CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 7 agosto 2013
71.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

  Mercoledì 7 agosto 2013. — Presidenza del vicepresidente Ignazio ABRIGNANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Claudio De Vincenti.

  La seduta comincia alle 8.50.

5-00102 Marantelli: Prospettive produttive e occupazionali dello stabilimento Husqvarna di Cassinetta di Biandronno.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo ricordando che la Husqvarna è una società storica passata dal 2007 alla BMW che nello scorso mese di marzo l'ha a sua volta ceduta all'austriaca Pierer Industrie, socio di maggioranza del gruppo del gruppo KTM. Rileva che nello scorso mese di giugno il Ministero dello sviluppo economico ha proceduto a convocare il tavolo sulla vicenda e in quella sede è stato chiesto alla Pierer di chiarire le modalità di avanzamento delle trattative con i soggetti industriali con i quali negoziare i contratti di collaborazione per garantire la ricollocazione di circa 100 lavoratori. Il tavolo si è nuovamente riunito a luglio e, in entrambe le occasioni si è riscontrata un'indisponibilità della BMW a rendere noti i termini dell'accordo con la Pierer che, dal canto suo, ha manifestato difficoltà nelle trattative con i soggetti coinvolti nell'attivazione dei contratti di collaborazione. Sia il Ministero dello sviluppo economico che la regione Lombardia si sono resi disponibili a discutere tutte le possibili soluzioni che potrebbero garantire la continuità dell'attività produttiva e a valutare tutti i contatti che potrebbero favorire tale percorso. Osserva che la situazione è in evoluzione, pur presentando aspetti molto critici e assicura che il Governo si sta attivando per affrontarla nel modo più opportuno. Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali è stato chiesto alla Pierer di non ricorrere alla cassa integrazione e di valutare diversi strumenti, soprattutto considerando che il Governo non dà per scontato che non vi siano prospettive di ripresa produttiva e occupazionale dell'azienda. È stato pertanto chiesto di non avviare la cassa per cessazione delle Pag. 53attività prima che siano decorsi i termini utili previsti dalla legge. Preannuncia che è convocato un nuovo tavolo per il prossimo mese di settembre e in quella sede si potrà verificare la possibilità di sbloccare le collaborazioni industriali, considerando prospettive di medio e lungo periodo. Ritiene opportuno sospendere la valutazione dell'onorevole Marantelli in merito al carattere non industriale dell'operazione sottolineando che il lavoro condotto dal Ministero insieme con la regione Lombardia è volto a mantenere aperte le prospettive produttive. Si impegna quindi a riferire all'interrogante gli sviluppi della situazione in esito al tavolo del settembre.

  Daniele MARANTELLI (PD), replicando, sottolinea che la risposta del Governo giunge dopo tre mesi dalla presentazione del suo atto ispettivo. Riconosce che il Ministero dello sviluppo economico non è stato inoperoso di fronte ad una operazione del gruppo KTM che giudica di vera pirateria industriale, volta ad acquisire unicamente il prestigioso marchio Husqvarna. La sottrazione di risorse produttive ha indotto i sindacati ad agire in modo corale e, come parlamentare, sottolinea di non aver mai accettato la proposta di chiusura dell'attività, convinto che l'azienda costituisca un patrimonio non solo del territorio, ma dell'intero Paese nel settore dei fuoristrada. Ringrazia il Governo per essersi finora adoperato con la giusta determinazione. In questo caso, il tavolo di crisi istituito presso il Ministero ha funzionato e la ricostruzione della vicenda resa dal sottosegretario De Vincenti è corretta e convincente. Ricorda che nel verbale di intesa sottoscritto dai diversi soggetti lo scorso 2 agosto, l'azienda ha cambiato atteggiamento ed è stata scongiurata, per il momento, la sostanziale chiusura dello stabilimento prevista per il 2 settembre 2013. Sottolinea che occorre dispiegare ogni sforzo per dare continuità all'attività produttiva anche sollecitando gli investitori privati. Nella consapevolezza della criticità della situazione, cui si aggiunge la più generale crisi del settore dei motocicli, esprime apprezzamento per l'intervento del MiSE volto ad ottenere che non si prevedessero ammortizzatori sociali per cessazione dell'attività. Si dichiara soddisfatto per le modalità di intervento del e coglie l'occasione per ricordare che la vicenda dell’ Husqvarna richiama tutta la partita del made in Italy che, a suo avviso, il Governo italiano dovrebbe affrontare con maggiore determinazione in sede europea.

