CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 luglio 2013
51.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 112

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 9 luglio 2013. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

  La seduta comincia alle 14.10.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali.
C. 67 e abb.-A ed emendamenti.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere favorevole – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore, ricorda che il provvedimento, concernente l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali, è già stato esaminato dalla Commissione bilancio nella seduta del 4 luglio 2013, la quale ha espresso un parere favorevole. Fa presente che, in pari data, la Commissione ambiente ha concluso l'esame del provvedimento in sede referente, approvando alcune proposte emendative volte a recepire l'osservazione e le condizioni formulate nel parere Pag. 113espresso dalla Commissione affari costituzionali. In particolare, la I Commissione aveva proposto, tra l'altro, la soppressione dei commi 2-bis e 3-bis dell'articolo 1, inerenti forme di pubblicità dei lavori dell'istituenda Commissione di inchiesta, in quanto riguardanti ambiti rimessi all'autonomia decisionale degli organi parlamentari di inchiesta ovvero concernenti funzioni incongrue rispetto alle funzioni proprie degli stessi. Fa presente, quindi, che il testo all'esame dell'Assemblea non presenta, quindi, profili problematici dal punto di vista finanziario. Rileva che, in data 8 luglio 2013, l'Assemblea ha trasmesso il fascicolo n. 1 degli emendamenti, recante due proposte emendative. In particolare, si tratta degli emendamenti Grimoldi 1.20 e Mannino 1.11, che non presentano profili problematici dal punto di vista finanziario. Rileva che sul punto, appare comunque opportuno acquisire una conferma da parte del Governo. Propone, pertanto, di esprimere parere favorevole sul testo all'esame dell'Assemblea e nulla osta sulle proposte emendative presentate.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI esprime parere favorevole sulla proposta del relatore, confermando che le proposte emendative presentate non presentano aspetti problematici sotto il profilo finanziario.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore, formula, quindi, una proposta di parere favorevole sul testo del provvedimento elaborato dalla Commissione di merito e di nulla osta sulle proposte emendative presentate.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Nuove disposizioni urgenti a tutela dell'ambiente, della salute e del lavoro nell'esercizio di imprese di interesse strategico nazionale.
C. 1139-A Governo ed emendamenti.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere favorevole – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Mauro GUERRA (PD), relatore, ricorda che il disegno di legge in esame è stato discusso dalla Commissione, nella seduta del 4 luglio 2013, ai fini dell'espressione del parere sul nuovo testo del provvedimento elaborato dalle Commissioni riunite VIII e X. Tuttavia, in quell'occasione, essendosi il Governo riservato di rispondere ad alcune richieste di chiarimento in una seduta successiva, la Commissione, considerato l'imminente avvio dell'esame del provvedimento in Assemblea, aveva convenuto di esprimere il proprio parere direttamente all'Assemblea stessa.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI, con riferimento alle richieste di chiarimenti del relatore sulla portata applicativa del comma 1-bis dell'articolo 1, ritiene che la disposizione in esame disciplini specifiche modalità attuative di commissariamento già previsto al comma 1 del medesimo articolo e pertanto non rileva possibili rischi di onerosità e conseguenti effetti negativi per la finanza pubblica ed assicura, inoltre, come già specificato nella relazione tecnica, che gli oneri del commissariamento così come quelli derivanti dall'applicazione delle autorizzazioni ambientali, al fine di ridurre rischi per l'ambiente e la salute della popolazione, sono a carico dell'impresa inadempiente e che le procedure poste in essere dal commissario sono volte in particolare a garantire l'osservanza delle citate autorizzazioni. Infine, rileva che le attività poste in carico all'ISPRA e alle agenzie regionali ambientali di cui al comma 13-bis dell'articolo 1 rientrano nelle competenze istituzionali già previste a legislazione vigente. Sul punto si ritiene comunque necessario acquisire le valutazioni del Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare. Circa poi l'eventuale incertezza interpretativa relativa all'applicazione dell'articolo 1, comma 10, così come modificato dalle Commissioni di merito, ritiene che il richiamo all'articolo 2236 del codice civile permetta di ricondurre la fattispecie, Pag. 114ora ulteriormente chiarita, a quanto già previsto a legislazione vigente.

