CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 8 ottobre 2013
98.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 63

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 8 ottobre 2013. — Presidenza del vicepresidente Alessandro DI BATTISTA. – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Mario Giro.

  La seduta comincia alle 10.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2012.
Doc. LVII, n. 1-bis.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Vincenzo AMENDOLA (PD), relatore, ricorda che la normativa sulla contabilità pubblica, introdotta dalla legge n. 196 del 2009, prevede la presentazione, entro il 20 settembre di ogni anno, di una Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (DEF). Segnala, prima di analizzare le parti che più interessano la Commissione, che in generale la Nota 2013 presenta una revisione al ribasso delle stime sull'andamento dell'economia italiana per l'anno in corso e per il 2014 rispetto alle previsioni formulate nel DEF di aprile 2013. La contrazione del PIL italiano per il 2013 è stimata pari a –1,7 per cento, rispetto a –1,3 per cento come precedentemente indicato dal DEF. Per gli anni successivi, la Nota espone, invece, una revisione verso l'alto delle previsioni, in considerazione delle prospettive positive della domanda mondiale che prefigurano un recupero più accentuato nel medio periodo.
  Per ciò che concerne gli scambi con l'estero, fa presente che le esportazioni sono previste crescere nell'anno in corso dello 0,2 per cento, fornendo in tal modo un contributo positivo alla crescita, sebbene più contenute rispetto a quanto previsto nel DEF. Le importazioni sono invece stimate contrarsi nell'anno in corso, attestandosi a –2,9 per cento, un risultato più negativo rispetto a quello prospettato nel DEF di aprile. Per quanto attiene all'inflazione Pag. 64programmata, la Nota evidenzia una stima stabile all'1,5 per cento nel periodo considerato.
  Osserva che il peggioramento del quadro macroeconomico rispetto al quadro previsionale contenuto nel DEF 2013 di aprile si riflette sull'evoluzione della finanza pubblica. La Nota conferma comunque, pur con alcuni slittamenti temporali degli obiettivi prefissati, il percorso di risanamento finanziario già stabilito, che ha reso possibile, nella recente decisione europea del giugno di quest'anno, la chiusura della procedura per disavanzo eccessivo nei confronti dell'Italia.
  Per quanto concerne la pressione fiscale sottolinea che, dopo il consistente aumento, superiore a due punti percentuali di PIL, registrato nel 2012 rispetto all'anno precedente, essa è esposta nella Nota di aggiornamento su livelli analoghi a quelli già stimati nel DEF, posizionandosi al 44,3 per cento del PIL nel 2013 (44,4 per cento nel DEF) diminuendo poi progressivamente di circa lo 0,1 per cento in ciascuno degli anni successivi, fino a posizionarsi al 43,7 per cento nel 2017.
  Passando ai settori di competenza evidenzia che questi si inquadrano in uno scenario macroeconomico internazionale che mostra una ripresa graduale differenziata delle varie parti del mondo. In particolare, nel secondo trimestre del 2013 la produzione e il commercio internazionali hanno lievemente rallentato rispetto al trimestre precedente, ma il terzo trimestre sembra aprirsi con un rinnovato slancio. Segnala tuttavia una serie di fattori per i quali la ripresa può essere sempre posta nuovamente a rischio e, tra questi, proprio quelli di ordine internazionale quali le tensioni geopolitiche in Medio Oriente con possibili ripercussioni sui prezzi delle materie prime, l'eventuale cambiamento di rotta della politica monetaria con possibili rialzi dei tassi di interesse, un ulteriore rallentamento della crescita nei paesi emergenti.
  Ricorda che secondo la Nota di aggiornamento al DEF nella seconda metà del 2014 l'Italia sarà investita della responsabilità di presiedere il Consiglio dell'Unione europea: ciò rende ancor più stringenti i limiti fissati dagli impegni assunti dal nostro Paese per il risanamento delle proprie finanze pubbliche, soprattutto con l'obiettivo di non trovarsi nuovamente in procedura d'infrazione per disavanzo eccessivo. A tale proposito, evidenzia che il Consiglio della Unione europea ha rivolto recentemente all'Italia raccomandazioni concernenti la situazione macroeconomica e di bilancio del nostro Paese, la prima delle quali concerne la riduzione tendenziale del debito pregresso, anzitutto a partire dal rispetto del vincolo del 3 per cento del disavanzo sul PIL per l'esercizio finanziario 2013.
  Di particolare interesse per le articolazioni estere della politica del nostro Paese è, a suo avviso, il piano predisposto dal Governo per l'attrazione degli investimenti nazionali ed esteri, denominato «Destinazione Italia», che comprende le politiche e le riforme per un miglioramento dell'ambiente imprenditoriale del nostro Paese e per accrescerne l'attrattività, tramite anche la valorizzazione di importanti risorse pubbliche. Le misure da intraprendere nel quadro di «Destinazione Italia» vanno dagli aspetti fiscali al diritto del lavoro, dalla ricerca alla velocizzazione delle procedure della giustizia, soprattutto civile.
  Segnala, infine, la sezione della Nota di aggiornamento del DEF dedicata alla diplomazia della crescita, incentrata sulla considerazione delle grandi novità dello scacchiere economico internazionale. In tale ottica, assume un ruolo centrale l'Expo 2015 di Milano, volano irrinunciabile della futura ripresa dell'Italia e banco di prova unico per i risultati dell'azione nel frattempo intrapresa dal Governo. La diplomazia della crescita si pone due grandi obiettivi di fondo, ovvero il sostegno delle esportazioni verso i mercati emergenti e l'attrazione degli investimenti esteri in un quadro di integrazione produttiva dell'economia italiana con quelle complementari. Al riguardo, ricorda che il 18 settembre la Commissione ha discusso e approvato la risoluzione 7-00092 Quartapelle Pag. 65Procopio, sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, con particolare riferimento all'Expo 2015.
  Fa presente che la Nota pone l'attenzione sul fatto che le Ambasciate italiane elaborano ogni anno un piano di promozione per ciascun paese, all'interno del quale si mira ad integrare l'azione di carattere politico con quella a risvolto economico, culturale e scientifico. In questo quadro, risulta decisivo il contributo degli Istituti italiani di cultura all'estero, della nuova Agenzia ex ICE, dell'ENIT e di tutte le altre realtà rappresentative dell'Italia all'estero. Particolarmente importante nella strategia diplomatica per la crescita dell'Italia risulta altresì il coordinamento in un'unica azione di sistema di attori pubblici e privati, includendo anche le attività a carattere internazionale delle Regioni. La Nota sottolinea che la diplomazia della crescita ha richiesto un riorientamento della rete diplomatico-consolare, procedendo alla chiusura di alcune rappresentanze in Europa e rafforzando la presenza in aree extraeuropee come, peraltro, segnalato dal viceministro degli affari esteri, Marta Dassù, durante l'audizione svolta il 18 settembre 2013 presso le Commissioni Esteri riunite dei due rami del Parlamento e come sottolineato nel dibattito successivamente svolto, all'esito del quale sono emerse luci ed ombre su tale decisione.
  Nel sottolineare il carattere informativo della Nota in esame, che ripropone al Parlamento la gravità della situazione da affrontare, si riserva di formulare la proposta di parere, che preannuncia favorevole, all'esito della discussione.