5-00502 Iannuzzi: Prospettive produttive dello stabilimento Alcatel-Lucent Italia di Battipaglia.
5-00537 Senaldi: Prospettive produttive dello stabilimento Alcatel-Lucent Italia di Vimercate.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo precisando che la situazione di Alcatel-Lucent, multinazionale leader nella telefonia fissa e mobile, a seguito di una serie di decisioni aziendali che hanno modificato la strategia del gruppo relativamente ai modelli di business, sta evolvendo molto rapidamente. Ciò si riflette fortemente sull'insieme dei siti italiani che svolgono sia attività di ricerca che attività produttiva in senso stretto.
  Assicura che il Governo segue con molta attenzione l'evolversi della situazione che interessa i siti italiani di Alcatel-Lucent. Ricorda come già nello scorso anno, e precisamente nel gennaio 2012, l'azienda aveva dichiarato un esubero di circa 400 lavoratori annunciando l'intenzione di spostare l'attività svolta nei siti italiani nel Nord America. In quell'occasione il Governo aveva attivato un tavolo di crisi presso il MiSE. Sottolinea che gli impegni assunti da Alcatel verso gli impianti italiani nell'accordo sottoscritto nel giugno 2012 – che prevedeva un sostanziale rovesciamento della strategia annunciata nel precedente mese di gennaio con importanti nuovi investimenti nel settore Pag. 54della ricerca e dello sviluppo – sono stati del tutto disattesi. Manifesta preoccupazione per il nuovo piano di rilancio (shift plan), i cui contorni peraltro non appaiono ancora del tutto chiari, presentato nello scorso mese di giugno dal nuovo CEO Michel Combes, prevede di fatto una riduzione delle attività di ricerca e sviluppo in Italia.
  Ricorda che l'incontro previsto lo scorso 15 luglio fra l'amministratore delegato di Alcatel-Lucent e il Ministro Zanonato non si è svolto in quanto l'azienda ha chiesto più tempo per mettere a punto l'annunciato piano di rilancio e ha chiesto di posticipare l'incontro alla fine del mese di settembre.
  Sottolinea che il Governo ha preso atto con favore dell'intenzione dell'azienda di predisporre questo nuovo piano di rilancio e che ha cercato di anticipare almeno alla metà del mese di settembre l'incontro previsto. Assicura che intende esaminare con attenzione la situazione degli stabilimenti italiani al fine di evitare innanzitutto la dispersione delle elevate competenze professionali e al fine di tutelare adeguatamente gli attuali livelli occupazionali. Al riguardo, segnala che le misure in materia di Agenda digitale contenute, da ultimo, nel decreto-legge n. 69 del 2013, in corso di approvazione al Senato, potranno rappresentare una preziosa occasione per affrontare anche la tematica relativa alle prospettive industriali degli stabilimenti italiani di Alcatel-Lucent.
  Si impegna quindi a riferire agli interroganti gli esiti dell'incontro che si svolgerà il prossimo settembre con il CEO di Alcatel-Lucent sugli ulteriori sviluppi della vicenda.