  Mauro GUERRA (PD), relatore, formula la seguente proposta di parere sul testo del provvedimento:
  «La V Commissione,
   esaminato il disegno di legge C. 1139-A Governo, recante Nuove disposizioni urgenti a tutela dell'ambiente, della salute e del lavoro nell'esercizio di imprese di interesse strategico nazionale e gli emendamenti ad esso riferiti contenuti nel fascicolo n. 1;
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, secondo il quale:
    la disposizione di cui all'articolo 1, comma 1-bis, disciplina specifiche modalità attuative del commissariamento di cui al comma 1 e pertanto non comporta possibili rischi di onerosità e non determina effetti finanziari negativi per la finanza pubblica;
    le attività di accertamento dell'osservanza delle prescrizioni contenute nell'a.i.a. assegnate all'ISPRA, ai sensi dell'articolo 1, comma 1-bis, rientrano nell'ambito delle competenze proprie del suddetto istituto, e alle stesse potrà provvedersi nell'ambito delle risorse già disponibili a legislazione vigente;
    il richiamo all'articolo 2236 del codice civile consente di ricondurre la fattispecie di cui all'articolo 1, comma 10, a quanto già previsto a legislazione vigente;
    nel presupposto che la clausola di neutralità finanziaria di cui all'articolo 2-bis, comma 2, sia idonea a garantire che dall'attuazione del medesimo comma non derivino nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica,
  esprime
  sul testo del provvedimento elaborato dalle Commissioni di merito:

PARERE FAVOREVOLE».