  Il sottosegretario Mario GIRO segnala che il Ministero degli affari esteri è impegnato in un'opera di ristrutturazione che riguarda anche la rete diplomatica-consolare e che deve tenere conto delle risorse a disposizione stimate in una percentuale pari allo 0,24 del bilancio dello Stato e, quindi, di gran lunga inferiore rispetto a quelle assicurate agli omologhi ministeri dei nostri partners europei.
  Al riguardo fa presente che è in atto la vendita di immobili in disuso a seguito della chiusura di alcune sedi di rappresentanze diplomatiche al fine di recuperare risorse da utilizzare per valorizzare il restante patrimonio immobiliare esistente. Nell'evidenziare che stanno proseguendo gli investimenti in nuove tecnologie, sottolinea, altresì, il miglioramento della esposizione debitoria.
  Ricorda, quanto alle sedi diplomatiche e consolari, che, come peraltro segnalato dal viceministro Dassù in audizione presso le Commissioni esteri di Camera e Senato, a fronte della decisione di sopprimere alcune di esse site in paesi nei quali la comunità dei nostri concittadini appare ormai integrata, è stata parallelamente operata la scelta di prevedere la presenza negli Stati che rappresentano i nuovi mercati emergenti, quali ad esempio il Turkmenistan, dove si è stabilito di aprire un'ambasciata, e la Cina ed il Vietnam dove si è deciso di istituire due consolati generali. Fa presente che la riorganizzazione della rete diplomatico-consolare è finalizzata non soltanto a ottenere risparmi economici, ma anche a razionalizzare le risorse finanziarie e di personale, da anni decrescenti, a disposizione del Ministero. Evidenzia, infine, che la predetta riorganizzazione della rete diplomatico –consolare è finalizzata a farne uno strumento efficace e moderno per supportare la crescita e la proiezione internazionale del sistema paese Italia.

