. In conclusione, auspica che Ministero e Governo possano seguire la situazione con la massima attenzione la vicenda.

5-00236 Malisani: Sulla questione del transito delle grandi navi nella laguna di Venezia.
5-00561 Da Villa: Sulla questione del transito delle grandi navi nella laguna di Venezia.
5-00853 Malisani: Sulla questione del transito delle grandi navi nella laguna di Venezia.
5-01048 Zan: Sulla questione del transito delle grandi navi nella laguna di Venezia.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo Pag. 156sullo stesso argomento saranno trattate congiuntamente.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Gianna MALISANI (PD) replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo giacché dimostra platealmente il ritardo con il quale l'Esecutivo sta affrontando la questione oggetto delle interrogazioni in titolo e l'incapacità di assumere con urgenza decisioni nette nel senso del divieto, anche solo temporaneo, del passaggio delle grandi navi nel bacino di San Marco. Aggiunge che tale ritardo appare ancor più grave in considerazione della contrarietà chiaramente espressa da tutti i rappresentanti delle istituzioni territoriali e dalla cittadinanza di Venezia che mal sopporta, ormai, il passaggio delle grandi navi in laguna e che considera inaccettabile il rischio di incalcolabili danni al patrimonio storico, artistico e paesaggistico che potrebbe derivare in caso di incidente simile a quello verificatosi nell'Isola del Giglio. Stigmatizza, inoltre, l'enfasi posta nella risposta sull'aspetto economico di un eventuale blocco del traffico delle grandi navi nella laguna di Venezia, sottolineando come la pur importante questione economica non possa essere considerata dirimente se è vero, come è vero, che le attività turistiche a Venezia conserverebbero la loro forza anche senza il passaggio delle grandi navi e che è giunto il momento che la città e l'intero Paese si interroghi su quale turismo debba esserci nel futuro della città lagunare. Conclude infine prendendo atto dell'annunciato incontro del prossimo 1o ottobre auspicando fortemente che l'esito di tale incontro, l'unico ragionevole ed accettabile, sia quello di un immediato stop al transito delle grandi navi nel Canale della Giudecca e nel Bacino di San Marco.

  Marco DA VILLA (M5S) si dichiara insoddisfatto della risposta che riproduce un testo già presentato nella scorsa estate in risposta ad un analogo atto di sindacato ispettivo. Sottolinea che i progetti che prevedono scavi di altri canali che stravolgerebbero ulteriormente l'ambiente lagunare di Venezia. Ricorda che il cosiddetto decreto Clini-Passera che aveva introdotto un limite di 2 miglia di distanza per le navi superiori alle 500 tonnellate aveva introdotto una deroga applicabile alle grandi navi da crociera che rappresentano una minaccia per Venezia e l'ambiente lagunare che nessuna amministrazione ha finora voluto affrontare seriamente. Sottolineato che l'enorme accesso di turisti (circa 25 –30 milioni ogni anno) minaccia di distruggere un patrimonio culturale capitalizzato in secoli di storia auspica che il vertice di Governo previsto per il prossimo 1o ottobre possa portare ad una soluzione dell'annoso problema oggetto degli atti ispettivi in discussione.

  Alessandro ZAN (SEL) replicando si dichiara del tutto insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, che ricalca quasi integralmente risposte fornite in precedenza e che sembra, nonostante l'ultima parte, non tenere in alcuna considerazione le più recenti novità, a partire da quella rappresentata dalla presa di posizione ufficiale del Presidente del Consiglio dei ministri. Nel merito, denuncia l'indecisione e il ritardo del Governo nel dare soluzione a una questione che richiede il massimo di coinvolgimento degli esperti e della cittadinanza di Venezia e che è urgente risolvere per scongiurare il rischio gravissimo di danni irreparabili allo straordinario patrimonio storico, artistico e naturalistico rappresentato dalla città di Venezia e dalla sua laguna. Sottolinea quindi che, nonostante le ripercussioni sul piano economico, l'unica soluzione accettabile è uno stop immediato al traffico delle grandi navi nel Bacino di San Marco, cosa del tutto incompatibile con il dovere di salvaguardare Venezia. Ribadisce inoltre che, a suo avviso, la competenza ed i poteri in materia di regolazione del traffico nella laguna di Venezia non possono che essere esercitati dal sindaco e dal consiglio comunale Pag. 157della città, con esclusione di ogni altro soggetto. Conclude, quindi, denunciando l'infondatezza delle posizioni di chi dice che non esistono soluzioni alternative allo stato di cose attuale. Infatti, è ben possibile immaginare che il traffico delle grandi navi da crociera venga dirottato su Porto Marghera, avviando in questo modo anche un percorso virtuoso di riqualificazione e di riconversione economica di questa parte del territorio.

