CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 settembre 2013
89.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 25 settembre 2013. — Presidenza del presidente Elio VITO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 14.30.

Schema di decreto ministeriale concernente le modalità di utilizzo dei contributi pluriennali stanziati dalla Tabella E allegata alla legge n. 228 del 2012, per l'attuazione dei programmi della Difesa finanziati in base all'articolo 5 del decreto-legge n. 321 del 1996, convertito, con modificazioni dalla legge n. 421 del 1996, in materia di sviluppo tecnologico nel settore aeronautico.
Schema di decreto ministeriale concernente le modalità di utilizzo delle risorse stanziate dall'articolo 2195-bis del codice di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010, per l'attuazione dei programmi della Difesa finanziati in base all'articolo 5 del decreto-legge n. 321 del 1996, convertito, con modificazioni dalla legge n. 421 del 1996, in materia di sviluppo tecnologico nel settore aeronautico.
Atti n. 28 e 29.
(Rilievi alla X Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento e conclusione – Espressi rilievi).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto degli schemi di decreto ministeriale in titolo, rinviato nella seduta del 24 settembre 2013.

  Vincenzo D'ARIENZO (PD), relatore, con riguardo alle osservazioni formulate Pag. 127nella precedente seduta dall'onorevole Artini, fa presente che il programma Forza NEC è finalizzato a dotare lo strumento militare di capacità idonee a operare con efficacia negli attuali e complessi scenari d'impiego, garantendo l'interoperabilità delle Forze armate italiane con i partner NATO. Quanto, invece, al programma SI.CO.TE. precisa che si tratta di un sistema di controllo dell'intero territorio nazionale in funzione anti-terrorismo, finalizzato ad accrescere le capacità operative ed investigative dell'Arma dei carabinieri, sottolineando che la Commissione difesa, nella passata legislatura, in sede di esame per i profili di competenza del Documento di economia e finanza 2011, ha espresso un parere favorevole con una osservazione, volta ad assicurare la dovuta attenzione allo sviluppo ed al completamento del sistema stesso. Ritiene che ulteriori approfondimenti in merito allo stato di avanzamento del programma e alle finalità che esso si prefigge potranno, tuttavia, essere svolti dalla Commissione in una successiva occasione, non potendo questi formare oggetto dei rilievi da inviare alla Commissione attività produttive.
  Formula, quindi, una proposta di valutazione favorevole con un rilievo sullo schema di decreto ministeriale concernente le modalità di utilizzo dei contributi pluriennali stanziati dalla Tabella E allegata alla legge n. 228 del 2012, per l'attuazione dei programmi della Difesa finanziati in base all'articolo 5 del decreto-legge n. 321 del 1996, convertito, con modificazioni dalla legge n. 421 del 1996, in materia di sviluppo tecnologico nel settore aeronautico, nonché una proposta di valutazione favorevole sullo schema di decreto ministeriale concernente le modalità di utilizzo delle risorse stanziate dall'articolo 2195-bis del codice di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010, per l'attuazione dei programmi della Difesa finanziati in base all'articolo 5 del decreto-legge n. 321 del 1996, convertito, con modificazioni dalla legge n. 421 del 1996, in materia di sviluppo tecnologico nel settore aeronautico (vedi allegato 1 e 2).

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO osserva che la norma che giustifica l'adozione dei decreti interministeriali in oggetto nasce dalla preoccupazione del Governo di semplificare l’iter per l'utilizzo delle risorse stanziate a favore dei programmi ad alta tecnologia della Difesa, cercando di rispettare i tempi previsti per giungere alla stipula dei contratti, nonostante un ulteriore passaggio in sede parlamentare.
  Condivide il rilievo formulato dal relatore sull'atto n. 28 riguardo agli oneri di finanziamento derivanti dalle operazioni sottoscritte con gli istituti finanziari, precisando, tuttavia, che non è possibile quantificare esattamente e in anticipo tali oneri a causa dei tempi della programmazione, anche se osserva che potrebbe utilmente prevedersi un limite massimo da rispettare.

  Salvatore CICU (PdL) concorda pienamente con le valutazioni espresse dal relatore. Ritiene, inoltre, corretto l'approfondimento testé svolto dal rappresentante del Governo riguardo la difficoltà a quantificare con esattezza gli oneri relativi alle quote di finanziamenti, evidenziando, tuttavia, che tale problematica potrebbe a suo avviso essere superata prevedendo di fornire tali elementi anche in un momento successivo alla definizione delle modalità contrattualistiche, considerata la prospettiva di lungo termine che caratterizza tali programmi.

