CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 5 dicembre 2013
135.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 115

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 5 dicembre 2013. — Presidenza del presidente Daniele CAPEZZONE. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 9.15.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014).
C. 1865 Governo, approvato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016 e relativa nota di variazioni.
C. 1866 Governo, approvato dal Senato, e C. 1866-bis Governo, approvata dal Senato.

Tabella n. 1: Stato di previsione dell'entrata per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario Pag. 1162014 e per il triennio 2014-2016 (limitatamente alle parti di competenza)
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione – Relazioni favorevoli con condizioni e osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato, da ultimo, nella seduta del 4 dicembre scorso.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, avverte che sono pervenuti esclusivamente due emendamenti (vedi allegato 1) al disegno di legge C. 1865, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014)», afferenti agli ambiti di competenza della Commissione Finanze, presentati alla Commissione Attività produttive e da questa trasmessi.
  Fa presente che si tratta, in particolare, degli emendamenti Prodani 1865/VI/1.1 e Mucci 1865/VI/1.2.
  Al riguardo segnala come l'emendamento Mucci 1865/VI/1.2 presenti profili di inammissibilità per carenza di compensazione, in quanto determina minori entrate senza indicare alcuna quantificazione e senza adeguata clausola di compensazione.
  Invita dunque i presentatori a ritirare l'emendamento, al fine di una sua eventuale riformulazione e presentazione presso la Commissione Bilancio.
  Segnala, peraltro, che anche l'emendamento Prodani 1865/VI/1.1, il quale sostituisce il meccanismo dell'accisa sulle sigarette elettroniche, potrebbe determinare minori entrate, che, tuttavia, al momento non è possibile accertare: pertanto l'emendamento può, in questa sede, considerarsi ammissibile, fatta salva una più puntuale valutazione di ammissibilità da parte della Commissione Bilancio, qualora la proposta emendativa fosse presentata anche in quella sede.

  Federico GINATO (PD), relatore, esprime parere contrario sull'emendamento Prodani 1865/VI/1.1, ritenendo necessario affrontare il complessivo tema delle accise seguendo un approccio unitario.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore, sottolineando come l'emendamento Prodani 1865/VI/1.1 presenti un'evidente carenza di copertura, in quanto la modifica del meccanismo delle accise sulle sigarette elettroniche determinerebbe minori entrate.

  La Commissione respinge l'emendamento Prodani 1865/VI/1.1.

