CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 25 giugno 2013
44.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Comitato per la legislazione
COMUNICATO
Pag. 3

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 25 giugno 2013. — Presidenza del Presidente Salvatore CICU.

  La seduta comincia alle 13.25.

Programma di lavoro della Commissione per il 2013.
(COM (2012) 629 final).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2013. (Doc. LXXXVII-bis, n. 1).
Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea.
(n. 17426/12).

(Parere alla Commissione XIV).
(Esame congiunto e conclusione – Parere con osservazioni).

  Il Comitato inizia l'esame degli atti in titolo.

  Salvatore CICU, presidente, comunica che il Comitato per la legislazione è chiamato a pronunciarsi sulle parti di propria competenza della Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2013, sul Programma di lavoro della Commissione per il medesimo anno, nonché sul Programma di 18 mesi del Consiglio, relativo al periodo 1o gennaio 2013-30 giugno 2014.
  Ricorda, in proposito, come la competenza del Comitato nell'esame del programma di lavoro della Commissione si sia radicata a seguito dell'iniziativa che nel marzo del 2004 il suo presidente pro tempore avanzò presso la Presidenza della Camera, richiedendo uno specifico coinvolgimento del Comitato nella procedura parlamentare di esame di tale importante atto comunitario. Con riferimento alla Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, ricorda che è la terza volta che essa forma oggetto di esame del Comitato, e, più in generale, degli organi parlamentari, trattandosi di un nuovo istituto, introdotto nell'ordinamento a seguito della novella apportata all'articolo 15 della legge n. 11 del 2005 dalla legge comunitaria 2009 (legge n. 96 del 2010), ed ora disciplinato dall'articolo 13 della legge n. 234 del 2012. Nella presente occasione l'esame si svolge congiuntamente anche con il Programma di diciotto mesi della presidenza irlandese, lituana e greca.
  Ricorda, infine, che i rilievi che il Comitato riterrà di formulare verranno Pag. 4inviati alla Commissione Politiche dell'Unione europea, la quale procede all'esame congiunto del Programma di lavoro della Commissione, del Programma di 18 mesi del Consiglio e della Relazione programmatica, secondo le modalità stabilite dal parere della Giunta per il Regolamento del 14 luglio 2010.

  Gianluca PINI, relatore, evidenzia come tutti i documenti all'ordine del giorno siano stati predisposti sul finire del 2012, ma non esaminati a causa dello scioglimento delle Camere. Siccome l'esame parlamentare di tali atti dovrebbe tenersi all'inizio di ogni anno per poter svolgere pienamente la propria efficacia, come d'altronde previsto dall'articolo 13 della legge n. 234 del 2012 (e in precedenza dall'articolo 15 della legge Stucchi-Buttiglione), sottolinea come la sessione europea parlamentare di fase ascendente – che si traduce proprio in un esame dei suddetti atti finalizzato a definire indirizzi generali delle Camere per l'azione dell'Italia a livello europeo – risulti anche quest'anno non in grado di esplicare integralmente le proprie potenzialità, in tal modo riproducendosi criticità già riscontrate in anni precedenti. Per tali ragioni, esprime l'auspicio che la messa a regime della citata legge di riforma n. 234 del 2012 possa portare finalmente al rispetto della tempistica stabilita. Dà quindi brevemente conto del contenuto dei documenti, con particolare riguardo agli aspetti d'interesse del Comitato, che concernono le tematiche relative alla semplificazione della legislazione e alla riduzione degli oneri amministrativi nonché quelle in materia di prevenzione e soluzione delle infrazioni al diritto dell'Unione europea. Relativamente a questo ultimo aspetto, nel ricordare come la gran parte delle infrazioni coinvolga il livello regionale, essenzialmente nelle materie dell'ambiente e della sanità, fa però presente che nell'anno 2012 si è registrata una riduzione al di sotto di 100 del numero di infrazioni pendenti contro l'Italia, evento che sembra suffragare gli sforzi intrapresi negli anni per abbattere la mole del contenzioso pregresso, che in passato era arrivato a registrare un numero di infrazioni che superava la soglia di 250.
  Passa quindi ad illustrare la seguente proposta di parere:

