CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 5 novembre 2014
329.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 108

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 5 novembre 2014.

Su questioni concernenti l'organizzazione del settore della ricerca in agricoltura.
Audizione di rappresentanti delle organizzazioni sindacali FLC CGIL, FIR CISL, UIL RUA, USB – Pubblico Impiego – Ricerca e ANPRI.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 8.35 alle 9.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.15 alle 14.30.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 5 novembre 2014. — Presidenza del presidente Luca SANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 14.30.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2015).
C. 2679-bis Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2015-2017.
C. 2680 Governo.

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Tabella n. 12: Stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno finanziario 2015 e per il triennio 2015-2017.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei disegni di legge, rinviato nella seduta di ieri.

  Luca SANI, presidente e relatore, comunica che il gruppo M5S ha chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Mino TARICCO (PD) osserva che gran parte delle misure proposte dal Governo per il settore agricolo sono state stralciate in V Commissione ma che esse danno il senso di scelte politiche di campo forti rivolte al rilancio e a un'attenzione per l'occupazione e la stabilizzazione dei lavoratori precari. Peraltro ritiene necessario un intervento per quanto riguarda l'articolo 32 e l'accorpamento dell'INEA al CRA che ritiene potrà essere messo in campo dal Governo.

  Filippo GALLINELLA (M5S) rileva che la manovra del Governo indica riduzioni di risorse in settori ai quali possono essere arrecati gravi danni per operazioni che si risolveranno con risparmi esigui. Ritiene pertanto necessario un ripensamento del Governo.

  Franco BORDO (SEL) ritiene che si possa trovare in Commissione una convergenza su alcune questioni per evitare la soppressione dei finanziamenti per il ricambio generazionale in agricoltura, per la filiera corta, per attuare provvedimenti per risolvere i problemi relative alle accise sul gasolio, per regolarizzare gli accessi stradali dei terreni non direttamente collegati all'azienda agricola, dando un'agevolazione ai coltivatori diretti. Quanto al dibattito sull'articolo 32, relativo all'accorpamento INEA-CRA, fa presente che gli emendamenti del suo gruppo sono in sintonia con quanto emerso nel corso delle audizioni svolte. Respinge in modo chiaro la metodologia applicata in questo settore e ritiene si debba trovare una convergenza chiara con le forze di maggioranza. Si tratterebbe di un quasi commissariamento di questi due istituti, con scarsa chiarezza sulle conseguenze, ad esempio, per la gestione del patrimonio immobiliare del CRA. Manifesta infine la propria contrarietà e del suo gruppo ai tagli, in particolare di lavoratori, ma disponibilità per la riorganizzazione del settore della ricerca, con il coinvolgimento degli operatori interessati.

  Susanna CENNI (PD) ritiene utile uno scambio di opinioni finalizzato a migliorare i documenti di bilancio. Le misure di rilancio vanno estese al mondo agricolo. Rileva tuttavia che la Commissione, già nella scorsa legislatura, ha esaminato documenti di bilancio in cui l'agricoltura non era nemmeno citata, mentre adesso l'attenzione è cresciuta.
  Ritiene necessaria una particolare attenzione all'articolo 32 relativo all'accorpamento CRA-INEA. Ricorda che le criticità sugli enti vigilati dal MIPAAF non emergono solo oggi, ma sono il frutto di precedenti gestioni ma auspica che si possa procedere ad un riordino complessivo della ricerca in agricoltura. Ritiene inoltre che sia positivo un riordino del settore della ricerca, anche se ciò dovrebbe essere frutto di un'ottica complessiva, viste anche le preoccupazioni, accresciute dopo le audizioni, sulla sostenibilità delle operazioni che si vogliono compiere. Le conseguenze potrebbero infatti in questo caso essere pesanti, sia sul versante occupazionale, sia su quello della ricerca.