  Gian Piero SCANU (PD) ringrazia il relatore per lo scrupoloso lavoro svolto e il rappresentante del Governo per aver condiviso pienamente le considerazioni indicate nel rilievo.
  Ritiene, quindi, necessario che del dibattito odierno la Commissione attività produttive possa avere piena contezza, anche al fine di dare il giusto peso alle indicazioni che emergeranno e che non devono essere ignorate.

  Elio VITO, presidente, ricorda all'onorevole Scanu che la tempistica relativa all'esame dei provvedimenti in titolo è Pag. 128stata definita proprio al fine di dare maggiore pregnanza ai rilievi della Commissione difesa.

  Massimo ARTINI (M5S) ritiene che il relatore abbia svolto un lavoro esaustivo. Evidenzia, tuttavia, che l’iter, che dovrebbe consentire al Governo di poter utilizzare le risorse stanziate dai provvedimenti di attuazione dei programmi della Difesa in materia di sviluppo tecnologico, appare lento e farraginoso anche ai fini del passaggio nelle Commissioni parlamentari di merito. Non vede, infatti, quale sia l'utilità che la Commissione si esprima su tali programmi, ratificando di fatto scelte già fatte in altri tempi. Per tali motivi, preannuncia quindi il voto di astensione da parte dei componenti del proprio Gruppo.

  Donatella DURANTI (SEL) osserva che i due schemi di decreto in esame incidono sullo strumento militare italiano finanziando programmi di acquisizione di armamenti per una cifra pari a circa 1.800 milioni di euro. Si tratta di una cifra esorbitante che il nostro Paese non può permettersi soprattutto nell'attuale fase congiunturale di crisi economica.
  Rileva, quindi, che i programmi d'armamento finanziati rientrano in un'idea che concepisce il nostro strumento di difesa come uno strumento proiettabile nei teatri operativi delle missioni all'estero, non assumendo alcuna rilevanza ai fini della difesa sul territorio nazionale.
  Ritiene, infine, serio il problema che attiene alla determinazione degli oneri finanziari e concorda con le valutazioni del collega Artini che evidenziano come l'esame di questi schemi di decreto si traduca in un esercizio di mera ratifica di decisioni già prese sulle quali non si può più incidere.
  In considerazione, quindi, del fatto che il bilancio della Difesa presenta elevati livelli di spesa per gli investimenti e per i programmi d'armamento che anche la Corte dei conti ha recentemente sollecitato a ridurre, preannuncia il voto contrario da parte del Gruppo di SEL.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO precisa che la preoccupazione del Governo circa il probabile ritardo rispetto ai tempi dell’iter non si riferiscono alla disposizione che ha previsto il parere delle Commissioni parlamentari sul decreto interministeriale.

  Vincenzo D'ARIENZO (PD), relatore, ringrazia tutti gli intervenuti per i contribuiti offerti al dibattito. In particolare, condivide le considerazioni svolte dall'onorevole Cicu e dal rappresentante del Governo riguardo agli oneri finanziari. Svolge, quindi, una riflessione sui programmi finanziati dagli schemi di decreto, evidenziando come non sia corretto considerare tali programmi in una chiave offensiva. Infatti, sia il programma SI.CO.TE., sia il programma Forza NEC sono volti a difendere l'impiego di chi deve agire per tutelarci e hanno una funzione di deterrenza. Quanto agli elicotteri Combat-SAR sono mezzi impiegati in funzioni di soccorso, mentre gli apparecchi M-346 vengono utilizzati per finalità di addestramento.

  Gian Piero SCANU (PD) ritiene che sia necessario fare chiarezza su alcuni aspetti degli schemi di decreto in esame, anche al fine di evitare rappresentazioni ingannevoli, quali sono state fatte a suo avviso dai colleghi dei gruppi di opposizione che sono intervenuti.
  In primo luogo, evidenzia che i due provvedimenti non recano nuovi oneri, in quanto gli stanziamenti sono già stati disposti da precedenti provvedimenti. In secondo luogo, ricorda che nell'ambito della discussione in Assemblea relativa alle mozioni sugli F-35, il gruppo del Partito Democratico ha approvato la mozione di maggioranza, con la quale si prevedeva di svolgere l'indagine conoscitiva sui sistemi d'arma attualmente in corso di acquisizione proprio al fine di definire quali siano i mezzi di cui lo strumento militare si deve dotare per svolgere efficacemente i propri compiti.
  Con riguardo ai programmi della Difesa ad alta tecnologia sviluppati con il contributo del Ministero dello sviluppo economico, Pag. 129afferma con fermezza l'utilità della legge n. 244 del 2012, sottolineando che proprio in virtù delle disposizioni di tale provvedimento è oggi possibile alle Commissioni ricevere adeguate informazioni riguardo i contraenti, le modalità contrattuali e gli oneri finanziari degli stessi programmi.
  Nello stigmatizzare il comportamento di chi ha diffusa su internet una lista di nominativi relativa a deputati del Partito Democratico che hanno approvato la citata mozione, favorendo presso l'opinione pubblica l'associazione tra quel voto e una posizione favorevole all'acquisto dei famosi F-35, e nell'invitare i colleghi a non attribuire al voto odierno significati che non sono propri, ribadisce il voto favorevole da parte del proprio gruppo sulle proposte di rilievi del relatore, precisando che l'espressione di un parere favorevole su questi provvedimenti non significa voler comprare armi o essere dei guerrafondai.

