CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 febbraio 2015
390.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro
COMUNICATO
Pag. 108

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 18 febbraio 2015. – Presidenza del presidente Giuseppe FIORONI.

  L'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi parlamentari, si è riunito dalle 14 alle 14.20.

  La seduta comincia alle 14.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Giuseppe FIORONI, presidente, avverte che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

COMMISSIONE PLENARIA

Audizione del Procuratore generale della Repubblica facente funzioni presso la Corte di appello di Roma, Antonio Marini.
(Svolgimento e rinvio).

  Giuseppe FIORONI, presidente, introduce l'audizione del dottor Marini.

  Antonio MARINI, procuratore della Repubblica facente funzioni presso la Corte di appello di Roma, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Giuseppe FIORONI, presidente, avverte che in relazione all'andamento dei lavori dell'Assemblea del Senato l'odierna audizione dovrà essere sospesa alle ore 15,20, per poi proseguire in altra seduta.

  Il senatore Miguel GOTOR rivolge al dottor Marini una richiesta di acquisizione di documenti.

  Giuseppe FIORONI, presidente, rinvia il seguito dell'audizione ad altra seduta.

Comunicazioni del Presidente.

  Giuseppe FIORONI, presidente, comunica che il 2 febbraio scorso è pervenuta dal CSM l'autorizzazione alla collaborazione a tempo pieno con la Commissione del dottor Gianfranco Donadio. Il successivo Pag. 1093 febbraio il magistrato ha prestato il prescritto giuramento e ha, quindi, formalmente assunto l'incarico, che sarà svolto secondo gli indirizzi già comunicati nella scorsa riunione dell'ufficio di presidenza. Lo scorso 4 febbraio il dottor Donadio ha presentato una prima relazione concernente possibili adempimenti istruttori riguardanti la strage di via Fani.
  Comunica, inoltre, che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione odierna ha incaricato il dottor Donadio di effettuare due missioni, rispettivamente, a Trieste e a Reggio Calabria, per svolgere attività ricognitiva di documentazione e di risultanze di indagini.
  Sempre nella medesima riunione si è convenuto di acquisire tre note della DIGOS concernenti gli accertamenti espletati in merito alla lettera anonima recante notizie e indicazioni relative all'eccidio di Via Fani, recapitata al quotidiano La Stampa nel novembre 2010.
  In vista delle prossime audizioni, l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha convenuto, inoltre, sull'opportunità di acquisire i seguenti documenti, conservati tra gli atti della Commissione stragi e custoditi presso l'Archivio storico del Senato: la relazione finale della Commissione ministeriale presieduta dall'avvocato Ignazio Caramazza, istituita nel 1996 presso il Ministero dell'interno a seguito del rinvenimento dell'archivio-deposito del Viminale sito in circonvallazione Appia; la perizia del dottor Aldo Giannuli, con elenco allegato, e la perizia della dottoressa Paola Carucci, con elenco allegato, entrambe relative allo stesso archivio-deposito.
  Segnala, inoltre, che il Presidente del Senato, con lettera del 13 gennaio, ha comunicato di aver autorizzato l'estrazione e la trasmissione di copia di una serie di documenti presenti nell'archivio della Commissione Mitrokhin e ha trasmesso copia di una lettera inviatagli dal direttore del DIS il 31 dicembre 2014 concernente l'istruttoria che il Dipartimento sta svolgendo in merito all'attualità della classificazione originariamente apposta agli atti acquisiti dalla Commissione Mitrokhin.
  Con nota del 20 gennaio, il sottosegretario Minniti ha trasmesso copia della documentazione che DIS, AISE e AISI hanno versato all'archivio centrale dello Stato in ottemperanza alla cosiddetta «direttiva Prodi». La documentazione è trasmessa sia in versione integrale, sia nella versione recante alcuni «omissis»; una parte residua di materiale verrà versata all'archivio centrale dello Stato entro febbraio e quindi verrà trasmessa alla Commissione in copia nelle prossime settimane. Segnala, tuttavia, che è stato riscontrato che i DVD contenenti i documenti dell'AISE non sono leggibili. Si richiederà, pertanto, l'invio di una nuova copia.
  Il sottosegretario ha, altresì, trasmesso copia della lettera inviata il 2 dicembre 2014 dal Presidente del Consiglio a tutti i ministri, con la quale – in accoglimento dell'invito rivolto dalla Commissione – la cosiddetta «direttiva Renzi» in materia di declassificazione della documentazione concernente le stragi viene estesa al caso Moro.
  Sempre in materia di versamento degli atti all'archivio centrale dello Stato, con lettera del 23 gennaio, il ministro degli esteri, on. Paolo Gentiloni, informa che le strutture del Ministero stanno integrando le attività a suo tempo intraprese a seguito della cosiddetta «direttiva Prodi».
  Con lettera del 20 gennaio, il Capo della Polizia, prefetto Alessandro Pansa, in risposta alla richiesta di assistenza formulata dalla Commissione con riferimento allo svolgimento di taluni adempimenti istruttori relativi alla strage di via Fani, ha assicurato la massima disponibilità da parte della Polizia scientifica.