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  Mauro GUERRA (PD), relatore, segnala che l'Assemblea ha trasmesso, in data 8 luglio 2013, il fascicolo degli emendamenti n. 1. Osserva che l'emendamento Terzoni 1. 116: sostituisce il comma 13 dell'articolo 1, recante disposizioni relativo al compenso del Commissario straordinario e dell'eventuale subcommissario, senza riprodurre la condizione formulata dalla Commissione bilancio ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, che prevede che, oltre ai trattamenti economici, anche gli eventuali ulteriori oneri di funzionamento della struttura commissariale siano per intero a carico dell'impresa. Fa presente che la proposta emendativa Lavagno 1.02 è volta ad escludere dal Patto di stabilità interno l'utilizzo, da parte delle regioni e degli enti locali, delle risorse proprie e di quelle provenienti dallo Stato per gli interventi di bonifica dei siti di interesse nazionale. Alla compensazione dei relativi effetti finanziari sui saldi del fabbisogno e dell'indebitamento netto, dei quali non è indicata né la quantificazione né l'ambito temporale di riferimento, si provvede nell'ambito delle disponibilità recate dal Fondo ISPE e del Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente conseguenti all'attualizzazione di contributi pluriennali. Rileva che la proposta emendativa Fantinati 1.0200 è volta a prevedere, nel limite di 50 milioni di euro nell'anno 2013, l'esclusione delle spese per interventi finalizzati alla bonifica dei siti di interesse nazionale dal saldo finanziario in termini di competenza mista. Al relativo onere si provvede mediante l'utilizzo del fondo per la tutela dell'ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio. Osserva che tale modalità di copertura si configura come una dequalificazione della spesa dal momento che utilizza risorse di conto capitale per la copertura di oneri di parte corrente. Con riferimento alla proposta emendativa De Lorenzis 1.04, fa presente che essa prevede l'assunzione con contratti di lavoro flessibile Pag. 115da parte del comune e della provincia di Taranto, nei limite di spesa di 40 milioni per ciascuno degli anni 2013 e 2014. Al relativo onere si provvede, per l'anno 2013, mediante utilizzo del fondo per la tutela dell'ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio, e, per l'anno 2014, mediante l'utilizzo delle maggiori entrate derivanti dalla modifica all'accisa sugli oli lubrificanti e i bitumi di petrolio. Al riguardo, osserva che la modalità di copertura individuata per l'anno 2013 si configura come una dequalificazione della spesa dal momento che utilizza risorse di conto capitale per la copertura di oneri di parte corrente. Segnala che l'articolo aggiuntivo Bratti 2.0200, al fine di potenziare le attività di controllo e monitoraggio per la tutela e la protezione dell'ambiente e della salute da parte delle Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell'ambiente (ARPA/APPA), prevede, nei confronti delle stesse, l'allentamento di alcuni vincoli di finanza pubblica, quali, ad esempio, quelli concernenti il divieto di assunzioni o i limiti di spesa in materia di personale, senza provvedere alla quantificazione del relativo onere e alla conseguente copertura finanziaria, ma prevedendo una mera clausola di invarianza finanziaria. Con riguardo alle proposte emendative Duranti 1.81 e Mannino 1.225, che prevedono l'adozione di misure più rigorose rispetto a quelle ottenibili con le migliori tecniche disponibili al fine di garantire la tutela della salute e dei cittadini e dei lavoratori, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti finanziari dalle stesse derivanti, con particolare riguardo alla possibilità di riassorbire tali effetti a carico delle risorse finanziarie dell'impresa e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Considera altresì opportuno acquisire l'avviso del Governo circa la proposta emendativa Alberti 1.0201 – che non considera nel saldo rilevante ai fini del Patto di stabilità interno le risorse provenienti dallo Stato e dalle regioni utilizzate per l'attuazione degli interventi finalizzati alle bonifiche del territorio – dal momento che tale proposta rappresenterebbe una deroga al patto di stabilità interno che necessiterebbe di quantificazione e copertura finanziaria ove la spesa non fosse sostenuta dagli enti locali nel medesimo esercizio finanziario in cui affluiscono le entrate provenienti dallo Stato e dalle regioni. Per quanto riguarda la proposta emendativa De Rosa 1.03, che prevede l'istituzione di un tavolo tecnico presso la presidenza del Consiglio dei ministri volto a stabilire la quota di produzione di acciaio a livello nazionale, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo circa gli eventuali effetti finanziari dalla stessa derivanti e circa il fatto che alla stessa possa essere data attuazione nell'ambito degli stanziamenti di bilancio già previsti a legislazione vigente. Osserva che la proposta emendativa Daga 1.05 prevede l'assunzione con contratti di lavoro flessibile da parte del comune e della provincia di Taranto, nel limite di spesa di 35 milioni di euro per l'anno 2013 e di 75 milioni di euro per l'anno 2014. Al relativo onere si provvede mediante l'introduzione di un'imposta per la distribuzione, la vendita, la detenzione e il consumo di qualsiasi prodotto contenente nicotina o altra sostanza idonea a sostituire il consumo di tabacchi lavorati. In merito, considera opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine all'idoneità della copertura finanziaria prevista, alla luce di quanto stabilito dall'articolo 11, comma 22, del decreto-legge n. 76 del 2013 che già prevede un'imposta di consumo sui prodotti succedanei dei prodotti da fumo. Rileva che l'emendamento Zolezzi 2.201 prevede, tra l'altro, che il piano di cui al comma 5 dell'articolo 1, predisposto dal commissario, debba ricomprendere ipotesi di ricollocazione e formazione del personale a garanzia del reddito e dei posti di lavoro. Ritiene adeguato, in proposito, un chiarimento da parte del Governo in merito agli effetti finanziari derivanti dalla disposizione, con particolare riguardo alla sostenibilità del suddetto piano da parte dell'impresa alla luce dei maggiori vincoli ad esso imposti dall'emendamento stesso. Considera opportuno un chiarimento da parte del Governo in merito agli effetti Pag. 116finanziari derivanti dall'articolo aggiuntivo Bratti 2.0201, con particolare riguardo all'efficacia della clausola di invarianza finanziaria. Segnala infatti che tale proposta emendativa prevede la corresponsione di un assegno annuo lordo determinato nella misura di 5 mila euro per ogni singolo addetto dell'ISPRA con la qualifica di ispettore ambientale. Al relativo onere si provvede mediante le entrate dell'ISPRA derivanti dalle tariffe annuali a carico dei gestori, che devono essere conseguentemente aggiornate. Inoltre, la proposta emendativa reca una norma di interpretazione autentica dell'articolo 3, comma 3, del decreto-legge n. 208 del 2008 in materia di avvalimento da parte dell'ISPRA di personale con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, prevedendo il conseguente adeguamento dei fondi per la contrattazione integrativa, senza oneri a carico del bilancio dello Stato. Segnala che gli articoli aggiuntivi Allasia 2.06, 2.07, 2.08, 2.09 e 2.010 autorizzano la spesa di 300 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015, in favore del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per l'espletamento delle attività di bonifica di alcuni siti di interesse nazionale. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione lineare delle dotazioni finanziarie disponibili legislazione vigente in termini di competenza e cassa nell'ambito delle spese rimodulabili delle missioni di spesa di ciascun Ministero. Ritiene opportuno, al riguardo, un chiarimento del Governo in merito alla sostenibilità della clausola di copertura finanziaria a carico delle missioni di spesa dei Dicasteri. Da ultimo, considera auspicabile un chiarimento da parte del Governo in merito agli effetti finanziari derivanti dall'articolo aggiuntivo Lacquaniti 2.011, che prevede, tra l'altro, che, in caso di impossibilità di disporre di risorse finanziarie della società proprietaria dello stabilimento ILVA, le somme necessarie all'esecuzione delle disposizioni degli articoli 1 e 2 del presente decreto-legge possano essere richieste al fondo strategico italiano Spa, conferendo al citato fondo quote azionarie della società proprietaria dello stabilimento. Le medesime quote azionarie possono essere eventualmente acquistate o riacquistate dalla società proprietaria dello stabilimento una volta rese disponibili le somme necessarie all'effettuazione degli interventi previsti dal presente decreto. Osserva che le restanti proposte emendative trasmesse dall'Assemblea non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI esprime parere contrario sulle proposte emendative richiamate dal relatore, ad eccezione delle proposte emendative Duranti 1.81, Mannino 1.225 e De Rosa 1.03. Con riferimento all'articolo aggiuntivo Bratti 2.0201, rileva come occorrerebbe verificarne la portata sulla base di un'apposita relazione tecnica.