  Mario CATANIA (SCpI) in linea generale ritiene largamente condivisibile i provvedimenti in esame, anche con riferimento al pacchetto delle misure agricole, pur concordando con i colleghi Taricco e Pag. 110Cenni sulla necessità di recuperare le parti stralciate. Concorda con la collega Cenni anche per quanto riguarda l'articolo 32. Ritiene infatti che la ricerca non possa contenere tutte le materie, ed inoltre non si producono né sinergie, né risparmi. Pertanto ritiene che le due realtà INEA e CRA debbano rimanere separate.
  Rileva quindi positivamente l'attenzione della maggioranza sulla possibilità di modificare la norma. Quanto agli enti vigilati, si aspettava, come annunciato dal Ministro in passato, una riforma, qui necessaria, probabilmente ben più urgente su AGEA e SIN che su CRA e INEA (nonostante l'ingente debito di INEA). Si augura che il sottosegretario rifletta su questo rapporto AGEA-SIN e che in Commissione si arrivi a una modifica dell'articolo 32 che elimini le perplessità manifestate.

  Giuseppe L'ABBATE (M5S) non ritiene soddisfacente, anzi largamente iniqua, l'impostazione degli interventi in agricoltura previsti dalla stabilità e rileva con rammarico che gli unici fondi stanziati sono stati vengono stralciati. Si domanda pertanto se non vi sia la volontà di distruggere il settore. La preoccupazione più grande è quella relativa all'operazione di incorporazione nel CRA dell'INEA, forse per utilizzare il patrimonio immobiliare del CRA per coprire i debiti fatti dalla politica.
  Nel condividere infine i rilievi mossi dal collega Catania sull'AGEA, ricorda che il suo gruppo ha presentato una risoluzione sulla vicenda. Preannuncia quindi che gli emendamenti del gruppo saranno presentati direttamente in Commissione Bilancio, mentre qui presenterà solo un parere alternativo. Paventa la possibilità che il ministro Martina passi alla storia come colui che si è reso protagonista della soppressione del Corpo forestale dello Stato oltre che della distruzione della ricerca in agricoltura.

  Monica FAENZI (FI-PdL) concorda con il gruppo del M5S per quanto riguarda il Corpo forestale, nel quale – lo ricorda – ci sono lavoratori che rischiano il posto, e in relazione al quale preannuncia la presentazione di emendamenti. Si associa altresì ai rilievi critici già fatti e esprime preoccupazione per i tagli in materia di accise sul gasolio, piano irriguo nazionale, e di enti di ricerca agricoli.
  A tale proposito ricorda la presentazione di una proposta di legge in materia di riforma degli enti vigilati dal MIPAAF, a cui sarebbe utile dare corso. Ricorda infatti che sull'ippica, ad esempio, i benefici derivanti dalla soppressione dell'ASSI non si sono avuti, anzi si registrano solo ritardi nei pagamenti. I tagli proposti, in generale, sono a volte insignificanti, ma comunque poco comprensibili, specie alla luce di alcuni finanziamenti ad enti pressoché sconosciuti. Forse sarebbe preferibile operare delle scelte piuttosto che ricorrere a tagli indiscriminati. Preannuncia infine, anche a tale riguardo, la presentazione di emendamenti direttamente in Commissione Bilancio.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) rileva che si dovesse votare oggi il giudizio della Commissione sarebbe probabilmente negativo. Chiede quindi di conoscere il destino della parte stralciata dalla legge di stabilità, se sia stata riassegnata o ancora no.
  Muove quindi rilievi critici alla manovra presentata con la legge di stabilità, in particolare sull'operazione di incorporazione dell'INEA nel CRA. Ritiene infatti non opportuno l'utilizzo della legge di stabilità che, tra l'altro, riduce i margini di intervento della Commissione, e preferibile un provvedimento autonomo.
  Osserva infine che se le passate finanziarie non si occupavano di agricoltura, nel senso che si interveniva solo quando si davano risorse e non quando si sottraevano, come fa questa legge di stabilità, non potrà certamente l'atto del Governo promuovere le produzioni agroalimentari italiane all'estero, visto anche che si tagliano milioni di euro di risorse all'ICE. Pertanto preannuncia una valutazione più che critica sui provvedimenti in esame.

  Massimo FIORIO (PD) ritiene che occorra piuttosto dare una valutazione complessiva Pag. 111degli interventi contenuti nella legge di stabilità alla luce di altri interventi del Governo, che nel complesso delineano una manovra ampia, comunque nel quadro ristretto delle disponibilità di bilancio. Peraltro, anche la maggioranza condivide alcune preoccupazioni formulate dal collega Russo. Anche se spesso si esaminano norme singole sganciate dal contesto, che non possono fornire gli elementi decisivi per una compiuta valutazione.
  Ad esempio, ritiene importante il sostegno all'imprenditoria giovanile in agricoltura, anche contenuta nel provvedimento «Campo Libero». Peraltro, ritiene che occorra approfondire i temi della riorganizzazione della ricerca in agricoltura, anche alla luce delle recenti audizioni svolte in Commissione. Ricorda però quante preoccupazioni furono evocate in relazione a possibili tassazioni del mondo agricolo.

