CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 settembre 2013
89.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e VI)
COMUNICATO
Pag. 105

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 25 settembre 2013. — Presidenza del presidente della V Commissione Francesco BOCCIA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 15.25.

DL 102/2013: Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici.
C. 1544 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 24 settembre 2013.

  Sebastiano BARBANTI (M5S), con riferimento ai rilievi formulati dai rappresentanti della Corte dei conti nel corso dell'audizione informale svolta dalle Commissioni riunite nella giornata di ieri, evidenzia i dubbi espressi dai rappresentanti della magistratura contabile circa l'effettiva possibilità di incassare il maggior gettito di 600 milioni di euro atteso dalla sanatoria, prevista dall'articolo 14 del decreto-legge, relativa ai giudizi pendenti in materia di responsabilità amministrativo-contabile, la quale dovrebbe interessare soprattutto i concessionari degli apparecchi di gioco, nonché in merito all'effettiva realizzabilità del maggior gettito IVA, pari a 925 milioni di euro, previsto, ai sensi dell'articolo 15, comma 3, lettera f), in relazione all'attuazione delle disposizioni in materia di pagamenti dei debiti degli enti locali previste dall'articolo 13.
  Alla luce delle perplessità dei giudici contabili, chiede quindi come il Governo intenda risolvere tale problematica, onde evitare di dover fare ricorso alla clausola di salvaguardia prevista dall'articolo 15, comma 4, la cui applicazione determinerebbe incrementi degli acconti IRES e IRAP, nonché aumenti delle accise.

  Francesco RIBAUDO (PD) sottolinea innanzitutto come sia opportuno valutare attentamente le decisioni in materia di IMU, alla luce del tema, particolarmente scottante in questi giorni, relativo alla possibilità o meno di rinviare o cancellare l'incremento di un punto dell'aliquota IVA attualmente fissata al 21 per cento che, a Pag. 106legislazione vigente, entrerebbe in vigore a partire dal 1o ottobre prossimo. In questo contesto ritiene infatti prioritario evitare tale aumento di aliquota, soprassedendo all'idea di eliminare la seconda rata IMU per il 2013, quanto meno per quanto riguarda gli immobili di valore più elevato. Sottolinea come tale decisione risulterebbe pienamente fondata, sia in ragione dei deleteri effetti sull'economia nazionale nel suo complesso, che sarebbero determinati dall'incremento dell'IVA, sia in ragione della necessità di rivedere alcune modalità di copertura attualmente previste dal decreto-legge, sulle quali sono emerse talune criticità.
  Considera, quindi, opportuno svolgere una riflessione approfondita su queste tematiche, tenendo presente che il mantenimento della seconda rata IMU sulle case di maggior valore consentirebbe comunque di esentare circa il 70 per cento degli immobili e che tale scelta sarebbe certamente compresa dai contribuenti interessati, in un contesto nel quale occorre compiere scelte selettive di allocazione delle limitate risorse disponibili fino a fine anno, ed in attesa di introdurre, per il 2014, un nuovo modello di tassazione sugli immobili, basato sulla service tax.

  Angelo RUGHETTI (PD), richiamandosi all'intervento del collega Ribaudo, chiede al rappresentante del Governo se la discussione del provvedimento in esame possa essere la sede per affrontare il problema della seconda rata dell'IMU relativa al 2013, ai fini della predisposizione delle relative proposte emendative. Chiede inoltre se il Governo intenda prevedere una norma di chiusura volta a riconoscere ai comuni non solo l'attribuzione delle somme corrispondenti al gettito 2012, ma anche della quota di gettito sottratta a causa dell'evasione fiscale. Chiede infine se gli importi dovuti ai comuni a titolo di rimborso, ai sensi dell'articolo 3, siano già stati accreditati.