  Federico GINATO (PD) formula una proposta di relazione favorevole con condizioni e osservazioni sulla Tabella n. 1 (vedi allegato 2), concernente lo Stato di previsione dell'entrata per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016, e le connesse parti del disegno di legge di stabilità 2014, e una proposta di relazione favorevole con osservazioni sulla Tabella n. 2 (vedi allegato 3), concernente lo Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016, e le connesse parti del disegno di legge di stabilità 2014.
  Le proposte di relazione esprimono una valutazione positiva sul complesso dei provvedimenti in esame, evidenziando come, per la prima volta da molti anni, si realizzi una manovra di orientamento espansivo, che prevede un intervento di riduzione dell'imposizione sui redditi da lavoro e diverse misure di sostegno alle imprese, segnatamente mediante il rafforzamento della misura dell'Aiuto alla crescita economica (ACE), la proroga delle detrazioni tributarie per le spese di ristrutturazione edilizia e di efficientamento energetico degli edifici, il riordino e potenziamento degli strumenti pubblici di garanzia sui finanziamenti alle imprese, nonché l'introduzione a regime delle deduzioni IRAP in favore delle imprese che realizzino nuove assunzioni.
  Il disegno di legge di stabilità si caratterizza, inoltre, per la complessiva riforma della tassazione immobiliare comunale, realizzando a tale riguardo la riduzione Pag. 117dell'imposizione relativa rispetto a quella registrata nel 2012, il riconoscimento della possibilità, per i comuni, di introdurre riduzioni ed esenzioni della TASI, nonché la previsione della deducibilità dai redditi di impresa e professionali di una percentuale dell'IMU pagata sugli immobili strumentali.
  Le proposte di relazione, segnatamente quella relativa alla Tabella 1 del disegno di legge di bilancio e alle connesse parti del disegno di legge di stabilità, rilevano peraltro come sia certamente auspicabile migliorare ulteriormente una serie di aspetti del medesimo disegno di legge di stabilità, ad esempio suggerendo, al numero 1) delle condizioni, l'opportunità di introdurre un meccanismo per la riduzione del cuneo fiscale alimentato attraverso le risorse derivanti dalla lotta all'evasione fiscale, nonché dal processo di spending review.
  Inoltre, la proposta di relazione sottolinea, al numero 2) delle condizioni, l'esigenza di realizzare una maggiore omogeneizzazione della tassazione sui giochi, a partire dagli apparecchi di intrattenimento «fisici», proseguendo nella direzione indicata dal progetto di legge recante delega per la riforma del sistema fiscale, approvato in sede referente dalla Commissione Finanze ed attualmente all'esame del Senato.
  Il numero 3) delle condizioni contenute nella predetta proposta di relazione riguarda la necessità di rivedere il meccanismo dell'imposta di bollo sui conti di deposito titoli e sui conti correnti, eliminando le previsioni in materia che stabiliscono un ammontare fisso di tale imposta e garantendo invece il carattere proporzionale del tributo, mentre la lettera a) delle osservazioni segnala l'esigenza di correggere alcune previsioni, introdotte dal Senato al comma 76 del disegno di legge di stabilità, relative al regime delle detrazioni IRPEF spettanti per i redditi da lavoro dipendenti, in quanto esse rischiano di avere effetti regressivi per taluni scaglioni di reddito.
  L'osservazione di cui alla lettera e) richiama altresì l'esigenza di considerare come le norme di cui ai commi 385 e 386 del disegno di legge di stabilità, relative alla riduzione della percentuale di detrazione degli oneri indicati dall'articolo 15 del TUIR, si pongano in contrasto con il divieto di retroattività delle norme tributarie stabilito dall'articolo 3 dello statuto dei diritti del contribuente.
  Ulteriori osservazioni contenute nella medesima proposta di relazione riguardano invece alcuni aspetti tecnici di diverse disposizioni del disegno di legge di stabilità che appare opportuno chiarire o migliorare.

  Filippo BUSIN (LNA) esprime una valutazione complessivamente negativa sui provvedimenti in esame, pur ritenendo apprezzabile l'orientamento di alcune norme del disegno di legge di stabilità, quali il comma 80, che dispone l'applicazione a regime delle deduzioni IRAP riconosciute alle imprese che incrementino la loro base occupazionale, nonché le disposizioni dei commi 509 e 510 che rendono possibile, per le imprese e per i professionisti, la deduzione di una percentuale dell'IMU pagata sui beni strumentali dal reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi.
  Rileva, peraltro, come gli aspetti condivisibili del provvedimento non siano certamente in grado di riavviare la crescita economica e risultino completamente annullati da altre misure, del tutto censurabili, previste nello stesso provvedimento o in altri recenti interventi legislativi, quali, ad esempio, le clausole di salvaguardia recate dal decreto-legge n. 133 del 2013, concernente l'abolizione, peraltro parziale, della seconda rata IMU 2013 per le prime abitazioni, che comporteranno aumenti degli acconti IRES e IRAP, incrementi delle accise, già più volte aumentati con altri recenti decreti-legge, nonché l'innalzamento dell'aliquota IRES per banche ed assicurazioni.
  Sottolinea, infine, come dall'intervento normativo di riordino della tassazione immobiliare non derivino complessivi effetti favorevoli per i cittadini, in quanto la promessa abolizione dell'IMU sulla prima Pag. 118casa di abitazione risulta del tutto fittizia, registrandosi al contrario un sostanziale aumento del prelievo in materia, determinato dall'introduzione della TARI e della TASI, che si applicheranno anche a tale tipologia di immobili.
  Preannuncia pertanto il proprio voto contrario sulle proposte di relazione formulate dal relatore.