  «Il Comitato per la legislazione,
   esaminati il Programma di lavoro della Commissione per il 2013 (COM (2012)629 final), la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2013 (Doc. LXXXVII-bis, n. 1), di cui all'articolo 13 della legge n. 234 del 2012, e il Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (n. 17426/12), relativo al periodo 1o gennaio 2013-30 giugno 2014, nel quale si alterneranno alla presidenza Irlanda, Lituania e Grecia;
   rammentato che il citato articolo 13 della legge n. 234 del 2012 (che riprende nella sostanza l'articolo 15 della precedente legge n. 11 del 2005, come successivamente modificato) ha previsto che il Governo presenti alle Camere due distinte relazioni: una programmatica, da presentare entro il 31 dicembre di ogni anno, recante indicazione di priorità, orientamenti e strategie di comunicazione e di formazione che il Governo intende seguire in merito all'attività dell'Unione europea nell'anno successivo e una di rendiconto, da presentare entro il 28 febbraio di ogni anno;
   ritenuto che l'esame congiunto di tali atti rappresenti una vera e propria sessione europea parlamentare di fase ascendente, interamente dedicata alla valutazione ed al confronto tra le priorità delle Istituzioni europee e quelle del Governo per l'anno in corso, in esito alla quale il Parlamento può definire indirizzi generali per l'azione dell'Italia a livello europeo;
   ricordato che il Programma di lavoro della Commissione europea è stato predisposto nel mese di ottobre dello scorso anno, risultando conseguentemente, allo stato, già in parte attuato, mentre la Relazione programmatica – già limitata ab origine, in previsione della fine della legislatura, Pag. 5ai soli aspetti informativi e di orientamento – è stata presentata alle Camere una prima volta il 22 gennaio 2013 ma non esaminata, essendosi allora in periodo di prorogatio, ed una seconda volta – dopo la ricostituzione delle Camere e la formazione del nuovo Governo – il 5 giugno 2013, sia pur nella stessa veste e non rielaborata;
   rilevato che, anche in conseguenza delle sopra riferite evenienze politiche ed istituzionali, ancora una volta l'incidenza della sessione europea di fase ascendente sulla fase della formazione delle politiche europee risulta depotenziata, svolgendosi quest'ultima a metà dell'anno di riferimento piuttosto che al suo inizio;
   rilevato che il Programma di lavoro della Commissione per il 2013, pur essendo prioritariamente concentrato su obiettivi economici – quali la stabilità finanziaria, la crescita sostenibile, la competitività e l'occupazione – contiene un Allegato II, che risulta di particolare interesse per il Comitato per la legislazione, in quanto annuncia 18 iniziative volte alla semplificazione del quadro normativo e alla riduzione degli oneri amministrativi, tra le quali si segnala, in particolare, il nuovo regolamento sul materiale vegetale di moltiplicazione, destinato a modernizzare e a semplificare la legislazione sostituendo con un unico atto 12 direttive sulle sementi e sul materiale di moltiplicazione vegetativa (iniziativa n. 4); l'iniziativa legislativa volta all'adozione di un nuovo regolamento in campo sanitario che accorpi 40 direttive in un unico atto (n. 6); la revisione del codice frontiere Schengen, volta a raccogliere varie modifiche in un singolo testo (n. 9);
   evidenziato altresì che anche l'Allegato I ricomprende iniziative che appaiono di una certa rilevanza, sempre sotto il profilo della semplificazione e della razionalizzazione della legislazione, tra le quali, in particolare, l'iniziativa n. 13, programmata per il terzo trimestre del 2013 e volta alla riforma del mercato interno per i prodotti industriali, con l'obiettivo di “migliorare la qualità e l'efficienza della legislazione”, assicurando una maggiore coerenza nella sua applicazione e semplificandone la gestione e l'esecuzione;
   rilevato che la Relazione programmatica, strutturata secondo lo stesso modello dell'anno precedente, nell'intento di conferire stabilità e leggibilità al documento, presenta aspetti di interesse per il Comitato per la legislazione nella parte dedicata ai temi della semplificazione e riduzione degli oneri amministrativi e della prevenzione e soluzione delle infrazioni al diritto dell'Unione europea;
   osservato che, con riferimento al primo aspetto, il paragrafo 9.1.6 della relazione, con specifico riguardo alle politiche industriali, assume l'impegno “a sostenere ogni utile iniziativa sul piano europeo, volta a ridurre gli oneri amministrativi per le imprese (in particolare, le piccole e medie imprese), per i cittadini e per le pubbliche amministrazioni”, mentre, sul piano interno, preannuncia l'attuazione del nuovo piano per la misurazione e la riduzione dei tempi e di tutti gli oneri regolatori gravanti su cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni con la collaborazione delle regioni e degli enti locali;
   osservato che, con riferimento al secondo aspetto, nella Relazione programmatica viene messo in risalto il conseguimento dell'obiettivo della riduzione, per la prima volta dopo oltre 15 anni, delle procedure d'infrazione pendenti contro l'Italia per il mancato recepimento o per violazione del diritto europeo a un numero inferiore a 100;
   valutata con favore, a tale ultimo proposito, l'intenzione manifestata dal Governo di ridurre ulteriormente entro il 2013 il numero di infrazioni, a tal fine valorizzando, per quanto riguarda gli atti normativi, le potenzialità insite nel meccanismo di recepimento attraverso la legge annuale di delegazione europea istituita dalla legge n. 234 del 2012, nonché, relativamente al recepimento con atti amministrativi, introducendo una previsione Pag. 6normativa che consente al Consiglio dei ministri di intervenire ad hoc sulla amministrazione inadempiente;
   rilevato, infine, che anche il Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea si sofferma sul tema del miglioramento della regolamentazione (“regolamentazione intelligente”), considerato dalle tre Presidenze una costante priorità nella ricerca di una legislazione efficace e di migliore qualità e di un processo decisionale meno oneroso, manifestando a tal proposito l'intenzione di analizzare, di concerto con la Commissione, la possibilità di individuare ulteriori iniziative miranti all'applicazione di una più ampia gamma di strumenti normativi intelligenti;

