CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 giugno 2015
460.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 10 giugno 2015. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. – Interviene il viceministro della giustizia Enrico Costa.

  La seduta comincia alle 12.35.

Disposizioni in materia di diffamazione, di diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di diffusione, di ingiuria e di condanna del querelante nonché di segreto professionale. Ulteriori disposizioni a tutela del soggetto diffamato.
C. 925-B, approvata dalla Camera e modificata dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 9 giugno 2015.

  Donatella FERRANTI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri sono stati esaminati gli emendamenti presentati alla Pag. 20proposta di legge in esame, ad eccezione dell'emendamento 2.500 (versione corretta) del relatore e dei relativi subemendamenti (vedi allegato al bollettino delle Giunte e delle Commissioni del 9 giugno 2015). Avverte che il relatore ha ritirato il suo subemendamento 0.2.500 (versione corretta).4.

  Walter VERINI (PD), relatore, interviene in merito al suo emendamento 2.500 (versione corretta), per ribadire che è stato presentato su sollecitudine e stimolo del consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti e della Federazione Nazionale della Stampa Italiana in relazione all'esigenza di regolamentare la materia del risarcimento del danno da parte del direttore o del giornalista nel caso in cui il giornale o la proprietà fallisca. Rileva che in questi ultimi tempi si sono registrati casi eclatanti di fallimenti di giornali, tra i quali non si può non ricordare l'Unità, ma ciò non significa che l'emendamento sia stato da lui presentato con specifico riferimento a questi casi. In realtà, si tratta di prevedere una norma di carattere generale ed astratto che si potrà applicare in futuro a casi estremamente delicati che al momento sono ignorati dal diritto, come quelli in cui il giornale o la proprietà fallisce. Occorre una norma che tuteli i giornalisti in queste situazioni, ricordando anche che in alcuni casi i giornalisti sono responsabili di condotte che sono conseguenti a determinate politiche editoriali.
  Alla base del suo emendamento vi è quindi solamente l'esigenza di tutelare i giornalisti in una situazione di debolezza. Dichiara di essere aperto a qualsiasi proposta migliorativa dell'emendamento sotto il profilo tecnico-giuridico. A tale proposito, dichiara di condividere sostanzialmente l'emendamento del Movimento 5 Stelle che trasferisce la disposizione oggetto dell'emendamento nel codice civile ed, in particolare, nell'articolo 2751-bis, che ha per oggetto i crediti privilegiati.
  Esprime pertanto parere favorevole sul subemendamento Colletti 0.2.500 (versione corretta).3 ove riformulato nel senso che illustra (vedi allegato 1) e invita al ritiro degli altri subemendamenti.

  Luca D'ALESSANDRO (FI-PdL), prima di passare all'esame dell'emendamento del relatore, che ne condivide lo spirito, ritiene importante rimarcare l'auspicio che il Senato approvi senza modifiche il testo che sarà trasmesso dalla Camera per evitare ulteriori ritardi nell'approvazione di una legge il cui obiettivo primario era eliminare il carcere per i giornalisti.

  Donatella FERRANTI, presidente, ritiene che l'emendamento del relatore possa essere meglio collocato in un articolo aggiuntivo una volta in cui si ritenesse di intervenire nel codice civile, considerato che ogni articolo del testo contiene disposizioni dirette a modificare particolari complessi normativi.

  Andrea COLLETTI (M5S) ricorda che il suo gruppo era contrario all'emendamento del relatore per una serie di questioni, quali: l'irricevibilità dello stesso a causa della violazione del principio della doppia conforme; l'errore nel modificare parzialmente la disciplina del privilegio dei crediti anziché procedere attraverso una riforma complessiva della materia; limitare inizialmente la disposizione ai soli direttori; la previsione della norma transitoria.
  In merito alla proposta di riformulazione dichiara di non condividere lo spostamento della disposizione sul credito del direttore o del giornalista che ha risarcito il danno dopo il numero 2) del primo comma dell'articolo 2751-bis del codice civile, anziché, come previsto dal suo subemendamento, dopo il numero 5-ter), in quanto il numero 2) si riferisce alle retribuzioni dei professionisti e di ogni altro prestatore d'opera, rispetto ai quali non vede alcuna attinenza relativamente al credito del direttore o del giornalista, che peraltro ha alla sua base un reato commesso dal creditore stesso. Per tale ragione occorre prevedere il credito del direttore o del giornalista dopo i crediti delle imprese fornitrici di lavoro temporaneo, previsti dal numero 5-ter).Pag. 21
  Ritenendo pertanto peggiorativa, rispetto al suo subemendamento, la proposta di riformulazione, dichiara di non accoglierla.

