CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 settembre 2013
84.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 18 settembre 2013. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META.

  La seduta comincia alle 14.05.

Indagine conoscitiva sul trasporto pubblico locale.
Audizione di rappresentanti dell'Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI).
(Svolgimento e conclusione).

  Michele Pompeo META, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, nonché la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Alessandro CATTANEO, Sindaco di Pavia e vice presidente vicario dell'ANCI e Claudio LUBATTI, Assessore alla mobilità del comune di Torino, svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono quindi i deputati Vincenzo PISO (PdL), Ivan CATALANO (M5S), Paolo GANDOLFI (PD), Paolo COPPOLA (PD), Paolo VITELLI (SCpI), Matteo MAURI (PD), Martina NARDI (SEL) e Vincenzo GAROFALO (PdL).

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  Cesare PAONESSA, Direttore dell'Agenzia per la mobilità metropolitana e regionale, Claudio LUBATTI, Assessore alla mobilità del comune di Torino e Alessandro CATTANEO, Sindaco di Pavia e vice presidente vicario dell'ANCI, rispondono ai quesiti posti, fornendo ulteriori precisazioni.

  Michele Pompeo META, presidente, ringrazia i rappresentanti dell'Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI) per il loro intervento.
  Dichiara quindi conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.15.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 18 settembre 2013. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META, indi del vicepresidente Deborah BERGAMINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Erasmo D'Angelis.

  La seduta comincia alle 15.15.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per la realizzazione e l'esercizio di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione, con Allegati, fatto a Roma il 30 gennaio 2012.
C. 1309 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  Michele Pompeo META, presidente, avverte il deputato Ivan Della Valle sostituisce per la seduta odierna il deputato Cristian Iannuzzi.

  Giorgio BRANDOLIN (PD), relatore, fa presente di aver predisposto una proposta di parere favorevole con osservazione, che recepisce alcuni degli elementi sollevati nel corso del dibattito (vedi allegato 1). Segnala in particolare che l'osservazione inserita nella proposta di parere, nel prevedere la pronuncia della Commissioni parlamentari sulle nomine del direttore generale e del direttore amministrativo e finanziario del Promotore pubblico, interviene sulle modalità di effettuazione di nomine riservate alla parte italiana e pertanto non incide sulle disposizioni contenute nell'Accordo con la parte francese. Rileva di non aver invece recepito, nella proposta di parere, la sollecitazione proveniente dal gruppo del Movimento 5 Stelle relativa al coinvolgimento dell'Autorità per la regolazione nei trasporti, non ritenendo opportuno intervenire sulle competenze della neocostituita Autorità rispetto ai temi oggetto dell'Accordo che il provvedimento in esame intende recepire.

  Michele Pompeo META, presidente, avverte che il gruppo del Movimento 5 stelle ha presentato una proposta alternativa di parere (vedi allegato 2).

  Il sottosegretario Erasmo D'ANGELIS concorda con il parere del relatore ed esprime parere contrario sulla proposta alternativa di parere.

  Michele Pompeo META, presidente, nel porre in votazione la proposta di parere del relatore, avverte che, in caso di approvazione, risulta preclusa la proposta alternativa di parere.

  La Commissione approva il parere favorevole con osservazione del relatore (vedi allegato 1).

DL 102/2013: Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici.
C. 1544 Governo.
(Parere alle Commissioni V e VI).
(Esame e rinvio).

