CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 6 giugno 2013
34.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e XI)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 6 giugno 2013. — Presidenza del presidente della VI Commissione Daniele CAPEZZONE. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Carlo Dell'Aringa.

  La seduta comincia alle 13.45.

DL 54/2013: Interventi urgenti in tema di sospensione dell'imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo.
C. 1012 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 4 giugno scorso.

  Cinzia Maria FONTANA (PD), nel condividere l'intervento di sostegno ai lavoratori disposto dal provvedimento, il quale costituisce un importante passo in avanti teso a far fronte all'emergenza sociale causata dall'attuale crisi economica, ritiene comunque opportuno che il Governo mantenga vigile l'attenzione nei prossimi mesi, avendo cura di provvedere ad un ulteriore stanziamento di risorse, nel caso in cui esse si rilevassero insufficienti per l'anno 2013, come appare probabile in base a quanto emerso nel corso delle audizioni dei soggetti interessati, svolte nel corso dell'istruttoria legislativa. Rilevato, inoltre, come il necessario e comprensibile finanziamento degli ammortizzatori in deroga avvenga attraverso uno spostamento di risorse che incide negativamente sulle politiche attive del lavoro, auspica che il Governo, come peraltro già preannunciato dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, possa quanto prima provvedere a un sollecito ripristino delle relative risorse.
  Si sofferma, quindi, sulle modalità di concessione degli ammortizzatori sociali a livello regionale, rilevando una difformità nell'utilizzo delle risorse tra regione e regione, che sfocia, in taluni casi, in veri e propri arbitri: per tale ragione invoca un attento monitoraggio circa l'andamento della spesa per gli ammortizzatori sociali Pag. 5da parte delle autonomie territoriali, chiedendo al Governo di fornire alle Commissioni riunite dati attendibili circa l'utilizzo delle relative risorse da parte delle regioni, anche specificando l'ammontare degli stanziamenti trasferiti alle singole amministrazioni, le modalità di concessione, le causali, le previsioni di spesa, oltre che le anticipazioni effettuate, nonché la platea dei beneficiari. Ritiene infatti che l'acquisizione di tali dati sia necessaria, anche in prospettiva dell'adozione del decreto interministeriale previsto dall'articolo 4 del decreto-legge, ai fini di una corretta individuazione dei criteri di concessione dei trattamenti di sostegno del reddito. In proposito, chiede al Governo di offrire chiarimenti circa i tempi di adozione di tale decreto interministeriale, avendo cura di spiegare come sia possibile armonizzare la definizione dei nuovi criteri di concessione con le anticipazioni dei trattamenti già autorizzate dalle regioni sulla base del criterio della sola «spesa storica», per le quali in taluni casi le risorse appaiono largamente insufficienti.
  Osserva quindi come le procedure amministrative necessarie all'erogazione dei trattamenti di sostegno al reddito, che coinvolgono diversi attori istituzionali e sociali, appaiano troppo lunghe e farraginose, rendendo difficoltoso fronteggiare l'emergenza sociale in atto nel Paese, sottolineando come tale aspetto debba essere valutato con attenzione da parte dell'Esecutivo, nella prospettiva di rendere più snello e veloce l’iter di concessione delle prestazioni.

  Daniele CAPEZZONE, presidente e relatore per la VI Commissione, si riserva, d'intesa con il relatore per la Commissione Lavoro, di intervenire ulteriormente in sede di esame degli emendamenti.

  Il sottosegretario Carlo DELL'ARINGA, riservandosi di approfondire nel prosieguo dell’iter le diverse questioni emerse nel corso dell'esame preliminare, fa notare che il provvedimento in titolo, limitatamente al finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, pur non essendo risolutivo delle problematiche occupazionali, mira comunque a offrire un primo, importante, intervento di sostegno ai lavoratori in difficoltà, nel tentativo di allentare le forti tensioni sociali prodottesi a causa della crisi economica.
  Nel rispondere a taluni quesiti posti dal deputato Cinzia Maria Fontana, segnala come non sia sempre agevole stimare l'andamento della spesa per gli ammortizzatori sociali, in quanto le regioni, che ne deliberano la concessione in base agli accordi sottoscritti con le parti sociali e dovrebbero rispettare il budget assegnato, non agiscono sempre alla stregua di criteri di erogazione certi: ciò porta, in taluni casi, a un mancato utilizzo di una parte delle risorse stanziate e, in altri casi, a uno «sforamento» rispetto ai vincoli di bilancio. Nel riconoscere che le regioni hanno fatto largo uso di tale strumento, non sempre in modo appropriato, assicura, proprio al fine di tenere maggiormente sotto controllo l'andamento della spesa a livello locale e programmare uno stanziamento di risorse adeguato alle effettive necessità, anche nella prospettiva di evitare squilibri e difformità nell'erogazione dei trattamenti tra regione e regione, l'impegno del Governo a rafforzare le relative attività di monitoraggio e a rendere pubblici i dati a tal fine acquisiti. Rileva, infatti, come soltanto a seguito di tale attività di verifica sarà possibile acquisire una maggiore consapevolezza circa l'imminente esaurimento delle risorse, rendendo più agevole la programmazione dei relativi rifinanziamenti. Evidenzia quindi come il decreto interministeriale previsto dall'articolo 4 del decreto – legge, che sarà a breve predisposto di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, proprio al fine di definire più credibili criteri di concessione degli ammortizzatori in deroga, sarà preceduto da una necessaria interlocuzione con le regioni e le organizzazioni sindacali. In proposito, si riserva di trasmettere al Parlamento le informazioni richieste sull'andamento della spesa in materia, rendendosi comunque disponibile – anche per la fase di Pag. 6monitoraggio dell'attuazione del decreto – a un ampio confronto in Commissione.
  Soffermandosi, infine, sui profili di copertura finanziaria del provvedimento, assicura che il Governo provvederà a reintegrare le risorse destinate al finanziamento della CIG in deroga, che sono state parzialmente sottratte ai fondi per la contrattazione di secondo livello e per la formazione professionale continua dei lavoratori, ritenendo, peraltro, che il temporaneo spostamento di tale risorse per la copertura degli interventi di sostegno al reddito non pregiudicherà in ogni caso l'attuazione degli obiettivi di politica attiva originariamente programmati.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare sul provvedimento, ricordando che il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato alle ore 16 della giornata odierna.
  Rinvia quindi il seguito dell'esame ad una seduta da convocare nella giornata di martedì 11 giugno prossimo, nel corso della quale saranno dichiarati i giudizi di ammissibilità sulle proposte emendative presentate e saranno espressi i pareri dei relatori e del Governo.

  La seduta termina alle 14.