  Rocco PALESE (PdL) osserva come con la proposta emendativa Bratti 2.0200, prevedendo in favore delle agenzie regionali e provinciali per la protezione dell'ambiente l'allentamento di alcuni vincoli di finanza pubblica, tra cui il divieto di assunzioni, sia suscettibile di produrre effetti destabilizzanti per il bilancio dello Stato.

  Maino MARCHI (PD), pur comprendendo le criticità di carattere finanziario richiamate dall'onorevole Palese, rileva che l'articolo aggiuntivo Bratti 2.0200, a prescindere dalle modalità con cui è stata formulato, è volto a garantire il funzionamento delle agenzie regionali e provinciali per la protezione dell'ambiente ed è, quindi, funzionale alla attuazione delle disposizioni del provvedimento. Ritiene pertanto che l'esame del contenuto dell'emendamento dovrebbe essere ulteriormente approfondito. In riferimento invece all'articolo aggiuntivo Bratti 2.0201, osserva come le perplessità formulate potrebbero essere superate, eventualmente anche attraverso una opportuna riformulazione del testo.

  Alessandro BRATTI (PD), nel richiamare l'intervento dell'onorevole Marchi, Pag. 117con riferimento alla proposta emendativa a sua prima firma 2.0201, rileva che alla stessa non possano essere ascritti rilevanti effetti finanziari. Osserva, inoltre, come le disposizioni del decreto rischino di restare inattuate, dal momento che gli ispettori dell'ISPRA non rivestono la qualifica di ufficiali di polizia giudiziaria e sono privi di idonea copertura assicurativa, per la mancata corresponsione di adeguate indennità.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI conferma il parere contrario sulla proposta emendativa 2.0201.

  Mauro GUERRA (PD), relatore, rileva come sarebbe utile un ulteriore approfondimento sulla proposta emendativa Bratti 2.0201, al fine di verificare l'idoneità copertura finanziaria prospettata.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI ribadisce il parere contrario alla predetta proposta emendativa, in assenza di una relazione tecnica che ne chiarisca l'effettiva portata.