5-00694 Dell'Orco: Sulla realizzazione del «passante autostradale nord».

  Claudia MANNINO (M5S) dichiara di aver sottoscritto l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Claudia MANNINO (M5S) si dichiara insoddisfatta della risposta del Governo.

5-00279 Burtone: Sulla messa in sicurezza della strada statale 407 Basentana.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD), dichiara di non potersi ritenere soddisfatto della risposta del Governo. Evidenzia, infatti, che l'asse stradale oggetto dell'interrogazione è l'unico collegamento fra il versante ionico e quello tirrenico della regione e che l'urgenza di interventi di ammodernamento e di messa in sicurezza di tale infrastruttura, così come delle arterie provinciali che ad essa affluiscono, è incompatibile con i tempi e le modalità di intervento indicati nella risposta. Conclude quindi richiamando il Governo ad intervenire con maggiore incisività su ANAS affinché siano messe in campo iniziative ed interventi incisivi e immediati per risolvere la grave situazione in atto.

  Tino IANNUZZI, presidente, dichiara, quindi, concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.10.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 25 settembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Tino IANNUZZI. — Intervengono il sottosegretario di Stato per le infrastrutture Rocco Girlanda, e il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare Marco Flavio Cirillo.

  La seduta comincia alle 15.10.

D.L. 102/2013 recante disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici
C. 1544 Governo.
(Parere alle Commissioni V e VI).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 18 settembre 2013.