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  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Paolo COPPOLA (PD), relatore, fa presente che la IX Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere in sede consultiva sul disegno di legge C. 1544 di conversione del decreto-legge n. 102 del 2013 recante disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici.
  Per quanto concerne i profili di competenza della IX Commissione trasporti, rileva che essi si concentrano nelle disposizioni di copertura di cui all'articolo 15, laddove sono oggetto di riduzione di risorse ed autorizzazioni di spesa di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Ritiene in ogni caso utile, prima di affrontare questo aspetto, fornire alcuni sintetici elementi di informazione generale sul contenuto del provvedimento, in considerazione della sua rilevanza.
  Gli articoli da 1 a 4 prevedono interventi in materia di tassazione dei beni immobili. L'articolo 1 prevede che – per l'anno 2013 – non è dovuta la prima rata dell'IMU sugli immobili per i quali tale rata era già stata sospesa con il decreto-legge n. 54 del 2013 (abitazioni principali con esclusione degli immobili di lusso, terreni agricoli e fabbricati rurali); l'articolo 2 reca ulteriori esenzioni e agevolazioni in materia di IMU: vengono esentati in via generale dal pagamento dell'imposta i fabbricati costruiti e destinati alla vendita fino al momento in cui non siano venduti o locati; vengono equiparati all'abitazione principale gli immobili delle cooperative edilizie e gli alloggi sociali; si stabilisce l'esenzione dall'IMU degli immobili destinati alla ricerca scientifica. L'articolo 3 provvede al ristoro ai comuni del minor gettito derivante dalla soppressione della prima rata IMU. L'articolo 4 prevede la riduzione dal 20 al 15 per cento della «cedolare secca» sugli affitti a canone concordato.
  L'articolo 5 interviene in materia di TARES (tributo comunale sui rifiuti e i servizi), consentendo ai comuni di applicare per l'anno 2013 la componente del tributo relativa al servizio di gestione dei rifiuti secondo criteri legati alla quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie. L'articolo 6 reca misure di sostegno all'accesso all'abitazione attraverso l'intervento della Cassa depositi e prestiti e il rifinanziamento del Fondo di solidarietà per i mutui e l'acquisto della prima casa, del Fondo per l'accesso al credito per l'acquisto della prima casa, del Fondo nazionale di sostegno per l'accesso alle abitazioni in locazione e del Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli. Gli articoli da 7 a 9 e l'articolo 13 recano ulteriori disposizioni in materia di finanza locale. L'articolo 7 dispone l'erogazione ai comuni di un importo di 2,5 miliardi di euro, a titolo di anticipo su quanto spettante a valere sul fondo di solidarietà comunale istituito dalla legge di stabilità 2013. L'articolo 8 proroga al 30 novembre 2013 il termine per la deliberazione del bilancio di previsione 2013 da parte degli enti locali. L'articolo prevede inoltre – e sottolinea che si tratta di un aspetto di un qualche interesse per la Commissione – che le delibere e gli altri atti in materia di IMU acquistino efficacia a decorrere dalla data di pubblicazione nel sito istituzionale di ciascun comune e non, come attualmente previsto, da quella di pubblicazione sul c.d. portale del federalismo fiscale previsto dall'articolo 1, comma 3 del decreto legislativo n. 360 del 1998 e gestito dall'Ufficio federalismo fiscale del Dipartimento per le politiche fiscali del Ministero dell'economia e delle finanze. A tale proposito esprime perplessità dal momento che appare difficile, a suo giudizio, dimostrare l'effettiva data di pubblicazione nel sito del comune.
  L'articolo 9 reca modifiche alla disciplina sull'armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni e degli enti locali, in particolare prolungando di un anno la fase di sperimentazione (si concluderà nel 2015 e non Pag. 136nel 2014); si interviene altresì sulla disciplina del patto di stabilità interno per incentivare la partecipazione alla sperimentazione. L'articolo 13 prevede un incremento del fondo per il pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni istituito dal decreto-legge n. 35/2013.
  Le disposizioni degli articoli 10 e 11 intervengono su due questioni di rilievo prioritario. L'articolo 10, infatti, prevede il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga. L'articolo 11 reca ulteriori disposizioni di salvaguardia dei cosiddetti «lavoratori esodati».
  Le previsioni dei restanti articoli hanno rilievo finanziario. L'articolo 12, con finalità di reperimento delle risorse destinate a coprire parte degli oneri derivanti dal provvedimento, riduce il limite massimo di fruizione per la detraibilità dei premi di assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni. L'articolo 14 estende l'ambito temporale di applicazione delle disposizioni contenute nella legge finanziaria per il 2006 (legge n. 266 del 2005) che avevano introdotto, per i soggetti condannati in primo grado dalla Corte dei conti, la facoltà di chiedere la definizione del procedimento con pagamento di una somma non inferiore al 10 per cento e non superiore al 20 per cento del danno quantificato nella sentenza.
  L'articolo 15 reca le disposizioni di copertura finanziaria, nell'ambito delle quali sono compresi gli interventi di diretto interesse della Commissione trasporti. Dopo aver autorizzato (commi 1 e 2) l'emissione di nuovi titoli di Stato per un importo fino a 8.000 milioni di euro nel 2013 per garantire la liquidità necessaria per le misure di pagamento dei debiti della P.A. previste dall'articolo 13, l'articolo 15 quantifica gli oneri complessivi del provvedimento. Questi, ad esclusione dell'articolo 9, comma 6, in materia di modifica del patto di stabilità interno, che ha una sua autonoma copertura, ammontano a 2.934,4 milioni di euro per l'anno 2013, 553,3 milioni di euro per l'anno 2014, 617,1 milioni di euro per l'anno 2015 e 486,1 milioni di euro a decorrere dal 2016. A copertura di tali oneri, la lettera a) del comma 3 dell'articolo prevede che 300 milioni di euro per il 2013 siano reperiti attraverso riduzione delle disponibilità di competenza e di cassa delle spese per consumi intermedi e investimenti fissi lordi, secondo quanto indicato nell'allegato 2 del decreto. Tale allegato stabilisce, per quanto concerne il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, riduzioni per 2,65 milioni di euro delle dotazioni per consumi intermedi (su una dotazione complessiva di 69,25 milioni) e di 34,34 milioni di euro di quelle per investimenti fissi lordi (su un totale di 544,30 milioni).