  Walter VERINI (PD), relatore, dichiara di non avere alcuna contrarietà ad inserire la nuova ipotesi di privilegio dopo il numero 5-ter) dell'articolo 2751-bis del codice civile, come richiesto dal deputato Colletti.
  Si sofferma, inoltre, sull'ambito di applicazione soggettiva della sua proposta di riformulazione del subemendamento Colletti 0.2.500 (versione corretta).3, specificando di aver inserito il riferimento al giornalista pubblicista per accogliere un ulteriore subemendamento presentato dal deputato Colletti, ritenendo comunque opportuno prevedere che la norma non si applichi al solo giornalista professionista. Tuttavia, dopo un ulteriore riflessione ritiene che sarebbe opportuno fare riferimento in maniera generica alla categoria del giornalista, in quanto la previsione del giornalista pubblicista rischia di escludere irragionevolmente il giornalista praticante. A suo parere non sarebbe necessario procedere a specificazioni, in quanto nella categoria generica del giornalista rientrano i giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti.

  Andrea COLLETTI (M5S) ritiene che anche i giornalisti praticanti siano ricompresi nella formulazione proposta dal relatore. Tuttavia, si riserva di approfondire la questione in vista dell'esame da parte dell'Assemblea. Per il momento ritiene che possa essere mantenuta la formulazione proposta dal relatore.

  Franco VAZIO (PD) dichiara di condividere le perplessità del relatore.
  Per cui sarebbe opportuno eliminare il riferimento al giornalista pubblicista per reinserirlo eventualmente in assemblea qualora se ne dimostrasse la necessità a seguito di un approfondimento della questione sollevata dal relatore.

  Walter VERINI (PD), relatore, prende atto della replica del deputato Colletti e, quindi, non modifica la sua proposta di riformulazione in relazione al riferimento al magistrato ancorché pubblicista. Modifica, invece, la sua proposta in merito al collocamento della disposizione nell'articolo 2751-bis, inserendola al numero 5-ter) anziché al numero 5-bis). Accoglie l'invito della Presidente in merito alla trasformazione del suo emendamento, riferito all'articolo 2, in un articolo aggiuntivo successivo all'articolo 6, che abbia per oggetto le modifiche al codice civile (vedi allegato 2).

  Andrea COLLETTI (M5S) pur rimanendo tutte le fortissime perplessità sul merito dell'emendamento del relatore dichiara di accogliere la proposta di riformulazione del suo subemendamento, che è finalizzato, più che altro, a ridurre i danni che deriverebbero dall'approvazione dell'emendamento 2.500 (versione corretta) nella sua formulazione originaria. Per tale ragione il suo gruppo si asterrà.

  Il viceministro Enrico COSTA alla luce del dibattito in Commissione e preso atto che è emerso un atteggiamento di favore per l'emendamento del relatore così come verrebbe modificato dall'approvazione del subemendamento Colletti 0.2.500 (versione corretta).3 come riformulato, esprime parere favorevole su tale subemendamento qualora riformulato nonché sull'emendamento 2.500 (versione corretta).

  Donatella FERRANTI, presidente, dopo aver precisato al deputato Colletti di aver considerato l'emendamento del relatore 2.500 (versione corretta) ricevibile essendo strettamente connesso alle modifiche apportate dal Senato al testo approvato dalla Camera in prima lettura, con particolare riferimento all'ampliamento della responsabilità del direttore, mette in votazione subemendamento Colletti 0.2.500 (versione corretta).3 (nuova formulazione), precisando che a seguito della sua eventuale approvazione non verrebbero messi in votazione i restanti subemendamenti.