  Elio VITO, presidente, rileva che la relazione illustrata dal collega D'Arienzo è stata esaustiva e che non sono stati sollevati dubbi sulla sua chiarezza o completezza.

  Michele PIRAS (SEL) rileva a sua volta come nel dibattito nessun commissario abbia sostenuto che con gli schemi di decreto in esame siano acquistati ulteriori programmi d'armamento. Ribadisce, quindi, il voto contrario del Gruppo di SEL, precisando che le ragioni alla base di tale posizione attengono a una scelta – già illustrata dall'onorevole Duranti – che ritiene giusto destinare le risorse economiche a scopi diversi da quelli di dotare le Forze armate di costosi programmi d'armamento, tanto più in un momento in cui si è quasi al collasso della coesione sociale per via di una crisi economica asfissiante, come emerso anche in occasione della recente visita del Pontefice in Sardegna.
  Ritiene, inoltre, che non occorra essere degli esperti di bilancio per capire che se i tempi della programmazione vengono dilatati e gli investimenti spalmati in un arco temporale più lungo, ciò comporta una maggiore spesa da corrispondere per gli interessi del finanziamento.
  Quanto alla vicenda riportata dall'onorevole Scanu, riguardo alla pubblicazione di black list di parlamentari che hanno votato la mozione sugli F-35, condanna fermamente l'accaduto riaffermando la legittimità delle scelte compiute dai colleghi. Sottolinea, tuttavia, che l'inconsistenza del significato di quella mozione è stata palesata poche ore dopo dalle dichiarazioni rese da rilevanti organi costituzionali, che hanno affermato la mancanza di titolarità del Parlamento nell'ambito di determinate scelte. E, infatti, evidente che la mozione di maggioranza approvata da Camera e Senato non ha bloccato il programma di acquisizione degli F-35, come invece la mozione che avevano prese tanto i gruppi SEL e M5S esplicitamente chiedeva.

  Salvatore CICU (PdL) concorda con le osservazioni svolte dal collega Scanu che, probabilmente, intendeva riferirsi al comportamento di alcuni colleghi di gruppo che non hanno votato la mozione di maggioranza inserendo poi sul web i nominativi di coloro che avevano votato a favore. Rivendica la legittimità di esprimere posizioni diverse, ma ritiene deplorevole che alcuni parlamentari mettano in campo simili comportamenti nel momento in cui decidano di votare su posizioni diverse da quelle espresse dal proprio gruppo. Infine, evidenzia il valore della mozione votata che consente alla Commissione di valutare più approfonditamente tutti gli aspetti problematici connessi alla pianificazione dei programmi d'armamento.

  Massimo ARTINI (M5S) precisa di non aver assolutamente inteso attribuire al voto favorevole sugli schemi di decreto in esame un significato che non è proprio, ribadendo lo scarso valore del parere che la Commissione si appresta a rendere.
  Concorda con l'onorevole Piras sul fatto che la mozione della maggioranza non abbia cambiato nulla riguardo all'acquisizione degli F-35, sottolineando il carattere tautologico di un impegno allora Pag. 130assunto dal Governo volto ad ottenere il mero rispetto della legge. Per tali ragioni, dichiara il voto di astensione da parte del Movimento 5 Stelle.

  Marco MARCOLIN (LNA) dichiara il voto favorevole del gruppo della Lega, secondo una tradizionale linea di impegno a sostengo del Comparto. Ritiene necessaria l'acquisizione di programmi di armamento che possano contribuire ad assicurare il permanere della pace, soprattutto quando collaborano a sviluppare capacità produttive le cui ricadute economiche e civili è importante non lasciarsi sfuggire.

  Elio VITO, presidente, esprime soddisfazione per lo svolgimento di un dibattito approfondito che ha dato importanza al lavoro della Commissione, anche in vista della possibilità che in futuro successivi analoghi schemi di decreto possano essere assegnati direttamente per il parere alla Commissione.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, approva le proposte di valutazione favorevole sugli schemi di decreto ministeriale in titolo.

  La seduta termina alle 15.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.20 alle 15.45.

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