  Tino IANNUZZI (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario per la risposta articolata e per l'impegno del Ministero. Manifesta, tuttavia, grande preoccupazione per la situazione che già da tempo si è determinata nello stabilimento Alcatel-Lucent di Battipaglia, che rappresenta un polo tecnologico di assoluta qualità ed eccellenza con personale estremamente qualificato ed esperienze professionali di altissimo livello. Si tratta di un polo industriale strategico nel settore delle telecomunicazioni e della ricerca, all'avanguardia dal punto di vista della capacità di innovazione tecnologica e scientifica e dell'elaborazione progettuale; un rilevante riferimento per le università della Campania e del Mezzogiorno, che svolge anche una preziosa attività al servizio delle imprese.
  Sottolinea che le decisioni aziendali negli ultimi anni hanno duramente e ingiustificatamente penalizzato il sito Alcatel di Battipaglia costringendo al trasferimento al sito di Vimercate diverse unità lavorative, causando la chiusura del gruppo Optics con altri lavoratori destinati alla cassa integrazione guadagni, nonché la preventivata chiusura o alienazione del gruppo SMS con 29 lavoratori.
  Rileva che, in un contesto così critico in cui Alcatel rischia sempre di più di essere smantellata e irrimediabilmente depauperata, occorre una forte e decisa azione del Governo nei confronti dei vertici di Alcatel, tenuto conto anche dei molteplici interventi e finanziamenti pubblici a sostegno della produzione e del centro di ricerca nel corso degli ultimi anni. Sottolinea che soltanto un'iniziativa intensa e determinata del Ministero può salvaguardare la presenza di Alcatel in Italia e, in particolare, a Battipaglia. In questa prospettiva, ritiene anche necessario un intervento più concreto e incisivo della regione Campania e, in questo senso, intende sollecitare il presidente della regione, Stefano Caldoro, ad un forte impegno. Alla luce della risposta odierna, sollecita il Governo a incalzare i vertici di Alcatel affinché sia discusso e definito un nuovo ed effettivo piano industriale che preservi il ruolo di Alcatel in Italia con adeguati programmi di ricerca e sviluppo e con il mantenimento dei livelli occupazionali. Sottolinea che Alcatel, a differenza di quanto avvenuto con l'accordo di giugno 2012, deve rispettare e attuare gli impegni assunti. Osserva che siamo di fronte ad una rilevantissima questione di politica industriale significativa per l'intero sistema Italia. È chiaro che le decisioni di ridimensionamento e indebolimento del Pag. 55sito Alcatel di Battipaglia derivano unicamente dalla volontà della dirigenza di Alcatel di ridurre comunque la presenza in Italia, anche a fronte di risultati di eccellenza conseguiti nei siti italiani. Prende atto della volontà positiva del Ministero di sollecitare l'azienda ad anticipare la data del previsto incontro tra il Ministro Zanonato e l'amministratore delegato di Alcatel, Michel Combes, nella speranza che effettivamente lo spostamento di tale incontro porti ad un mutamento positivo di strategia da parte dell'azienda. L'attivazione dell'Agenda digitale e il rifinanziamento dei contratti di sviluppo, come giustamente rilevato dal sottosegretario, possono offrire soluzioni utili per tutelare il polo industriale Alcatel.
  In conclusione, sollecita il Ministro dello sviluppo economico a seguire con massimo impegno e con grande determinazione la questione per evitare altre decisioni unilaterali e penalizzanti dell'azienda che, invece, deve essere incalzata con un'azione sinergica del Ministero e della regione Campania. Assicura che continuerà a seguire la vicenda in sede istituzionale e parlamentare, nel rapporto sia con il Ministero che con la regione.

  Angelo SENALDI (PD), replicando, riconosce al sottosegretario una grande attenzione nei confronti di una problematica complessa di aziende tecnologicamente all'avanguardia, come Alcatel-Lucent, che devono sempre più qualificare il nostro tessuto industriale e che soffrono per decisioni unilaterali assunte dai vertici della multinazionale. Sottolinea che il sito di Vimercate, al pari degli altri, si caratterizza per un elevatissimo livello di specializzazione che auspica possa essere mantenuto sul territorio nazionale. Ritiene positivo il rinvio alla seconda metà di settembre dell'incontro con il CEO di Alcatel Michel Combes ed auspica che il Ministero in quella sede possa richiamare la multinazionale al rispetto degli impegni assunti, nella certezza che gli stabilimenti italiani rappresentano per Alcatel un punto importante di riferimento al livello europeo.