  Il procuratore generale presso la Corte di appello di Roma, dottor Antonio Marini, con lettera del 21 gennaio ha trasmesso la requisitoria conclusiva delle indagini svolte in seguito alle dichiarazioni rese da Enrico Rossi, con alcuni atti allegati.
  Il colonnello Paolo Occhipinti – che collabora con la Commissione in qualità di Pag. 110ufficiale di collegamento con la Guardia di finanza – ha depositato la documentazione da lui acquisita a Firenze il 20 gennaio e l'11 febbraio nell'esecuzione degli adempimenti istruttori concernenti il filone fiorentino dell'inchiesta. Tutta la suddetta documentazione, ad eccezione degli articoli di stampa, è da ritenersi «riservata».
  Con nota del 14 febbraio, pervenuta il successivo 17 febbraio, il Comandante generale dell'Arma dei carabinieri ha comunicato di aver chiesto al Ministro della difesa il benestare per la collaborazione a tempo parziale del tenente colonnello Massimo Giraudo.
  In data 16 febbraio l'Archivio storico della Camera ha trasmesso copia del resoconto (di libera consultazione) della seduta del 13 maggio 1987 della Commissione parlamentare d'inchiesta sui risultati della lotta al terrorismo e sulle cause che hanno impedito l'individuazione dei responsabili delle stragi, costituita nella IX legislatura e presieduta dall'onorevole Gerardo Bianco, relativa all'audizione di Stefano Delle Chiaie.
  Il 17 febbraio la dottoressa Tintisona – ufficiale di collegamento con la Polizia di Stato – ha presentato quattro note concernenti, rispettivamente, l'autorizzazione richiesta dalla polizia scientifica per l'esecuzione di alcuni accertamenti sull'Alfetta della scorta di Aldo Moro, la demolizione delle autovetture rinvenute in via Licinio Calvo, alcuni verbali e relazioni relative a dichiarazioni rese da persone presenti in via Fani al momento dell'eccidio, l'acquisizione degli elenchi dei reperti relativi al caso Moro. Con riferimento alla prima delle suddette note, nel corso della riunione odierna l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha autorizzato la polizia scientifica ad effettuare gli accertamenti riguardanti l'Alfetta della scorta di Aldo Moro.
  In data odierna è pervenuta dall'Archivio storico del Senato copia di un documento della Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi della X legislatura. Si tratta di otto DVD (di libera consultazione) nei quali sono state riversate altrettante videocassette risalenti all'ottobre del 1990 e relative al covo di via Monte Nevoso.
  Quanto al calendario delle audizioni, segnala che l'audizione del Ministro della giustizia, Andrea Orlando, già prevista per lo scorso 21 gennaio, è in fase di nuova programmazione per il mese di marzo, in data e orario ancora da definire.
  Il dottor Giovanni Salvi, che svolse indagini sul rinvenimento nel 1996 dell'archivio-deposito del Ministero dell'interno in circonvallazione Appia, ha dato la propria disponibilità ad intervenire in audizione martedì 24 febbraio, in orario da definire.
  Il Procuratore della Repubblica aggiunto presso il Tribunale di Roma, dottor Franco Ionta, ha assicurato la disponibilità ad intervenire in audizione mercoledì 25 febbraio, alle ore 14.
  Nella giornata di venerdì 6 marzo o di lunedì 9 marzo avrà luogo l'audizione di monsignor Antonio Mennini, nunzio apostolico in Gran Bretagna.
  Sono in corso contatti con il Ministro degli affari esteri, Paolo Gentiloni, per definire la data della sua audizione. Il Ministro ha chiesto di poter attendere il completamento delle operazioni di versamento all'archivio centrale dello Stato dei documenti riguardanti il caso Moro in possesso del Ministero.
  Il senatore Ferdinando Imposimato ha chiesto di programmare la sua audizione successivamente alla decisione del GIP in ordine all'opposizione che, in qualità di legale della signora Maria Fida Moro, ha presentato alla richiesta di archiviazione formulata dalla Procura generale di Roma con riferimento al fascicolo riguardante gli occupanti della moto Honda presente a via Fani al momento della strage.
  Il Procuratore generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Firenze, dottor Tindari Baglione, si è dichiarato disponibile ad intervenire in audizione a partire dal mese di marzo.
  Tra marzo e aprile saranno, infine, completate le audizioni dei magistrati che Pag. 111si sono interessati al caso Moro. Si tratta, in particolare, di Francesco Monastero, Ferdinando Pomarici, Gian Carlo Caselli, Armando Spataro, Luca Palamara, Giancarlo Capaldo, Giuseppe Pignatone e Carlo Mastelloni.
  A tali audizioni l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione odierna ha deliberato di aggiungere anche quelle di Niccolò Amato e di Luigi De Ficchy, che pure si occuparono di alcuni filoni dell'inchiesta sul caso Moro.
  Propone, quindi, che la Commissione prosegua i lavori in seduta segreta.

  (La Commissione concorda. I lavori proseguono in seduta segreta).

  La seduta termina alle 15.50.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta della Commissione è pubblicato in un fascicolo a parte.