  Laura GARAVINI (PD), nell'esprimere apprezzamento per la relazione svolta dal collega Amendola, chiede che la proposta di parere che formulerà il relatore tenga conto della disparità di trattamento causata dall'attuale formulazione della disciplina fiscale in materia di IMU a carico dei nostri connazionali italiani residenti all'estero rispetto alla generalità dei cittadini. Ricorda, infatti, al riguardo, che gli immobili di proprietà dei cittadini italiani residenti all'estero siti in Italia sono considerati dai Comuni, nel novanta per cento dei casi, come seconde case ai fini della relativa tassazione. Auspica, inoltre, che la Pag. 66predetta proposta di parere faccia riferimento alla necessità di valorizzare la rete consolare nonchè gli istituti italiani di cultura all'estero.

  Carlo SIBILIA (M5S) osserva che la Nota in esame smentisce sostanzialmente le previsioni economiche presentate dal Governo nello scorso aprile. Rileva che gli ultimi dati ISTAT prevedono una contrazione al ribasso del PIL che comporta, di conseguenza, un livello di disoccupazione ai massimi storici pari al 12 per cento ed un livello di disoccupazione giovanile pari al quaranta per cento con picchi, in alcune zone, del sessanta per cento. Segnala, inoltre, che il gruppo Movimento 5 Stelle vede con apprensione il momento in cui l'Italia assumerà la presidenza del Consiglio dell'Unione europea poiché sarà molto difficile, a suo avviso, tener fede agli impegni di risanamento delle finanze pubbliche assunti dal nostro Paese in sede comunitaria. Nell'esprimere preoccupazione circa il possibile contenuto del piano «Destinazione Italia», ricordando quanto sta accadendo sia alla Telecom che ad Alitalia, sottolinea che tale piano potrebbe risolversi anch'esso in un'operazione di svendita del patrimonio pubblico per permettere ad una certa classe dirigente di recuperare credibilità agli occhi dell'Europa e paventa, inoltre, che altre importanti aziende come Eni e Finmeccanica non siano adeguatamente difese da possibili acquisizioni da parte di società estere. Nell'evidenziare, relativamente alla riorganizzazione delle reti consolari, che, a causa della spending review, sono state tagliate trenta sedi per un risparmio di otto milioni di euro – cifra, questa, inferiore a quanto restituito dai parlamentari del suo Gruppo in un anno – osserva che sarebbe necessario ottimizzare le risorse piuttosto che proseguire una politica di tagli che potrebbe minare la funzionalità di alcuni servizi, quali, ad esempio, le procedure di rilascio dei visti, con ricadute economiche negative per il nostro Paese.
  Nell'esprimere apprezzamento per la previsione di aumento dei fondi per la cooperazione, segnala, tuttavia, che, a suo avviso, non è escluso che tale aumento possa essere riconsiderato come già fatto, peraltro, dal Governo in relazione alle promesse di evitare l'aumento dell'IVA e di eliminare l'IMU.

