CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 settembre 2013
85.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 19 settembre 2013. — Presidenza del presidente Michele BORDO.

  La seduta comincia alle 9.10.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2012.
C. 1572 Governo, approvato dal Senato.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2013.
C. 1573 Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2012 (limitatamente alle parti di competenza).
(Parere alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

  Michele BORDO, presidente, ricorda che la Commissione avvia oggi l'esame congiunto – ai fini del parere da rendere alla V Commissione (Bilancio) – dei disegni di legge n. 1572 e n. 1573, approvati dal Senato, riguardanti il rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2012 e le disposizioni per l'assestamento del Bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2013, limitatamente agli stati di previsione e alle parti di competenza.
  Avverte che al termine dell'esame preliminare, l'iter proseguirà distintamente. L'esame si concluderà con la votazione di una relazione su ciascuno dei predetti provvedimenti, cui saranno allegati gli emendamenti eventualmente approvati dalla Commissione. Invita quindi il relatore, onorevole Tancredi, a illustrare i contenuti degli atti.

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  Paolo TANCREDI (PdL), relatore, si riserva di integrare, la prossima settimana, la relazione che si accinge a svolgere, laddove ci dovesse essere qualche ulteriore aspetto meritevole di approfondimento.
  Illustra quindi i contenuti dei provvedimenti, sottolineando in primo luogo il rilievo dei disegni di legge di rendiconto e di assestamento, il cui esame consente al Parlamento di compiere una approfondita valutazione dell'andamento della spesa pubblica, quella spending review di cui tanto si parla. Per la Commissione XIV, inoltre, assume particolare rilievo, all'interno del rendiconto, l'allegato sui flussi finanziari con l'Unione europea. Si soffermerà, nel prosieguo della relazione, sui contenuti dei singoli provvedimenti.
  Con riferimento al Rendiconto generale per l'anno 2012, segnala che i dati riguardanti le politiche comunitarie sono esposti nel Conto consuntivo del Ministero dell'economia e delle finanze, e più precisamente nella Missione 3 – L'Italia nell'Europa e nel mondo, che comprende sia il Programma 3.1 – Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE (che fa capo al Centro di responsabilità 4 – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, Conto del Ministero dell'economia e delle finanze), sia il Programma 3.2 – Politica economica e finanziaria in ambito internazionale (che fa capo al Centro di responsabilità 3 – Dipartimento del tesoro, Conto del Ministero dell'Economia e delle finanze).
  Le previsioni iniziali 2012 relative alla Missione 3 risultavano essere, nella legge di bilancio per il 2012, pari a 24.348,6 milioni di euro; con la legge di assestamento 2012 e le ulteriori variazioni per atto amministrativo intervenute nel corso dell'anno, le dotazioni iniziali di competenza hanno registrato un aumento di 333,2 milioni di euro. Gli importi effettivamente pagati sono stati pari a 22.792,8 milioni di euro.
  Per il Programma 3.1 (Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE) le previsioni definitive sono pari a 23.910 milioni di euro, mentre quelle iniziali erano di 23.837,6 milioni. Le somme effettivamente pagate ammontano a 22.125 milioni. In particolare i capitoli direttamente interessati alla partecipazione italiana alle politiche di bilancio UE registrano le seguenti variazioni:
   Capitolo 2751 – somme da versare per il finanziamento del bilancio dell'UE a titolo di risorse proprie basate sul RNL e sull'IVA: 15.600 milioni di euro, con un aumento di 500 milioni di euro rispetto alle previsioni iniziali 2012 (15.100 milioni di euro);
   Capitolo 2752 – somme da versare per il finanziamento del bilancio dell'UE a titolo di risorse proprie tradizionali relative a dazi doganali e contributi zucchero: 2.600 milioni di euro, con una diminuzione di 500 milioni di euro rispetto alle previsioni iniziali 2012;
   Capitolo 7493 – somme da versare al conto corrente infruttifero presso la Tesoreria centrale dello Stato denominato «Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie: finanziamenti nazionali»: 5.524,3 milioni di euro (l'importo è rimasto invariato rispetto alle previsioni iniziali 2012).