  Tino IANNUZZI (PD), presidente, ricorda, anzitutto, che nella precedente seduta del 18 settembre, attesa l'importanza delle disposizioni contenute nel decreto e in particolare la loro incidenza sulle politiche della casa, era stata sollecitata la presenza di un rappresentante del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al fine di acquisire i necessari elementi di informazione.
  Ricorda, inoltre, che nella riunione dell'ufficio di presidenza del 18 settembre scorso, si era convenuto sull'opportunità che la Commissione esprimesse il proprio parere sul testo del provvedimento, come risultante dall'esame degli emendamenti presso le Commissioni congiunte Bilancio e Finanze.Pag. 158
  Al riguardo, segnalo che le Commissioni di merito non hanno ancora concluso l'esame degli emendamenti riferiti al disegno di legge in titolo. Per tali ragioni, avverto che nella seduta odierna si concluderà il dibattito di carattere generale sul provvedimento, mentre l'espressione del prescritto parere della Commissione sarà rinviata alla seduta di martedì, 2 ottobre 2013, in attesa di verificare l'eventuale approvazione, da parte delle stesse Commissioni di merito, di proposte emendative di specifico interesse nelle materie di competenza della Commissione.
   Chiara BRAGA (PD) esprime un giudizio complessivamente positivo sull'articolo 6 che reca misure di sostegno all'accesso all'abitazione e al settore immobiliare, attraverso l'intervento della Cassa depositi e prestiti, nonché attraverso il rifinanziamento del Fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa, del Fondo per l'accesso al credito per l'acquisto della prima casa e del Fondo nazionale di sostegno per l'accesso alle abitazioni in locazione. Viene, altresì, istituito il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli ed è infine prorogato il termine per il completamento degli interventi di trasformazione edilizia, nelle aree ricomprese in piani urbanistici diretti all'attuazione di programmi di edilizia residenziale, al cui trasferimento si applica l'agevolazione dell'imposta di registro dell'1 per cento. Sottolinea che si tratta di misure che rappresentano un segnale in controtendenza rispetto al passato sia pure in un panorama di risorse limitate. In particolare, per quanto riguarda il settore delle locazioni, rileva che il relativo fondo di sostegno, introdotto nel 1998, è passato dagli oltre 360 milioni del primo stanziamento ad una dotazione per il 2012 e 2013 pari a zero, mentre le ultime risorse statali destinate all'edilizia sociale risalgono al 2008. Ricorda che, negli ultimi 5 anni gli unici interventi su questo fronte sono state le proroghe degli sfratti per i soggetti più deboli e la costituzione del Fondo di solidarietà per i mutui prima casa. Sottolinea che l'istituzione del Fondo per le morosità incolpevoli, il rifinanziamento del Fondo di sostegno alla locazione, la riduzione della cedolare secca sui contratti a canone concordato rappresentano segnali di attenzione, ma sostanzialmente simbolici considerata l'assoluta inadeguatezza delle risorse rispetto alle necessità. Al riguardo, osserva che il livello degli sfratti per morosità ha raggiunto le 150 mila unità e che circa 650 mila domande di assegnazione di case popolari attendono una risposta. Ritiene che sia evidente la necessità di ripensare le politiche abitative nel loro complesso, superando la logica emergenziale e affrontando nodi strutturali. Al fine di intervenire sul mercato delle locazioni e recuperare risorse è necessario abolire l'opzione della cedolare secca per i redditi da locazione derivanti dai contratti concordati. Con questa misura si recupererebbero almeno 150 milioni di euro e si favorirebbe l'utilizzo dei contratti concordati per governare la dinamica degli affitti. Sottolinea che una misura del genere avrebbe effetto solo sui proprietari con i redditi più alti che hanno avuto considerevoli vantaggi, come confermato dai dati del MEF sui redditi del 2011, senza alcuna contropartita in termini sociali.
  Sottolinea altresì la necessità di un finanziamento adeguate al Fondo di sostegno alla locazione e al Fondo per le morosità incolpevoli. Si tratterebbe di 500 milioni di risparmi per le modifiche alla cedolare secca. A questo scopo dovrebbero essere anticipati al 2013 tutti i finanziamenti previsti per gli anni 2014 e 2015. In proposito, ricorda che in base a dati forniti dal MEF, nel 2011 il gettito complessivo della cedolare è stato di 875 milioni di euro, 772 milioni da canoni di mercato e 103 milioni da canoni concordati. L'imponibile complessivo supera i 4,2 miliardi di euro. Se questo gettito fosse stato tassato con il regime Irpef, l'erario avrebbe incassato una cifra di poco inferiore a 1,5 miliardi, considerando oltre all'Irpef e alle imposte i registro incamerate dallo Stato il gettito delle addizionali incassato da regioni e comuni, calcolato con un'aliquota complessiva all'1,5 per Pag. 159cento. Osserva che la differenza di gettito tra i due regimi si aggira sui 600 milioni di euro e che non si dispone al momento di dati per valutare se questa cifra sia un saldo tra gettito aggiuntivo dovuto all'eventuale emersione di canoni relativi a alloggi precedentemente affittati in nero e la riduzione di gettito derivante dall'applicazione della cedolare secca sui canoni già assoggettati ad Irpef.
  Sottolinea, quindi, che gli effetti derivanti dall'applicazione della cedolare secca sono andati a vantaggio soprattutto dei proprietari di alloggi con redditi elevati dal momento che il vantaggio fiscale cresce con l'aumento delle aliquote marginali Irpef che la nuova imposta sostituisce. Riterrebbe pertanto un'utile ripensare le modalità applicative della cedolare secca, lasciando al 15 per cento l'aliquota per gli affitti a canone concordato e prevedendo, invece, l'aliquota IRPEF ordinaria (o quantomeno fissando a livello della prima aliquota IRPEF, vale a dire al 23 per cento) la cedolare per gli affitti a canone libero.
  Al riguardo, annuncia fin d'ora la presentazione di specifici emendamenti, chiedendo, in ogni caso, che il relatore valuti l'opportunità di inserire tale problematica nella proposta di parere.
  Infine, con riferimento alle norme del decreto-legge in materia di imposta municipale unica (IMU), segnala l'opportunità di inserire nella proposta di parere un'osservazione diretta ad esplicitare in modo chiaro che anche gli alloggi sociali rientranti nel patrimonio edilizio ex IACP sono esentati dal pagamento dell'imposta in questione.