  Deborah BERGAMINI (PdL), nel ringraziare il collega Amendola per la relazione svolta, segnala che l'Italia si trova ad operare in un contesto di deindustrializzazione pesante che spinge il nostro Paese a dover intraprendere un modo diverso, denominato nella Nota in esame «diplomazia della crescita», di favorire le nostre esportazioni. Giudica positivamente il piano «Destinazione Italia» finalizzato ad attrarre investimenti dall'estero che, con tutte le difficoltà del caso, vedrà il Ministero degli affari esteri chiamato a svolgere un ruolo primario pur con le poche risorse a disposizione. Al riguardo segnala che, a fronte di questa complessa missione affidata al Ministero degli affari esteri, continua la richiesta di razionalizzazione delle strutture e della gestione delle risorse allo stesso assegnate. Auspica, infine, che, sul piano «Destinazione Italia», possa quanto prima essere svolto un approfondimento da parte della Commissione prevedendo un'apposita audizione dei rappresentanti del Governo.

  Arturo SCOTTO (SEL), nell'esprimere apprezzamento per l'impegno svolto dal collega Amendola, osserva, tuttavia, che il documento in esame segna una profonda difficoltà del nostro Paese ad immaginare una via d'uscita rapida dalla crisi. Fa presente che i dati contenuti nella Nota prevedono che, entro il 2015, l'Italia debba recuperare tre punti di PIL. Concordando con quanto sottolineato dal collega Sibilia relativamente alle difficoltà che il nostro Governo incontrerà nel mantenere fede agli impegni di risanamento delle finanze pubbliche assunti in sede comunitaria, rileva che esiste un rischio concreto di rivedere al ribasso le stime contenute nel testo. Fa presente che l'appuntamento del semestre europeo non deve essere inteso come un fatto meramente rituale, ossia come una semplice vetrina per un Paese che vorrebbe proiettarsi sulla scena europea ma che sta perdendo, in realtà, la Pag. 67propria capacità di iniziativa sul terreno delle politiche di sviluppo ed industriali. Al riguardo, segnala che, a suo avviso, il processo di deindustrializzazione che vede coinvolto il nostro Paese, ricordato dalla collega Bergamini, deriva da scelte politiche sbagliate fatte negli ultimi anni come ad esempio è avvenuto nel caso Telecom ed in quello Alitalia ovvero ancora nella vicenda di Finmeccanica dove, peraltro, esiste un gravissimo rischio di vedere ceduto all'estero il comparto civile dell'azienda.
  Ritiene che su questi punti l'azione del Governo non sia stata finora efficace.
  Quanto al piano «Destinazione Italia», nel fare presente che si tratta di un'idea da perseguire, auspica, tuttavia, che aldilà degli annunci il Governo riferisca quanto prima il dettaglio ed i contenuti del piano presso la Commissione.
  Concordando con quanto osservato dal collega Sibilia in materia di cooperazione, fa presente che sarà necessario assicurare, in sede di definizione della legge di stabilità, una politica di investimenti seri in materia, in linea con lo sforzo fatto dal Governo precedente, accompagnati da una corsia preferenziale per l'esame in Parlamento di una nuova proposta di legge sulla cooperazione.

  Manlio DI STEFANO (M5S) dichiara di associarsi alla richiesta formulata dal collega Scotto, in relazione ai contenuti del Piano «Destinazione Italia», aggiungendo l'auspicio di sentire in audizione anche un rappresentante del Ministero dell'economia e delle finanze per approfondire la tematica delle risorse disponibili per la cooperazione internazionale in vista della prossima presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea.

  Vincenzo AMENDOLA (PD), relatore, accogliendo le osservazioni della collega Garavini, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole, come formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 10.30.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 8 ottobre 2013. — Presidenza del vicepresidente Alessandro DI BATTISTA.

  La seduta comincia alle 10.30.

Indagine conoscitiva sulla proiezione dell'Italia e dell'Europa nei nuovi scenari geopolitici. Priorità strategiche e di sicurezza.
(Deliberazione).

  Alessandro DI BATTISTA, presidente, propone lo svolgimento di un'indagine conoscitiva su «La proiezione dell'Italia e dell'Europa nei nuovi scenari geopolitici. Priorità strategiche e di sicurezza», sulla base del programma predisposto nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione del 12 settembre scorso e sul quale è stata acquisita l'intesa con il Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del regolamento (vedi allegato 2).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di deliberazione dell'indagine conoscitiva.

  La seduta termina alle 10.35.

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