CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 31 marzo 2015
416.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per le questioni regionali
COMUNICATO
Pag. 80

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 31 marzo 2015. — Presidenza del presidente Gianpiero D'ALIA.

  La seduta comincia alle 9.10.

Misure volte a rafforzare il contrasto alla criminalità organizzata e ai patrimoni illeciti.
S. 1687 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite 1a e 2a del Senato).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizione)

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 25 marzo 2015.

  Gianpiero D'ALIA, presidente e relatore, richiamando i contenuti della relazione svolta nella riunione della Commissione del 26 marzo scorso, formula una proposta di parere favorevole con una condizione, con la quale si invitano le Commissioni a verificare la possibilità di introdurre nel codice delle leggi antimafia meccanismi grazie ai quali assicurare che almeno parte delle somme e dei beni confiscati alla criminalità organizzata siano trasferiti nel patrimonio degli enti territoriali danneggiati dalle attività illecite e reimpiegati in tali territori (vedi allegato 1).

  La Commissione approva la proposta di parere del presidente.

Pag. 81

Svolgimento contemporaneo elezioni regionali e amministrative.
S. 1818 Governo.

(Parere alla 1a Commissione del Senato).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  La senatrice Valeria CARDINALI (PD), relatrice, fa presente che la Commissione è chiamata a rendere il parere – per i profili di competenza – alla Commissione affari costituzionali del Senato sul decreto-legge n. 27 del 2015, che reca disposizioni urgenti finalizzate a consentire lo svolgimento contemporaneo delle elezioni regionali e delle elezioni amministrative.
  Il decreto in esame, composto di due articoli, modifica il comma 1 dell'articolo 5 della legge n. 165 del 2004, introducendovi la possibilità di celebrare le elezioni regionali anche oltre il termine dei sessanta giorni successivi alla scadenza del mandato consiliare e, precisamente, anche «nella domenica compresa nei sei giorni ulteriori».
  L'intervento normativo, come si evince dalla relazione illustrativa, si è reso necessario al fine di consentire lo svolgimento delle prossime consultazioni elettorali amministrative e regionali in un'unica data (election day ai sensi dell'articolo 7 del decreto-legge n. 98 del 2011), nell'ottica della razionalizzazione della spesa pubblica.
  Come precisa la relazione illustrativa del provvedimento, le elezioni amministrative, ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 182 del 1991, devono tenersi in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno, mentre il rinnovo degli organi elettivi delle Regioni interessate dovrebbe tenersi entro il 27 maggio 2015.
  La necessità dell'intervento legislativo deriverebbe dunque – come precisa la relazione di accompagnamento – dall'impossibilità di individuare una data di votazione idonea prima del 31 maggio 2015, per la coincidenza del primo o del secondo turno con festività religiose o civili o altre ricorrenze.
  Sotto il profilo del rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite, l'intervento in oggetto appare riconducibile all'articolo 122, primo comma, della Costituzione che – nel riservare alla legge regionale, nel rispetto dei principi stabiliti con legge dello Stato, la disciplina del sistema di elezione e dei casi di ineleggibilità e di incompatibilità del Presidente e degli altri componenti della Giunta regionale, nonché dei consiglieri regionali – dispone che la legge della Repubblica stabilisca anche «la durata degli organi elettivi».
  Con riferimento poi alla individuazione in concreto della data delle elezioni regionali, si ricorda che, ove la regione non abbia provveduto ad adottare la propria legge elettorale, tale data è stabilita dal Governo ed i comizi elettorali sono convocati con decreto del Prefetto del capoluogo di regione in qualità di Rappresentante dello Stato per i rapporti con le autonomie (ex-Commissario del Governo).
  Con riferimento alle elezioni regionali del 2015, è questo il caso della regione Liguria.
  Qualora invece la legge elettorale regionale preveda che la convocazione dei comizi sia rimessa al Presidente della Giunta regionale, è necessario, affinché il rinnovo degli organi regionali avvenga nella data individuata dal Consiglio dei ministri, un atto di adesione delle regioni interessate.
  Con riferimento alle elezioni regionali per l'anno 2015, le leggi elettorali delle regioni Campania, Marche, Puglia, Toscana, Veneto e Umbria prevedono che esse siano indette con decreto del presidente della Giunta regionale in carica. Per tutte queste regioni, dunque, affinché le elezioni regionali si tengano nella data individuata dal Consiglio dei ministri, è necessario che il decreto regionale di indizione delle elezioni recepisca la suddetta data.
  Formula, in conclusione, una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  Gianpiero D'ALIA, presidente, nel condividere la proposta di parere formulata Pag. 82dalla relatrice, osserva come il decreto-legge all'esame sia rispettoso delle competenze regionali in materia di sistema elettorale in quanto non provvede esso stesso a stabilire la data delle consultazioni elettorali, ma si limita ad intervenire sulla legge statale di principio (legge n. 165 del 2004) in materia di durata degli organi elettivi regionali.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 9.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.20 alle 9.30.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 31 marzo 2015. — Presidenza del presidente Gianpiero D'ALIA.

  La seduta comincia alle 9.40.

Indagine conoscitiva sulle problematiche concernenti l'attuazione degli statuti delle regioni ad autonomia speciale, con particolare riferimento al ruolo delle Commissioni paritetiche previste dagli statuti medesimi.
Audizione dei professori Stelio Mangiameli, Roberto Bin e Giandomenico Falcon.
(Svolgimento e conclusione).

  Gianpiero D'ALIA, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Stelio MANGIAMELI, professore ordinario di diritto costituzionale presso l'Università degli studi di Teramo, direttore dell'Istituto di studi sui sistemi regionali federali e sulle autonomie, Roberto BIN, professore ordinario di diritto costituzionale presso l'Università degli studi di Ferrara e Giandomenico FALCON, professore ordinario di diritto amministrativo presso l'Università degli Studi di Trento, svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Gianpiero D'ALIA, presidente, ringrazia i professori per le loro relazioni e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 11.05.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

Pag. 83