  Tino IANNUZZI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2012.
C. 1572 Governo, approvato dal Senato.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2013.
C. 1573 Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2013 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2013.
Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2013 (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito esame congiunto e conclusione – Relazioni favorevoli).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti rinviato nella seduta del 24 settembre scorso.

  Tino IANNUZZI (PD), presidente, avverte che non sono stati presentati emendamenti al disegno di legge per l'assestamento del bilancio dello Stato. Invita pertanto la relatrice a presentare le proposte di relazione sui provvedimenti in titolo.

   Giovanna SANNA (PD), relatore, propone di riferire favorevolmente alla V Commissione sul disegno di legge C. 1572 Governo, approvato dal Senato, recante rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2012, nonché sul disegno di legge C. 1573 Governo, approvato dal Senato, recante assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2013, con riferimento, rispettivamente, alla Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2013, limitatamente alle parti di competenza; alla Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2013; alla Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2013, limitatamente alle parti di competenza.

Pag. 160

  Enrico BORGHI (PD), nell'annunciare il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico, sottolinea, come opportunamente rilevato dal relatore, l'esigenza che il Governo si adoperi con incisività allo scopo di eliminare i residui, soprattutto per quel che riguarda i residui di stanziamento per le opere infrastrutturali, dal momento che il rapido utilizzo delle risorse, con eliminazione delle vischiosità e delle lungaggini amministrative, costituisce elemento essenziale per invertire la grave congiuntura economica e, in particolare, per risolvere la grave crisi del settore delle costruzioni.

  La Commissione approva la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 1572 Governo, approvato dal Senato, recante Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2011 (vedi allegato 5).
  Approva altresì, con distinte votazioni, la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 1573 Governo, approvato dal Senato, recante Assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2013, con riferimento, rispettivamente, alla Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2013, limitatamente alle parti di competenza; alla Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2013; alla Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2013, limitatamente alle parti di competenza (vedi allegato 6).
  Delibera, in fine di nominare l'onorevole Giovanna Sanna quale relatore presso la V Commissione.

D.L. 104/2013: Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca.
C. 1574 Governo.

