CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 11 aprile 2013
7.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione speciale per l'esame di atti del Governo
COMUNICATO
Pag. 23

INDAGINE CONOSCITIVA

  Giovedì 11 aprile 2013. — Presidenza del vicepresidente Pier Paolo BARETTA.

  La seduta comincia alle 10.50.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Pier Paolo BARETTA, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame del DL 35/2013 recante disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali.
(Deliberazione).

  Pier Paolo BARETTA, presidente, ricorda che, nella riunione del 9 aprile scorso, l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha deliberato di procedere ad un'indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame del decreto-legge n. 35 del 2013 recante disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti nella pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali.
  Fa presente che la bozza di programma è stata quindi sottoposta al Presidente della Camera e che è stata acquisita l'intesa, prevista dall'articolo 144, comma 1, del Regolamento, ed è possibile quindi procedere alla formale deliberazione dell'indagine.
  Segnala inoltre che, come anticipato nella richiamata riunione dell'Ufficio di presidenza, l'omologa Commissione speciale del Senato ha deliberato di svolgere un'analoga indagine conoscitiva sulla materia, pertanto le Commissioni dei due rami del Parlamento procederanno congiuntamente ai sensi dell'articolo 144, comma 5, del Regolamento.
  Sulla base del programma stabilito, nella settimana in corso e nella prossima, le Commissioni speciali procederebbero Pag. 24quindi alle audizioni di rappresentanti dell'ANCI, dell'UPI, della Conferenza delle regioni, di Confindustria e R.ETE. Imprese Italia, dell'ABI, della Cassa depositi e prestiti, dell'Alleanza delle cooperative italiane, di Confapi, di Federambiente, del Comitato unitario permanente degli ordini e collegi professionali e della Ragioneria generale dello Stato, nonché del Ministro dell'economia e delle finanze.
  Ricorda inoltre che gli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni speciali hanno provveduto ad organizzare lo svolgimento delle audizioni ripartendo il tempo disponibile tra i gruppi parlamentari.
  Pone, quindi, in votazione la proposta di svolgimento dell'indagine sulla base del programma concordato.

  La Commissione, ai sensi dell'articolo 79, comma 5, del Regolamento, delibera lo svolgimento di un'indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame del decreto-legge n. 35 del 2013.

  La seduta termina alle 10.55.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.55 alle 11.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 5 del 3 aprile 2013, a pagina 22, prima colonna, dopo la trentatreesima riga, inserire le seguenti:

  «Angelo RUGHETTI (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, avanza la richiesta al Governo di conoscere i motivi per i quali non è stato prontamente adottato dal Consiglio dei ministri l'atteso provvedimento in materia di pagamenti dei debiti delle amministrazioni pubbliche nei confronti dei propri fornitori, considerato che il Parlamento, con apposite risoluzioni, si è espresso all'unanimità a favore di un tempestivo intervento del Governo.

  Pier Paolo BARETTA, presidente, fa presente che il Governo ha manifestato l'intenzione di rispondere alla richiesta avanzata dal deputato Rughetti nel corso della seduta.