  La lettera b) prevede inoltre, sempre con finalità di copertura degli oneri del provvedimento, la riduzione, pari a complessivi 675,8 milioni di euro per l'anno 2013, di specifiche autorizzazioni legislative di spesa indicate dall'allegato 3.
  Segnala che alcune di queste autorizzazioni di spesa sono iscritte nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Si tratta, in primo luogo, della riduzione di 10 milioni di euro dell'autorizzazione di spesa relativa al finanziamento del Comitato centrale per l'albo degli autotrasportatori (articolo 2, comma 3 del decreto-legge n. 451 del 1998); secondo indicazioni fornite dalla Ragioneria generale dello Stato, la disponibilità residua sulla voce di bilancio in questione, al netto di impegni e accantonamenti, risulta pari a 8.618.833 euro. È quindi ridotta di 5 milioni di euro l'autorizzazione di spesa, relativa alla copertura finanziaria della riduzione dei canoni di concessione demaniale per gli aeroporti (articolo 11-decies, comma 3, del decreto-legge n. 203 del 2005). La disponibilità residua risulta pari a 22.493.136 euro. È infine ridotta di 30 milioni di euro, l'autorizzazione di spesa di cui «all'articolo 5, comma 1, punto C» della legge n. 7 del 2009 relativa al finanziamento delle opere infrastrutturali previste dal Trattato di amicizia Italia-Libia del 2008. In tale caso la disponibilità residua risulta pari a 20 milioni di euro.
  Ulteriori riduzioni di spesa disposte ai sensi della lettera b), pur intervenendo su voci di bilancio iscritte in altri stati di Pag. 137previsione, interessano aspetti di competenza della Commissione. In particolare fa presente che è ridotta, nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, l'autorizzazione di spesa relativa all'esenzione dal pagamento del canone RAI per i soggetti ultrasettantacinquenni con reddito inferiore a sette mila euro annui (articolo 1, comma 132 della legge n. 244 del 2007). La riduzione operata è pari a 3 milioni di euro e, sulla base dei dati forniti dalla Ragioneria generale dello Stato, la disponibilità effettivamente residua è di 7.178.755 euro. Sempre nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, è ridotto di 300 milioni di euro il contributo in conto impianti a Ferrovie dello Stato Spa (articolo 1, comma 86, della legge finanziaria per l'anno 2006, legge n. 266 del 2005). La disponibilità residua risulta pari a 1.635.194.174 euro.
  È infine ridotto di 3 milioni di euro, nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico il fondo per l'erogazione dei contributi per l'acquisto di veicoli ibridi o elettrici (articolo 17-undecies del decreto-legge n. 83 del 2012), sul quale rimane una disponibilità di 35.991.476 euro.
  La successiva lettera d) del comma 3 dell'articolo 15 prevede per l'anno 2015 una riduzione di 100 milioni di euro dell'autorizzazione di spesa recata dall'articolo 7-ter, comma 2, del decreto-legge n. 43 del 2013 relativa al potenziamento della rete ferroviaria nazionale con priorità per la realizzazione del terzo valico dei Giovi e del quadruplicamento della linea Fortezza-Verona di accesso sud alla galleria di base del Brennero. L'autorizzazione prevedeva uno stanziamento decennale, di 120 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2024. Ricorda che, in base agli ultimi dati disponibili (aggiornati al settembre 2012), il quadruplicamento della linea Fortezza-Verona (attualmente allo stadio di progetto preliminare) reca un costo di complessivi 2.412,41 milioni di euro, finanziati dall'autorizzazione di spesa in esame e da ulteriori 102,6 milioni di euro.
  Per quanto concerne il Terzo Valico dei Giovi richiama, in base ai dati contenuti nell'ultimo Allegato infrastrutture dello scorso aprile, la situazione dei diversi lotti di realizzazione, indicando le risorse disponibili, sempre al netto dell'autorizzazione di spesa del decreto-legge n. 43 del 2013. Il primo lotto dell'opera, in fase di realizzazione, ha un costo di 718 milioni di euro, interamente coperto; il secondo lotto, per il quale si è in attesa del progetto esecutivo, ha un costo di 860 milioni di euro, anch'esso totalmente coperto; risultano invece ancora totalmente da finanziare i lotti terzo, quarto, quinto e sesto, tutti in fase di progetto definitivo, ed i cui costi ammontano, rispettivamente a 1510 milioni, 1.340 milioni; 1.200 milioni e 650 milioni di euro, per i quali deve essere ancora individuata la copertura finanziaria. Ritiene quindi evidente come l'autorizzazione di spesa recata dal decreto-legge n. 43 del 2013 risulti essenziale ai fini della prosecuzione degli interventi in questione. Tale autorizzazione, a seguito della riduzione operata, ammonta, per il 2015, a soli 20 milioni di euro.
  Con riferimento alle disposizioni di copertura finanziaria del provvedimento in esame ritiene opportuno che il Governo fornisca alla Commissione alcuni elementi di chiarimento. In primo luogo occorre che siano fornite rassicurazioni sul fatto che le riduzioni delle autorizzazioni di spesa operate dal provvedimento in esame non pregiudichino la realizzazione degli interventi finanziati dalle suddette autorizzazioni. Ciò vale in particolare per il quadruplicamento della linea Fortezza-Verona e per la realizzazione del Terzo Valico dei Giovi, importanti interventi infrastrutturali, entrambi inseriti nei corridoi della rete transeuropea dei trasporti. Osservo inoltre che in questo caso si opera la riduzione di uno stanziamento autorizzato di recente in sede di conversione del decreto-legge n. 43 del 2013.
  Relativamente alla riduzione dell'autorizzazione di spesa per gli interventi infrastrutturali previsti dal Trattato Italia-Libia, fatto in ogni caso salvo l'adempimento degli obblighi internazionali assunti Pag. 138dall'Italia, segnala che il riferimento normativo dell'autorizzazione di spesa dovrebbe essere più precisamente individuato nell'articolo 8 del Trattato, piuttosto che nell'articolo 5, comma 1, «p. C».
  Segnala infine che, sia con riferimento alla riduzione delle dotazioni per investimenti fissi lordi dei Ministeri, sia con riferimento alla riduzione delle autorizzazioni di spesa per il potenziamento della rete ferroviaria nazionale, si tratta di risorse di conto capitale destinate alla copertura di spese di parte corrente. Potrebbe quindi configurarsi un'ipotesi di dequalificazione della spesa.
  Pur ribadendo l'opportunità, per quanto concerne specificamente gli interventi di copertura finanziaria, che il Governo fornisca i chiarimenti relativi agli aspetti sopra evidenziati, preannuncia in ogni caso l presentazione di una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame.