  La Commissione approva il subemendamento Colletti 0.2.500 (versione corretta).3 Pag. 22(nuova formulazione) e, quindi, l'emendamento del relatore 2.500 (versione corretta), come modificato dal subemendamento approvato (vedi allegato 2).

  Donatella FERRANTI, presidente, dopo aver dato conto dell'emendamento 2. 500 (versione corretta) come risultante dall'approvazione del subemendamento 0. 2. 500 (versione corretta).3 (nuova formulazione) Colletti (vedi allegato 3), avverte che il testo risultante dagli emendamenti approvati sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione del parere. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 10 giugno 2015. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI.

  La seduta comincia alle 14.15.

Indagine conoscitiva in merito all'esame delle proposte di legge C. 2957 approvata dal Senato, C. 2040 Santerini, C. 350 Pes, C. 3019 Marzano e C. 910 Elvira Savino, recanti modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, sul diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare.
(Deliberazione).

  Donatella FERRANTI, presidente, sulla base di quanto convenuto dall'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione di mercoledì 29 aprile scorso, ed essendo stata acquisita l'intesa con il Presidente della Camera ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del Regolamento, propone lo svolgimento di un'indagine conoscitiva, ai sensi dell'articolo 79, comma 5, del Regolamento, in relazione all'esame delle proposte di legge C. 2957 approvata dal Senato, C. 2040 Santerini, C. 350 Pes, C. 3019 Marzano e C. 910 Elvira Savino, recanti modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, sul diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare.
  Nel corso dell'indagine conoscitiva, la Commissione procederà alle audizioni di esperti della materia oggetto delle proposte di legge, di rappresentanti della magistratura e dell'avvocatura, di professori universitari nonché di rappresentanti di associazioni e comitati che operano nel settore delle adozioni e dell'affidamento dei minori.

  La Commissione approva la proposta del presidente.

  La seduta termina alle 14.20.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 10 giugno 2015. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI.

  La seduta comincia alle 14.20.

Indagine conoscitiva in merito all'esame delle proposte di legge C. 2957 approvata dal Senato, C. 2040 Santerini, C. 350 Pes, C. 3019 Marzano e C. 910 Elvira Savino, recanti modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, sul diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare.
(Svolgimento e conclusione).

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Introduce, quindi, l'audizione.

  Svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione, Lucrezia MOLLICA, Avvocato e rappresentante dell'Associazione «La Gabbianella e altri animali», Carla FORCOLIN, Presidente dell'Associazione «La Gabbianella e altri animali», Alessandro SARTORI, Presidente dell'Associazione Italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori (AIAF), Manuela CECCHI, Referente del Gruppo Minori dell'AIAF, Cristina MAGGIA, Vicepresidente dell'Associazione Pag. 23italiana dei Magistrati per i minorenni e per la famiglia (AIMMF) e Procuratore presso il Tribunale per i Minorenni di Genova, Paola LOVATI, Presidente dell'Unione nazionale camere minorili (UNCM), Arnaldo MORACE PINELLI, Professore di diritto privato presso l'Università degli studi di Roma Tor Vergata e Cesare Massimo BIANCA, Libero docente di diritto civile.

  Intervengono per porre quesiti e formulare osservazioni il deputato Michela MARZANO (PD) e Jole SANTELLI (FI-PdL).

  Rispondono ai quesiti posti Paola LOVATI, Presidente dell'Unione nazionale camere minorili (UNCM), Carla LODA, Referente del Gruppo Minori dell'AIAF, Cristina MAGGIA, Vicepresidente dell'Associazione italiana dei Magistrati per i minorenni e per la famiglia (AIMMF) e Procuratore presso il Tribunale per i Minorenni di Genova e Carla FORCOLIN, Presidente dell'Associazione «La Gabbianella e altri animali».

  Donatella FERRANTI, presidente, ringrazia gli auditi e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.45.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE CONSULTIVA

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2014.
C. 3123 Governo, approvato dal Senato.

Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2014.
Doc. LXXXVII, n. 3.

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