  Giorgio ZANIN (PD) ritiene che si debba considerare gli interventi della legge di stabilità in un contesto più ampio: in questo senso, rileva che il messaggio è quello di spostare le risorse disponibili su altri settori dell'economia nazionale, per cui ne consegue una mancata considerazione dell'agricoltura come scelta strategica. Pur tuttavia, anche altre scelte investono in modo positivo anche il settore dell'agricoltura, come il tema della stabilizzazione, e pertanto ritiene di poter dare un giudizio sulla legge di stabilità nel suo complesso positivo.

  Il sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE ricorda gli sforzi fatti con la legge di stabilità per superare la presente fase di stagnazione e rilanciare la crescita, nel solco di interventi già fatti con Campo libero. Rileva però l'esigenza tuttora viva di semplificare gli strumenti utilizzati per gli interventi in agricoltura. C’è però un'attenzione anche nella legge di stabilità all'agricoltura, alla necessità di appoggiare il ricambio generazionale in agricoltura, argomenti di cui in generale il Governo si fa carico. Per quanto riguarda l'INEA, la sua situazione finanziaria precaria è molto preoccupante, ma, come per il CRA, il Governo vuole rilanciare questi enti. Sulla qualità, la natura dell'ente, sulla denominazione che permettesse di accedere a fondi comunitari, il Governo è disponibile a modificare il tenore degli interventi per venire incontro alle richieste avanzate dal settore della ricerca.
  Ritiene però che sia giunto il momento di conoscere quanti soggetti operano nel campo della ricerca, e anche il momento di mettere un punto fermo. Non condivide infatti quanto detto dai sindacati, che parlando di pianta organica richiedono in sostanza nuove assunzioni. Al contrario, l'intenzione è quella di razionalizzare, quindi di ridurre il personale, nell'ambito di un progetto strategico, in un settore strategico come quello della ricerca italiana. Spesso infatti le aziende, che dovrebbero intrattenere uno stretto rapporto con gli enti di ricerca, nemmeno conoscono le strutture di ricerca nei propri territori.
  Il tema è serio e il Governo vuole affrontarlo seriamente. Chiede quindi alla Commissione uno sforzo: di lavorare insieme, facendo presente che il nuovo ente, come delineato dal provvedimento di stabilità, manterrà la natura di ente di ricerca.
  Rileva infine che il settore agricolo e alimentare è stato considerato centrale dal Governo nei suoi provvedimenti e è convinto che sulla valutazione generale complessivamente positiva verrà condivisa.

  Luca SANI, presidente e relatore, condivide la necessità di intervenire con un abbattimento delle tasse sul lavoro, con il rilancio dell'economia e la crescita, come prospettato nella legge di stabilità. Condivide tuttavia l'idea prospettata da molti colleghi di prevedere con maggiore forza interventi in campo agricolo, poiché con il decreto competitività si è parzialmente risposto a queta richiesta e nella legge di stabilità sono state inserite norme di rafforzamento di quella politica.
  Rileva che, per reperire risorse, sicuramente è stata penalizzata l'agricoltura, ma ritiene che occorra fare una proporzione Pag. 112tra la portata dei tagli operati in questa legge di stabilità e quelli operati in passato come quando si tagliarono di netto 450 milioni di euro per finanziare il provvedimento di riduzione dell'IMU. Ritiene comunque che alcune cose potrebbero essere recuperate nel corso dell'esame del collegato agricolo. Si associa infine alle preoccupazioni manifestate sull'articolo 32, e condivide l'esigenza manifestata da molti sulla necessità di un approfondimento. Concorda in ogni caso con il sottosegretario Castiglione sulla necessità di razionalizzare il panorama degli enti agricoli.
  Nessun'altro chiedendo di intervenire, rinvia infine il seguito dell'esame alla seduta già prevista per domani, preannunciando in tale sede la presentazione di una proposta di parere.

  La seduta termina alle 15.35.