  Nell'Allegato n. 3 del Conto consuntivo del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2012 viene evidenziata l'esposizione contabile dei flussi finanziari intercorsi tra l'Italia e l'UE, nonché la situazione delle corrispondenti erogazioni effettuate dalle Amministrazioni nazionali: ciò consente di rendere noti al Parlamento i dati consolidati sull'entità delle risorse movimentate nel settore degli interventi di politica comunitaria, nonché l'attuazione degli interventi cofinanziati dall'UE, attraverso le erogazioni del Fondo di rotazione.
  Dall'esposizione dei flussi finanziari con l'UE risulta che nel 2012 la quota di contribuzione italiana al bilancio dell'UE relativa alle risorse proprie ammontava, nelle previsioni iniziali, a 16.444 milioni di euro; nelle previsioni definitive l'importo risulta essere pari a 16.436 milioni di euro (con una diminuzione di 8 milioni di euro Pag. 152rispetto alle previsioni iniziali), pari al 12,78 per cento del bilancio complessivo UE di 128.654 milioni di euro.
  I versamenti effettivi al bilancio UE effettuati dal Ministero dell'economia nel 2012 (pari a 15.973 milioni di euro), a raffronto con quelli indicati nelle previsioni definitive evidenziano un decremento di circa 463 milioni di euro (-2,82 per cento). Tale decremento è stato determinato principalmente da una diminuzione del gettito delle risorse RPT (risorse tradizionali proprie) dovuto alla riduzione del transito di merci di provenienza extra comunitaria, e da una diminuzione della risorsa RNL (reddito nazionale lordo), dovuta principalmente al fatto che nel 2011 il dato registrato era particolarmente elevato a seguito di un conguaglio negativo sulla revisione delle basi imponibili degli anni precedenti.
  Per quanto riguarda la contribuzione dell'UE in favore dell'Italia, essa consegue alle politiche comuni di sviluppo poste in essere dall'Unione in vari settori e si realizza concretamente con gli strumenti finanziari costituiti dai Fondi strutturali.
  A seguito della definizione del nuovo quadro finanziario dell'UE per il periodo 2007-2013, l'11 luglio 2006 è stato adottato il regolamento (CE) 1083/2006 recante norme e princìpi comuni relativi alla politica di coesione applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale e al Fondo di coesione (cosiddetto regolamento generale).
  Il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio ha abrogato il regolamento (CE) n. 1260/1999 ed ha riformato la disciplina comunitaria dei Fondi strutturali a decorrere dal 2007, disponendo la riduzione di tali fondi dai cinque del precedente periodo di programmazione a tre: Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, Fondo Sociale Europeo, Fondo di Coesione.
  Nella stessa data sono stati emanati provvedimenti specifici per alcuni Fondi: reg. (CE) n. 1080/2006 per il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e reg. (CE) n. 1081/2006 per il Fondo sociale europeo (FSE), mentre lo stesso reg. (CE) n. 1083/2006 detta norme specifiche per il Fondo di coesione.
  I nuovi regolamenti prevedono il finanziamento dei seguenti 3 obiettivi prioritari di sviluppo:
   a) l'obiettivo «Convergenza», volto ad accelerare la convergenza degli Stati membri e regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni per la crescita e l'occupazione;
   b) l'obiettivo «Competitività regionale e occupazione», che punta, al di fuori delle regioni in ritardo di sviluppo, a rafforzare la competitività e le attrattive delle regioni e l'occupazione;
   c) l'obiettivo «Cooperazione territoriale europea», che è inteso a rafforzare la cooperazione transfrontaliera e transnazionale.

  Per quanto riguarda invece il finanziamento della politica agricola, sono stati adottati i seguenti provvedimenti:
   regolamento (CE) n. 1290/2005 del Consiglio, relativo al finanziamento della politica agricola comune, che istituisce il Fondo europeo Agricolo di Garanzia (FEAGA) per il 1o pilastro, ed il Fondo Europeo Agricolo di Sviluppo Rurale (FEASR) per il 2o pilastro: in particolare il FEAGA diviene lo strumento per realizzare la politica di sostegno dei mercati agricoli e dei redditi, denominata 1o pilastro della Politica Agricola Comunitaria (PAC). I programmi di sviluppo rurale, ossia il 2o pilastro della PAC, sono invece finanziati dal FEASR;
   regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che definisce gli obiettivi finanziati dal fondo. I regolamenti sopra indicati sono stati modificati dal regolamento (CE) n. 473/2009 del Consiglio, del 25 maggio 2009.