5-00709 Ginefra: Prospettive produttive dell'azienda Officine Meccaniche di Kion Group.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI risponde all'interrogazione in titolo sottolineando che la vicenda di Officine Meccaniche presenta aspetti molto complessi. Dopo l'annuncio da parte della Kion di voler cessare la produzione nello stabilimento di Modugno, il Ministero dello sviluppo economico e la regione Puglia si sono attivati per individuare possibili soluzioni, valutando anche la possibilità di riconvertire la produzione. Nel gennaio 2013 si è raggiunto un accordo tra Kion e Frazer Nash, impresa inglese specializzata nella produzione di taxi ibridi, che prevedeva inizialmente una produzione di taxi destinata al mercato inglese con successivo ampliamento al mercato europeo. Nei mesi scorsi si è determinato un impasse che ha visto la Frazer Nash venire meno agli impegni assunti nell'accordo. Sottolinea che a nulla sono valsi i tentativi del MiSE, anche attraverso i canali diplomatici, per ricondurre la Frazer Nash al rispetto degli accordi sottoscritti. Preso atto che l'azienda inglese è indisponibile a mantenere gli impegni presi, comunica che il Ministero ha ricominciato a cercare soggetti industriali in grado di rilevare l'attività di Officine Meccaniche. Assicura un impegno notevole anche da parte della regione Puglia e ritiene che vi siano spazi per individuare nuovi soggetti in grado di rilevare lo stabilimento. Ricorda le azioni dei lavoratori a difesa dei beni strumentali dello stabilimento che hanno portato a presidiare gli ingressi dello stabilimento e sottolinea che presso il MiSE è in corso un confronto in cui la Kion si è assunta l'impegno di riprendere una collaborazione per l'individuazione di nuovi soggetti industriali. Auspica che i lavoratori e le associazioni sindacali giungano alla determinazione di rimuovere il blocco dei cancelli per impedire la sottrazione dei beni strumentali dell'azienda instaurando rapporti più costruttivi tra le parti.
  Riguardo al quesito dell'onorevole Ginefra in merito alle azioni che il Governo Pag. 56intende adottare nei confronti della Frazer Nash, sottolinea che è stata avviata un'azione legale e che sono stati sensibilizzati tutti i canali diplomatici per evidenziare che l'Italia non è disposta ad accettare un comportamento scorretto come quello messo in atto dall'azienda inglese.

  Dario GINEFRA (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario per la completezza della risposta che ha ben evidenziato la complessità dell'intera vicenda. Sottolinea che la vertenza riguarda una azienda leader nel settore di veicoli e carrelli elevatori con livelli di qualità che la rendono un unicum nel panorama nazionale. Esprime apprezzamento per l'attività della regione Puglia nell'attivazione di tutti gli strumenti finanziari in grado di garantire la permanenza della multinazionale nel territorio pugliese ovvero a facilitare la riconversione della produzione. Ringrazia il Governo per le azioni intraprese nei confronti della Frazer Nash inopinatamente venuta meno agli impegni assunti e riconosce il ruolo positivo dell'azione svolta dai sindacati. Chiede al Governo di conoscere gli esiti dell'ultimo incontro svoltosi presso il Ministero il 30 luglio scorso in cui è emersa chiusura assoluta della Kion – anche a fronte della disponibilità dei sindacati a sbloccare i presidi presso lo stabilimento di Modugno – a considerare l'offerta di due aziende individuate dal Ministero per rilevare lo stabilimento. Chiede altresì che in questa situazione di tensione si possa attivare, in collaborazione con il Ministero dell'interno, un presidio al fine di evitare problemi di ordine pubblico. A questo fine, sia il comune di Modugno che quello di Bari hanno dato la propria disponibilità a svolgere fino in fondo il proprio ruolo. Auspica quindi che la situazione possa essere risolta tempestivamente soprattutto tendendo conto dei numerosi lavoratori, anche anziani, che hanno manifestato disponibilità a partecipare a corsi di formazione in vista di possibili riconversioni dell'attività produttiva.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.35

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 7 agosto 2013.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.10 alle 15.15.