CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 maggio 2015
444.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 243

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 13 maggio 2015. — Presidenza del presidente Luca SANI. – Interviene il viceministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Andrea Olivero.

  La seduta comincia alle 14.05.

Decreto-legge n. 51/2015: Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministeriali.
C. 3104 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta di ieri.

  Luca SANI, presidente e relatore, comunica che il gruppo M5S e il gruppo del PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda che nella seduta di ieri, in qualità di relatore, ha svolto la relazione sul merito del provvedimento.

  Filippo GALLINELLA (M5S) ritiene opportuno che il Governo fornisca adeguati chiarimenti in ordine ad alcune questioni affrontate dal provvedimento in esame. In primo luogo, chiede quale sia la ratio della soglia minima di rappresentatività prevista dall'articolo 3, comma 1, che stabilisce che per il riconoscimento delle organizzazioni interprofessionali del settore lattiero-caseario è sufficiente che l'organizzazione rappresenti almeno il 20 per cento dell'attività Pag. 244economica del settore. In secondo luogo, e con riferimento al prelievo supplementare nel settore del latte di cui all'articolo 2, ritiene opportuno che il Governo fornisca chiarimenti in ordine ai criteri di ripartizione dei fondi. Paventa, inoltre, che modificare in itinere i citati criteri di ripartizione dei fondi, consentendo la compensazione anche a favore delle aziende che abbiano superato di oltre il 6 per cento ma meno del 12 per cento il quantitativo disponibile, possa generare contenziosi da parte delle aziende produttrici escluse da tale ampliamento. Con riferimento, poi, alle disposizioni contenute nell'articolo 5, pur considerando positivo consentire alle aziende agricole colpite da eventi alluvionali nel 2014 e non coperte da polizze assicurative agevolate di richiedere i contributi compensativi di sostegno, a carico del Fondo di solidarietà nazionale in agricoltura, ritiene opportuno che il Governo fornisca ulteriori precisazioni al riguardo.

  Paolo COVA (PD) chiede di verificare che il quantitativo totale garantito di latte, assegnato all'Italia dalla normativa europea, sia quello indicato nella relazione tecnica, ossia 11.228.543 tonnellate. Chiede, inoltre, se il dato ivi riportato, relativo al quantitativo di latte raccolto nel periodo 1o aprile 2014-31 gennaio 2015, pari a 9.116.836,492 tonnellate, sia comprensivo anche delle vendite dirette.

  Mino TARICCO (PD), con riferimento all'articolo 2, chiede se l'allargamento della platea dei soggetti in favore dei quali è ammessa la compensazione comporti anche una variazione dei criteri in base ai quali tale compensazione viene determinata.

  Mario CATANIA (SCpI) esprime perplessità sulle disposizioni contenute in alcune norme del provvedimento. In particolare, con riferimento all'articolo 2, chiede al Governo rassicurazioni sul fatto che dall'applicazione dello stesso non derivi pregiudizio nei confronti di alcuna azienda operante nel settore. In secondo luogo, non condivide quanto previsto dall'articolo 5, in ordine alla possibilità, per le aziende agricole colpite da eventi alluvionali nel 2014 e non coperte da polizze assicurative agevolate, di richiedere i contributi compensativi di sostegno, ritenendo, al riguardo, opportuno valutare anche la posizione di aziende agricole che, pur coperte da polizze assicurative agevolate, non abbiano ricevuto i relativi rimborsi.

  Giuseppe ROMANINI (PD) ritiene utile svolgere approfondimenti istruttori in merito all'articolo 3 del provvedimento, concernente le organizzazioni interprofessionali del settore agricolo, che, facilitando il dialogo fra i soggetti della filiera, svolgono un importante ruolo nei diversi settori in cui operano, evitando così il rischio che ciò che di buono è già stato fatto a livello interregionale, ad esempio con il distretto del pomodoro da industria del nord Italia.

  Filippo GALLINELLA (M5S), in relazione all'articolo 6 del provvedimento, che dispone il trasferimento delle funzioni dell'Agensud al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, chiede se esso si riferisca anche ai progetti in corso di svolgimento da parte della gestione commissariale.

  Mino TARICCO (PD), pur comprendendo la ratio della norma di cui al citato articolo 6, suggerisce al Governo di delineare con maggior precisione come verranno razionalizzate le strutture del Ministero.

  Luca SANI, presidente, alla luce della complessità delle questioni poste dai colleghi, ritiene opportuno consentire al Viceministro Olivero di svolgere i necessari approfondimenti al riguardo. Dichiara quindi chiusa la discussione sulle linee generali e rinvia la replica del Viceministro ad altra seduta.
  Dopo aver attestato la presenza dell'onorevole Catanoso e Venittelli, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia Pag. 245quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.25.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 13 maggio 2015. — Presidenza del presidente Luca SANI. – Interviene il viceministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Andrea Olivero.