  per quanto concerne la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2012:

  in relazione ai tempi di presentazione della Relazione programmatica:
   sottolinea l'importanza che le procedure disciplinate dalla legge di riforma n. 234 del 2012 in materia di partecipazione del Parlamento alla definizione della politica europea dell'Italia e al processo di formazione degli atti dell'Unione europea trovino una applicazione effettiva ed a regime, consentendo l'esame da parte delle Camere della Relazione programmatica secondo la tempistica prevista, al fine di potenziarne “il taglio strategico e programmatico”;

  per quanto riguarda la riduzione degli oneri amministrativi e la valutazione di impatto:
   in relazione alla preannunciata previsione normativa volta a consentire al Consiglio dei ministri di intervenire ad hoc sulla amministrazione inadempiente per mancato recepimento di direttive con atti amministrativi, segnala la necessità di circostanziare tale intervento tramite una novella dell'articolo 35 della legge n. 234 del 2012, che disciplina il recepimento di direttive europee in via regolamentare e amministrativa, valutando altresì l'opportunità di prevedere una disciplina sanzionatoria nonché l'eventuale esercizio di poteri sostitutivi da parte del Governo in caso di inerzia delle amministrazioni nel recepimento delle direttive europee;
   nel prendere atto del nuovo piano per la misurazione e la riduzione dei tempi e di tutti gli oneri regolatori gravanti su cittadini, imprese e pubblica amministrazione, auspica che il Governo dia anche sistematica applicazione al combinato disposto dell'articolo 14, commi da 1 a 10, della legge n. 246/2005 (legge di semplificazione 2005) e degli articoli 6, 7 ed 8 della legge n. 180/2011 (statuto delle imprese), corrispondendo all'obbligo di verificare l'impatto delle proprie iniziative legislative e regolamentari (VIR) e di integrare la formulazione delle proposte di atti normativi con l'analisi dell'impatto della regolamentazione (AIR);

  per quanto concerne il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2012, non ritiene di formulare specifiche considerazioni in relazione ai profili di competenza del Comitato;
  per quanto concerne il il Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea:
  per quanto riguarda la riduzione degli oneri amministrativi e la valutazione di impatto:
   valuta favorevolmente l'intento programmatico di intraprendere ulteriori iniziative miranti ad applicare in modo sistematico una più ampia gamma di strumenti normativi intelligenti, al fine di ridurre l'onere normativo globale, soprattutto per le PMI e le microimprese, a livello sia europeo sia nazionale».

  Il Comitato approva la proposta di parere.

  La seduta termina alle 13.35.