CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 10 dicembre 2013
137.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 10 dicembre 2013. — Presidenza del presidente Elio VITO.

  La seduta comincia alle 10.

Indagine conoscitiva sui sistemi d'arma destinati alla difesa in vista del Consiglio europeo di dicembre 2013.
(Esame del documento conclusivo e rinvio).

  Elio VITO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni ne dispone l'attivazione.
  Preannunciando un proprio intervento di sintesi dei contenuti della proposta di documento conclusivo formulata (vedi allegato 1), ringrazia i colleghi di tutti i gruppi per avere fattivamente collaborato nel corso del lavoro istruttorio. Auspica, quindi, che la proposta di documento conclusivo possa incontrare un ampio consenso, alla luce della natura ricognitiva che esso riveste.
  Nell'evidenziare, quindi, che il documento recepisce gli autorevoli contributi acquisiti nel corso dell'indagine, svolge considerazioni in merito ai principali argomenti trattati.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.15.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 10 dicembre 2013. — Presidenza del presidente Elio VITO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 10.15.

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2013 – secondo semestre.
C. 1836 Governo.
Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2013-bis.
C. 1864 Governo.
(Relazione alla XIV Commissione).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 126-ter, comma 2, del regolamento e conclusione – Relazioni favorevoli).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

  Carlo GALLI (PD), relatore, sottolinea che la trasmissione dei due provvedimenti in titolo a breve distanza dall'approvazione delle leggi di delegazione europea e della legge europea per il 2013, sui quali la Commissione si è già espressa nello scorso mese di luglio, si correla all'esigenza che il nostro Paese giunga preparato all'appuntamento del semestre italiano di presidenza dell'UE nella seconda metà del 2014, in cui sarà chiamato a farsi carico di cruciali responsabilità, a partire dall'attuazione delle conclusioni del prossimo Consiglio europeo di dicembre in materia di difesa.
  Segnala che, quanto al disegno di legge contenente la legge di delegazione europea per il secondo semestre del 2013, esso viene esaminato alla luce di quanto dispone il comma 8 dell'articolo 29 della legge n. 234 del 2012, relativo all'eventualità che il Governo presenti, entro il 31 luglio di ogni anno, un ulteriore disegno di legge di delegazione europea.
  Richiamando la relazione illustrativa, segnala che si tratta in questo caso di una circostanza, prospettata come eccezionale, da inquadrare tra le conseguenze derivanti dalla mancata approvazione, nella XVI legislatura, dei disegni di legge comunitaria per gli anni 2011 e 2012. Il provvedimento licenziato in luglio non ha, infatti, potuto tenere conto di ulteriori direttive, pubblicate nel corso del 2013, che necessitano di recepimento mediante norme primarie e entro un ravvicinato termine. Ne è conseguita la necessità per l'Esecutivo di provvedere con un ulteriore disegno di legge al fine di scongiurare ritardi nell'adeguamento e l'avvio di nuove procedure d'infrazione.
  Analoga circostanza ricorre per la legge europea 2013-bis, con cui il Governo intende compiere uno sforzo aggiuntivo per adeguare la normativa italiana agli obblighi europei, ponendo rimedio a casi di contenzioso e di pre-contenzioso per i quali appaiono fondate le censure da parte della Commissione europea.
  Ciò premesso, ricorda che la legge n. 234 del 2012 ha introdotto una riforma organica delle norme che regolano la partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea provvedendo a sostituire lo strumento della legge comunitaria annuale con due distinti provvedimenti, la legge di delegazione europea e la legge europea, la prima finalizzata al conferimento di deleghe legislative per il recepimento delle direttive e degli altri atti dell'Unione europea, e la seconda contenente norme di diretta attuazione volte a garantire l'adeguamento dell'ordinamento nazionale all'ordinamento europeo, con particolare riguardo ai casi di non corretto recepimento della normativa europea.
  Quanto ai profili di competenza di questa Commissione, la legge di delegazione europea per il secondo semestre del 2013, che consta di 7 articoli e dei due allegati A e B, recanti l'elenco delle direttive da recepire con decreto legislativo, Pag. 58non contempla norma di rilievo diretto ai fini delle nostre competenze. Meritano, tuttavia, di essere qui richiamate, sia per la rilevanza della materia trattata sia per l'attinenza con tematiche affrontate da questa Commissione, gli articoli 6 e 7.
  L'articolo 6 reca la delega al Governo, con specifici criteri direttivi per il suo esercizio ai fini dell'attuazione della decisione quadro 2006/960/GAI, per la semplificazione dello scambio di informazioni e intelligence tra le autorità degli Stati membri dell'Unione europea incaricate dell'applicazione della legge. Nel caso di specie, come evidenzia la relazione illustrativa, lo scambio di informazioni è da porre in relazione alla conduzione di indagini penali o di operazioni di intelligence nell'azione di contrasto alle organizzazioni criminali transnazionali. Non sfuggono le implicazioni di sicurezza che possono essere connesse a tali attività in relazione alla tutela di interessi nazionali di natura strategica, tenuto conto del raggio di azione e della capacità d'impatto di tali organizzazioni criminali, come d'altra parte è emerso anche in occasione di recenti audizioni.
  Quanto all'articolo 7, si tratta di norma finalizzata al recepimento dell'intero corpus normativo europeo in materia di protezione internazionale e di diritto d'asilo e che prospetta una ricognizione su tutta la normativa interna per garantire protezione e rifugio alle vittime di «persecuzioni e pericoli derivanti da stati di guerra». Nell'allegato B del provvedimento è, peraltro, inserita la direttiva 2013/32/UE relativa alle procedure per il riconoscimento della protezione internazionale, a sua volta finalizzata ad armonizzare le prassi applicative vigenti nei Paesi membri, con particolare riferimento alla tutela dei minori e di altre categorie di persone vulnerabili.
  Ricorda che la materia è stata inizialmente disciplinata dal Trattato di Amsterdam, entrato in vigore nel 1999, e poi innovata dal Trattato di Lisbona, cui si deve la formulazione attuale dell'articolo 48 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, secondo cui l'UE sviluppa una politica comune in materia di asilo, di protezione sussidiaria e di protezione temporanea, rendendo ancora più stringente il ravvicinamento delle normative nazionali e restringendo lo spazio di autonomia degli Stati membri, ad esempio con riferimento alle procedure applicate ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato.
  Quanto alla legge europea per il 2013- bis, che consta di 25 articoli, non si ravvedono norme di competenza di questa Commissione.
  Alla luce di quanto esposto formula due proposte di relazione favorevole sui provvedimenti in esame (vedi allegato 2 e 3), ferma restando la disponibilità a recepire eventuali sollecitazioni che potranno derivare dal dibattito.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, con distinte votazioni, le proposte di relazione favorevole, illustrate dal relatore.

  La seduta termina alle 10.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.25 alle 11.10.

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