  La seduta comincia alle 14.25.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di libero scambio tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Corea, dall'altra, con Allegati, fatto a Bruxelles il 6 ottobre 2010.
C. 3055 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Luca SANI, presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Veronica TENTORI (PD), relatore, osserva che l'Accordo in esame, in linea con i princìpi dell'Organizzazione mondiale del commercio, prevede la creazione di una zona di libero scambio fra l'Unione europea, i suoi Stati membri e la Repubblica di Corea, da realizzarsi attraverso la rimozione della quasi totalità degli ostacoli tariffari e non tariffari fra le aree economiche, l'adeguamento di standard e la regolamentazione di importanti settori strategici, quali quelli farmaceutici, automobilistici e di elettronica di consumo, che rappresentano punti di forza per gli interessi europei. L'Accordo punta altresì a riaprire i rispettivi mercati nei settori dei servizi e degli investimenti, a stabilire un impegno delle parti a tutela della proprietà intellettuale, per l'apertura del mercato degli appalti pubblici, la politica di concorrenza e gli aiuti di Stato e di sviluppo sostenibile. Sottoscritto nell'ottobre del 2010, dopo un lungo negoziato, l'Accordo è già entrato in vigore in via provvisoria nel luglio del 2011 per i settori di esclusiva competenza comunitaria, secondo le regole del diritto dell'Unione europea: si compone di 15 capi, ciascuno dei quali suddiviso in articoli, e di tre protocolli, dedicati alla definizione dei prodotti originari, alla cooperazione amministrativa e alla cooperazione culturale, nonché di numerosi allegati relativi ai singoli capitoli.
  Segnala quindi che, dopo aver indicato gli obiettivi generali al Capo I, l'Accordo prevede al Capo II la liberalizzazione graduale e reciproca del commercio, secondo calendari differenziati, a seconda delle diverse categorie merceologiche. In linea generale, è prevista la soppressione di quasi il 99 per cento dei dazi doganali per i beni industriali e agricoli, ad esclusione di un numero limitato di prodotti agricoli, come ad esempio il riso. L'Accordo consente, tuttavia, alle parti di ricorrere, pro tempore e accettando forme di compensazione, a misure di difesa commerciale, prevedendo la possibilità che le parti facciano ricorso a misure di salvaguardia bilaterale, qualora, in seguito all'applicazione dell'accordo, la riduzione o soppressione di un dazio causi o minacci di causare un grave pregiudizio all'industria nazionale, come nel caso delle produzioni automobilistiche o tessili. Con riferimento alle misure di salvaguardia agricole disciplinate dal capo 3 all'articolo 3.6 si esclude la possibilità per le parti di imporre sulla stessa merce più misure di difesa commerciale contemporaneamente. Sono, altresì, previste regole specifiche per ridurre le barriere tecniche nei settori dell'elettronica, dei prodotti farmaceutici, dei dispositivi medici.
  Evidenzia, poi, che il Capo V è dedicato alla cooperazione nel settore sanitario e fitosanitario e mira anche a rafforzare la Pag. 246cooperazione tra le parti sulle questioni del benessere degli animali, tenendo conto di diversi fattori come le condizioni del settore zootecnico delle parti. Viene altresì istituito nell'ambito dei comitati specializzati un comitato per le misure sanitarie e fitosanitarie. Il Capo VI si incentra sul regime doganale e sulla facilitazione degli scambi commerciali, prevedendo un generale snellimento delle procedure di sdoganamento delle merci, una semplificazione delle procedure e la collaborazione in materia di sicurezza. I successivi capi sono dedicati alla liberalizzazione degli scambi in vari settori.
  Rileva, quindi, che il Capo X estende le tutele del diritto di proprietà intellettuale anche al settore commerciale, includendo nella tutela il diritto d'autore, i marchi, le indicazioni geografiche, i disegni, i modelli e i brevetti, aspetti, questi, di particolare interesse per il nostro Paese. Il riconoscimento delle indicazioni geografiche per i prodotti agricoli, alimentari e i vini è disciplinata all'articolo 10.18. L'Italia vede tutelate le proprie indicazioni geografiche commercialmente rilevanti insieme ad altre 160 denominazioni europee che vengono riconosciute subito. Inoltre la tutela potrà essere estesa ad altre indicazioni geografiche secondo una procedura appositamente stabilita, ad opera di un apposito gruppo di lavoro. Gli ulteriori capi dispongono in ordine alla concorrenza e alla trasparenza, stabilendo un impegno per le parti ad un'applicazione delle norme che eviti il ricorso a pratiche commerciali scorrette. Nel caso in cui pratiche commerciali sleali incidano sugli scambi, in assenza di norme specifiche, è possibile avviare consultazioni ai fini di raggiungere un'intesa tra le parti.
  Segnala, poi, che con il capo XIII si disciplina in materia di Commercio e sviluppo sostenibile con l'impegno reciproco delle parti a facilitare e promuovere il commercio di beni che contribuiscano allo sviluppo sostenibile, ivi inclusa l'attenzione sui temi della responsabilità sociale delle imprese e del commercio equo. A tal fine va assicurato il rispetto delle convenzioni internazionali in materia di lavoro e ambiente. Particolare attenzione è poi dedicata alla dimensione sociale e ambientale dello sviluppo, con la previsione di meccanismi di monitoraggio di nuovo tipo che coinvolgono la società civile attraverso un «forum della società civile» finalizzato ad instaurare un dialogo sugli aspetti degli accordi commerciali relativi allo sviluppo sostenibile. L'Accordo stabilisce, altresì, che le controversie relative all'interpretazione e all'applicazione del testo vengano risolte mediante consultazioni o attraverso la costituzione di un collegio arbitrale, mentre il Capo XV detta disposizioni finali sulle versioni linguistiche, sull'ambito territoriale di applicazione e sull'entrata in vigore dell'Accordo.
  Si riserva altresì di formulare una proposta di parere all'esito del dibattito.

  Giorgio ZANIN (PD) chiede di conoscere quali siano le ricadute in termini economici, per il nostro Paese, derivanti dalla ratifica dell'Accordo in questione.

  Filippo GALLINELLA (M5S) manifesta perplessità in merito al collegio arbitrale, meccanismo previsto dall'Accordo per la risoluzione delle controversie sull'interpretazione e sull'applicazione del testo.

  Luca SANI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.35.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 13 maggio 2015.

Audizione del commissario straordinario del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CRA), su questioni concernenti l'organizzazione del settore della ricerca in agricoltura.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.35 alle 16.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.05 alle 16.10.