  Bruno TABACCI (Misto-CD) ricorda che la questione relativa all'abolizione della prima rata dell'IMU e alle relative coperture è stata oggetto, sin dall'inizio, di un acceso dibattito politico in seno al Governo. Al riguardo ritiene che in nessun Paese si possa prescindere da una tassazione sul patrimonio immobiliare, sul quale dovrebbe essere, a suo avviso, fondato almeno il cinquanta per cento delle entrate locali, ferma restando la necessità di tener conto delle situazioni reddituali e familiari. Nel prendere atto dell'esistenza di accordi politici, invita quindi il Governo a chiarire se vi sono questioni pregiudiziali rispetto alla possibilità di modificare il provvedimento. Nel dare atto al presidente Capezzone dell'egregio lavoro svolto in occasione dell'esame della delega fiscale, chiede ai presidenti uno sforzo ulteriore al fine di verificare quale sia lo spazio effettivo per l'esame parlamentare e per l'eventuale attività emendativa.

  Maino MARCHI (PD) ricorda come, in diverse occasioni, il suo gruppo abbia sottolineato come fosse necessaria, entro la scadenza del 31 agosto, fissata nel provvedimento di sospensione della prima rata dell'IMU l'adozione di un decreto-legge che affrontasse tale questione. Rileva tuttavia come, data la particolare collocazione temporale del provvedimento, la discussione non possa non tenere conto del quadro complessivo ed in particolare dell'esigenza di affrontare il tema della cancellazione della seconda rata dell'IMU, della revisione complessiva della tassazione immobiliare con l'introduzione della cosiddetta service tax, nonché delle altre necessità quali evitare l'aumento dell'IVA, rifinanziare le missioni internazionali e aumentare ulteriormente le risorse per la cassa integrazione straordinaria. Osserva come, per tali ragioni, fosse stata richiesta l'audizione del Ministro dell'economia e delle finanze, rilevando come la sua audizione, nell'ambito dell'esame della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, potrà, di fatto, essere utile anche a definire compiutamente il quadro nel quale muoversi in relazione alla conversione in legge del decreto in esame, ferma restando la necessità di rispettare i termini previsti per la presentazione Pag. 107delle proposte emendative e per l'avvio dell'esame in Assemblea. Osserva come sia indiscutibile il nesso tra le due rate dell'IMU e come l'eventuale intervento sulla seconda rata non potrà non tenere conto delle altre necessità evidenziate al fine di garantire l'equità complessiva del sistema. Contemporaneamente richiama l'esigenza di un'attenta definizione della cosiddetta service tax, nell'ambito della quale, la componente patrimoniale dovrebbe essere significativa. Evidenzia inoltre come andrebbe valutato attentamente l'impatto dell'imposta sulle imprese al fine di evitare contraddizioni nell'ambito dei diversi settori produttivi. Richiama quindi le questioni poste dai rappresentanti dei comuni e ricorda come l'ANCI abbia chiesto il riconoscimento di trasferimenti sostitutivi dell'IMU per un importo pari non solo al gettito realizzato nel 2012, ma a quello che sarebbe derivato dall'applicazione delle eventuali maggiorazioni di aliquota. In merito alle coperture finanziarie, ricorda come la Corte dei conti non abbia ritenuto del tutto incerta la copertura individuata ai sensi dell'articolo 14, in materia di definizione agevolata in appello dei giudizi di responsabilità amministrativo-contabile, che, a suo avviso, non può in alcun modo essere qualificata come un condono fiscale, confermando comunque la tenuta complessiva attraverso la previsione della clausola di salvaguardia di cui all'articolo 15, comma 4.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA con riferimento alla questione delle coperture finanziarie invita ad una lettura completa del testo depositato dai rappresentanti della Corte dei conti nell'ambito dell'audizione informale svoltasi nella giornata di ieri. In proposito, ricorda come la Corte, non mettendo in dubbio la validità e la legittimità delle disposizioni di copertura, segnali tuttavia rischi in ordine ad eventuali coperture alternative in termini di effetti redistributivi. Fa presente che il Governo intende attenersi a tale indicazione e giudica corretto il percorso delineato nel titolo III del decreto-legge in esame. Osserva come, pure potendo essere estremamente utile un contributo del Parlamento in ordine alla questione dell'abolizione della seconda rata dell'IMU, appare allo stato difficile che il Governo possa affrontare tale tema nell'ambito dell'esame del presente decreto. Rileva in proposito come la scelta di separare le soluzioni relative alle due rate non sia stata casuale e come la difficile situazione economica e finanziaria suggerisca l'individuazione di soluzioni complessive. In riferimento alla questione posta dall'onorevole Rughetti, fa presente che nella giornata di oggi, in sede di Conferenza Stato-Città verrà formalizzato il trasferimento relativo alle risorse relative alla prima rata dell'IMU sulla base dell'unico dato, al momento certo, cioè il gettito 2012. Ricorda in proposito come, su richiesta degli stessi comuni, sia stata prevista la possibilità di approvare i bilanci entro il 30 novembre e come un'adesione alla richiesta di corrispondere anche la quota relativa all'eventuale maggiorazione di aliquota rappresenterebbe, di fatto, un incentivo all'aumento delle aliquote medesime, a valere sulle casse dello Stato, senza doversi assumere la responsabilità della riscossione presso i cittadini. Osserva come l'argomento potrà essere oggetto di un apposito negoziato con gli enti locali. In riferimento all'introduzione della cosiddetta service tax, conferma che essa sarà affrontata nell'ambito della legge di stabilità per il 2014, non essendo il decreto in esame la sede per una riforma dell'IMU, rilevando che la discussione partirà dalle linee già tracciate dal Consiglio dei ministri.