(Parere alla VII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Chiara BRAGA (PD), relatore, illustra il provvedimento in titolo che reca un'unica disposizione sulle materie di competenza della VIII Commissione. Data l'importanza della tematiche affrontate e il rilievo politico del provvedimento, ritiene tuttavia utile illustrare, sia pure in modo estremamente sintetico, i contenuti e le finalità del provvedimento medesimo.
  Rileva, anzitutto, che di tratta di un provvedimento legislativo che, dopo molti anni, invece di tagliare, restituisce risorse al mondo dell'istruzione, puntando a garantire un miglior avvio del nuovo anno scolastico e accademico, ma anche a gettare le basi per una nuova centralità del settore dell'istruzione e della formazione.
  Osserva, quindi, che nel decreto-legge sono previsti interventi sul personale scolastico (dai dirigenti, ai docenti di sostegno), sui libri di testo (nell'ottica di un maggiore risparmio, ma anche dell'innovazione), misure a favore del welfare studentesco (borse per trasporti e mensa, accesso al wireless a scuola), nuovi strumenti per la lotta alla dispersione scolastica, per la formazione dei docenti, per il potenziamento e per l'innovazione dell'offerta formativa e il rilancio dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica.
  Più specificamente, sul versante delle risorse aggiuntive per la scuola e l'università, segnala lo stanziamento di 100 milioni di euro per aumentare il Fondo per le borse di studio degli studenti universitari a partire dal 2014 e per gli anni successivi; i 15 milioni, per il 2014, per garantire ai capaci e meritevoli ma privi di mezzi il raggiungimento dei più alti livelli di istruzione (con contributi per il trasporto e per la ristorazione); i 15 milioni spendibili subito (nel 2013 e nel 2014) per la connettività wireless nelle scuole secondarie, con priorità per quelle di secondo grado; le disposizioni per rendere più stringenti i tetti di spesa per l'acquisto dei libri scolastici; i 15 milioni di euro (3,6 per il 2013, 11,4 per il 2014) per la lotta alla dispersione scolastica; i 10 milioni per il 2014 per la formazione del personale scolastico; i 10 milioni nel 2014 per garantire l'accesso gratuito del personale Pag. 161docente di ruolo della scuola nei musei statali e nei siti di interesse archeologico, storico e culturale; il riconoscimento delle detrazioni fiscali anche per le donazioni a favore di università e istituzioni di Alta formazione artistica; le disposizioni dirette a garantire la continuità del servizio scolastico, con l'incremento dell'insegnamento di sostegno, l'immissione in ruolo di nuovo personale docente, educativo ed ATA, nonché di nuovi dirigenti tecnici.
  Ciò detto, fa di nuovo presente che le uniche disposizioni rientranti nelle materie di diretta competenza dell'VIII Commissione sono quelle contenute nel comma 1 dell'articolo 10 del decreto-legge in esame, le quali cercano di far fronte alle carenze strutturali delle scuole e alla costruzione di nuovi edifici scolastici.
  Sottolinea come si tratti di un nuovo segnale positivo, dopo le significative risorse stanziate con il decreto-legge n. 69 del 2013, anche grazie all'impegno di molti deputati della Commissione (che ha portato al rafforzamento, in sede di esame parlamentare, delle misure contenute nel testo originario varato dal Consiglio dei ministri), che va nella direzione, sempre auspicata dalla Commissione, di restituire centralità nell'azione di Governo alla questione dell'edilizia scolastica, nella convinzione che la scuola è un settore fondamentale, rispetto al quale sono urgenti investimenti, a partire da quelli per la riqualificazione e la messa in sicurezza delle scuole.
  Osserva che il citato comma 1 dell'articolo 10 del provvedimento in esame prevede che le regioni potranno contrarre, nell'ambito della programmazione 2013-2015, mutui trentennali a tassi agevolati, con oneri di ammortamento a carico dello Stato, per interventi in materia di edilizia scolastica, a tal fine stanziando contributi pluriennali per 40 milioni di euro per l'ammortamento dei mutui. La medesima norma prevede, altresì, che i pagamenti effettuati dalle regioni per l'attuazione degli interventi di edilizia scolastica, finanziati con la stipula dei mutui in oggetto, sono esclusi dai limiti del patto di stabilità interno. L'individuazione delle modalità di attuazione è demandata, poi, ad un decreto adottato dal Ministero dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
  Segnala, tuttavia, che di tale decreto interministeriale non è indicato un termine per l'emanazione e che, a suo avviso, è sicuramente opportuno che nel parere della Commissione si sottolinei l'esigenza di integrare il testo della disposizione normativa con l'indicazione di un preciso termine per l'emanazione del citato decreto interministeriale.
  Nell'esprimere, quindi, un giudizio molto positivo sulla norma in questione, ribadisce quel che più volte è stato sottolineato dai deputati del Partito Democratico in occasione dell'esame di precedenti provvedimenti legislativi o della discussione di atti di indirizzo, vale a dire l'esigenza prioritaria di porre in atto meccanismi stabili di finanziamento, senza procedere continuamente all'introduzione di nuovi strumenti di programmazione, ma facendo salvo il lavoro di programmazione già esistente e già intrapreso dalle regioni e dagli enti locali, sull'esempio di quanto si è cercato di fare in occasione dell'esame del citato decreto-legge n. 69 del 2013.
  Coglie altresì l'occasione per segnalare due ulteriori punti, che, a suo avviso, è opportuno approfondire anche in vista della predisposizione della proposta di parere. Il primo si riferisce all'esigenza di riconoscere, in attuazione delle norme di cui al decreto-legge n. 63 del 2013 in materia di efficientamento energetico degli edifici pubblici, un carattere di priorità agli interventi di messa in sicurezza antisismica e di effcientamento energetico degli edifici scolastici, come chiaramente indicato, fra l'altro, dagli ordini del giorno n. 9/1310-A/20 a prima firma della collega Mariani, e n. 9/1310-A/20 a prima firma del presidente Realacci, approvati dalla Camera in sede di esame del citato decreto-legge n. 63 del 2013. Il secondo punto si riferisce, invece, all'attuazione delle disposizioni contenute nell'articolo Pag. 16218 del decreto-legge n. 69 del 2013 (cosiddetto «decreto del fare»), che stanzia significative risorse per interventi in materia di riqualificazione degli edifici scolastici in cui è stata censita presenza di amianto. Al riguardo, segnala, infatti, che ai fini dell'assegnazione delle relative somme agli enti locali è previsto che tali enti presentino alle regioni entro il 15 settembre 2013 progetti esecutivi immediatamente cantierabili di messa in sicurezza, ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici scolastici. Si tratta, come è del tutto evidente, di tempi oltremodo ristretti e per questo ritiene che sia opportuno modificare la norma in questione, riaprendo i termini di presentazione dei citati progetti, allo scopo di assicurare il completo utilizzo delle risorse stanziate pur garantendo piena operatività ai progetti già presentati dai comuni e già autorizzati dalle regioni.
  Segnala, inoltre, che la norma in questione include tra quelle che possono godere delle detrazioni IRPEF per erogazioni liberali, le spese sostenute in favore delle istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica, nonché delle università, purché finalizzate (oltre che all'innovazione tecnologica o all'ampliamento dell'offerta formativa) all'edilizia scolastica o all'edilizia universitaria.
  Infine, pur non essendo fra le disposizioni incidenti direttamente nella competenza della VIII Commissione, ritiene opportuno segnalare anche la norma di cui all'articolo 24 del decreto-legge in esame, che autorizzando l'assunzione, nel quinquennio 2014-2018, di 200 unità di personale (ricercatori, tecnologi e personale di supporto alla ricerca) presso l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), avrà sicuri effetti positivi in termini di rafforzamento delle attività di protezione civile, di sorveglianza sismica e vulcanica, nonché di manutenzione delle reti di monitoraggio, svolte dall'Istituto in questione.