  Mauro GUERRA (PD), relatore, nel prendere atto del parere contrario del Governo, fa presente la necessità di un'eventuale riformulazione della proposta emendativa.

  Francesco BOCCIA, presidente, rileva come in questa fase dell'esame parlamentare solo la Commissione di merito e il Governo potrebbero presentare nuove proposte emendative volte a recepire il senso dell'articolo aggiuntivo Bratti 2.0201. Precisa che in tale evenienza la Commissione tornerebbe a riunirsi per valutare l'impatto finanziario di tali proposte.

  Rocco PALESE (PdL) ribadisce la sua contrarietà a proposte emendative suscettibili di determinare un allentamento dei vincoli di finanza pubblica, con particolare riferimento alle assunzioni di nuove unità di personale.

  Maino MARCHI (PD), osserva come dal divieto di assunzioni in questo caso deriverebbe una sostanziale rinuncia ai controlli, si associa quindi alla richiesta di un ulteriore approfondimento in merito all'emendamento Bratti 2.0201, valutando anche l'opportunità di una riformulazione.

   Francesco BOCCIA, presidente, ribadisce come la presentazione di una nuova proposta emendativa, in questa fase dell’iter legislativo, rappresenti una prerogativa della Commissione o del Governo.

  Laura CASTELLI (M5S) esprime perplessità in ordine all'approvazione di decreti-legge, come quello in esame, in assenza delle necessarie risorse finanziarie per darvi attuazione.

  Mauro GUERRA (PD), relatore, precisando come la Commissione sarebbe pronta a valutare nuovi testi volti a recepire il contenuto dell'articolo aggiuntivo Bratti 2.0201, propone quindi di esprimere parere contrario sugli emendamenti 1.116, 2.201 e sugli articoli aggiuntivi 1.02, 1.04, 1.05, 1.0200, 1.0201, 2.06, 2.07, 2.08, 2.09, 2.010, 2.011, 2.0200 e 2.0201, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura e nulla osta sulle restanti proposte emendative contenute nel fascicolo n. 1.

  La Commissione approva la proposta del relatore.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo d'intesa tra il Governo della Repubblica italiana e l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura relativo al funzionamento in Italia, a Perugia, dell'UNESCO Programme Office on Global Water Assessment, che ospita il Segretariato del World Water Assessment Programme, fatto a Parigi il 12 settembre 2012.
C. 1247 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Pag. 118

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore, fa presente che il disegno di legge in esame, già approvato dal Senato, autorizza la ratifica e l'esecuzione del Protocollo d'intesa tra il Governo della Repubblica italiana e l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura relativo al funzionamento in Italia, a Perugia, dell'UNESCO Programme Office on Global Water Assessment, che ospita il Segretariato del World Water Assessment Programme, fatto a Parigi il 12 settembre 2012, e che il disegno di legge è corredato di relazione tecnica. Con riferimento all'articolo 3 del disegno di legge di ratifica, recante copertura finanziaria, rileva di non avere osservazioni da formulare su quanto indicato dalla relazione tecnica, tenuto conto altresì di quanto affermato dal Governo nel corso dell'esame presso il Senato. In merito ai profili di copertura finanziaria, rileva che l'accantonamento del fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero degli affari esteri reca le necessarie disponibilità. Con riferimento alla clausola di salvaguardia, in considerazione delle numerose disposizioni che hanno previsto riduzioni delle spese rimodulabili, appare opportuno che il Governo confermi che i programmi e le missioni dei quali è previsto l'eventuale utilizzo e che sono esplicitamente individuati nella relazione tecnica rechino le necessarie disponibilità. A tale proposito, ricorda che i capitoli interessati dall'applicazione della clausola di salvaguardia sarebbero il 2560 dello stato di previsione del Ministero degli affari esteri e il 2101 dello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI fa presente che, l'accantonamento del Fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero degli affari esteri del quale è previsto l'utilizzo ai sensi dell'articolo 3 reca le necessarie disponibilità; rileva, inoltre, che la clausola di salvaguardia di cui all'articolo 3, comma 2, a valere sulle dotazioni finanziarie di parte corrente aventi la natura di spese rimodulabili ai sensi dell'articolo 21, comma 5, lettera b), della legge n. 196 del 2009, destinate alle spese di missione, potrà essere attuata senza pregiudicare gli interventi già previsti a valere sulle medesime risorse a legislazione vigente.