  Sebastiano BARBANTI (M5S) esprime il giudizio negativo del Gruppo M5S sui provvedimenti in esame, evidenziando come, ancora una volta, la maggioranza e il Governo non abbiano avuto il coraggio di assumere misure più incisive per affrontare concretamente i gravi problemi del Paese.
  Rileva, in particolare, per quanto riguarda le disposizioni che intervengono sulla materia della tassazione immobiliare, come il panorama complessivo derivante da tali interventi risulti molto pasticciato e come esse abbiano effetti penalizzanti per i proprietari delle unità immobiliari destinate ad abitazione principale.
  Sottolinea, quindi, come sia le disposizioni volte al rafforzamento del processo di spending review, sia quelle relative alla riduzione del cuneo fiscale per le imprese, abbiano una portata estremamente limitata e non esprimano alcuna volontà di procedere con decisione in tale direzione.
  Evidenzia inoltre, relativamente alla previsione, contenuta nel comma 87, la quale proroga l'applicazione delle detrazioni tributarie per le spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica degli edifici, come sarebbe stato necessario adottare misure che stabilizzassero in modo certo e con criteri stabili tali agevolazioni, anziché procrastinare ancora una volta l'assunzione di una decisione in tal senso.

  Enrico ZANETTI (SCpI) condivide la considerazione del relatore secondo cui l'elemento maggiormente caratterizzante del disegno di stabilità è costituito dalle norme di revisione del sistema della fiscalità immobiliare e comunale. Evidenzia, tuttavia, come tale intervento riformatore risulti scadente oltre ogni ragionevolezza, considerando paradossale che, dopo i ripetuti annunci, nei mesi scorsi, circa l'intenzione del Governo di introdurre la service tax, non si sia avviata alcuna forma reale di coinvolgimento su questi temi e le disposizioni in materia recate dal testo del provvedimento presentato al Parlamento risultino pasticciate e redatte in termini molto approssimativi.
  In tale contesto preannuncia il voto di astensione del proprio gruppo sulle proposte di relazione formulate dal relatore, esprimendo una valutazione fortemente critica su tale aspetto del provvedimento e riservandosi quindi la presentazione di emendamenti, volti ad affrontare in termini più adeguati il tema della service tax, nonché ad introdurre concrete forme di sostegno delle famiglie.