  Nicola BIANCHI (M5S) evidenzia elementi di criticità nel provvedimento legati alla previsione di numerosi tagli agli investimenti infrastrutturali. Condivide l'osservazione del relatore in merito all'imprecisione nell'individuazione del riferimento normativo relativo all'autorizzazione di spesa per il trattato di amicizia Italia-Libia e concorda con la riduzione di spesa recata all'albo centrale degli autotrasportatori che al momento della propria istituzione, nel 1998, era stato finanziato con risorse pari a 140 miliardi di lire. Chiede, infine, un chiarimento al relatore sul riferimento normativo relativo al decreto-legge n. 203 del 2005, che a suo giudizio dovrebbe essere correttamente individuato nel comma 1, anziché, come previsto dal provvedimento, nel comma 3.

  Stefano QUARANTA (SEL) esprime la propria contrarietà di principio al provvedimento in esame, in quanto ritiene che le misure in esso contenute sull'IMU rappresentino una sorta di prezzo politico nei confronti del centrodestra. Ritiene che sarebbe assai stato più equo ed opportuno prevedere l'esenzione dall'imposta solo per i soggetti economicamente più deboli. Esprime altresì forti perplessità sull'introduzione della service tax dal momento che tale imposta andrà a colpire anche gli inquilini in un momento in cui sono state contestualmente ridotte le risorse del Fondo sociale per gli affitti. Tali misure inoltre comportano una situazione finanziaria di grave incertezza per i comuni, come dimostra l'esigenza stessa di differire al 30 novembre l'approvazione dei bilanci per l'anno in corso. Anche l'importo della somma attribuita ai comuni come compensazione per le minori entrate rischia di dimostrarsi insufficiente. Ritiene infine che le misure di copertura finanziaria previste dal provvedimento siano inique, in quanto vanno a colpire settori molto rilevanti in relazione sia alla tutela sociale che allo sviluppo economico sostenibile, e incerte riguardo al gettito che dovranno fornire come è il caso della sanatoria sui giochi.

  Michele Pompeo META, presidente, in ragione dell'imminenza dei lavori dell'Assemblea e della necessità di procedere alla riunione dell'Ufficio di presidenza della Commissione, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.50 alle 16.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Legge quadro in materia di interporti e di piattaforme logistiche territoriali.
C. 730 Velo ed altri.

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