  Francesco BOCCIA, presidente e relatore, formula, quindi, la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione,
   esaminato il disegno di legge C. 1247 Governo, approvato dal Senato, recante Ratifica ed esecuzione del Protocollo d'intesa tra il Governo della Repubblica italiana e l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura relativo al funzionamento in Italia, a Perugia, dell'UNESCO Programme Office on Global Water Assessment, che ospita il Segretariato del World Water Assessment Programme, fatto a Parigi il 12 settembre 2012;
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, secondo cui la clausola di salvaguardia di cui all'articolo 3, comma 2, a valere sulle dotazioni finanziarie di parte corrente aventi la natura di spese rimodulabili, ai sensi dell'articolo 21, comma 5, lettera b), della legge n. 196 del 2009, destinate alle spese di missione, potrà essere attuata senza pregiudicare gli interventi già previsti a valere sulle medesime risorse a legislazione vigente;
   considerato che l'accantonamento del Fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero degli affari esteri del quale è previsto l'utilizzo ai sensi dell'articolo 3 reca le necessarie disponibilità,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE».

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.55.

Pag. 119

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 9 luglio 2013. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

  La seduta comincia alle 14.55.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento concernente le modalità di adozione del piano dei conti integrato delle amministrazioni pubbliche.
Atto n. 12.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in oggetto.

  Federico FAUTTILLI (SCpI), relatore, ricorda che sul provvedimento in esame erano stati chiesti al Governo alcuni chiarimenti.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI, nel premettere come le risposte disponibili non esauriscano le richieste di chiarimento formulate dal relatore, in merito alla richiesta dell'onorevole Tabacci di acquisire elementi informativi in ordine alla contabilità integrata dei debiti fuori bilancio, in assenza dei quali non è possibile effettuare un efficace controllo sulla quantità e sulla qualità della spesa pubblica, rammenta che il debito fuori bilancio rappresenta un'obbligazione verso terzi per il pagamento di una determinata somma di denaro, assunta in violazione delle norme giuscontabili che regolano i procedimenti di spesa. In sostanza, consiste in un'obbligazione assunta al di fuori degli stanziamenti del bilancio di previsione, cioè assunta o, comunque, sorta senza dar luogo a regolare impegno e senza tramutarsi successivamente in un residuo passivo. Ciò posto, considerato che la contabilità pubblica disciplina in modo analitico il procedimento di spesa affinché si garantisca alla collettività che l'azione della pubblica amministrazione venga svolta nel rispetto del principio di legalità, evidenzia che la contabilizzazione di un debito fuori bilancio dà luogo al suo riconoscimento sia ai fini della valutazione degli eventuali profili di responsabilità a carico dell'autore dei comportamenti che hanno determinato l'assunzione del debito fuori bilancio sia al fine di poter effettuare un controllo sulla qualità e quantità della spesa pubblica. Rileva che in tale contesto si colloca il piano dei conti che, mediante un sistema di scritturazioni integrate, prevede la codificazione delle poste contabili di bilancio, nelle fasi di previsione, gestione e rendicontazione, ed è costituito da conti che rilevano le entrate e le spese in termini di contabilità finanziaria e da conti economico-patrimoniali redatti secondo comuni criteri di contabilizzazione. Fa presente che eventuali debiti fuori bilancio devono essere ricondotti al sistema di bilancio dell'amministrazione e, in tal senso, ai conti del piano dei conti finanziario, economico e patrimoniale una volta che si sia proceduto alla valutazione delle risorse effettivamente a disposizione delle amministrazioni per farvi fronte. Rileva che il piano dei conti integrato, che fornisce un'adeguata e significativa rappresentazione del bilancio dell'amministrazione pubblica nelle sue varie fasi, in primis quella autorizzatoria, e anche gli schemi di bilancio con esso coerenti non possono costituire gli strumenti per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio che, invece, sono da imputare a comportamenti dell'amministrazione non conformi alle regole di contabilità pubblica. Osserva che una contabilità integrata, pertanto, non può e non deve contemplare una codificazione dei debiti fuori bilancio ma deve prevedere una struttura di codificazione contabile tale da garantire la corretta imputazione ai conti di ogni operazione gestionalmente rilevante nel rispetto dei principi contabili generale riconosciuti dalle norme di contabilità vigenti Pag. 120e nell'ambito delle risorse effettivamente disponibili. Infine, in relazione alle osservazioni del relatore attinenti l'ambito di applicazione dello schema di regolamento in parola e, in specie, all'esclusione degli enti territoriali, evidenzia che il presente regolamento dà seguito agli indirizzi della legge n. 196 del 2009 ed al relativo decreto legislativo attuativo n. 91 del 2011. Precisa che quest'ultimo, in particolare, si applica alle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, ad esclusione delle regioni, degli enti locali, dei loro enti ed organismi strumentali e degli enti del Servizio sanitario nazionale. Osserva che l'esigenza per gli enti territoriali di adottare un comune piano dei conti integrato, è prevista dal decreto legislativo n. 118 del 2011 il quale stabilisce che le regioni, le province autonome e gli enti locali di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e i loro enti ed organismi strumentali adottano un comune piano dei conti integrato al fine di consentire il consolidamento ed il monitoraggio dei conti pubblici.