  Giulio MARCON (SEL) ritiene particolarmente opportuna l'adozione, da parte del Governo, del decreto in esame, recante modifiche al regolamento per l'utilizzazione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, rilevando che negli ultimi anni si sono registrate evidenti distorsioni in ordine all'utilizzo dei suddetti fondi, sovente destinati a finalità diverse da quelle istituzionalmente previste. Reputa necessario incrementare i parametri di trasparenza nella gestione dei fondi dell'otto per mille devoluti alla gestione statale attraverso una incisiva revisione della medesima legge n. 222 del 1985, che andrebbe aggiornata su diversi fronti: introducendo un ulteriore settore di intervento quale la ricerca scientifica e coordinandola con le norme relative al cinque per mille. Fa notare che una maggiore certezza nella suddivisione tra le quattro aree di intervento rende sicuramente più equo e trasparente il meccanismo di distribuzione dei fondi. In merito all'articolo 1, nella parte in cui si prevede la destinazione di risorse a favore di misure per il contrasto della fame nel mondo in coerenza con i profili di intervento della cooperazione e sviluppo, reputa opportuno che sia previsto un esplicito divieto di utilizzo di tali fondi per l'eventuale finanziamento di missioni militari all'estero, come accaduto in talune occasioni negli anni passati. Circa la previsione della possibilità di destinare al finanziamento di interventi relativi alle calamità naturali risorse pari al cinquanta per cento dei fondi complessivi, paventa il rischio che tale ipotesi Pag. 25possa di fatto divenire la regola del meccanismo di ripartizione e stravolgere quindi l'ordinaria suddivisione dei fondi fissata dalla legge. In relazione al richiamo all'assenza di lucro tra i requisiti contemplati dal testo, fa notare che la formulazione della norma appare ambigua e non risulta chiaro se essa sia riferisca ai soggetti o alle attività; ritiene quindi necessario un chiarimento sul punto. Ravvisa l'opportunità che sia aggiunto un riferimento esplicito al rispetto dei contratti collettivi di lavoro, nel quadro dei requisiti contemplati, per i soggetti beneficiari, dall'articolo 3 del vigente regolamento, come sostituito dal provvedimento in esame. Si sofferma quindi sull'articolo 4 ed in particolare sulla composizione delle commissioni preposte alla valutazione degli interventi ammessi al finanziamento; ravvisa l'opportunità, al riguardo, che oltre ai rappresentanti dei diversi ministeri interessati facciano parte delle suddette commissioni anche i rappresentanti del forum permanente del terzo settore e delle autonomie locali. Ritiene quindi utile eliminare il riferimento alle domande in bollo previsto dall'articolo 5. Conclude rilevando che il riferimento alle associazioni non riconosciute, richiamate nello schema della domanda di ammissione agli interventi finanziabili prevista in allegato, andrebbe meglio articolato con la precisazione delle precise tipologie di associazioni non riconosciute, come avviene nell'ipotesi della disciplina in materia di cinque per mille.

  Stefania COVELLO (PD) esprime apprezzamento per i contenuti della relazione e dichiara di condividere i due punti cardine della disciplina individuati dalla relatrice, la trasparenza della regolamentazione e l'esplicito riconoscimento delle priorità degli interventi ammessi al finanziamento attraverso il meccanismo dell'otto per mille di diretta gestione statale. Ritiene, peraltro, utile che nell'articolo 1 si faccia riferimento anche ai beni archeologici.

  Maino MARCHI (PD), nel valutare favorevolmente lo schema di regolamento proposto dal Governo, rammenta i contenuti dei progetti di legge approvati in materia dalla Camera nella scorsa legislatura e non approvati dal Senato a causa della fine della legislatura. Ritiene che la previsione della possibilità di utilizzo del cinquanta per cento delle risorse complessive per far fronte alle calamità naturali sia un dato positivo anche in considerazione delle urgenze verificatesi negli ultimi anni; reputa tuttavia necessario chiarire che l'utilizzo del fondo per tali esigenze non possa superare il cinquanta per cento delle risorse complessive attraverso il ricorso agli ulteriori tagli lineari che potrebbero essere effettuati ai sensi della normativa vigente in materia di protezione civile. Ritiene utile al riguardo chiarire ulteriormente la portata delle norme affinché sia esplicitamente preclusa tale ipotesi. Fa notare che sarebbe opportuno riproporre i contenuti del progetto di legge approvato dalla Camera nella precedente legislatura in relazione alla previsione secondo cui, per gli interventi relativi alle calamità naturali e alla conservazione dei beni culturali, dovrebbero essere valutare in via prioritaria le richieste avanzate dagli enti territoriali. In ordine al profilo procedurale, sottolinea che la vigente disciplina assegna alla Presidenza del Consiglio dei ministri la piena competenza in merito alla fase istruttoria ed alla indicazione delle priorità degli interventi ammessi al finanziamento, riconoscendo alle Commissioni parlamentari una funzione meramente consultiva al riguardo. Fa notare che il progetto di legge esaminato e approvato dalla Camera nella scorsa legislatura stabiliva invece che le priorità tra gli interventi ammessi al finanziamento venissero demandate alle Commissioni parlamentari. Ritiene utile al riguardo che la Commissione speciale valuti con attenzione tale profilo, che assume particolare rilievo in ordine alla definizione delle diverse competenze assegnate in materia al Parlamento ed al Governo».

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