CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 luglio 2013
48.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 3 luglio 2013. — Presidenza del presidente Pierpaolo VARGIU.

  La seduta comincia alle 15.10.

DL 61/2013: Nuove disposizioni urgenti a tutela dell'ambiente, della salute e del lavoro nell'esercizio di imprese di interesse strategico nazionale.
Nuovo testo C. 1139 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite VIII e X).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizione ed osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 2 luglio 2013.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, avverte che è stato trasmesso dalle Commissioni di merito (VIII e X) il nuovo testo del decreto-legge in esame, quale risultante dagli emendamenti approvati. Invita, quindi, il relatore, deputato Capone, a dare conto delle modifiche introdotte che incidono sulle competenze della Commissione affari sociali e ad illustrare la proposta di parere predisposta.

  Salvatore CAPONE (PD), relatore, rileva, innanzitutto, che alcuni degli emendamenti approvati dalle Commissioni di merito al decreto-legge in esame vengono incontro, in parte, all'esigenza sollevata più volte nel corso del dibattito che si è svolto presso la Commissione affari sociali, di prevedere un significativo coinvolgimento del Ministro della salute, già ingiustificatamente escluso al momento dell'emanazione del decreto-legge stesso.
  In questo senso, segnala, in particolare, le modifiche apportate al comma 5 dell'articolo 1, volte a prevedere che la nomina del comitato dei tre esperti ai quali spetta la predisposizione del piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria venga effettuata dal Ministro dell'ambiente, sentito il Ministro della salute, nonché che lo schema del predetto Pag. 151piano sia reso pubblico anche attraverso la pubblicazione sui siti web dei Ministeri dell'ambiente e della salute.
  Fa presente che, tuttavia, rimangono altri punti del decreto-legge suscettibili di miglioramento – come è emerso dal dibattito svolto – concernenti soprattutto la mancata determinazione di criteri da seguire ai fini della nomina del commissario e del sub commissario e il mancato coinvolgimento del Ministro della salute nella procedura di nomina del sub commissario, nonché nell'adozione del piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria. A tal fine, ha provveduto ad inserire tre osservazioni nella proposta di parere, che procede a illustrare (vedi allegato 1).

  Marisa NICCHI (SEL) rileva, in generale, la grande importanza del decreto-legge in oggetto, data soprattutto dal fatto che esso prende in considerazione i temi dello sviluppo industriale e dell'occupazione, trattandoli in connessione con le problematiche attinenti alla tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini. Fa presente, quindi, che, sotto questo profilo, il gruppo di Sinistra Ecologia Libertà non può che esprimere una valutazione favorevole del provvedimento nel suo complesso.
  Precisa altresì che vi sono delle parti ritenute meno condivisibili, in relazione alle quali lo stesso gruppo parlamentare ha presentato emendamenti presso le Commissioni di merito. In quest'ambito evidenzia, innanzitutto, le lacune presenti nell'ambito della procedura di nomina del commissario e del sub commissario, non essendo determinati criteri certi sulla base dei quali procedere a tali nomine, ciò che rappresenta un pericolo rispetto all'autonomia e all'indipendenza che il commissario dovrebbe assicurare nello svolgimento del suo mandato.
  Segnala, quindi, che l'altro punto critico è costituito dalla mancata valorizzazione del ruolo del Ministro della salute, solo in parte recuperato attraverso gli emendamenti approvati dalle Commissioni referenti nonché nella proposta di parere che il relatore ha illustrato. Nonostante tali miglioramenti, a suo avviso permangono elementi di criticità sotto quest'aspetto, che emergono soprattutto se si confronta il mancato coinvolgimento del Ministro della salute con la legislazione avanzata che è stata approvata dalla regione Puglia in merito al cosiddetto danno sanitario. A questo proposito, richiama anche l'audizione svolta presso le Commissioni ambiente e attività produttive, nel corso della quale il direttore generale dell'ARPA della Puglia ha messo in luce la politica di controlli che è stata intrapresa in quella regione, soprattutto per quanto concerne le diossine.
  Con specifico riferimento, poi, alle vicende che hanno riguardato gli stabilimenti dell'Ilva, evidenzia come fino ad oggi sia assolutamente mancata una politica industriale seria e moderna, capace di coniugare le esigenze connesse alla continuità della produzione con quelle attinenti alla tutela ambientale, nonché della salute e della sicurezza dei lavoratori e, più in generale, di coloro che vivono su quella parte di territorio.

  Marco RONDINI (LNA), richiamando alcune delle considerazioni formulate dal deputato Nicchi nella seduta odierna e da altri colleghi intervenuti in precedenza nel dibattito, fa presente di condividere i rilievi critici emersi con riferimento all'assenza del Ministro della salute nel decreto-legge in titolo. Ciò premesso, ritiene che le modifiche introdotte dalle Commissioni di merito per cercare di porre rimedio a questa lacuna non siano sufficienti.
  In tal senso, propone al relatore di apporre alla proposta di parere da lui predisposta una condizione con la quale si segnali alle Commissioni competenti la necessità di prevedere che la nomina del Comitato dei tre esperti al quale spetta la predisposizione del piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria sia effettuata dal Ministro dell'ambiente con il concerto del Ministro della salute anziché «sentito» quest'ultimo, come prevede invece il testo del decreto-legge risultante dalle modifiche apportate.