  Samuele SEGONI (M5S) esprime condivisione per molte delle cose dette dalla collega Braga nella sua relazione. Segnala, quindi, anche in vista della predisposizione della proposta di parere, l'esigenza di approfondire il tema della esenzione dai limiti del patto di stabilità interno, non solo per gli interventi finanziati con i mutui agevolati trentennali previsti dal comma 1 dell'articolo 10 del decreto-legge in esame, ma anche per gli interventi che, per le stesse finalità, i comuni siano in grado di finanziare autonomamente con risorse proprie, senza ricorrere allo strumento del muto agevolato. Allo stesso modo, ritiene che nella proposta di parere che il relatore si appresta a predisporre, potrebbe essere inserito il tema relativo al superamento delle norme della legge n. 240 del 2010 (cosiddetta «riforma Gelmini») che hanno penalizzato numerosi dipartimenti di scienze della terra di molte università italiane.

  Tino IANNUZZI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.50.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 25 settembre 2013. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. — Intervenire il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare Marco Flavio Cirillo.

  La seduta comincia alle 15.50.

7-00089 Pastorelli: Sullo smaltimento di materiale agricolo o forestale non pericoloso.
7-00100 Mazzoli: Sullo smaltimento di materiale agricolo o forestale non pericoloso.
7-00107 Zolezzi: Sullo smaltimento di materiale agricolo o forestale non pericoloso.
(Seguito discussione e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione rinviata nella seduta di mercoledì 18 settembre scorso.

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  Ermete REALACCI, presidente, avverte che il 18 e il 23 settembre scorsi sono state presentate, rispettivamente, le risoluzioni n. 7-00100, a prima firma del deputato Mazzoli, e n. 7-00107, a prima firma del deputato Zolezzi, vertenti su materia identica a quella della risoluzione in titolo. Pertanto, se non vi sono obiezioni, la discussione delle tre risoluzioni proseguirà congiuntamente.

  La Commissione concorda.

  Ermete REALACCI, presidente, comunica che, secondo quanto riferito per le vie brevi dai presentatori, sono in corso contatti informali per verificare la possibilità di addivenire alla predisposizione di un testo unificato delle tre risoluzioni. Propone, per questo, di differire a domani il seguito della discussione, formulando l'auspicio che nelle prossime ore sia possibile raggiungere il massimo di condivisione su un tema, come quello oggetto degli atti di indirizzo in titolo, che è particolarmente sentito sul territorio.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia, quindi, il seguito della discussione alla seduta di domani.

  La seduta termina alle 15.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle alle 15.55 alle 16.05.

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