  Per quanto riguarda la politica europea della pesca, il regolamento (CE) n. 1198/Pag. 1532006 del Consiglio ha istituito il Fondo europeo per la pesca (FEP), che ha sostituito lo SFOP, strumento finanziario di orientamento della pesca. Il Fondo europeo della pesca non è un fondo strutturale ed il relativo programma pluriennale non è più oggetto di negoziazione tra la Commissione e lo Stato membro. Spetta così ai singoli Stati programmare le misure più rispondenti alle esigenze del territorio, nel quadro delle priorità stabilite dall'Unione europea.
  Nell'Allegato n. 3 del Conto consuntivo del Ministero dell'economia relativo alla situazione dei flussi finanziari Italia-UE si evidenzia che nel corso dell'esercizio 2012 sono stati accreditati all'Italia contributi per 9.768,9 milioni di euro, con un aumento del 13,01 per cento rispetto all'anno 2011.
  La parte più rilevante degli accrediti ha riguardato, come di consueto, il FEAGA, che con circa 4.575,3 milioni di euro rappresenta il 42,59 per cento delle entrate totali. Dal confronto con gli accrediti del 2011 si può notare altresì l'incremento degli introiti FSE (+29,38 per cento), FEASR (+18,71 per cento) e FESR (+7,61 per cento).
  Segnala inoltre che le entrate relative alle «Altre linee del bilancio comunitario» hanno registrato un consistente incremento (+552,98 per cento) a seguito dell'accredito delle risorse del Fondo di Solidarietà destinate alle regioni Liguria e Toscana per le alluvioni dell'ottobre 2011 e alle regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto per il terremoto del maggio 2012.
  Quanto all'attuazione degli interventi cofinanziati dall'Unione europea, nell'Allegato n. 3 del Conto consuntivo del Ministero dell'economia per l'anno finanziario 2012 un capitolo è dedicato alle erogazioni effettuate dal Fondo di rotazione per le politiche comunitarie, istituito dall'articolo 5 della legge 183 del 1987, che dà un quadro complessivo degli interventi cofinanziati dall'UE: ad esso infatti affluiscono disponibilità provenienti sia dal bilancio comunitario sia dal bilancio nazionale. Il Fondo è dotato di amministrazione autonoma e di gestione fuori bilancio e si avvale di due conti correnti infruttiferi presso la Tesoreria centrale dello Stato: c/c 23211, che registra i movimenti di entrata e uscita che fanno capo ai versamenti comunitari, denominato «Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie: finanziamenti UE»; c/c 23209, che registra le analoghe operazioni a carico dei finanziamenti nazionali, denominato «Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie: finanziamenti nazionali». Il Fondo di rotazione presenta annualmente il proprio rendiconto alla Corte dei Conti.
  Al Fondo di rotazione, nel corso del 2012, sono confluite somme per quasi 12.997,3 milioni di euro, di cui 6.830,9 milioni di euro provenienti dal bilancio nazionale e 6.166,4 milioni di euro dal bilancio comunitario. A fronte di queste risorse, integrate dalle giacenze risultanti all'inizio dell'esercizio, il Fondo ha effettuato nel 2012 trasferimenti per finanziare interventi relativi alle finalità individuate in sede comunitaria per 5.064,7 milioni di euro dal conto relativo ai finanziamenti nazionali e per 6.308,9 milioni di euro dal conto relativo ai cofinanziamenti comunitari, per un totale di 11.373,6 milioni di euro.
  Nel disegno di legge di assestamento 2013 i dati riguardanti le politiche comunitarie sono esposti nella Missione 3 – L'Italia nell'Europa e nel mondo, che comprende sia il Programma 3.1 – Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE (che fa capo al Centro di responsabilità 4 – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, Conto del Ministero dell'economia e delle finanze), sia il Programma 3.2 – Politica economica e finanziaria in ambito internazionale (che fa capo al Centro di responsabilità 3 – Dipartimento del tesoro, Conto del Ministero dell'Economia e delle finanze).
  Nel bilancio di previsione 2013 alla Missione 3 sono stati complessivamente attribuiti, per competenza, 26.741,2 milioni di euro; nel corso dell'esercizio a tale Missione sono stati attribuiti ulteriori 57 milioni di euro; con il ddl di assestamento Pag. 154all'esame della Camera è stata proposta una ulteriore attribuzione di circa 130 milioni di euro.
  Le previsioni assestate all'esame della Camera riportano pertanto uno stanziamento pari, in termini di competenza, a 26.928,2 milioni di euro, di cui al Programma 3.1 – Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE – circa 24.336,2 milioni di euro.
  Altro elemento di interesse collegato ai rapporti con l'Unione europea e contenuto nel disegno di legge di assestamento 2013 è costituito dal dato relativo all'ammontare dei finanziamenti al bilancio dell'UE, che nelle previsioni iniziali ammontavano a 16.000 milioni di euro. Nel disegno di legge di assestamento 2013 viene proposto un aumento di 500 milioni di euro dello stanziamento del capitolo 2751, riguardante le somme da versare a titolo di risorse proprie, per un totale di 16.500 milioni di euro di stanziamento di competenza.
  Nel disegno di legge di assestamento 2012 è altresì riportato lo stanziamento previsto per il Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie (cap. 7493): rispetto alle previsioni iniziali il capitolo non registra alcuna variazione; pertanto lo stanziamento iscritto resta confermato di 5.500 milioni di euro.

  Michele BORDO, presidente, avverte sin d'ora che al termine dell'esame preliminare dei provvedimenti, verosimilmente nella seduta del prossimo martedì 24 settembre, potrà essere fissato per la serata di martedì stesso il termine per la presentazione degli emendamenti, tenuto conto del fatto che la Commissione è chiamata ad esprimersi entro mercoledì 25.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

DL 102/2013: Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici.
C. 1544 Governo.

(Parere alle Commissioni V e VI).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta di mercoledì 18 settembre 2013.

  Vega COLONNESE (M5S) preannuncia l'intenzione del suo gruppo di formulare una proposta di parere contrario sul provvedimento in esame.

  Michele BORDO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.30.