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  Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD) si associa alle considerazione svolte dai deputati già intervenuti nel dibattito con riferimento al drammatico intreccio venutosi a creare, nella vicenda concernente l'Ilva di Taranto, tra la situazione di tanti lavoratori e il diritto alla salute dei cittadini.
  Esprime, pertanto, apprezzamento per il fatto che il decreto-legge in oggetto prende in considerazione espressamente l'emergenza sanitaria, pur tenendo conto, al tempo spesso, delle esigenze legate al mantenimento dell'attuale livello occupazionale.
  Condividendo i rilievi critici emersi da più parti, manifesta rammarico per il mancato riconoscimento del ruolo del Ministro della salute. Concorda, quindi, con la proposta di parere formulata dal relatore, in particolare per quanto concerne l'osservazione di cui alla lettera c), che reputa particolarmente importante in quanto finalizzata a realizzare un maggior coinvolgimento del Ministro della salute rispetto all'approvazione del piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria.

  Andrea CECCONI (M5S), ringraziando il relatore per il lavoro svolto, avendo questi compiuto lo sforzo di predisporre una proposta di parere che tiene conto della gran parte dei rilievi formulati nel corso del dibattito, annuncia il voto favorevole da parte del proprio gruppo sulla predetta proposta.
  Fa, tuttavia, presente che le perplessità del gruppo del MoVimento 5 Stelle rispetto al decreto-legge in oggetto non vengono meno, soprattutto con riferimento al fatto che si introduce un modello di commissariamento straordinario, che verrà utilizzato anche in occasioni future – l'articolo 1, infatti, prevede una disciplina che trova applicazione, in generale, nei confronti di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale la cui attività produttiva comporti pericoli gravi e rilevanti all'ambiente e alla salute – lacunoso sotto diversi aspetti, primo fra tutti per il mancato coinvolgimento delle Commissioni parlamentari competenti nell'ambito della procedura di nomina del commissario.

  Donata LENZI (PD), richiamando le considerazioni svolte dal deputato Cecconi, fa presente che, pur condividendo la valutazione per cui attraverso il provvedimento in esame si introduce un modello di commissariamento straordinario applicabile alla generalità degli stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale che vengano a trovarsi in una determinata situazione e non solo, quindi, all'Ilva di Taranto, è pur vero che il ricorso a tale istituto è da considerarsi come l’extrema ratio, e che, comunque, in tali casi eccezionali il Parlamento è sempre coinvolto, se non ex ante, almeno in una fase successiva.
  Ritiene, quindi, che la Commissione affari sociali abbia svolto un lavoro serio e approfondito, facendo emergere con forza la totale e ingiustificata assenza del ruolo del Ministro della salute nel decreto-legge, evidenziata nella proposta di parere del relatore, che tiene conto delle critiche avanzate da tutte le parti politiche su questo punto.
  Per quanto concerne, poi, la richiesta formulata dal deputato Rondini, osserva che il ricorso all'istituto del concerto potrebbe rivelarsi controproducente in quanto rischia di comportare un eccessivo allungarsi dei tempi.
  Suggerisce, infine, al relatore di trasformare in condizione l'osservazione di cui alla lettera c) della proposta di parere, la cui importanza è stata evidenziata anche dal deputato Burtone, ritenendo che sia particolarmente rilevante prevedere un pieno coinvolgimento del Ministro della salute nella fase dell'approvazione del piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria.

  Roberto CAPELLI (Misto-CD), pur condividendo la proposta di parere presentata dal relatore, esprime tuttavia i propri dubbi in ordine all'attuazione dell'articolo 1 del decreto-legge in titolo, sottolineando che tale disposizione non può restare Pag. 153lettera morta. Esprime, quindi, la sua preoccupazione, legata al fatto che, se sull'Ilva di Taranto allo stato attuale si concentra l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica, non si può trascurare la realtà costituita dalla presenza di un numero particolarmente elevato di siti inquinati, dal nord al sud del Paese, tale da conferire all'Italia un triste primato.
  A titolo di esempio, cita il caso della regione Sardegna, in cui si contano 445 mila ettari di siti inquinati – più della Campania – a causa dell'attività delle aziende, sia pubbliche che private, nonché della presenza di basi militari.
  Ribadisce, pertanto, la necessità di assicurare che il Governo intervenga al fine di predisporre le misure idonee alla bonifica e alla messa in sicurezza dei numerosi siti inquinati presenti sull'intero territorio nazionale.

  Daniela SBROLLINI (PD), dopo aver ringraziato il relatore per il lavoro compiuto, precisa di condividere il suggerimento avanzato dal deputato Lenzi, volto a trasformare in condizione l'osservazione di cui alla lettera c) della proposta di parere, al fine di rendere più cogente la richiesta, proveniente dalla Commissione affari sociali, di prevedere un maggiore coinvolgimento del Ministro della salute, che definisce il «grande assente».
  Richiamando, poi, le considerazioni svolte dal deputato Cappelli, si sofferma sul tema dei siti inquinati, che provocano gravi patologie se non, in casi estremi ma purtroppo ricorrenti, le cosiddette «morti invisibili».
  Ritiene, pertanto, che sia necessario portare avanti una seria politica di bonifica e di messa in sicurezza dei siti contaminati, rilevando come, a suo avviso, le situazioni drammatiche venutesi a creare siano imputabili anche alla mancanza di coordinamento a livello governativo, che ha portato a interventi frammentati, specialmente con riferimento ai temi della salute e del lavoro.

  Pierpaolo VARGIU, presidente, avverte che, a seguito delle proposte e dei suggerimenti e emersi nel corso del dibattito, il relatore ha riformulato in parte la proposta di parere originaria.

  Salvatore CAPONE (PD), relatore, ringraziando i colleghi intervenuti per gli spunti offerti, fa presente di avere apportato alcune modifiche alla proposta di parere, che procede ad illustrare (vedi allegato 2).

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 16.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16 alle 16.20.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario.
C. 262 Fucci.

Modifica all'articolo 31 del DL n. 207/2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, concernente l'indennizzo in favore delle persone affette da sindrome da talidomide.
C. 263 Fucci.

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