  Marco CAUSI (PD) dichiara il voto favorevole del gruppo del PD sulle proposte di relazione formulate dal relatore, sottolineando come il passaggio politico che il Parlamento ed il Paese devono affrontare in questi giorni risulti di grandissimo rilievo. Evidenzia, infatti, come tutto il mondo si ponga la domanda se dalla scissione avvenuta all'interno del PdL e la fuoriuscita dalla maggioranza degli esponenti populisti di Forza Italia costituisca un elemento di instabilità per il Paese, richiamando a tale riguardo il tentativo, avviato nei giorni scorsi dall'agenzia di rating Standard & Poor's, di avviare una speculazione contro l'Italia. Ricorda quindi come il Ministro dell'economia e delle finanze, in una recente dichiarazione, abbia affermato che l'uscita degli esponenti di Forza Italia dalla maggioranza rafforzi il Governo, rendendo maggiormente compatta la sua maggioranza. Il Gruppo del Partito Democratico ritiene quindi che l'esame parlamentare del disegno di legge di stabilità debba essere valutato e condotto in tale contesto politico.
  Sotto il profilo del merito, evidenzia come la manovra economica proposta dal Governo abbia, per la prima volta da molti anni, carattere espansivo e come essa Pag. 119contenga, per quanto riguarda i profili tributari, positivi elementi di novità, in particolare per quanto attiene alla riduzione del costo del lavoro, il sostegno alla capitalizzazione delle imprese, e l'allineamento del regime nazionale di deducibilità delle perdite su crediti al contesto dell'Unione europea.
  Concorda quindi con il deputato Zanetti circa la necessità che l'importante riforma della tassazione immobiliare recata dal disegno di legge di stabilità debba essere corretta, mentre dissente dalla decisione, preannunciata dallo stesso deputato, di astenersi sui provvedimenti in esame, sottolineando la necessità che le forze di maggioranza siano coese in questo delicato momento politico.
  Condivide quindi le proposte di relazione formulate dal relatore, suggerendo, peraltro, di integrare la proposta di relazione relativa alla Tabella 1 ed alle connesse parti del disegno di legge di stabilità, inserendo un'ulteriore osservazione volta a sottolineare l'esigenza di semplificare il quadro complessivo della tassazione immobiliare comunale.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, esprime una valutazione assolutamente negativa sull'impianto complessivo della manovra, che risulta del tutto deludente ed è ispirata ad un'impostazione obsoleta e insufficiente, in particolare per quanto riguarda la tassazione sulla casa e l'imposizione sul risparmio e che fa seguito, del resto, alle decisioni, profondamente sbagliate, recentemente assunte dal Governo, sui temi dell'incremento dell'aliquota IVA dal 21 al 22 per cento, nonché dell'aumento delle accise su carburanti, alcolici e tabacchi, realizzato anche attraverso le clausole di salvaguardia introdotte in numerosi provvedimenti.
  In tale contesto il suo gruppo si accinge a presentare una serie di proposte emendative al disegno di legge di stabilità molto articolate e serie, volte ad incidere effettivamente sulla spesa pubblica e sul debito, segnatamente attraverso interventi sul patrimonio immobiliare pubblico, sul processo di spending review, sui meccanismi di acquisto di beni e servizi da parte delle amministrazioni pubbliche, nonché sulla liberalizzazione dei servizi pubblici locali, al fine di recuperare risorse ingenti da destinare a una riduzione incisiva dell'imposizione, in particolare per quanto riguarda l'IMU sulla casa di prima abitazione, la riduzione dell'aliquota IVA del 22 per cento e un consistente abbattimento del cuneo fiscale.
  Sottolinea come tali proposte, che costituiscono una vera e propria manovra alternativa rispetto a quella proposta dal Governo, costituiscano ipotesi del tutto credibili, auspicate del resto da numerosi economisti ed osservatori di grande rilievo, che consentiranno una discussione concreta su queste tematiche, costringendo tutte le forze politiche ad assumersi le proprie responsabilità di fronte al Paese.

  Federico GINATO (PD), relatore, accogliendo il suggerimento del deputato Causi, riformula la propria proposta di relazione favorevole con condizioni e osservazioni sulla Tabella n. 1, concernente lo Stato di previsione dell'entrata per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016, e sulle connesse parti del disegno di legge di stabilità 2014 (vedi allegato 4), inserendovi un'osservazione iniziale, con la quale si invita la Commissione Bilancio a perseguire, con riferimento alle misure di riordino della tassazione immobiliare comunale recate dai commi da 440 a 515 del disegno di legge di stabilità, la semplificazione del complessivo assetto impositivo in materia, in particolare al fine di eliminare elementi di complicazione inutili per i contribuenti e per la stessa riscossione di tali tributi.

  La Commissione approva la proposta di relazione favorevole con condizioni e osservazioni sulla Tabella n. 1, concernente lo Stato di previsione dell'entrata per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016, e sulle connesse parti del disegno di legge di stabilità 2014, come riformulata dal relatore.
  Approva quindi la proposta di relazione favorevole con osservazioni sulla Tabella n. 2, concernente lo Stato di previsione Pag. 120del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016, e sulle connesse parti del disegno di legge di stabilità 2014.
  Nomina infine il deputato Ginato relatore presso la Commissione Bilancio.

  La seduta termina alle 9.45.

AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 5 dicembre 2013.

Audizione del Presidente dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS), nell'ambito della discussione della risoluzione n. 7-00060 Gutgeld, relativa alle tematiche concernenti il meccanismo per il risarcimento dei danni biologici derivanti da sinistri nell'ambito dell'assicurazione RC auto, nonché le misure in materia di prezzi delle polizze.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.40 alle 14.30.

AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 5 dicembre 2013.

Audizione del professor Paolo Savona e del professor Antonio Maria Rinaldi, sulle prospettive della politica tributaria e del settore bancario, nel quadro dell'Euro ed in vista del prossimo semestre di Presidenza italiano dell'Unione europea.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.30 alle 15.50.

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