  Itzhak Yoram GUTGELD (PD) chiede al sottosegretario di chiarire maggiormente il tema dell'esenzione IMU sui fabbricati rurali e sui terreni agricoli.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, in merito alla richiesta di chiarimento del deputato Gutgeld, sottolinea come il decreto-legge riguardi la cancellazione, per il 2013, della prima rata IMU, relativamente agli immobili già oggetto della sospensione disposta con il decreto-legge n. 54 del 2013. In tale contesto evidenzia come il Pag. 108tema posto attenga alla ridefinizione complessiva della fiscalità immobiliare che, necessariamente, dovrà essere affrontata in sede di discussione del disegno di legge di stabilità e degli ulteriori decreti-legge che saranno adottati fino alla fine dell'anno.

  Marco CAUSI (PD), relatore per la VI Commissione, chiede al Sottosegretario se i ritocchi suggeriti dalla Corte dei conti al testo dell'articolo 14 siano considerati interessanti dal Governo.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, con riferimento al quesito posto dal deputato Causi, rileva come il Governo stia valutando le osservazioni della Corte dei conti relative all'articolo 14, ma come non sia al momento possibile indicare la posizione definitiva dell'Esecutivo sul punto.

  Mauro GUERRA (PD), ai fini del prosieguo dell'esame del provvedimento in sede referente, chiede quale sia lo stato delle iniziative assunte dalla Camera nei confronti del Senato riguardo all'esigenza di coordinamento tra i due rami del Parlamento in merito ai criteri di ammissibilità delle proposte emendative riferite ai decreti-legge, con particolare riguardo all'estraneità per materia.

  Francesco BOCCIA, presidente, con riferimento alla richiesta del deputato Guerra, evidenza come la presidenza della Commissione abbia già segnalato alla Presidente della Camera l'esigenza, sollevata in precedenza da diversi gruppi, di risolvere il problema delle diversità nel regime di ammissibilità delle proposte emendative sussistenti tra Camera e Senato.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare, rammentando che il termine per la presentazione degli emendamenti è già stato fissato, nell'ultima riunione congiunta degli Uffici di presidenza integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite, per le ore 13 di lunedì 30 settembre prossimo. Ricorda, quindi, che il disegno di legge di conversione del decreto-legge in esame è collegato alla manovra di finanza pubblica e che pertanto, vige in questo caso il regime di ammissibilità degli emendamenti previsto ai sensi dell'articolo 123-bis, comma 3-bis, del Regolamento per tali provvedimenti, ossia sono considerati inammissibili, oltre agli emendamenti estranei per materia, anche quelli privi di idonea quantificazione e copertura finanziaria. Inoltre, nel corso dell'esame in Assemblea, non potranno essere presentati emendamenti nuovi rispetto a quelli esaminati in Commissione, salvo quelli che si riferiscono a parti modificate del provvedimento nel corso dell'esame in sede referente.
  Rinvia quindi ad altra seduta il seguito dell'esame.

  La seduta termina alle 16.