  Federico FAUTTILLI (SCpI), relatore, rileva l'opportunità di rinviare il provvedimento ad altra seduta in attesa degli ulteriori chiarimenti del Governo.

  Francesco BOCCIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 9 luglio 2013. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

  La seduta comincia alle 15.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 26 ottobre 2010, n. 204, di attuazione della direttiva 2008/51/CE, che modifica la direttiva 91/477/CEE relativa al controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi.
Atto n. 16.

(Rilievi alla I Commissione).
(Esame ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e conclusione).

  Lorena MILANATO (PdL), relatore, fa presente che lo schema di decreto legislativo in esame reca disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 26 ottobre 2010, n. 204 di attuazione della direttiva 2008/51/CE, relativa al controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi, ed è adottato a norma degli articoli 1, 2, e 36 della legge 7 luglio 2009, n. 88., e che il testo è corredato di relazione tecnica, positivamente verificata dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato. Per quanto attiene agli articoli da 1 a 6, in materia di controllo dell'acquisizione e detenzione di armi, osserva che non si hanno osservazioni, nel presupposto, sul quale appare opportuna una conferma, che – secondo quanto indicato dalla relazione tecnica – le attività del Banco nazionale di prova siano integralmente finanziate con le risorse del medesimo ente, senza oneri a carico della finanza pubblica. Fa presente, in proposito, che il Banco nazionale di prova non risulta incluso nell'elenco delle pubbliche amministrazioni predisposto dall'Istat ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n.196. La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI, in relazione alla richiesta di chiarimenti del relatore, conferma che, in conformità a quanto indicato nella relazione tecnica, le attività previste dal provvedimento in esame a carico del Banco nazionale di prova sono integralmente finanziate con le Pag. 121risorse proprie dell'ente medesimo e, non determinano pertanto nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

  Lorena MILANATO (PdL), relatore, formula pertanto la seguente proposta di parere:

  «La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
   esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 26 ottobre 2010, n. 204, di attuazione della direttiva 2008/51/CE, che modifica la direttiva 91/477/CEE relativa al controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi (atto n. 16);
   considerato che, in conformità a quanto indicato nella relazione tecnica, le attività previste dal provvedimento in esame a carico del Banco nazionale di prova sono integralmente finanziate con le risorse proprie dell'ente medesimo e non determinano pertanto nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica,

VALUTA FAVOREVOLMENTE

  lo schema di decreto legislativo».

  La Commissione approva la proposta del relatore.

  La seduta termina alle 15.05.